GecGreek ha scritto: E tante di quelle cose che un tempo avevano come proposte le hanno ancora sotto la superficie. Questi son riusciti a spostare il target da roma a Bruxelles, fondamentale dicendo che con un'italia fuori dall'euro e ue e più sovrana avresti meno stato e che è il primo passo poi per un paese a due velocità o federalista o diviso.. Mi pare chiaro che il mestiere di comprendere un sentimento popolare, leggerlo, trovarci delle (apparenti?) soluzioni comprensibili e comunicarle lo sappian fare. Questa è politica.
Fuori dalla UE per avere meno stato?
Salvini?
Va beh, decidi tu se accettare di aver detto una cosa sbagliata o sorbirti un altro post chilometrico.
Sull'uscita dall'euro per avere federalismo poi siamo sul lunare.
Solo per curiosità, che sistema avrebbero la Germania, il Belgio, gli stessi Paesi Bassi, solo per fare i primi esempi che mi vengono in mente?
Nella UE e nell'euro c'è la tradizione dei paesi mediterranei, tutti più o meno centralizzati, e quelli del centro nord, di cui la maggior parte hanno varie forme di federalismo. Che poi sarei curioso di sapere che c'entra il federalismo con la moneta. Negli USA o in Svizzera quante valute hanno?
E tutto ciò senza voler tornare sul discorso euro, anche qualcuno che ritenga l'euro una moneta gestita pessimamente per noi non capisco come possa pensare che abbia qualcosa a che fare col federalismo.
La realtà è che la lega di Bossi aveva tanta gente che sapeva fare politica, magari sopra le righe, ma sapeva farla, solo che era tutta gente che non doveva fare ombra al leader, gli unici possibili delfini credibili erano Maroni e Zaia. Poi c'erano i vari attacchini, quelli il cui compito è andare al bar e sparare slogan mentre bevono un campari e giocano a carte, organizzare assemblee locali, rompere le palle agli amministratori avversi, gente come Borghezio o, per l'appunto, Salvini. Decapitata la lega per vie giudiziarie, visto che sostituire Bossi con un delfino non sarebbe stato plausibile, visto che i quadri intermedi, tipo Castelli e Calderoli, avevano fatto il loro tempo, ecco che restavano gli attacchini, ed il più noto era Salvini.
Poi ribadisco, i problemi che sollevava la lega di Bossi c'erano tutti, si poteva non essere d'accordo sulle soluzioni, ma i problemi c'erano. TAssazione alta per le aziende, un sud che non cresce ed ha un costo economico elevato, la crisi delle PMI, la difesa dell'agricoltura italiana, il sostegno alle esportazioni, tutti problemi veri, di cui magari si poteva discutere la soluzione, non l'esistenza.
I problemi che solleva Salvini? Pessima gestione dell'immigrazione. Ok. Il problema c'è.
Ma poi? Dice che le tasse sono alte e parla di IRPEF, l'unica o quasi nella media europea. Dice che c'è un problema di sicurezza, e siamo al record negativo di reati. Dice che dobbiamo svalutare per esportare, e siamo ai record della bilancia commerciale. DIce che i pensionati devono rovistare nei cassonetti, e siamo al record mondiale della spesa pensionistica. A me pare che ne azzecchi davvero pochi.
In realtà la gente è talmente incazzata per la crisi economica e per il cattivo funzionamento delle istituzioni che va dietro ad ognuno che protesti a gran voce, basta pensare che hanno credito gli antivaccinisti e quelli del chip sottochiappale, che però protestano. Lui riesce a stare sulle prime pagine dei giornali, più della Meloni e di Brunetta, contrariamente a questi non era nel governo Berlusconi, e quindi raccoglie lo zoccolo duro della lega, le briciole che lascia per strada Grillo e quelli di destra che non credono più a Silvio. Ma quanto durerà?
Trump è di tutt'altra pasta, segue strade simili, ma è uno che da quarant'anni è sulla breccia, cade e si rialza più forte di prima, può non piacere, ma starei attento a paragonarlo all'ex leoncavallino leader dei comunisti padani.