

James ha un'assoluta ossessione per le sue statistiche, infinite volte ha preteso di rimanere in campo per aggiustarle a partita già decisa in un senso o nell'altro.
Le ha sempre usate quantomeno come motivazione secondaria.
Detto questo, non credo che le statistiche abbiano avuto alcun ruolo nella sua scelta.
L.A. è la sede del suo ormai gigantesco impero extra basket, il piano di trasferirsi li per poterlo gestire al meglio era già in atto da tempo.
Il campo da gioco per una serie di motivi non è più sua priorità assoluta ma può ancora tornare ad esserlo, quantomeno momentaneamente, al verificarsi di determinate condizioni.