Paperone ha scritto: 12/06/2017, 21:51 Visto che nessuno commenta, lo faccio io
Per me dare degli sconfitti al M5S è una grande cazzata. Hanno fatto malino, ma non molto di più rispetto al loro standard, anzi.
Sono d'accordo, proiettare i risultati di elezioni territoriali su scala nazionale non ha mai avuto molto senso (ricordo solo che nelle regionali del 2005 il centrosinistra vinse 12-2 e l'anno dopo Berlusconi praticamente pareggiò alle politiche).
Piuttosto, secondo me un paio di indicazioni si possono trarre:
_ quando si decide chi deve governare la strada davanti a casa, si è meno portati a voti di protesta o esperimenti "per vedere l'effetto che fa".
_ i 5 stelle pagano il fatto che, non essendo un partito stratificato, da molte parti faticano a dar vita a dei dirigenti credibili (il fatto di non essere un partito lo usano come motivo di vanto, ma la cosa ha anche il suo rovescio della medaglia).
_ dove i partiti tradizionali hanno fatto i disastri (Roma in primis) i 5 stelle vanno bene. Dove la politica funziona (Lombardia e Veneto soprattutto), sono quasi inesistenti. Loro si incazzano se li si definisce "antipolitica", ma il senso è quello.
Sul Pd sospendo il giudizio fino a dopo i ballottaggi, in cui avremo un quadro più chiaro di chi ha vinto e chi ha perso. Certo che, visti così, i risultati di domenica sembrano suggerire che il paese stia tornando al caro vecchio centro-destra, come da settant'anni a questa parte.