
1: Non esiste che la Lega sia al 25% con conseguente crescita della coalizione. Sarebbero più di 2 milioni di incremento in soli 2 mesi, da dove mai arriverebbero se non al massimo proprio dallo stesso CDX? Gli elettori del M5S o sono fortissimamente fidelizzati o arrivano da sinistra, sono pochissimi coloro che andranno da Salvini per ritrovarsi Berlusconi. Come al solito l'emotività dei sondaggi, che nulla hanno di scientifico ma sono solo proiezioni sociologiche del momento spesso nemmeno libere, condizionano in modo assurdo il dibattito politico, ma di sicuro non Salvini.
2: Il Salvini che eventualmente avrebbe guadagnato consenso è un Salvini ben distante da Berlusconi; nel momento stesso in cui è costretto a tornare in coalizione, tutto quello che Salvini ha guadagnato sarà perso con gli interessi e caso mai l'elettore della Lega che vedeva positivamente l'accordo coi 5 Stelle andrà proprio da Di Maio che almeno ha le mani libere.
3: Salvini non riuscirà mai a colmare il gap al sud nei confronti dei 5 Stelle, quindi questo fantomatico 40% che darebbe la maggioranza al CDX al voto è del tutto impraticabile perché la coalizione non riuscirebbe affatto a togliere sufficienti uninominali a Di Maio.
4: Salvini preferisce fare il governo con Di Maio che con Brunetta e Tajani; sa perfettamente che se vuole ottenere risultati riuscirebbe più agilmente a farlo coi 5 Stelle con cui realmente condivide l'ideale di cambiamento; e paradossalmente il Ministero degli Interni, più ancora di un ruolo da Premier che non è nelle sue corde e gli darebbe una visibilità sgradita e responsabilizzante, è esattamente tutto ciò che cerca.
5: Per tutte queste ragioni, pensare che Salvini abbia bluffato e che non voglia fare il governo per andare al voto è quanto di più lontano dalla realtà dal mio punto di vista. E vorrebbe anche dire sottovalutare parecchio la sua capacità e lungimiranza politica, che con tutti i suoi difetti pare non mancargli.
6: La soluzione proposta da Di Maio oggi è un capolavoro politico. In un colpo solo mette "spalle al muro" Salvini, che se rifiuta si ritroverebbe addosso tutta la responsabilità del mancato governo per l'impuntatura su Savona, ed in parte anche Mattarella che non potrebbe più, col protesto dei risparmi e tirando ancora fuori processi alle intenzioni fuori dal contratto di governo, bocciare un altro nome (si presume più "moderato") a cuor leggero tanto più dopo l'autogol Cottarelli.
7: Sinceramente curioso l'equivoco su Oettinger: la seconda versione, ovvero quella corretta e precisa nella traduzione, è cento volte più grave della prima. Nella prima si trattava semplicemente di un'analisi, quasi una previsione, che come tale aveva valore generale e generico; ma nella seconda c'è addirittura una speranza e l'aspettativa che quelle cose avvengano.
8: Sul tema costituzionale, perché nessuno ha la pazienza di citare gli unici soggetti deputati a farlo, ovvero i Costituenti? Se si prende un po' di tempo per leggere, si noterebbe che la discussione nel 1947 non verteva minimamente sull'opportunità da parte del Presidente della Repubblica di entrare nel merito dei ministri, ma addirittura il dubbio era se scavalcarlo del tutto tramite passaggio immediato all'Assemblea o se scavalcarlo del tutto tramite nomina esclusiva del Presidente del Consiglio e poi fiducia parlamentare ai Ministri. Solo per un cavillo tecnico e formale, posto all'attenzione da Einaudi che sottolinea la necessaria procedura graduale delle nomine di Premier prima e di Ministri poi in funzione del connubio col Premier, si è arrivati alla dicitura definitiva che in nessun modo nella ratio originale permetteva al Capo dello Stato di fare ciò che ha fatto Mattarella, potere che sarebbe spettato per i Costituenti solo al Parlamento.
http://www.nascitacostituzione.it/03p2/ ... 92-999.htm
Sono solo i miei due centesimi, nessuna pretesa di aver imbroccato qualcosa
