Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Passata la tempesta si può provare a fare chiarezza (anche nella mia testa):
Due cose, su tutte, mi hanno ingannato:
-l'eloquio di Fassone (raro nel mondo pallonaro) e la puntualità della proprietà su tutte le scadenze precedenti all'ultimo aumento di capitale.
Su una cosa non penso di essermi sbagliato: la verità su questa transazione milionaria non si saprà mai ed il ruolo dei cinesi non verrà mai chiarito.
Penso che tutti dobbiamo convenire sul fatto che non sono stati i 32 milioni a far scoprire le carte ma è stata la sentenza UEFA a farlo.
Inoltre Y.Li non ha perso 400 milioni di investimento (forse atri soggetti, che potrebbero essere più di uno e chissà di quale nazionalità, c'hanno smenato).
I soldi iniettati nel Milan (sia per il closing, che per il mercato, che per la continuità aziendale) sono arrivati da ovunque e messi nelle varie scatole...quindi difficile tracciare chi sta(va?) a monte.
In sostanza: troppe domande, poche risposte.
Letta la sentenza UEFA si è invece fatta chiarezza sul bluff di Milan China (onore a Gerry che ha smontato la cosa fin dall'inizio) mentre il campo la sua sentenza l'aveva già data.
Ora:
Cadranno delle teste?
Fa(l)sone pagherà le sue bugie ed i business plan ad minchiam rivisti al ribasso post VA e post SA?
Mirabelli pagherà i 60 milioni buttati per A.Silva+Kalinic?
Gattuso parafulmine con Maldini affianco?
Sui Singer (padre e figlio) non mi sbilancio, dopo il calippone dell'anno scorso resto in attesa, anche perché magari ci rivendono subito.
In tutto ciò non può mancare un affettuoso pensiero a chi c'ha lasciato in buone mani, si è preso i soldi e si lagna pure.
Se non altro ha telefonato al suo amico Singer per fargli tenere in piedi la baracca, sicuramente perché questa storia puzzava troppo di merda.
Due cose, su tutte, mi hanno ingannato:
-l'eloquio di Fassone (raro nel mondo pallonaro) e la puntualità della proprietà su tutte le scadenze precedenti all'ultimo aumento di capitale.
Su una cosa non penso di essermi sbagliato: la verità su questa transazione milionaria non si saprà mai ed il ruolo dei cinesi non verrà mai chiarito.
Penso che tutti dobbiamo convenire sul fatto che non sono stati i 32 milioni a far scoprire le carte ma è stata la sentenza UEFA a farlo.
Inoltre Y.Li non ha perso 400 milioni di investimento (forse atri soggetti, che potrebbero essere più di uno e chissà di quale nazionalità, c'hanno smenato).
I soldi iniettati nel Milan (sia per il closing, che per il mercato, che per la continuità aziendale) sono arrivati da ovunque e messi nelle varie scatole...quindi difficile tracciare chi sta(va?) a monte.
In sostanza: troppe domande, poche risposte.
Letta la sentenza UEFA si è invece fatta chiarezza sul bluff di Milan China (onore a Gerry che ha smontato la cosa fin dall'inizio) mentre il campo la sua sentenza l'aveva già data.
Ora:
Cadranno delle teste?
Fa(l)sone pagherà le sue bugie ed i business plan ad minchiam rivisti al ribasso post VA e post SA?
Mirabelli pagherà i 60 milioni buttati per A.Silva+Kalinic?
Gattuso parafulmine con Maldini affianco?
Sui Singer (padre e figlio) non mi sbilancio, dopo il calippone dell'anno scorso resto in attesa, anche perché magari ci rivendono subito.
In tutto ciò non può mancare un affettuoso pensiero a chi c'ha lasciato in buone mani, si è preso i soldi e si lagna pure.
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
pgm ha scritto: 11/07/2018, 9:31 Passata la tempesta si può provare a fare chiarezza (anche nella mia testa):
Due cose, su tutte, mi hanno ingannato:
-l'eloquio di Fassone (raro nel mondo pallonaro) e la puntualità della proprietà su tutte le scadenze precedenti all'ultimo aumento di capitale.
Su una cosa non penso di essermi sbagliato: la verità su questa transazione milionaria non si saprà mai ed il ruolo dei cinesi non verrà mai chiarito.
Penso che tutti dobbiamo convenire sul fatto che non sono stati i 32 milioni a far scoprire le carte ma è stata la sentenza UEFA a farlo.
Inoltre Y.Li non ha perso 400 milioni di investimento (forse atri soggetti, che potrebbero essere più di uno e chissà di quale nazionalità, c'hanno smenato).
I soldi iniettati nel Milan (sia per il closing, che per il mercato, che per la continuità aziendale) sono arrivati da ovunque e messi nelle varie scatole...quindi difficile tracciare chi sta(va?) a monte.
In sostanza: troppe domande, poche risposte.
Letta la sentenza UEFA si è invece fatta chiarezza sul bluff di Milan China (onore a Gerry che ha smontato la cosa fin dall'inizio) mentre il campo la sua sentenza l'aveva già data.
Ora:
Cadranno delle teste?
Fa(l)sone pagherà le sue bugie ed i business plan ad minchiam rivisti al ribasso post VA e post SA?
Mirabelli pagherà i 60 milioni buttati per A.Silva+Kalinic?
Gattuso parafulmine con Maldini affianco?
Sui Singer (padre e figlio) non mi sbilancio, dopo il calippone dell'anno scorso resto in attesa, anche perché magari ci rivendono subito.
In tutto ciò non può mancare un affettuoso pensiero a chi c'ha lasciato in buone mani, si è preso i soldi e si lagna pure.
Se non altro ha telefonato al suo amico Singer per fargli tenere in piedi la baracca, sicuramente perché questa storia puzzava troppo di merda.
Proprio perché ti stimo mi meraviglia che ti sia fatto fregare da Fassone.
Era evidente fin da subito come non dicesse assolutamente niente riguardo le cose fondamentali.
In generale leggo molto buonismo nei suoi riguardi.
Solo per il piano da quinta elementare che ha presentato sui ricavi cinesi andrebbe cacciato.
Incompetenza o malafede totali, e se non c'entri in ogni caso ci hai messo la faccia.
Sulla provenienza dei soldi hai ragione.
Impossibile riuscire a tracciati.
Ieri ho sentito il parere di un giornalista de "Il sole 24 ore"...
Affermava la stessa cosa ma lasciava chiaramente sottintendere, visto che ovviamente non si può dire esplicitamente, che pensava all'ennesimo maneggio di chi ben conosciamo.
Difficile farsi un'opinione diversa specialmente se, come sembra, Elliot potrebbe rivolgersi a uomini molto vicini a Berlusconi, tipo Gandini, per mandare avanti le cose.
Ora non si capisce perché un fondo come Elliot dovrebbe ignorare potenziali compratori come Commisso e tenersi il Milan...
Vedremo cosa succederà...
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
pgm ha scritto: 11/07/2018, 9:31 Letta la sentenza UEFA si è invece fatta chiarezza sul bluff di Milan China (onore a Gerry che ha smontato la cosa fin dall'inizio)
Per carità, nessun onore e nessun merito

Semplicemente non potevo lasciarmi andare a quel quadro troppo aleatorio ed all'entusiasmo diffuso per mio approccio razionale, perché avrei odiato troppo me stesso nel sorprendermi oggi. E' quasi un fatto caratteriale per mia qualità della vita: stare alla larga dagli eccessivi alti per non incontrare mai eccessivi bassi.

Ora la scatola nera per me non sarà mai completamente in nostro possesso, rimarrà sempre un clamoroso vuoto di sceneggiatura nella storia di questo ultimo nostro anno, qualcosa che non sapremo mai come dici.
Ma per dirla alla Pozzetto, "abbiamo interessanti prospettive per il futuro"

anto ha scritto: 11/07/2018, 10:16 Ora non si capisce perché un fondo come Elliot dovrebbe ignorare potenziali compratori come Commisso e tenersi il Milan...
Vedremo cosa succederà...
Perché ha due linee storiche di azione: o vendere subito se capisce che non può valorizzare il marchio, magari anche fiondandosi in tribunale per vedere riconosciuti rimborsi in certe situazioni; oppure provare l'avventura della ristrutturazione aziendale per vendere a cifra ancora più alta, ma con gestione anche parecchio pluriennale.
Sono chiamati ad una pura valutazione di piano industriale, ed a quanto pare hanno deciso per la seconda ipotesi con progetto a lungo termine.
Farlo nella Serie A dell'altro ieri e direi anche in Italia era qualcosa di spinoso, perché la miopia della politica sportiva ci ha portato ormai ad un contratto di diritti televisivi pure inferiore alla Francia ed a tutti i problemi che sappiamo.
Farlo oggi dopo che il brand della Serie A tutta assume nuovi orizzonti, per quanto di riflesso alle altre 19 società, può voler dire attendere anche il 2021 per un nuovo contratto televisivo e vedere fattibile la valorizzazione all'interno di un mercato globale del calcio sempre comunque in crescita.
A margine, senza coppe, senza Champions, senza campioni, senza entusiasmo, senza diritti televisivi decenti specie nell'impietoso confronto con l'Inghilterra, il Milan è ancora in grado di fatturare 200 milioni e di essere intorno alle prime 20 società per fatturato al mondo.
Non c'è dormiente con maggiore potenziale in giro per l'Europa, il problema è che intanto tutte attorno corrono il doppio e stanno per arrivare anche le spagnole come le inglesi. Se non iniziamo a muoverci anche noi ed a farlo essendo bravi e non furbi o speculatori...



E c'è gente che spende ancora quei soldi per un 33enne bollito, invece di andarsi a prendere la nuova versione, per altro con una faccia tosta simile se non superiore?

Stasera farà passare la voglia di giocare a calcio a "simpatia" Trippier ed al sempre giovane Young. Se capita sotto tiro alle provocazioni del primo, che è forse il più antipatico giocatore dei Mondiali, gli tira direttamente un pugno in diretta planetaria che farà il giro del mondo.

Campione universale, oserei dire magistero superiore.

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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
anto ha scritto: 11/07/2018, 10:16 Proprio perché ti stimo mi meraviglia che ti sia fatto fregare da Fassone.
Era evidente fin da subito come non dicesse assolutamente niente riguardo le cose fondamentali.
In generale leggo molto buonismo nei suoi riguardi.
Solo per il piano da quinta elementare che ha presentato sui ricavi cinesi andrebbe cacciato.
Incompetenza o malafede totali, e se non c'entri in ogni caso ci hai messo la faccia.
nella conferenza stampa di presentazione ad Aprile del 2017 era stato davvero convincente, poi c'è stata l'ubriacatura delle cose formali, la famosa trasparenza, etc...passare da Galliani che parlava con pizzini e slogan ad uno come Fassone mi sembrava il paradiso (a livello di comunicazione).
Non conoscendo il mercato cinese anche i numeri, azzardati, del BP potevano starmi bene.
Ora si è svelato il bluff e leggendo la sentenza il bluff è davvero degno di un giocatore di poker alla canna del gas.
Ora capisco Scaroni post ultimi CdA dove si evinceva che ce l'aveva a morte con Fassone.
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
pgm ha scritto: 11/07/2018, 10:39anto ha scritto: 11/07/2018, 10:16 Proprio perché ti stimo mi meraviglia che ti sia fatto fregare da Fassone.
Era evidente fin da subito come non dicesse assolutamente niente riguardo le cose fondamentali.
In generale leggo molto buonismo nei suoi riguardi.
Solo per il piano da quinta elementare che ha presentato sui ricavi cinesi andrebbe cacciato.
Incompetenza o malafede totali, e se non c'entri in ogni caso ci hai messo la faccia.
nella conferenza stampa di presentazione ad Aprile del 2017 era stato davvero convincente, poi c'è stata l'ubriacatura delle cose formali, la famosa trasparenza, etc...passare da Galliani che parlava con pizzini e slogan ad uno come Fassone mi sembrava il paradiso (a livello di comunicazione).
Non conoscendo il mercato cinese anche i numeri, azzardati, del BP potevano starmi bene.
Ora si è svelato il bluff e leggendo la sentenza il bluff è davvero degno di un giocatore di poker alla canna del gas.
Ora capisco Scaroni post ultimi CdA dove si evinceva che ce l'aveva a morte con Fassone.
Fino ad agosto non aveva sbagliato nulla per altro, al netto di tutto ciò che c'era dietro e della sua storia.
Il primo indizio qui troppo sottovalutato è stato il famoso discorso delle fideiussioni di Bonucci e Biglia, episodio clamoroso ed inedito che francamente mi aveva allarmato, specie se poi sommato alle parole in risposta a Pallotta che rilette oggi fanno tenerezza.
Da lì, per chi voleva pensare male, ogni singola sua mossa o dichiarazione era nel chiaro solco del fallimento personale annunciato, anche se mai avrei pensato potesse spingersi così tanto nel ruolo che si è disegnato addosso.
L'equivoco è aver considerato Fassone un manager creativo e di alto profilo, quando invece è semplicemente un uomo di fiducia e di pubbliche relazioni, formidabile nel modo mellifluo di porsi e con un'ambizione spropositata, ma del tutto incapace di sviluppare un'idea personale o di avere una consistenza e trasparenza individuale che si riveli poi coerente, proprio perché dipende sempre da altro e non da se stesso.
E' come confondere il venditore porta a porta di Folletto con l'autore del business plan della vendita di quei prodotti.
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
In verità questo è il suo capolavoro finale, la madre di tutte le operazioni.pgm ha scritto: 11/07/2018, 9:31 In tutto ciò non può mancare un affettuoso pensiero a chi c'ha lasciato in buone mani, si è preso i soldi e si lagna pure.
Se non altro ha telefonato al suo amico Singer per fargli tenere in piedi la baracca, sicuramente perché questa storia puzzava troppo di merda.
Se voi continuate a chiedervi il perchè Li ed Elliott si siano esposti così, o perchè "le cose siano cambiate strada facendo" (cit). non avete molto capito come è andata...
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Gerry Donato ha scritto: 11/07/2018, 10:26
Ma per dirla alla Pozzetto, "abbiamo interessanti prospettive per il futuro"![]()
Perché ha due linee storiche di azione: o vendere subito se capisce che non può valorizzare il marchio, magari anche fiondandosi in tribunale per vedere riconosciuti rimborsi in certe situazioni; oppure provare l'avventura della ristrutturazione aziendale per vendere a cifra ancora più alta, ma con gestione anche parecchio pluriennale.
Sono chiamati ad una pura valutazione di piano industriale, ed a quanto pare hanno deciso per la seconda ipotesi con progetto a lungo termine.
Farlo nella Serie A dell'altro ieri e direi anche in Italia era qualcosa di spinoso, perché la miopia della politica sportiva ci ha portato ormai ad un contratto di diritti televisivi pure inferiore alla Francia ed a tutti i problemi che sappiamo.
Farlo oggi dopo che il brand della Serie A tutta assume nuovi orizzonti, per quanto di riflesso alle altre 19 società, può voler dire attendere anche il 2021 per un nuovo contratto televisivo e vedere fattibile la valorizzazione all'interno di un mercato globale del calcio sempre comunque in crescita.
A margine, senza coppe, senza Champions, senza campioni, senza entusiasmo, senza diritti televisivi decenti specie nell'impietoso confronto con l'Inghilterra, il Milan è ancora in grado di fatturare 200 milioni e di essere intorno alle prime 20 società per fatturato al mondo.
Non c'è dormiente con maggiore potenziale in giro per l'Europa, il problema è che intanto tutte attorno corrono il doppio e stanno per arrivare anche le spagnole come le inglesi. Se non iniziamo a muoverci anche noi ed a farlo essendo bravi e non furbi o speculatori...
La tua visione è plausibile ma ancora di più lo sono i tuoi dubbi.
Siamo così sicuri che Elliot, in un contesto come quello italiano, voglia sobbarcarsi i costi di una ristrutturazione e valorizzazione che non può che essere molto costosa?
E nel caso lo facesse, non sarebbe controproducente ai fini della rivendita, visto che il prezzo salirebbe?
Gli esempi del passato dimostrano che di solito i compratori preferiscono comprare a poco per poi muoversi a piacimento...
Sulle caratteristiche della nuova proprietà ho già scritto anch'io.
Se sono speculatori come l'ultimo è un problema...
Ci vorranno comunque almeno 4-5 anni di lavoro abilissimo e fortunato per tornare presentabili.
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Gerry Donato ha scritto: 11/07/2018, 10:26
Ora la scatola nera per me non sarà mai completamente in nostro possesso, rimarrà sempre un clamoroso vuoto di sceneggiatura nella storia di questo ultimo nostro anno, qualcosa che non sapremo mai come dici.
E dov'è la novità quando si parla di Silvio? Non sappiamo ancora oggi chi immetteva miliardi di lire nelle Holding Italiana figurati se sapremo di sta vicenda Milan.

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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Fammi capire Luca (io in materia di finanza calcistica dopo questa compravendita ci capisco meno di prima e già ero ignorantissimo):LukaV ha scritto: 11/07/2018, 11:01In verità questo è il suo capolavoro finale, la madre di tutte le operazioni.pgm ha scritto: 11/07/2018, 9:31 In tutto ciò non può mancare un affettuoso pensiero a chi c'ha lasciato in buone mani, si è preso i soldi e si lagna pure.
Se non altro ha telefonato al suo amico Singer per fargli tenere in piedi la baracca, sicuramente perché questa storia puzzava troppo di merda.
Se voi continuate a chiedervi il perchè Li ed Elliott si siano esposti così, o perchè "le cose siano cambiate strada facendo" (cit). non avete molto capito come è andata...
Pensi anche tu che SB abbia scorporato il Milan o peggio pensi che abbia utilizzato il Milan come una lavatrice?
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
anto ha scritto: 11/07/2018, 11:10Gerry Donato ha scritto: 11/07/2018, 10:26
Ma per dirla alla Pozzetto, "abbiamo interessanti prospettive per il futuro"![]()
Perché ha due linee storiche di azione: o vendere subito se capisce che non può valorizzare il marchio, magari anche fiondandosi in tribunale per vedere riconosciuti rimborsi in certe situazioni; oppure provare l'avventura della ristrutturazione aziendale per vendere a cifra ancora più alta, ma con gestione anche parecchio pluriennale.
Sono chiamati ad una pura valutazione di piano industriale, ed a quanto pare hanno deciso per la seconda ipotesi con progetto a lungo termine.
Farlo nella Serie A dell'altro ieri e direi anche in Italia era qualcosa di spinoso, perché la miopia della politica sportiva ci ha portato ormai ad un contratto di diritti televisivi pure inferiore alla Francia ed a tutti i problemi che sappiamo.
Farlo oggi dopo che il brand della Serie A tutta assume nuovi orizzonti, per quanto di riflesso alle altre 19 società, può voler dire attendere anche il 2021 per un nuovo contratto televisivo e vedere fattibile la valorizzazione all'interno di un mercato globale del calcio sempre comunque in crescita.
A margine, senza coppe, senza Champions, senza campioni, senza entusiasmo, senza diritti televisivi decenti specie nell'impietoso confronto con l'Inghilterra, il Milan è ancora in grado di fatturare 200 milioni e di essere intorno alle prime 20 società per fatturato al mondo.
Non c'è dormiente con maggiore potenziale in giro per l'Europa, il problema è che intanto tutte attorno corrono il doppio e stanno per arrivare anche le spagnole come le inglesi. Se non iniziamo a muoverci anche noi ed a farlo essendo bravi e non furbi o speculatori...
La tua visione è plausibile ma ancora di più lo sono i tuoi dubbi.
Siamo così sicuri che Elliot, in un contesto come quello italiano, voglia sobbarcarsi i costi di una ristrutturazione e valorizzazione che non può che essere molto costosa?
E nel caso lo facesse, non sarebbe controproducente ai fini della rivendita, visto che il prezzo salirebbe?
Gli esempi del passato dimostrano che di solito i compratori preferiscono comprare a poco per poi muoversi a piacimento...
Sulle caratteristiche della nuova proprietà ho già scritto anch'io.
Se sono speculatori come l'ultimo è un problema...
Ci vorranno comunque almeno 4-5 anni di lavoro abilissimo e fortunato per tornare presentabili.
Dipende Anto.
Se per congiunzioni astrali a noi favorevoli, dovessi a fine del prossimo campionato essere in Champions...altro che 4/5 anni, se hanno intenzione di massimizzare i ricavi devono sistemarti in tempo zero.
Mi aggiungo a tutti i commenti posti di sopra, operazione che e' impossibile da capire e da tracciare, ma tant'e' spero sia davvero acqua passata.
Su Fassone, mi sono gia' espresso in tempi non sospetti e' un inetto loser del cazzo, lo dimostro' in casa dei gobbi e dei prescritti, resta invero misteriosa (pure questa) la sua nomina.
L'operazione Ronaldo a Torino potrebbe essere il volano che convinca gli americani ad impegnarsi seriamente in questo sport che fino ad oggi hanno cagato meno di zero, lui potrebbe essere l'apripista per l'arrivo in un futuro prossimo di altri big con allargamento dei diritti tv ed affini su scala mondiale, non dico un ritorno ai mitici anni 90, ma quasi.
Cio' detto, spero si possa apportare le modifiche necessarie a questa squadra, che ripeto, cosi schifo non fa.
SOLITO POST AGGRESSIVO...cit
alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla...
https://twitter.com/dannyvietti/status/ ... 48193?s=21
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
LukaV ha scritto: 11/07/2018, 11:01 In verità questo è il suo capolavoro finale, la madre di tutte le operazioni.
ad oggi, i compratori hanno speso 250 milioni per il mercato. in una stagione.
diciamo che se non spenderanno nulla nei prossimi 2, avremo una media di 80 a stagione.
non capisco il senso delle lamentele.

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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
anto ha scritto: 11/07/2018, 11:10 La tua visione è plausibile ma ancora di più lo sono i tuoi dubbi.
Siamo così sicuri che Elliot, in un contesto come quello italiano, voglia sobbarcarsi i costi di una ristrutturazione e valorizzazione che non può che essere molto costosa?
E nel caso lo facesse, non sarebbe controproducente ai fini della rivendita, visto che il prezzo salirebbe?
Gli esempi del passato dimostrano che di solito i compratori preferiscono comprare a poco per poi muoversi a piacimento...
Sulle caratteristiche della nuova proprietà ho già scritto anch'io.
Se sono speculatori come l'ultimo è un problema...
Ci vorranno comunque almeno 4-5 anni di lavoro abilissimo e fortunato per tornare presentabili.
Sulla sicurezza che ci proveranno, ormai l'ha dichiarato Singer quindi siamo ufficialmente nelle loro mani per i prossimi anni con l'obiettivo dichiarato di tornare al vertice.
Sulla sicurezza che ce la facciano, io non vedo sinceramente scenari catastrofici anche nel breve periodo e di sicuro le intenzioni di Elliott sono sincere, l'obiettivo è davvero farci tornare grandi e soprattutto "di valore".
Certo bisogna essere bravi, al solito, e giudicheremo azione dopo azione il loro operato, ma stavolta ci sono almeno le basi per sperare.
La situazione ora non è male: i debiti erano quasi tutti nei confronti dello stesso Singer, che può quindi lavorare tramite gli aumenti di capitale per estinguerli in modo indolore. In pillole, il Milan è adesso in ottimo stato debitorio, molto meglio di Juve, Inter e Roma per quello che vale.
Fatturiamo 200 milioni senza coppe e con gestioni agghiaccianti. Qui c'è da lavorare, accantonando i deliranti business plan di Fassone e Milan China, ma il potenziale è enorme se incrociamo il rilancio della Serie A.
E poi c'è il lato tecnico e del parco giocatori, che presenta comunque una possibilità d'azione molto sfiziosa, sempre a patto di saperci fare ed a dispetto di chi parla di dodicesimo posto magari dopo aver venduto 2-3 giocatori.
Ora dobbiamo semplicemente concentrarci sul rispetto dei paletti UEFA, che comunque sono necessari per essere società seria e virtuosa a prescindere dalla partecipazione alle coppe, ovvero avvicinarci al pareggio di bilancio.
Poiché nel prossimo esercizio i ricavi saranno se non inferiori almeno simili agli attuali, bisogna lavorare su plusvalenze e riduzione dei costi in questo mese decisivo di mercato, o più in extremis a gennaio e giugno.
Se in tutto questo la parte sportiva fosse affidata all'unica figura di garanzia non solo a livello di competenza (qualcuno dirà che non ha esperienza

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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Semplicemente non bisogna fermarsi al Milan per leggere tutta questa situazione, ma all'azienda di Berlusconi in toto e al momento che stava passando, e quindi di riflesso all'unica soluzione che poteva adottare per salvarla.pgm ha scritto: 11/07/2018, 11:18 Fammi capire Luca (io in materia di finanza calcistica dopo questa compravendita ci capisco meno di prima e già ero ignorantissimo):
Pensi anche tu che SB abbia scorporato il Milan o peggio pensi che abbia utilizzato il Milan come una lavatrice?
Il Milan è stato una parte di questa azienda, ma non sicuramente la più importante, anzi. E questa vendita è sevita allo scopo, non è un passaggio di consegne.
E interrogarsi se quella o quell'altra dichiarazione in fase di calciomercato fossero state giuste o meno è proprio un contorno irrilevante al fini del tutto, come il pensare che la vendita a Li (come è stato detto da alcuni) sia stata fatta perchè questo poi desse seguito in prima persona con un suo progetto di rilancio. Non c'è mai stata questa possibilità perchè non c'è mai stata questa necessità.
Margheritoni ha, nonostante alcune imprecisioni, postato uno scritto che si avvicina molto alla realtà, anche se lo legge dalla parte dell'ambito calcistico.
Ed è per questo che è un capolavoro, dove tutti sanno chi è il colpevole ma non potrai mai accusarlo perchè manca l'arma del delitto.
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Gli insider del TGR Rai dicono confermato Fassone e aumento dei poteri di Scaroni che sarà in pratica la persona più importante del cda.
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Re: Milan l'è un gran Milan - Passiamo alle cose formali
Gerry Donato ha scritto: 11/07/2018, 11:26 Se in tutto questo la parte sportiva fosse affidata all'unica figura di garanzia non solo a livello di competenza (qualcuno dirà che non ha esperienza) ma soprattutto a livello di assicurazione sulla serietà di chi propone quel progetto mettendolo a capo della sua società, beh sarebbe ancora meglio.
Stai parlando di Rocco Maiorino, vero?



Bentornato anche se l'almanacco di Gerry non ci ha detto ancora niente dei due italo belgi.
Son contento che fra il "mi si nota di più se non vengo o vengo e sto in disparte" abbia scelto di venire e stare al centro.



Una volta scelta la strada della gestione di Elliot per un certo periodo, lungo o breve che sia, il Milan per forza aumenterà il suo valore, se non altro perché la maggioranza dei debiti sono col proprietario, non mi stupirei nemmeno del fatto che la scelta sia dovuta ad operazioni in corso in Italia come quelle con Mediaset o Telecom...
E se una cosa è certa, è che quelli di Elliot sono bravi nei conti aziendali, quindi il Milan molto probabilmente otterrà finalmente una sostenibilità economica. Cosa possa derivare da ciò nell'aspetto sportivo è molto difficile dirlo, se non altro perché ha totalmente ragione il buon Djerry quando dice che bisogna essere bravi.
Perché è vero che, a mio parere, questa è verissimo che sia una squadra con una buona base, in cui basterebbero pochi inserimenti di buon valore per fare il salto di qualità, ma è anche vero che ha un montesalari piuttosto alto, per inserire qualche giocatore con salario alto occorre farne uscire altri, certo, l'ideale sarebbe che i giocatori con salario alto pronti ad uscire siano Montolivo, Abate, Kalinic, Musacchio, magari siano piazzati gli stessi Reina e Strinic, ma purtroppo ritengo sia più semplice dar via Donnarumma, Bonucci e Suso...
Su Fassone, dato che è stato il volto dell'avventura cinese, non vedo come possa essere confermato senza conseguenze sull'immagine del Milan. Se la scelta del nuovo AD cadrà su una persona con una credibilità nel mondo milanista meglio, ovviamente l'ideale sarebbe Maldini (ora che Fassone per forza di cose dovrà essere sostituito potrebbe avere anche quell'autonomia di scelta che ieri non avrebbe avuto), ma potrebbe andar bene anche Albertini, magari affiancando la bandiera con un uomo di finanza.