BomberDede ha scritto: 16/02/2018, 12:07
però è il vecchio problema: questi giovani, crescendo, smetteranno di votare 5stelle perchè si "normalizzeranno"? oppure resteranno fedeli al movimento?
alla fine da giovani si vuole sempre cambiare il sistema e, crescendo, si diventa più normali
Notoriamente non mi piace fare previsioni sull'andamento futuro, il grafico di Gerry l'ho postato io per primo qualche tempo fa, ma prenderlo per buono così com'è vuol dire conformarsi ad un modello superfisso, in cui tutto rimane stabile nei secoli, mentre le scienze umane, tutte, dall'economia alla statistica, dalla politica alla sociologia, sono dinamiche, a volte iperdinamiche, come si rischia che avvenga in Italia nei prossimi anni, in cui potremmo proseguire lentamente e stancamente verso un declino inarrestabile, come accade da lustri, o potrebbe esserci una rottura (che non è affatto detto sia di segno positivo).
Per esempio ha ragione Gerry che se ci dovesse essere un governo di larghe intese senza il M5S ed un peggioramento della situazione economica i pentastellati ne trarrebbero un enorme giovamento elettorale anche sui più anziani.
Oppure potrebbe esserci semplicemente un governo di larghe intese che prosegua sulla falsa riga di quello attuale, ma con esso prosegua la congiuntura favorevole e quindi, in un modo o nell'altro, si vedano i benefici anche da noi, in tal caso i pentastellati, che in queste elezioni hanno (hanno avuto?) la palla giusta per segnare un gol ed andare al governo, ma chissà se la sfrutteranno, potrebbero soffrirne non poco.
E potrebbe anche esserci una implosione del M5S con scontro fra le due anime, i puri e duri fan di Grillo dalla prima ora, ed i moderati, coloro che ambiscono ad un governo.
E ancora, Berlusconi ha quasi 82 anni, in caso la legislatura arrivi a termine alle prossime elezioni ne avrà 87, difficile possa essere ancora il capo del partito, e non abbiamo idea di cosa potrà esserci a destra, con la possibile nascita di praterie che il PD potrebbe percorrere solo in parte, contrariamente a Di Maio che potrebbe farne la sua riserva di caccia personale.
Premesso quindi che al momento per effettuare previsioni non basta limitarsi a leggere la situazione attuale, una cosa però la possiamo dire. Non ho idea di cosa possa passare per la testa dei giovani che oggi votano 5 stelle, dipende da tante cose, da come andranno l'economia, la disoccupazione, la sicurezza, se ripartirà o meno l'ascensore sociale. Ma se non si normalizzeranno loro si normalizzerà il M5S, il che non vuol dire chissà cosa, ma che intanto già le cazzate grilline tipo la descrescita felice, il lavoro gratis grazie al reddito di cittadinanza, l'odio per la globalizzazione, il sospetto per il capitalismo, tutte cose importanti per la nascita del movimento (adesso non ho voglia di polemizzare con Gerry e gli altri amici del forum che la vedono diversamente, ammesso e non concesso che già dal 2012/13 il cambiamento fosse in atto ed i grillini non si muovessero più come dei Chavez in erba, per la nascita del movimento, alla fine degli anni '00, questi temi sono stati fondamentali) adesso sono scomparse dall'agenda, l'uscita dalla NATO, dalla UE e dall'euro non sono sparite del tutto, ma stanno sfumando sempre più, perfino il sospetto per la medicina ufficiale e l'amore per trattamenti alternativi, a volte truffaldini (vedi stamina, Mereu, Simoncini), a volte no, sta svanendo. Gente come De Masi e Becchi è sempre meno associata al movimento, gente che si avvicinava con teorie strampalate, tipo Minenna e Bagnai, non compare proprio più, perfino l'appoggio ai no TAV (e no TAP, no xyllella, e via discorrendo) c'è ancora, ma di certo non con la convinzione degli inizi.
Come detto tante volte non sono affatto convinto delle idee in economia e politica estera del Movimento attuale, anzi, ma occorre riconoscere un enorme sforzo per moderarsi e diventare accettabili per imprenditori e professionisti, come si nota immediatamente dal grafico del corriere.