doc G ha scritto: 05/01/2018, 0:08
aeroplane_flies_high ha scritto:
credi a quello che ti pare
Sul fatto che Grillo non è il leader dei 5 stelle se ne può discutere, magari la tua opinione è anche sensata, anche se non la condivido
Renzi è ancora lì dopo aver promesso che si sarebbe ritirato dalla politica, cosa c'è da discutere?
Come Grillo, cosa c'è da discutere? Uno segretario, l'altro garante, non ho più voglia di questionare sul ruolo. Per l'importanza di Grillo e Casaleggio poi non sono io che credo ad una cosa o ad un'altra, c'è uno statuto piuttosto chiaro
Art. 8 e 9
http://www.beppegrillo.it/m/2017/12/e_o ... ensar.html
Doc coglie uno dei punti per me più insopportabile del M5S che come ho ricordato più volte mi ha sempre tenuto lontano da loro.
Grillo detiene questa figura trainante e d'altronde fondatrice da un lato (guardate l'espressione ebete di Di Battista quando si parla del suo amico Beppe che li coccola

), che lui però dall'altro lato cavalca sulla sella del comico tra paradossi, forzature e battute inaccettabili nella sua posizione ibrida di showman.
Se lui esce dalle consultazioni con Napolitano e parla davanti al popolo italiano, oltre a tutto il resto, non può poi nascondersi dietro il fatto che è un comico quando "usa le metafore per far passare un concetto".
E se lui mantiene quel ruolo di garante e lo esercita in quel modo (ecco una delle nefandezze di cui dicevo sul nuovo regolamento, andate a vedere chi nomina i soggetti che possono revocare il garante... Esatto, il garante stesso

), allora non ci siamo proprio.
Ma non ci siamo non a livello operativo-programmatico, come ottusamente i nemici lividi del M5S sostengono mancando del tutto il bersaglio, ovvero come se tutto ciò che i 5 Stelle fanno e vogliano fare sia frutto di un disegno alla Licio Gelli con Casaleggio (

) e Grillo stesso a decretarlo.
Bensì non ci siamo a livello procedural-regolamentare, perché sono gli episodi strutturali di Genova e questo continuo rincorrere le regole che non vanno bene se poi tutto ruota attorno ad uno che oggi fa il comico e può dire quello che vuole, domani invece fa il garante e bisogna solo fidarsi di lui.
Ciò detto, il parallelo con il vergognoso episodio di Renzi e Boschi post referendum resta inaccettabile ed irricevibile a mio parere: se uno parla alle Camere come Presidente del Consiglio e dice certe cose, cercare di metterlo nello stesso livello di un soggetto che non ricopre alcuna carica istituzionale e che rilascia interviste con le solite metafore in campagna elettorale resta un esercizio assurdo.
Il fatto che Grillo abbia quel ruolo ibrido genetico resta un problema interno alla struttura 5 Stelle ed a chi vuole votarli, lo scandalo di credibilità di Renzi con Presidenza e Costituzione di mezzo è qualcosa che in un mondo civile non può succedere.
Se poi ti giustifichi con 20 mila mail ricevute che ti dicevano di tornare, è come minimo giusta anche la derisione. Al netto del Job Acts che è osceno, tranne per chi ovviamente ha trovato con esso lavoro, e ci mancherebbe altro.
