Molto attuale eh ma basta flagellarsi.
Io ho qualche idea dal 94 sulle cause persino in Europa per entrarci ci han pensato gli altri.
Manco quello.
Ma qua è il caso di pensare alle coperture e alla fattibilità.
aeroplane_flies_high ha scritto: 02/01/2018, 13:24 domanda, se l'Italia da decenni ha livelli di crescita inferiori a quelli degli altri paesi europei, questo è dovuto:
a) siamo un paese morfologicamente, geograficamente e geneticamente peggiore degli altri
b) siamo un paese in cui i Governi hanno dovuto concentrarsi prevalentemente sui contestatori no-vax, no-mercato, no-sistema, non avendo altro tempo/risorse/energie per favorire lo sviluppo del paese
c) i Governi degli ultimi anni hanno prodotto politiche inefficaci che continuano a penalizzare il paese rispetto a quanto fanno gli altri
facciamo il sondaggio?
Gerry Donato ha scritto: 02/01/2018, 15:51 E dove vai con 292 deputati e 151 senatori?![]()
Premesso che quelle cifre non esistono, o meglio quel 37% è scenario fisicamente ed intrinsecamente inesistente anche se poi non so come si materializza a livello di seggi, tutti pensano ottusamente che la campagna elettorale esalterà ulteriormente Berlusconi e soci come ha sempre fatto Silvio negli anni passati.
Sarà invece l'esatto contrario, perché l'inconsistenza della loro credibilità e del loro programma unitario si manifesterà in tutta la sua criticità e non convincerà nessuno a ributtarsi da quella parte in cabina elettorale, tanto più con lo spauracchio micidiale dell'accordo con Renzi dietro l'angolo.
E sarà poi la stessa condizione personale di Berlusconi ad affossare definitivamente le velleità della coalizione ed a spaventare inesorabilmente leghisti e fratelli.
Oggi quei dati dei sondaggi si basano su affluenze nell'ordine del 50-55%; poiché andrà a votare comunque il 75% alle nazionali, pensare che il centro destra non abbia già fatto il pieno e quindi possa addirittura crescere è del tutto fuorviante.
Non ci capiamo, temo.Gerry Donato ha scritto:Porcellum ed Italicum avevano un piccolissimo ma temo poco sormontabile problema: erano incostituzionali.![]()
La cronistoria della riforma elettorale è stata una roba vomitevole ed è il riflesso di una politica del tutto assente nei fondamenti etici prima ancora che di competenza.
In primis il vuoto normativo ed il pasticcio costituzionale causato da Renzi col referendum è qualcosa che un paese di diritto sano non potrebbe mai permettersi.
Si è innescata poi l'incredibile vicenda del voto segreto sul sistema tedesco in cui il PD si è reso protagonista di una pagliacciata immemore.
E si è giunti infine alla solita clamorosa violazione di uno dei principi cardine del codice di buona condotta in materia elettorale vidimato a livello europeo:
65.
Ciò che è da evitare, non è tanto la modifica della modalità di scrutinio, poiché quest'ultimo può sempre essere migliorato; ma la sua revisione ripetuta o che interviene poco prima dello scrutinio (meno di un anno). Anche in assenza di volontà di manipolazione, questa apparirà in tal caso come legata ad interessi congiunturali di partito
Nel merito, io non critico ex post gli accordi come risultato di questa legge elettorale, non sono certo così stolto e candido da accorgermene adesso; ma critico questo legge e gli accordi che impone ex ante, in quanto preciso obiettivo politico sondaggi alla mano di chi quella legge poteva ed ha potuto scrivere.
Come il Porcellum fu pensato e così nominato perché permetteva lo stallo ed il raggiungimento dell'obiettivo della maggioranza dell'epoca, così l'Italicum fu pensato da Renzi per quel Renzi al 40% prima di venire travolto dalla sua insipienza.
E così questa porcheria del Rosatellum pensata per l'accordo che tutti sappiamo ma fingiamo di non vedere.
Il modo di affrontare una legge elettorale sulla base del tessuto politico del momento è un modo malato all'origine, perché impone una strutturale modifica alla stessa sulla base di volta in volta dei mutamenti di quel tessuto.
La legge elettorale deve avere un respiro ampio e costituzionale, non può mai essere contingente. E deve rispettare le forme di stato e di governo previste dalla nostra Carta, non piegarla alle forze in campo o peggio all'idea parlamentare di accordi che si vuole ottenere nella futura legislatura.
Sono i partiti che si devono adeguare ad una legge elettorale trasversale stilata nel primo anno di legislatura, non il contrario!
Gerry Donato ha scritto: 02/01/2018, 17:35 Si è innescata poi l'incredibile vicenda del voto segreto sul sistema tedesco in cui il PD si è reso protagonista di una pagliacciata immemore.
Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
doc G ha scritto: 02/01/2018, 17:57 Premesso tutto ciò, e sorvolando totalmente sulle modalità di votazione, io mi chiedo come si possa paventare il rischio di accordi dopo le elezioni in un sistema che OBBLIGA ad accordi dopo le elezioni, specialmente se si simpatizza per un movimento che ha sempre voluto un sistema che ha le stesse conseguenze, il proporzionale puro.
E come si possa presentare come spauracchio un accordo con Renzi e non uno con Bersani e Salvini. Anche se si volesse immaginare che Bersani e Salvini siano migliori di Renzi, con molta fatica ma posso arrivare a capirlo, non capisco come si possa chiamare in modo diverso da spauracchio un accordo con entrambi, ed una alleanza con Salvini e Boldrini, Grasso e Borghezio, Bersani e Borghi. E se si presenta come un male necessario un accordo del genere, cosa che nel sistema attuale posso perfino condividere (ed infatti finora non avevo parlato di questa possibilità), come si possa presentare come il male assoluto un accordo differente, che fra l'altro sarebbe probabilmente fra forze con differenze minori, mi sfugge.
Dato che un accordo sarà comunque indispensabile, a me pare assurdo voler demonizzare il fatto che qualcuno possa pensare ad accordi post elettorali, dato che chiunque vinca dovrà comunque farne.
Paperone ha scritto: 02/01/2018, 18:17Gerry Donato ha scritto: 02/01/2018, 17:35 Si è innescata poi l'incredibile vicenda del voto segreto sul sistema tedesco in cui il PD si è reso protagonista di una pagliacciata immemore.
A cosa ti riferisci? Al malfunzionamento dalemiano sul voto segreto, o altro?
Sai che però ho un dubbio? Sarei curioso di chiedere a qualcuno che voti lega convinto, e non per abitudine, protesta o perché Maroni (o chi per lui) a suo parere governa bene.Gerry Donato ha scritto:doc G ha scritto: 02/01/2018, 17:57 Premesso tutto ciò, e sorvolando totalmente sulle modalità di votazione, io mi chiedo come si possa paventare il rischio di accordi dopo le elezioni in un sistema che OBBLIGA ad accordi dopo le elezioni, specialmente se si simpatizza per un movimento che ha sempre voluto un sistema che ha le stesse conseguenze, il proporzionale puro.
E come si possa presentare come spauracchio un accordo con Renzi e non uno con Bersani e Salvini. Anche se si volesse immaginare che Bersani e Salvini siano migliori di Renzi, con molta fatica ma posso arrivare a capirlo, non capisco come si possa chiamare in modo diverso da spauracchio un accordo con entrambi, ed una alleanza con Salvini e Boldrini, Grasso e Borghezio, Bersani e Borghi. E se si presenta come un male necessario un accordo del genere, cosa che nel sistema attuale posso perfino condividere (ed infatti finora non avevo parlato di questa possibilità), come si possa presentare come il male assoluto un accordo differente, che fra l'altro sarebbe probabilmente fra forze con differenze minori, mi sfugge.
Dato che un accordo sarà comunque indispensabile, a me pare assurdo voler demonizzare il fatto che qualcuno possa pensare ad accordi post elettorali, dato che chiunque vinca dovrà comunque farne.
Allora non ci eravamo capiti.![]()
Lo spauracchio dell'accordo specifico con Renzi è tale nella misura in cui Renzi oggi è il politico più odiato da chi non lo vota.
Quindi non mi riferivo in senso generale ad uno spauracchio operativo, che sia con questo, con quello o con quell'altro.
Ma mi riferivo allo specifico caso di chi vuole votare Salvini e Meloni e rischia di trovarsi anche Renzi, che è una delle cose che più di tutte quell'elettorato non vorrebbe. E che quindi, anche riferendomi a chi ancora è indeciso e non è alla guida di una ruspa, non porterà più altri voti al centrodestra che può solo perdere consenso nei prossimi due mesi.
Sempre restando nello specifico, la differenza c'è comunque in relazione ai 5 stelle perché loro assicurano di non spartire poltrone ma solo accordi programmatici. Ovvero il modo più semplice per ritrovarsi al 15% quando si rivoterà nel 2019, ma mi pare chiaro sia comunque scenario irrealizzabile.
Paperone ha scritto: 02/01/2018, 18:17
A cosa ti riferisci? Al malfunzionamento dalemiano sul voto segreto, o altro?
Esattamente a quello, Trentino on fire.Dalemian-Boldriniano direi, tanto più col senno di poi.
doc G ha scritto: 02/01/2018, 16:05aeroplane_flies_high ha scritto: 02/01/2018, 13:24 domanda, se l'Italia da decenni ha livelli di crescita inferiori a quelli degli altri paesi europei, questo è dovuto:
a) siamo un paese morfologicamente, geograficamente e geneticamente peggiore degli altri
b) siamo un paese in cui i Governi hanno dovuto concentrarsi prevalentemente sui contestatori no-vax, no-mercato, no-sistema, non avendo altro tempo/risorse/energie per favorire lo sviluppo del paese
c) i Governi degli ultimi anni hanno prodotto politiche inefficaci che continuano a penalizzare il paese rispetto a quanto fanno gli altri
facciamo il sondaggio?
Nessuna delle tre, a meno che per governi degli ultimi anni non intendi degli ultimi 45 anni.
doc G ha scritto: 02/01/2018, 16:05
Invece abbiamo dei governi che calciano il barattolo, perché? Perché vincolati dalle promesse elettorali e spaventati dal fatto che sia da destra che da sinistra c'è una opposizione sempre più rossobruna ...
doc G ha scritto: 03/01/2018, 1:04 Aspetta, prima di tutto ovviamente non è colpa delle opposizioni quando fanno le opposizioni, il problema è che da almeno 25 anni che le opposizioni diventano governo prima o poi, e se all'opposizione hanno chiesto cose assurde quando sono al governo non possono mantenere le promesse ma nemmeno fare l'opposto, e quindi si limitano a calciare il barattolo (cosa non poi tanto diversa da quella che hai scritto tu, se leggi bene). Il problema delle opposizioni non è quando si oppongono, ma quando vanno al governo.