
E soprattutto un altro concetto poco comprensibile è giudicare un movimento interno nella sua integrità e competitività sulla base delle competizioni europee, che è quanto di più fuorviante ci possa essere.
Mi sfugge pure il senso di ripetere che tutte le piccole spendono male (cosa falsa, si pensi anche solo al Chievo), quando da un lato sono sempre state le big a buttare via i soldi con gestioni scellerate tipo Milan, Inter e Juventus 2007-2011, e dall'altro è proprio l'esempio stesso di Premier e Bundesliga (e già qualcosa si vede anche in Spagna col nuovo contratto) a testimoniare la bontà di quel modello.
Poi figuriamoci se non so che servono anche le altre regole ed urge riportare legalità, visto che proprio da questi schermi ormai parecchi anni fa sono partite le Djerry Rules, già regolarmente depositate e vidimate presso CONI e FIGC dal sottoscritto.


Ma in che modo una cosa escluda l'altra, se non l'ansia di vedere la propria squadra con minore disponibilità?
MODIFICHE STRUTTURALI
1. Tempo effettivo: due tempi da 30 minuti, con conseguente abolizione del concetto di recupero.
2. Introduzione del professionismo femminile (serie A).
3. Introduzione del limite di 2.0 al coefficiente first-to-last nella ripartizione dei diritti televisivi delle leghe nazionali.
4. Impossibilità di due o più mandati per il Presidente FIGC sfruttando l'espediente della maggioranza qualificata (art. 3.5 NOIF).
5. Innalzamento soglia del limite per gli extracomunitari.
STADIO E TIFOSERIE
6. Riconoscimento e registrazione come ente di diritto privato di tutte le tifoserie organizzate e suoi associati, con possibilità di profitto e privilegi a compensazione di oneri di trasparenza, responsabilità e liceità.
7. Progressiva abolizione dell'utilizzo di forze dell'ordine in manifestazioni sportive professionistiche a favore di organizzazioni specializzate in sicurezza (steward professionisti) commissionate a carico dei club professionisti.
7.1 Potenziamento estremo della televisione a circuito chiuso con obbligo tassativo di riconoscimento di ogni soggetto all'interno dello stadio tramite la correlazione tra biglietto e posto a sedere.
8. Responsabilità onerosa (e fortemente aumentata) di qualsiasi forma di incidenti (anche minori, partendo dall'ingresso dei petardi) negli stadi a carico delle società, con potere unilaterale ad esse di non permettere l'abbonamento o l'ingresso a tifosi non ritenuti idonei.
8.1 Facoltà prevista tassativamente in ogni contratto di sponsorizzazione di rescissione unilaterale da parte dell'azienda sponsor in caso di superamento di determinate soglie di incidenti/sanzioni a carico della società professionistica.
8.2 Pene personali dirette per chi delinque, allontanamento a vita in tutte le manifestazioni sportive per chiunque reitera comportamenti non idonei (codice tassativo e progressivo di sanzioni, alla trasgressione A corrisponde la sanzione B) e pene severissime per chi non rispetta il divieto di accesso agli stadi.
9. Check up preventivo per ogni squadra professionistica ai fini dell'individuazione delle modalità di costruzione o acquisizione di stadio di proprietà qualora assente, o di modernizzazione qualora presente, come condizione per la partecipazione.
10. Destinazione di una percentuale fissa di fatturato annuale per ogni squadra professionistica al fine della costruzione o acquisizione di uno stadio di proprietà, con agevolazioni esterne inversamente proporzionali al fatturato.
FINANZE
11. Requisito dell'onorabilità (ODT inglese, Owners’ and Directors’ Test: non aver avuto bancarotta, condanne penali, inibizioni sportive, etc) per poter presiedere, dirigere o possedere quote di club professionisti.
11.1 Variazioni assetto proprietario: i potenziali nuovi proprietari devono fornire prove sulla provenienza dei fondi e sulla loro sufficienza per un’acquisizione. Devono inoltre presentare un business plan che dimostri la sostenibilità finanziaria degli obiettivi del club nei successivi 12 mesi.
12. Limite alle pluriacquisizioni dei pacchetti di maggioranza di società all'interno della stessa confederazione continentale.
13. Abolizione della facoltà di partizionare con fondi e soggetti terzi la proprietà del cartellino professionistico di un giocatore, che deve rimanere solo della squadra di appartenenza (stop alle thirdy-party ownerships).
14. Introduzione del Fair Play Finanziario interno per ogni squadra professionistica FIGC, ripreso e calmierato dagli strumenti sul modello introdotto dalla UEFA, con limiti specifici di indebitamento e responsabilità personali (penali) per chi causa il debito.
14.1 Sostenibilità a lungo termine: un club non può registrare perdite triennali aggregate superiori a x milioni (da concordare in base alla serie).
14.2 Sostenibilità a breve termine: i club di serie A non possono aumentare i costi della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Lega (diritti TV) se non nell'ambito di un determinato limite (quota fissa o percentuale)
14.3 Verifiche trimestrali di aggiornamento dei costi del club (ritenute, stipendi e contributi su salari).
14.4 Dichiarazioni sull’andamento finanziario previsionale: tutti i club devono fornire il budget finanziario mostrando che sono in grado di sostenere tutte le passività in scadenza nei successivi 12 mesi.
14.5 Trasparenza della proprietà del club: obbligo di dichiarazione pubblica degli azionisti con una partecipazione superiore al 10%.
14.6 Pubblicazione delle commissioni dell’agente/procuratore del calciatore.
14.7 A seconda dei casi di inadempimento, le tre sanzioni possibili sono l'aumento delle informazioni finanziarie da fornire, limiti operativo-finanziari e l'estromissione (con continuità sportiva garantita da FIGC e Lega di appartenenza).
15. Introduzione di un organo terzo di controllo in materia finanziaria (ristrutturazione della COVISOC come organo esterno alla FIGC).
ANTIDOPING
16. Introduzione di un organo terzo di controllo in materia antidoping (con organo internazionale sotto l'egida della WADA).
17. Introduzione del passaporto biologico per qualsiasi calciatore che firma un contratto da professionista.
18. Test a sorpresa in qualsiasi momento della stagione ed obbligo (non più libera scelta) dell'esame del sangue combinato a quello delle urine.
STRUTTURA ARBITRALE
19. Introduzione del professionismo arbitrale, con struttura arbitrale (AIA) di diritto privato staccata ed indipendente dalla FIGC.
20. Abolizione delle designazioni in qualsiasi campionato o girone in cui le squadre partono alla pari.
21. Tre arbitri di movimento, quattro guardalinee, abolizione dei giudici di porta.
22. Microfono applicato agli arbitri durante la gara.
23. Divieto di contatti con l'esterno per gli arbitri durante l'intervallo.
CALENDARI E CAMPIONATI
24. 70 squadre professioniste: serie A a 18 squadre, serie B a 20 squadre, serie C due gironi da 16 squadre.
24.1 Introduzione del semi-professionismo nel livello inferiore all'ultimo professionista.
25. Tetto di 21 giocatori più Under 21 per tutte le squadre professioniste.
26. Re-introduzione della Coppa delle Coppe per tutti i vincitori ed i finalisti delle coppe nazionali, con premi non inferiori a quelli dell'Europa League (in ottica valorizzazione Coppa nazionale).
27. Abolizione della retrocessione dalla Champions all'Europa League per le terze del girone.
28. Abolizione dei gironi per le fasi finali di Mondiali, Europei e per l'inizio delle coppe europee, introduzione del tabellone vincenti/perdenti per avere solo partite secche.
29. Qualificazioni a Mondiali, Europei e ad altri tornei continentali circoscritte nelle estati dispari ad essi precedenti.
30. Unificazione dei calendari con inizio ufficiale di ogni stagione non prima dell'ultima settimana di agosto.
EXTRA TIME
31. Introduzione di una quarta sostituzione per i tempi supplementari.
32. Nelle sfide ad eliminazione diretta, i rigori si battono al termine dei tempi regolamentari, prima dei supplementari che si disputano regolarmente in due tempi da 10 minuti effettivi.
33. Abolizione della facoltà di mandare in porta un giocatore diverso dal portiere sui calci di rigore.
MERCATO
34. Calciomercato estivo aperto il 1 luglio al termine di ogni competizione ufficiale per club e chiuso prima della prima partita stagionale (circa 23 agosto).
35. Abolizione delle compartecipazioni ex art. 102bis NOIF.
36. Introduzione del prestito a tempo determinato (minimo tre mesi) anche a mercato chiuso (modifica art. 103 NOIF) con limiti ai prestiti nella stessa serie.
37. Sacralità del vincolo contrattuale con possibilità di ritocco verso l'alto dell'ingaggio lungo l'intera durata del vincolo limitato al 10% annuo dell'accordo originario ed anche in caso di cessione.
SQUALIFICHE
38. Abolizione della diffida.
39. Power play sul cartellino giallo: tre minuti al primo, fine partita al secondo. Nessuna conseguenza sulle partite successive.
40. In caso di espulsione dell'allenatore, la squadra deve togliere per x minuti un giocatore dal campo; l'allenatore non subisce squalifica ma devolve lo stipendio per una settimana.
41. Introduzione di un codice sanzionatorio tassativo per cui ad ogni tipo di infrazione X corrisponde una specifica squalifica Y.
42. Squalifica prevista solo per condotta violenta o grave fallo di gioco (da vagliare i casi specifici: articolo precedente) e per un minimo di 3 giornate, in aggiunta alla sospensione dello stipendio per tutto il periodo della squalifica.
42.1 Previsione di sole tre soglie per le squalifiche per condotta violenta o grave fallo di gioco, con applicazione tassativa di quel numero di giornate previsto senza possibili graduazioni di attenuanti ed aggravanti.
43. Requisito della totale assenza di contesa del pallone per rilevare gli estremi della condotta violenta.
44. Abrogazione di tutti gli altri casi di squalifica (quelli attuali inferiori alle 3 giornate) e sostituzione con la sola sospensione dello stipendio di una settimana (lotta contro sindacato giocatori)
45. Introduzione dell'indipendente Codice Flopping per le simulazioni con sanzioni che incidono sullo stipendio del giocatore.
46. Superamento dei rapporti dell'arbitro come "prova piena" (art.35.1.1 CDS) per l'applicazione della prova tv, con conseguente possibilità del giudice sportivo di valutare i comportamenti a prescindere dalla valutazione in campo degli ufficiali.
FALLI E SANZIONI
47. Abolizione della discriminante di sanzioni tra gioco fermo e palla in gioco.
48. Solo il capitano può comunicare con un direttore di gara; chi si avvicina o si rivolge (applausi, gesti, parole) ad un direttore di gara senza essere capitano o autorizzato riceve cartellino giallo.
49. Abolizione del cartellino giallo per perdita di tempo.
50. Abolizione del cartellino giallo per esultanze dopo il gol.
51. Abolizione del cartellino giallo per bestemmie in campo.
52. Divieto di buttare fuori il pallone deliberatamente per infortunio di qualsiasi giocatore e di restituirlo deliberatamente agli avversari sulla rimessa; l'autore è sanzionato da cartellino giallo.
53. Cartellino giallo per chi chiede il cartellino giallo ad un avversario.
54. Introduzione del fallo di sfondamento cestistico al posto dell'ostruzione del difensore.
55. Introduzione delle bombolette spray per i calci di punizioni (punto di battuta e barriera) e cartellino giallo per mancato rispetto.
RIGORE
56. Rigore previsto solo per i casi di condotta gravemente sleale (impedire evidente occasione da gol, vedesi norme AIA). In tutti gli altri casi, calcio di punizione.
57. Esclusi i casi di condotta gravemente sleale previsti dal precedente articolo e che portano alla sanzione del calcio di rigore, la palla toccata col braccio in area dal difendente comporta sempre e solo calcio di punizione.
58. Abolizione di qualsiasi caso di rigore ed espulsione contemporanei.
59. Abolizione della ripetizione del calcio di rigore per ingresso anticipato in area in tutti i casi in cui il rigorista segna.
60. In caso di errore sul calcio di rigore, se l'invasione anticipata è stata di un difensore si assegna calcio di punizione, altrimenti si decreta punizione per la squadra in difesa.
MOVIOLA IN CAMPO
61. Predisposizione preventiva di un numero minimo di telecamere utilizzabili per ogni campo dello stesso campionato alla pari.
62. Le fattispecie per cui si può accedere alla moviola in campo sono solo 4:
A-gol (fantasma o assegnato nonostante scorrettezza)
B-fuorigioco
C-rigore
D-condotta violenta
63. L'arbitro deve sempre esprimere la propria decisione nello specifico evento e non può accedere alla moviola in campo a sua discrezione.
64. Si può accedere alla moviola in campo in due modi:
-d'ufficio, nel particolare caso previsto per il fuorigioco (ved. FUORIGIOCO)
-di parte, per richiesta di una delle due squadre in campo (ved. CHALLENGE)
CHALLENGE
65. Ogni squadra ha due possibilità di richiesta di moviola in campo a partita e deve dichiarare espressamente per quale delle 4 fattispecie la richiede nello specifico evento.
66. Il Challenge deve essere richiesto entro 60 secondi dall'evento solo dal capitano o dall'addetto agli arbitri in panchina e l'accesso alle immagini avviene alla prima sospensione immediatamente successiva del gioco.
67. Se il Challenge va a buon fine e quindi la squadra ha avuto ragione nel richiederlo, le viene restituito nel conteggio globale.
68. Se il Challenge va a buon fine e quindi la situazione di gioco deve essere sanata, anche il tempo viene riportato alla situazione precedente.
FUORIGIOCO
69. Introduzione di due altri guardalinee, nei quarti di campo scoperti.
70. Si ferma il gioco e si fischia fuorigioco se e solo se entrambi i guardalinee alzano la bandierina. Se solo uno dei due l'alza, si applica la disciplina dell'articolo successivo.
71. Moviola in campo d'ufficio: oltre all'ipotesi in cui uno alza la bandierina e l'altro no, ciascun guardalinee può tenere la bandierina in una posizione intermedia per indicare il dubbio che l'azione possa essere viziata da fuorigioco. L'azione prosegue e si valuta quello che succede finché la palla non entra nel possesso pieno (articolo successivo) della squadra che difende:
-se prima di quel momento non avviene uno dei tre episodi invasivi (gol, rigore, espulsione), il guardalinee torna in posizione naturale ed il gioco va avanti come se nulla fosse successo.
-se invece accade uno di quei tre avvenimenti, il direttore di gara ha l'obbligo di verificare la regolarità della precedente posizione dubbia tramite moviola.
71.1. Per avere il possesso pieno ai fini dell'articolo precedente, devono ricorrere i seguenti requisiti:
-il difendente tocca la palla con la facoltà di controllarla
-il difendente non è pressato da giocatori avversari alla distanza inferiore di un metro