aeroplane_flies_high ha scritto: 09/09/2018, 11:27ora non vorrei tirare fuori Marx, ma l'impatto dello sviluppo tecnologico nella produzione dei beni è un tema che sta producendo e produrrà ancora di più dei cambiamenti epocali nel mondo del lavoro
banalizzando, se con la robotica e l'industria 4.0 per produrre un bene si potrà fare a meno di una parte significativa delle risorse umane, l'effetto sarà che quelle risorse umane significano persone e famiglie senza opportunità per vivere dignitosamente
poi è una banalizzazione, perchè ci sarà una trasformazione dei profili professionali ed un'altra questione sarà la (ri)qualifica delle risorse umane, ma la questione resta
guardiamo a Iliad, ma anche Amazon e via dicendo
su questo penso che ci possa essere abbastanza concordanza di vedute
diverso il discorso su come trovare politiche che gestiscano questi cambiamenti in modo da tutelare le fasce più deboli ma anche di garantire la necessaria competitività al sistema produttivo
a me sembra chiaro quello che dicevi qualche post fa, ovvero che nel momento in cui Cina, Usa, Russia si muovono su larga scala con politiche anche a lungo termine diventa necessario che l'Europa si dia una nuova governance che le permetta di competere piuttosto che venir fagocitata. Io mi auguro che questo processo non passi attraverso guerre e conflitti, ma non necessariamente la crisi del vecchio modello di Europa è un fatto sbagliato. Se quel modello non tiene, fintanto che resta in piedi rimane un modello disfunzionale che non aiuta a risolvere i problemi.
Non è detto che questo processo porti a dei cambiamenti in senso positivo, ma i cambiamenti erano e sono inevitabili.
sui provvedimenti del Governo che citi, mi trovi abbastanza d'accordo
la flat tax (che di flat avrà poco a quanto pare) dovrebbe essere un provvedimento per aiutare le attività produttive, ma al momento rimane una proposta fumosa sia perchè non se ne conoscono con precisione i contenuti e soprattutto perchè non si intravedono le coperture
sul reddito di cittadinanza, credo che siamo tutti d'accordo che se si realizzasse una riforma che stimola la gente a rimanere seduta in divano sarebbe un fallimento culturale ancor prima che un disastro economico; la sfida sarebbe quella di riportare nel circuito della ricerca lavoro anche quelle fasce di popolazione che avrebbero le risorse per contribuire ma sono ormai scoraggiati. Condivido con te che se il provvedimento non è legato in maniera seria alla ricerca di occupazione ed alla riqualificazione sarebbe controproducente
condono fiscale, io sono contrario a priori, chi sbaglia paga. Altro però sarebbe introdurre una riforma in cui l'evasione, il falso in bilancio e porcherie simili vengono pesantemente punite anche a livello penale. Se un condono venisse introdotto a seguito di una riforma di quel tipo con l'obiettivo di garantire a chi ha evaso entro certi limiti ed in alcune circostanze di rimettersi in linea con la legalità e rigare dritto da lì in avanti potrebbe avere un senso.
Mi spiego, se hai capitali all'estero o hai fittiziamente spostato la sede legale dell'azienda in Lussemburgo per pagare meno tasse non esistono sconti.
Se invece hai mancato dei pagamenti irpef perchè eri in difficoltà economica ed infine è subentrata Equitalia-Agenzia delle Entrate, allora un ragionamento potrebbe anche essere fatto.
dipende da come lo si fa, perchè si tratta di aiutare chi ha passato momenti difficili durante la crisi e non di avvantaggiare i soliti furbetti