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da Ang88 » 10/07/2018, 15:21
domanda a cazzo post-Jered.
Ma il tifo per una nazionale è assimibilabile ad un tifo per la squadra di club?
Secondo me no.
Nella mia esperienza tifavo Italia fino ai 14-15 anni (mondiali 98, europei 2000, mondiali 2002), poi, a causa della situazione politica/sociale/esperienze personali, non mi sono più sentito italiano (fosse stato obbligatorio non sarei certo andato a fare il militare per <'sta gente qua>) e ho cominciato a tifare la Francia (mondiali 2006 e che ancora simpatizzo).
Non una cosa nuova per me quella di fare il bastian contrario dato che tifo Juve per "sfregio", a Roma, da famiglia romanista e padre interista... manco casuale passare a tifare Francia dati i Zidane, Henry, Trezeguet, Thuram e Vieira
Ma mentre il tifo per la Juve non mi ha mai abbandonato (anno calcisticamente del cazzo il 2006 per me, sfottuto a 360°), quest'italianità è risorta prepotentemente perché, come è ovvio, ho molto più in comune con gli italiani, sotto tutti i punti di vista, rispetto a qualunque altra persona.
Con gli esteri sembra di parlare un'altra lingua (oltre al senso letterale ovviamente) a causa di background profondamente diversi... solo con altri italiani posso usare il "noi", senza manco conoscerli, sapendo che comunque abbiamo molto in comune (anche solo espressioni del tipo "quel che passa il convento" o "tanto va la gatta al lardo...")... e a quel punto tifare Italia è ritornata ad essere la cosa più naturale del mondo, più viscerale anche del tifo per la Juve
Qualcuno è mai passato per situazioni similari o sente più amore per il club piuttosto che per la nazionale?
C'è speranza per Jered?
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