Highlights della mia carriera calcistica (tranquilli, non ci vorrà molto)
- campetto di Loreto, porte da calcio a otto: fuori area spalle alla porta aspetto la palla, arriva, me la accomodo e la porto mezzo metro avanti. Hmhh, aspetta che ci provo. Col busto che NON guarda la porta, torsione e piatto collo a giro sul secondo palo. Dai daiiiiii… scendiiii… giraaaa… bingo. “Il Gol alla Del Piero” [achievement unlocked]. La metto nel sette lontano. Tolgo la ragnatela dall’incrocio. Non è una metafora. C’era PROPRIO la ragnatela all’incrocio. Siamo nell’astigiano, nei campi del paese vicino. Scusami ragnetto. Ma sono troppo felice. “Minchia che gol!” (quando il compagno che era dietro di te dice così perché ha visto il giro che ha preso la palla vuol dire che ci sei)
- campetto di Sant’Anna, porte di calcio a cinque: contropiede (ma come contropiede nel calcio a cinque? Eh, ragà… era un campo sovradimensionato e giocavamo sotto il sole ad agosto da tutto il pomeriggio… diciamo che erano saltate le marcature…) sono su fascia sinistra e il portiere inizia a uscire. Hmhhh, aspetta che ci provo 2. Scavetto da biliardo (esterno collo sinistro) per alzargliela sulla testa. Parte altissima (oh cazzo…) ma scende altrettanto rapidamente. Muore sotto la traversa. Continuo a correre e rido come un bambino. Godo immensamente. “Il Gol alla Totti” [achievement unlocked].
Fine. E tanto mi basta. Qualche sbordata da fuori, un gol in mezza rovesciata che sarebbe fichissimo se non fosse che mi è venuto mentre stavo già cadendo (tipo Fantozzi con gli zoccoli) e poi anche un gol direttamente su calcio d’angolo, sempre a Sant’Anna. Quello mi riempe d’orgoglio perché ero veramente piccino ed era fortemente voluto. La metto qualche centimetro avanti sulla lunetta (Torrisone vecchio marpione, anni 12-13) e interno sinistro a farla girare. Ovvia complicità del portiere. Gol. Idolo per tutta l’estate.
Alla categoria “emulazione” mi manca la replica di un qualsivoglia numero di Zidane (ma avevo già iniziato la parabola discendente e comunque l’unica gesto tecnico che avrei potuto provare ad emulare di Zidane sarebbe stata la testata…) e il gol di Mancini in maglia Samp al San Paolo contro il Napoli (prenderla al volo da lontano in mezza rovesciata e inzaccherarla a fil di palo, ci ho provato per un decennio e l’ho sempre mandata nei vigneti limitrofi…) ma sono soddisfatto così. Usavo destro e sinistro per fare cose differenti. Motivo di grande orgoglio. E giocavo spesso la palla di prima, visto che mi piaceva più far correre la palla che correre io me medesimo. Ero scarso, poche palle. Ma ho avuto i miei momenti.
Alla fin della fiera, Totti è il giocatore che avrei voluto essere.
Grazie di tutto, Francè.
