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Roma: di sindaci, equini e sospetti

E' il luogo in cui potete parlare di tutto quello che volete, in particolare di tutti gli argomenti non strettamente attinenti allo sport americano...
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Porsche 928
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Porsche 928 » 22/02/2017, 15:57

Rasheed ha scritto:mah...
se parli di numeri,non si può neanche far finta che non esistano i dati del ballottaggio,dove la Raggi rispetto al primo turno ha vinto sostanzialmente 360.000 a 56.000 contro Giacchetti
sono numeri quasi innaturali(simili,appunto,al ballottaggio del 2008 quando Alemanno fece +100.000 al secondo turno e Rutelli -100.000),che fanno capire lo spirito con cui sia stata vissuta questa elezione comunale da parte dei cittadini romani
in particolare da quelli di centrodestra(tanti,quasi 400.000 al primo turno...),confluiti in massa sul nome Raggi dopo la sconfitta di Meloni e Marchini...

la Raggi oggi non rivince mai un'elezione comunale...e probabilmente hanno ragione i sondaggisti che parlano di scarse chance di arrivare persino al ballottaggio


Può essere vero (dipende anche da "contro" chi se permetti), ma sopratutto potrebbe essere più vero (e qui concordo con Gerry) che rivincerebbe anche OGGI un esponente comunque del M5S (se non passasse l'idea di Raggi candidata sindaco), semplicemente per come vengono recepiti (in maniera giusta o meno è irrilevante IMHO) gli "altri".

In poche parole OGGI è facile che la Raggi non farebbe più il sindaco ma la rifarebbe un altro esponente di quella forza politica, anche perche OGGI le altre forze politiche ROMANE quanto contano? Zero? Vicinissime allo zero?

dreamtim
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 22/02/2017, 16:07

Io ragiono fuori dai numeri ma dal campione sociale con cui interagisco quotidianamente, familiari inclusi.
Ricordo perfettamente una cena in cui mio padre e mio zio (storicamente preoccupati per l'ascesa "qualunquista" di M5s e soci) assolutamente sconsolati per lo schifo accumulato attorno a Marino, per la prima volta in vita loro si sono ritrovati senza certezze.
"basta oh, mi sono rotto i coglioni, mettiamoci sta Raggi, diamo un segnale a PD e Destra cosi resettiamo".
Il mio miglior amico a ruota:
"basta, basta, piuttosto che rivotare gli Orfini di turno andiamo con questa tizia, male che va la cacciano in 5 mesi".

Ho cercato di far presente che a sto giro il voto di pancia ci avrebbe finito di affossare, ma nulla.
Sono evidenti le colpe della destra con Alemanno, la follia autolesionista del PD nel contrastare Marino con un atteggiamento dalemiano di Orfini
e per ultimo la totale confusione della gente dopo 10 anni di pessima amministrazione.
Ma il tutto è anche lo specchio di una società in totale "corto", e la politica quello rappresenta.
Non si puo' pretendere di metterci il principe azzurro, non c'è.

Dietro la Raggi ci sono quelli che pur nel disastro, si sono distinti in negativo.
La Raggi ha meno buon senso politico di un palo della luce. E' furba, umanamente consistente, persino brillante.
Perchè a fare da sola (diciamocelo) sta facendo miracoli. Ma non serve a nessuno, servirebbe un sindaco.
Questa sembra debba vincere un reality.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 22/02/2017, 17:19

Attenzione al discorso della personalizzazione infatti, perché come accenna Porsche Raggi ha sicuramente completato qui la sua carriera politica (con Grillo) per il limite dei due mandati.

Ed il discorso molto incentrato alla sua persona (e molte osservazioni di Drimme sono condivisibili ovviamente) non è detto che sfavorisca in termini assoluti i 5 Stelle, persino a Roma, proprio perché su di lei calerà a prescindere l'oblio.

Ang88 ha scritto:
Gerry Donato ha scritto:Prima che davvero succeda quella componente "vado da quell'altro" bisogna che l'elettore in questione frantumi completamente le convinzioni che l'hanno portato a votare M5S.
Pensare che tanti di quei 450 mila dicano "beh, mi sono sbagliato, era meglio Giachetti o Meloni e la prossima volta voto loro" è scenario inesistente, perché qui non c'è in gioco una semplice alternativa, ma due modi completamente opposti di pensare politica.

Per farla ancora più breve: se uno vuole alternativa pure alla Raggi (ma al momento pur nel marasma di questi mesi è ancora troppo poco per farlo così convintamente), di sicuro non vota PD o centrodestra.
mha... la componente che li differenziava dai vecchi erano la presunta onestà e il loro essere nuovi. Dato che si sono dimostrati pari pari agli altri io tutta questa difficoltà a tornare al vecchio bipolarismo non ce la vedo.
Magari qualcuno dice "diamogli ancora qualche chance, sono giovani, non potevano fare meglio" ma altri diranno "ho dato loro una chance già in passato e non si sono dimostrati diversi. A questo punto voto il male che conosco"

Il problema è che si sono dimostrati pari pari agli altri più dal punto di vista di chi già si era messo di traverso dal principio o sperava che ciò avvenisse.

L'elettore del M5S, ovvero i 450.000 (ed occhio Rasheed che i soli voti del primo turno erano comunque superiori di 100.000 a quelli di Giachetti al ballottaggio), è lontano anni luce dal fare quel ragionamento e tornare al male che conosce (al netto di novità clamorose).

Per altro ragioniamo sempre dopo 7 mesi di un mandato che dura 5 anni, ammesso che riescano a farlo durare nonostante le loro fesserie interne e procedurali, che è il vero problema che hanno. Non certo quello dei risultati che porteranno nel 2021 al prossimo candidato.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gio » 22/02/2017, 17:49

Gerry Donato ha scritto:.......
L'elettore del M5S, ovvero i 450.000 (ed occhio Rasheed che i soli voti del primo turno erano comunque superiori di 100.000 a quelli di Giachetti al ballottaggio), è lontano anni luce dal fare quel ragionamento e tornare al male che conosce (al netto di novità clamorose).

Per altro ragioniamo sempre dopo 7 mesi di un mandato che dura 5 anni, ammesso che riescano a farlo durare nonostante le loro fesserie interne e procedurali, che è il vero problema che hanno. Non certo quello dei risultati che porteranno nel 2021 al prossimo candidato.


C'e` un punto che mi sa che state mancando un po tutti, e che rasheed ha anche menzionato (rasheed ha tanti "problemini" :fischia: , ma "conosce i suoi polli" molto bene). Non esiste "un" elettore del M5S, perlomeno a roma. Ci sono quelli "duri e puri", ma a roma, mi sa, la maggior parte son quelli del "voto il terzo partito" ..... per i motivi piu disparati, ma che risultano determinanti a piu livelli.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 22/02/2017, 18:26

Chiamiamoli pure quelli del terzo partito, ma sempre 5 Stelle voteranno ancora per un bel pezzo, allo stato attuale delle cose. :nonsa:

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Ang88 » 22/02/2017, 18:58

Gerry Donato ha scritto:Il problema è che si sono dimostrati pari pari agli altri più dal punto di vista di chi già si era messo di traverso dal principio o sperava che ciò avvenisse.

L'elettore del M5S, ovvero i 450.000 (ed occhio Rasheed che i soli voti del primo turno erano comunque superiori di 100.000 a quelli di Giachetti al ballottaggio), è lontano anni luce dal fare quel ragionamento e tornare al male che conosce (al netto di novità clamorose).

Per altro ragioniamo sempre dopo 7 mesi di un mandato che dura 5 anni, ammesso che riescano a farlo durare nonostante le loro fesserie interne e procedurali, che è il vero problema che hanno. Non certo quello dei risultati che porteranno nel 2021 al prossimo candidato.
Però chi lo dice che si sono dimostrati pari pari SOLO a chi già s'era messo di traverso da principio?
Io conosco un paio di persone che hanno votato per la Raggi alla prima votazione (immagino pure al ballottaggio) e che prima di allora avevano votato PD. Persone non precisamente schierate politicamente che, vuoi per Roma-capitale, vuoi per le polemiche su Marino, vuoi per il caso rifiuti, vuoi per le Olimpiadi, hanno voluto dare una chance alla Raggi e ai 5 stelle.
Non posso entrare nella loro testa e sapere se, cambiando il candidato, cambierebbero idea ma ad oggi mi hanno detto di essere delusi da questi continui teatrini e che per loro non è cambiato niente manco votando in maniera diversa. Sinceramente non so se alle prossime elezioni si asterranno direttamente ma che non rivotino MS5 ne sono abbastanza sicuro, tanto più se si continua così

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 22/02/2017, 19:03

Gerry Donato ha scritto:Chiamiamoli pure quelli del terzo partito, ma sempre 5 Stelle voteranno ancora per un bel pezzo, allo stato attuale delle cose. :nonsa:

Ma anche qui, io conosco benissimo chi della mia cerchia (che uso tipo auditel come campione antropologico) ha virato verso i 5 stelle.
Anzitutto facciamo una distinzione. Alle comunali si tende a votare la persona, più che il partito. Io stesso che nelle politiche non voterei mai qualcosa vicino alla destra a prescindere, in 18 anni di carriera da elettore in un paio di occasioni ho votato la destra appunto.
Perchè ritenevo il candidato migliore, a parità di struttura dirigenziale. E l'ho fatto senza sforzo.
E la persona (Raggi) ha beneficiato delle clamorose sviste attorno a se, calamitando una fiducia che da qualche parte doveva essere raccolta.
A livello nazionale sono una realtà, ma sono molto più disomogenei. Ci sono rifugiati di dx e sx,poi una base che io invidio perchè è la stessa che aveva il pci per certi versi, e poi quelli qualquisti che io non reggo. Evadono, si fanno i cavoli loro, non rispettano regole eccetera.
Pero' vogliono i 5s che fimalmente fanno rispettare regole che loro mai hanno rispettato. E che mai rispetteranno.
Prima votavano per il condono e la bossifini, oggi diventano patriottici che "i politici sono ladri".
Come se il paese barcollasse solo per i politici, sono anche e altrettanto responsabili pure loro.
E sono più scollati di dx e sx (e ce ne vuole). Li mandi al potere? fanno la fine della giunta Raggi: si scollano. Non hanno background.

Serviva e serve un sindaco normale (Marino non lo era) che gestistica in modo mediocremente accademico e senza riflettori.
E sono stati i 5s a trasformare Marino in un accerchiato (seguito per vedere dove parcheggiava la Panda...) e che oggi non vogliono eccessiva attenzione.

Ora che hanno letto i sondaggi (tragici) arriva Beppe a dirci "no no ma va tutto bene, percezione".

Politicamente siamo tornati al Camillo e Don Peppone.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da DROGBA86 » 22/02/2017, 19:07

Non credo proprio che nell'amministrare città conti la parola "e l'opposizione chi è?". Se Raggi fa cagare lei e il M5S vengono rispediti indietro.
A dire il vero nutrivo anche qualche speranza su Raggi, ma sono d'accordo con dreamtim, sembra di essere a un reality. Dove Raggi deve avere più mi piace possibile sotto i video giornalieri ma di preciso non sa nemmeno cosa stia facendo.

Però ammiro 1000 volte più lei mandata allo sbaraglio senza appoggio politico che i suoi capi (Di Maio e Di Battista chi?) che in questi primi mesi hanno fatto finta di non conoscere Virginia. Esclusi inutili frasi di facciata.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Gerry Donato » 22/02/2017, 19:30

Ma come si amministra senza i riflettori, senza che nessuno se ne accorga e senza essere un curatore fallimentare la città più importante del mondo con un debito di 15 miliardi uscendo dagli eventi che sappiamo? :laughing: :nonsa:

Attenzione alla resa dei conti frettolosa in 7 mesi, perché il problema vero dei 5 Stelle non è fare risultati entro il 2021 a Roma, ma arrivarci! E caso mai limitare il riverbero politico non tanto sul loro 25% duro e puro a livello nazionale, ma su tutti gli altri che potenzialmente potevano farsi convincere da Raggi, Appendino, Nogarin, etc.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 22/02/2017, 19:59

Gerry Donato ha scritto:Ma come si amministra senza i riflettori, senza che nessuno se ne accorga e senza essere un curatore fallimentare la città più importante del mondo con un debito di 15 miliardi di debiti uscendo dagli eventi che sappiamo? :laughing: :nonsa:

Attenzione alla resa dei conti frettolosa in 7 mesi, perché il problema vero dei 5 Stelle non è fare risultati entro il 2021 a Roma, ma arrivarci! E caso mai limitare il riverbero politico non tanto sul loro 25% duro e puro a livello nazionale, ma su tutti gli altri che potenzialmente potevano farsi convincere da Raggi, Appendino, Nogarin, etc.

La risposta è molto semplice: una normale copertura mediatica (quindi robusta) è più adeguata. Non mi interessa sapere se la Raggi va sul tetto del comune a fumare, come Marino parcheggia la Panda o se con i suoi scontrini fa la cresta.
Questa ipersensibilità sta alla caccia alle streghe di Grillo.
Se guardo nel mio condominio vedo gente che fa di peggio, mi interessa amministrano. Punto.
Fin qua tra ammiccamenti alle municipalizzate (quando in campagna elettorale si parlava di tagli :laughing: :laughing: ),
figuracce internzionali, dietrofront, incapacità di normale copertura amministrativa (come Marino) e l'incapacità di fare anche le cose "normali" (vedi bocciatura del primo bilancio) siamo alla peggiore amministrazione mai vista. Non parliamo dei tempi di assemblaggio giunta e di Marra.
Alla prima botta alle politiche che è successo? fanno il governo con bersani?
no lo mandano a quel paese via blog (da uno che manco han votato), fanno da soli e per i primi mesi manco sanno come funziona il parlamento.

Fanno campagna elettorale per il NO quando buona parte di quello che sarebbe passato ce lo hanno dal programma da una vita.
Ma hanno scelto di fare "politica" in quel caso per segare Renzi. Quando gli pare insomma.

Sono il nulla.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Tim-D » 22/02/2017, 20:48

Porsche 928 ha scritto:
Rasheed ha scritto:mah...
se parli di numeri,non si può neanche far finta che non esistano i dati del ballottaggio,dove la Raggi rispetto al primo turno ha vinto sostanzialmente 360.000 a 56.000 contro Giacchetti
sono numeri quasi innaturali(simili,appunto,al ballottaggio del 2008 quando Alemanno fece +100.000 al secondo turno e Rutelli -100.000),che fanno capire lo spirito con cui sia stata vissuta questa elezione comunale da parte dei cittadini romani
in particolare da quelli di centrodestra(tanti,quasi 400.000 al primo turno...),confluiti in massa sul nome Raggi dopo la sconfitta di Meloni e Marchini...

la Raggi oggi non rivince mai un'elezione comunale...e probabilmente hanno ragione i sondaggisti che parlano di scarse chance di arrivare persino al ballottaggio


Può essere vero (dipende anche da "contro" chi se permetti), ma sopratutto potrebbe essere più vero (e qui concordo con Gerry) che rivincerebbe anche OGGI un esponente comunque del M5S (se non passasse l'idea di Raggi candidata sindaco), semplicemente per come vengono recepiti (in maniera giusta o meno è irrilevante IMHO) gli "altri".

In poche parole OGGI è facile che la Raggi non farebbe più il sindaco ma la rifarebbe un altro esponente di quella forza politica, anche perche OGGI le altre forze politiche ROMANE quanto contano? Zero? Vicinissime allo zero?

Questo probabilmente è vero, ma per demerito degli altri che fanno talmente ribrezzo che ancora si continua a guardare verso le stelle ma se vanno avanti cosi, cioè a fare una beneamata mazza su Roma (escludendo questione stadio e olimpiadi), tanto più è alta l'aspettativa tanto più è forte e rapido il botto al contrario. Molti già oggi se lo domandano ma per un motivo o per un altro, hanno ancora la ingenua speranza che questi siano davvero l'aria fresca, nuova e diversa. Oggi ci si sta concentrando sullo stadio, ieri erano le olimpiadi ma domani che questi scudi argomentativi non ci saranno più e di cui a molti frega il giusto cioè nulla (davvero si pensa che l'anziano che vive a Bufalotta, cioè parte opposta della città, frega qualcosa riguardo alla propria vita quotidiana se a decine di km costruiscono o meno tre grattacieli...)? Perchè poi di questo si parla o non se ne parla, distratti da altro, ma a grattar via la pellicola argentata del gratta e vinci, c'è il nulla cosmico o meglio, c'è la solita frasetta: non ha vinto. Eppure le premesse erano e dovevano essere ben altre. O magari dall'oggi al domani si svegliano e fanno la rivoluzione (che se ci penso mi accappotto dalla risate).
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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 23/02/2017, 16:18

Uscendo un secondo dall'analisi dell'alto dei 5cosi il punti più importante è che si sono incorociati i flussi.
Bisogna decidere il destino dello stadio (1,7 miliardi di euro complessivi con ricadute positive incalcolabili per indotto ed entrate fiscali).
Da studi l'impatto dovrebbe essere tra le 2 e le 3 volte l'impatto dell'Expo per Milano!
In campagna elettorale la Raggi mi spiegava da regolare e supercavalcato hashtag che #isoldicisono
lei la faceva facile: riduciamo gli sprechi, spingiamo investimenti. Dannato Fat-cheking Virgi'.
Non sta facendo ne uno, ne l'altro.
Il tasso di assenteismo con i 5s in poltrona è persino salito nelle municipalizzate.
E occhio che a breve andranno ridotte da 40 a circa 20. Con Ama (rifiuti) e Atac (trasporti) in condizione pietose.
Rispetto a Milano (dove qualcosa funziona) paghiamo per un pessimo servizio tra il 20 e il 30% in più.
Per sistemare il parco vetture Atac (il 50% andrebbe sostituito con un 20/30% da rottamare seduta stante) servono circa 400milioni.
E di mezzo c'è Grillo :laughing: :laughing:
Le clamorose cavolate che Grillo sta propinando in queste ore sono terrificanti, io non capisco peraltro Grillo a che titolo parli.
Non è il sindaco, si è dissociato dalla scelta della giunta e si prende la pena di inventarsi pericolosi dissesti idrogeologici e sottolineare che "Roma è una bomba ad orologeria". Grazie. Se ci si mette lui di sicuro.
E sullo stadio facendola facile basta citare un articolo, perchè Grillo si lamenta che a decidere sia la provincia di Roma:
"E sempre il Comune di Roma ha il potere di far votare una delibera con la quale cancella il pubblico interesse nei confronti dello stadio della Roma (ricordiamo che non è lo stadio a costituire il pubblico interesse ma le opere a compensazione che il proponente costruirà). Se venisse a cadere il pubblico interesse (il Comune dovrebbe ritirarlo con una delibera) allora bisognerebbe riscrivere una nuova delibera e ricominciare tutto da capo con la certezza però che quelle opere pubbliche non verranno realizzate".

Perchè, è bene ribadirlo:
"Eurnova vuole costruire un nuovo stadio per l’A.S. Roma a Tor Di Valle e per farlo (perché la legge prevede così) deve fare in modo che sia finanziariamente sostenibile. Per questo motivo verrà costruito un business park ma soprattutto tutta una serie di infrastrutture utili per Roma. Ad esempio il Fosso di Vallerano, un’opera che la città attende da anni per mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico quella zona della Capitale ma per la quale il Comune non ha stanziato i soldi necessari".
Oggi Grillo stesso che ci sono problemi idrogeologici di inondazione :forza:
:forza: :forza:

Siamo in mano a uno che hanno preso per il naso pure nella sua città a Genova dopo l'alluvione del 2014.
il monito "Grillo vieni a spalare" me lo ricordo bene.

La Meloni, aridateme la Meloni.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 23/02/2017, 17:39



Manuale di conversazione sullo stadio della Roma
Fabio Sabatini·Lunedì 20 febbraio 2017
Dopo tanti dibattiti surreali, il pronunciamento della Soprintendenza e l'ennesima quasi-marcia indietro della sindaca Raggi, ho preparato un prontuario per rispondere alle “verità alternative” in circolazione sullo Stadio della Roma. Prendetene tutti e magari usatelo per fare chiarezza con chi grida alla speculazione, all'inondazione e alla colata di cemento.
1) È uno spreco di denaro pubblico.
Falso: il progetto è interamente finanziato da privati e non sarà speso un euro di denaro pubblico.
2) Ci sono altre priorità.
Vero, ma non sono in competizione con il progetto stadio. Lo stadio sarà realizzato da privati, delle altre priorità deve occuparsi il settore pubblico, semmai.
3) “È un regalo ai privati” (cit. Berdini).
Falso: la precedente amministrazione ha contrattato coi privati uno scambio. Per avere il permesso di costruire, la Roma realizzerà, a sue spese, opere pubbliche per un valore di 450 milioni di euro più Iva: il quartiere degli affari, che popolerà un’area altrimenti abbandonata, il parco fluviale (vedi punto successivo), il prolungamento della metro B, la riqualificazione della stazione di Tor di Valle, il collegamento con l’autostrada Roma Fiumicino attraverso un nuovo ponte sul Tevere, la riunificazione della via Ostiense e della via del Mare, e la messa in sicurezza idrogeologica della zona. Senza spendere un euro di denaro pubblico.
4) È una colata di cemento.
Falso. Il progetto prevede la realizzazione di un parco fluviale di 63 ettari (approssimativamente le dimensioni di Villa Borghese) con la piantagione di 9mila alberi, l’installazione di 11 chilometri di piste ciclabili e la costruzione di un ponte pedonale sul Tevere per congiungere il parco con la stazione della Magliana. Che la zona sia martoriata però è vero: Tor di Valle è una periferia abbandonata dalle istituzioni che oggi può vantare solo abusivismo, discariche improvvisate e prostituzione di strada. Senza lo stadio, rimarrà tale. In generale, bisogna smettere di definire “colata di cemento” qualunque investimento immobiliare privato. Gli investimenti non sono tutti uguali: in questo caso lo sviluppo immobiliare è accompagnato da trasporti pubblici, verde pubblico e qualità architettonica. Pensate che con lo stadio sarà rovinata una bella area verde? Andate a fare un giro a Tor di Valle e ne riparliamo. Se tornate.
5) La zona scelta per lo stadio è a rischio inondazione.
Vero. Il rischio idrogeologico esiste, e riguarda fondamentalmente una porzione di città esterna all’area di Tor di Valle che è già oggi abitata da moltissimi cittadini, quella del quartiere di Decima, di cui il Comune non si è mai voluto occupare. La Roma si è impegnata a mettere in sicurezza Decima e Tor di Valle a sue spese con il potenziamento del Fosso di Vallerano e altri interventi molto costosi.Se si realizzerà il progetto, la zona non sarà più a rischio idrogeologico e la città avrà risolto un altro problema (senza spendere un euro di denaro pubblico). Senza lo stadio, il rischio rimarrà tale.
6) È un precedente pericoloso per la trasformazione urbana.
Falso. Con questo precedente si affermerà il principio che per realizzare grandi progetti immobiliari è necessario dare PRIMA grandi servizi pubblici alla città, e che non esiste trasformazione urbana senza qualità architettonica, senza trasporto pubblico e senza verde. Solo chi vuole sfruttare il territorio senza dare alla città niente in cambio può cogliere un pericolo in questo precedente: toh, i palazzinari!
7) I privati faranno lo stadio e poi dimenticheranno le opere pubbliche.

Falso. La legge prevede che i proponenti del progetto non possano usare lo stadio finché non saranno completate le opere pubbliche. In forza di una convenzione urbanistica che dovrà essere sottoscritta con il Comune e che avrà valore contrattuale, la Roma sarà tenuta a realizzare tutte le opere pubbliche PRIMA che lo stadio apra.
8) Così si va verso l’urbanistica contrattata, in cui sono i privati a decidere come deve cambiare la città.
Parzialmente falso. L’urbanistica contrattata non è un male, se la contrattazione si fa bene. Spetta alle istituzioni pubbliche stimolare e guidare gli investimenti privati affinché vadano a vantaggio della collettività, oltre che degli investitori. Ed è esattamente ciò che ha fatto l’amministrazione precedente, negoziando con la Roma delle condizioni molto vantaggiose per la città in cambio del permesso di costruire.
9) È il settore pubblico che deve investire nella trasformazione urbana.
Dispiace deludervi, ma le condizioni del bilancio comunale sono disastrose e non consentono grandi investimenti. Anche il bilancio dello stato non se la passa bene, ma in effetti esisteva, grazie alle Olimpiadi, la possibilità di un grande trasferimento di risorse dallo stato alla città di Roma. La giunta Raggi però ha detto no. In questa fase storica solo i privati possono investire in grandi opere. Il compito del settore pubblico è approfittarne, fare in modo che agli sviluppi immobiliari a scopo di lucro si accompagni la realizzazione di opere pubbliche e promuovere la qualità architettonica anziché la sciatteria edilizia cui siamo abituati a Roma. Se si dice no a qualsiasi investimento privato per principio, si condanna la città al declino e al degrado.
10) Nessuno pensa agli abitanti delle periferie, che continueranno a soffrire disoccupazione e povertà.
Falso. Stime realizzate da ricercatori della Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma mostrano che nei 9 anni successivi alla realizzazione del progetto si genererà un n aumento cumulato del Pil di circa 18,5 miliardi, pari all’1,5% del Pil provinciale.

L’occupazione aumenterebbe di 12.500 unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, in media, nel periodo considerato. A questo si aggiungerà l’impatto occupazione diretto del progetto (maestranze del settore edile, ecc.). Complessivamente, si stima una riduzione della disoccupazione di 0,8 punti percentuali. In pratica, la costruzione dello stadio genererebbe la stessa occupazione aggiuntiva che si otterrebbe organizzando un Giubileo della Misericordia ogni due mesi e mezzo, per un periodo di nove anni.
Davvero volete rinunciare a tutto questo? Auguri.
11) Con il progetto si distrae l’attenzione del Comune da altri interventi necessari.
Falso. Grazie al progetto si potranno finanziare altri interventi che nulla hanno a che fare con la zona di Tor di Valle. L’aumento del Pil, dei consumi e dell’occupazione genererà, infatti, nuovo gettito fiscale. Considerando le imposte sui redditi e sui consumi, l’aumento annuale medio delle entrate fiscali previsto nel periodo considerato è pari a 142 milioni. Le entrate cumulate sarebbero pari a 1,4 miliardi. Tali entrate sarebbero da ripartirsi tra il bilancio dello Stato e l’amministrazione locale, che potrà spenderle per nuovi progetti di riqualificazione.
12) “Le periferie, intanto, sprofondano” (cit. Berdini).
Questa battuta è paradossale. Tor di Valle e Decima sono periferie e stanno effettivamente sprofondando, non solo in senso figurato (si veda il rischio idrogeologico). Il progetto dello stadio, invece, ne impedirà lo sprofondamento (di nuovo, non solo in senso figurato). Viene però da chiedersi: cosa ha fatto la giunta Raggi per le periferie? Assolutamente nulla, salvo intestarsi – in uno dei tanti post della sindaca sul blog privato di un noto milionario – il merito di un “Piano per le periferie”. Peccato che quel piano sia stato elaborato dal governo e sia interamente finanziato dal governo. La giunta si è solo impegnata, come doveroso, a implementarlo.
13) Il nuovo stadio sarà difficile da raggiungere.
Falso. Come spiegato sopra, la Roma realizzerà a sue spese un miglioramento della viabilità nelle zone di Tor di Valle e Magliana, il prolungamento della metro B, il ponte sul Tevere per congiungere la stazione della Magliana col parco fluviale (e lo stadio, appunto), lo svincolo sulla Roma Fiumicino, la riunificazione della via Ostiense e della via del Mare, la riqualificazione delle stazioni ferroviarie interessate. Sarà realizzato inoltre un parcheggio, mentre adesso i tifosi (che possono raggiungere lo Stadio Olimpico solo in automobile) parcheggiano le loro auto selvaggiamente nei quartieri che circondano l’impianto, per la gioia dei residenti e dei passanti.
14) Si potrebbero almeno ridurre le cubature, magari accorciando le torri di Libeskind.
Falso. I privati realizzeranno le opere pubbliche in cambio della possibilità di conseguire dei profitti. Se si riducono le cubature si riducono le aspettative di profitto, perciò si riduce la spesa che gli investitori saranno disposti a sostenere per le opere pubbliche. Il negoziato dovrà cominciare da capo e c'è il rischio concreto che gli investitori facciano un passo indietro, facendo perdere alla città ingenti opere pubbliche a costo zero.
15) La tribuna dell’Ippodromo di Tor di Valle va tutelata, come sostiene la Soprintendenza.
Parliamone. Come ormai noto, la Soprintendenza romana all’Archeologia e alle Belle arti ha posto il vincolo sulla tribuna, pericolante e in parte coperta d’amianto, del fatiscente ippodromo, perché sua tettoia aveva, per gli anni ‘60, un design molto originale. Non basterà spostare, restaurare e conservare la tettoia, come i proponenti del progetto avrebbero fatto. La Soprintendenza vuole, infatti, che nell’area circostante nulla ostruisca la vista del rudere che, si vuole far credere, è parte caratterizzante del paesaggio. Chi può “godere” del paesaggio? Nessuno, ovviamente: l’area è abbandonata, l’accesso è interdetto perché la struttura è pericolante e presto o tardi crollerà, tutt’intorno si trovano solo sterpaglie e discariche improvvisate (anche di rifiuti tossici), prostitute stradali e relativi clienti.
Il fatto che una sconosciuta tettoia fatiscente possa impedire la rinascita di un’area oggi abbandonata, e il rilancio dell’economia e delle speranze di una città intera, rappresenta alla perfezione la scelta cui oggi è chiamata Roma. Rimanere una città museo, periferia irrancidita e in declino di un mondo che cambia, o avviare la trasformazione in capitale moderna e dinamica, ciò che la renderebbe davvero “eterna”.
16) È sbagliato che delle nuove costruzioni superino in altezza la Cupola di San Pietro, così si rovina lo skyline romano.
A questo punto se volete abbandonare la conversazione non vi biasimo. In alternativa potete aprire Google Maps e mostrare al vostro interlocutore la distanza tra Tor di Valle e il Cupolone.

Sono 13 chilometri.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da dreamtim » 24/02/2017, 13:14

Che fai quando interrogano e non hai studiato? ti dai malato.
Ora non voglio dire che sia questo il caso, ma insomma. Coincidenza strana.
Ha saltato tutti gli incontri con la società (sostituita dal vice sindaco per un investimento che se a dama come ho ricordato sopra vale 3 volte l'expo e senza esborso di soldi pubblici, lei ha ben altro fare compreso solidarizzare coi tassisti) e ovviamente ha saltato la conferenza stampa di oggi. Ovviamente tutti tweet di solidarietà di Grilllo. E in caso si presentasse all'incontro del pomeriggio (ma ssicurano abbia studiato i dossier dal suo entourage), immagino l'alone da Giovanna D'Arco.

La cosa sta cominciando ad assumere i contorni di uan barzelletta.

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Re: Roma: di sindaci, equini e sospetti

Messaggio da Luca79 » 24/02/2017, 14:33

dreamtim ha scritto:Che fai quando interrogano e non hai studiato? ti dai malato.
Ora non voglio dire che sia questo il caso, ma insomma. Coincidenza strana.
Addirittura
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