elfride4 ha scritto: 20/02/2017, 18:47
Forse è morta la tua concezione di basket, ma di sicuro non la pallacanestro.
Personalmente, trovo il tuo messaggio, ma ancora di più quello di Gerry, anacronistico e figlio di una fantasia che con internet è stata spazzata via dalla nuda e cruda realtà.
L'errore sta nel non saper adattare il proprio modo di intendere la realtà e continuare a guardarla con gli occhi di una volta. State guardando l'evoluzione di ciò che una volta apprezzavate in quanto semplice e genuino, adesso tutta questa fiaba ha fatto spazio alla modernità, in cui nessuno vuol fare sul serio all'AllStar game in quanto il primo (e unico) obiettivo è non infortunarsi, in cui i retroscena nascosti raccontati (e romanzati) in esclusiva da Buffa&Tranquillo hanno fatto spazio ai Tweet degli analisti, in cui le sensazioni degli osservatori vengono perennemente implementate da analisi statistiche che contano fin i micron della produzione corporea di ogni singolo atleta ecc.
E questi sono solo esempi, piccole porzioni dei cambiamenti avvenuti col tempo, ma è inutile proclamare la morte del basket se non si è in grado di stare al passo con la sua evoluzione. Che piaccia o no
elfride4 ha scritto: 20/02/2017, 21:48
Per dire, adoro aver l' opportunità di vedere se le impressioni raccolte guardando le partite hanno una corrispondenza con le statistiche avanzate e non e in questo modo, nel mio piccolo, posso provare ad affinare e a migliorare la mia comprensione della NBA. Il mio rapporto con la NBA è cambiato e credo si sia sviluppato in parallelo con la stessa, e adesso sento di essere "più coinvolto" potendo cercare interattivamente o quasi ciò che penso guardando un azione. Non sono più uno spettatore passivo, e questo per me è un fattore decisivo nel preferire l'NBA di oggi a quella passata.
Per quanto creato con un idea differente, e per quanto debba quotarmi per contestualizzare di "quale" morte del basket stia parlando, voglio esprimere il mio dispiacere per quanto successo a ESPN, e nessun topic ha un nome più adatto.
Proprio quell'evoluzione che tanto adoro della NBA che ho ci, basata sull'implementazione delle analisi statistiche avanzate, ha subito un attacco che ha portato al taglio di personaggi di primo livello, in primis (almeno per me) Henry Abbott e David Thorpe, ma anche altri grandi firme come Strauss, Verrier, Stein, Watinks, Ford, Shelburne, e altri di cui al momento non ricordo.
Ovviamente tutto ciò non influenzerà l'evoluzione in se del basket, ma almeno al momento limita (e non poco rispetto al recente passato) l'afflusso di informazioni "scientifiche" in quanto la direzione intrapresa dal colosso mediatico è quella delle notizie mordi e fuggi fatte via tweet rispetto al long article che entravano in profondità nelle analisi delle partite e dei giocatori.
Sembra che il lavoro da "insider" non sia più sexy dall'altra parte dell'oceano, che si preferisca tenere personaggi come Big Wos e Elhassan per fare cagnarra stile Barkley & Shaq invece di dare una informazione di alta qualità al telespettatore/lettore, fatti che trovo veramente svilenti. Speravo che l''informazione analitica sulla NBA potesse arrivare anche in Italia piano piano, soprattutto come mentalità, invece pare che tornerà ad essere più POP, semplice ed istantanea.
A tutto questo, si unisce che un grande competitor come Woj verrà probabilmente messo a libro paga da ESPN, togliendo così un canale informativo alternativo. Spero che Yahoo! riesca a rimettere in piedi una base di buon livello, magari partendo proprio da alcuni degli epurati che ho citato in precedenza per contrastare una pericolosa deriva.