steve ha scritto: 20/06/2018, 13:30
Ma luck non ha avuto lo stesso tipo di infortunio che ha avuto Newton lo scorso anno in estate???
Scusami steve se ti rispondo con ritardo, ma sono stato occupatissimo, ora ti spiego le differenze.
Dunque il tuo beniamino #1 ha subito una lacerazione parziale della cuffia dei rotatori.
Come puoi vedere nell'illustrazione qui sopra, la cuffia dei rotatori è quell'insieme di fascicoli di tendini e legamenti che fanno da inserzione a tutti quei muscoli che vanno dalla scapola all'omero, e in più tengono stretta, e quanto meglio serrata possibile, la testa dell'omero adiacente alla cavità dove essa stessa si va ad appoggiare, chiamata cavità glenoidea, come ti appare chiaro nella foto qui in basso
Ora siccome la natura ci ha creato quasi perfetti, per essere ancora più sicuri che la testa dell'omero rimanga ben serrata nel contesto della cavità glenoidea, anche a fronte dei peggiori sforzi muscolari, esiste un labbro cartilagineo che aumenta la circonferenza (quindi di base la "capienza") della cavità glenoidea. Questo labbro cartilagineo gli americani lo chiamano semplicemente "labrum", ma in termini medici prende il nome di cercine glenoideo. Lo puoi vedere qui sotto.
Luck oltre ad aver avuto delle lacerazioni della cuffia dei rotatori, ha subìto una rottura del cercine glenoideo, in cui le parti lacerate erano anche uscite, a quanto pare, dalla cuffia dei rotatori. La spalla (o più correttamente la testa dell'omero) era uscita dalla cavità glenoidea e dal cercine, creando un distacco e un versamento. Considera che ha lanciato in queste condizioni per tutta la partita di week 3 del 2016 contro i Titans, in una vittoria per noi rocambolesca e soffertissima. Ma Luck entrato negli spogliatoi, come riportano alcuni interni della squadra e alcuni suoi compagni, non era contento come al solito, e sembrava più avesse perso che vinto. Ha fatto una fatica immane per togliersi gli spallacci e svestirsi.
In più nelle partite seguenti ha giocato ancora, ma per ovvie ragioni (non ho idea ancora di come abbia potuto fare manco fosse un X-men) la sua meccanica di lancio era decisamente cambiata, se non totalmente compromessa. Niente deep pass, e solo medio-corto iardaggio. In più screen pass e roba di slant laterali a uomo libero li faceva sempre preoccupato manco fosse un rookie backup alla prima di NFL, quando sta roba la faceva bendato.
Non stava facendo altro che recuperare velocità e precisione di spirale da tutte le altre parti del corpo, ovvero dalle gambe, dal bacino, dalla torsione addominale, per ovviare ai limiti della sua povera spalla.
Poi altre mazzate criminali, altri scempi della nostra OL, e altre sue manie di provare sempre a tirar fuori il coniglio dal cilindro, ed ecco che arrivano in ordine due distacchi cartilaginei alle costole, una lacerazione renale e, come ammazzacaffè un concussion protocol.
Aggiungi che nella riabilitazione della scorsa estate lui ha ammesso di aver forzato il ritorno in campo con lanci a tutti i costi, ed ecco il perchè di questa telenovela.
Spero di essere stato quanto più semplice e chiaro possibile, e di non averti tediato. Ma come puoi notare sono due infortuni molto molto diversi.
