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da doc G » 31/05/2018, 20:04
Conosco le idee di Tria in modo molto superficiale, quindi evito ogni giudizio, se non che:
1) il cv pare adatto, non ha avuto incarichi particolari, è un insegnante, ma oltre ad insegnare economia è anche preside di una scuola di amministrazione
2) si tratta di un economista vicino al centrodestra... ma va? Per andare bene a Salvini era necessario. Per ora l'importante è che non abbia farneticato di piani B per aumentare il deficit fino o obbligare i tedeschi a pagare i nostri conti o a cacciarci dall'euro, oppure che non si sia inventato mostri con diapositive farlocche come il mancato nobel suo amico. Poi mi fermo, perché nomi che piacciano a me come ministri dell'economia non sarebbero scelti da alcun premier politico. Non è detto che un economista di centrodestra sia per forza da buttare (per quanto i nomi di Tremonti e Brunetta non depongano bene)
3) Savona è ipercompetente, proprio per questo un fantomatico piano B proposto da lui era credibile. E proprio per questo pericoloso. Fermo restando che a mio parere si sarebbe potuto trovare un punto di incontro col colle anche sul suo nome
4) da quel che ho letto Tria parla di politiche espansive, è vero, ma anche di rispetto dei vincoli di bilancio e di coperture.
5) assolutamente che i tre fallimenti dell'Europa di cui lui parla (squilibri interni, squilibri esterni e coordinamento delle politiche macroeconomiche) siano colpa della Germania è una fesseria gigantesca, ma un ministro che porti qualche idea buona per affrontare questi problemi non credo sarebbe preso a pesci in faccia in Europa. Dipende da quali siano queste idee, se chiederà aiuto per poter effettuare le riforme necessarie, come hanno fatto Spagna e Portogallo, immagino avrà la stessa risposta. In momenti diversi sia i pentastellati che persone del centrodestra (non mi pare Salvini, a dire il vero) hanno parlato di modello Rajoy, ecco, agire su quella falsariga non sarebbe male, mostrare i pugni si
6) che finalmente le tasse siano modulate in modo da favorire la crescita, come chiedeva lui, non sarebbe un male, in un paese che per quasi vent'anni ha avuto quell'abominio di Irap, parzialmente migliorata solo da Renzi e Padoan. Lui parla di riduzione della pressione fiscale e di spostamento di parte del peso sulle tasse indirette, sgravando soprattutto il lavoro, possibilmente senza aggravare ulteriormente risparmi e patrimonio. Non sarebbe un abominio, ma come sempre il diavolo è nei dettagli, occorre vedere come vuol fare
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