Staralfur ha scritto:Anche a me è piaciuto molto, mi farebbe piacere leggere una tua opinione.Rakim ha scritto:The Handmaiden (CAPOLAVORO)
Ti dico subito che secondo me, messo in mano a qualcun altro, ne sarebbe uscito un film del cazzo. E invece Park Chan-Wook dimostra, ancora una volta, di essere fra i migliori cineasti viventi. E' il come mette in mostra il tutto che ti fai capire che siamo di fronte ad un fenomeno con la cinepresa fra le mani. Quante volte guardi una sua scena e pensi: ma questo vede veramente le stesse cose che vedo io?
La classe nel tocco è tutta li da vedere, quei leggerissimi, ma continui, movimenti di macchina che ti permettono di assaporare al meglio quanto messo in scena. Le scene di sesso sono poi il suo punto più alto, riesce a descrivere e raccontare la passione come nessuno. Già lo aveva fatto in Old Boy, ma questa volta secondo me va anche oltre. Fotografia memorabile, cura dei dettagli esasperata e una colonna sonora che accresce l'opera senza mai rubare la scena, una cornice perfetta per un film memorabile. Favolose le interpretazioni e ancora più incredibile la simbiosi che si viene a creare fra le due protagoniste, che culmina nelle scene dove mettono in scena il loro amore e tutta la loro passione repressa. La parte recitativa l'ho adorata tutta, anche i ruoli secondari mi son parsi tutti perfetti. Di pregio anche i dialoghi e ho apprezzato moltissimo la costruzione temporale della pellicola, la decisione di suddividere in parti l'opera permette a questa di mostrarci le medesime scene vista da vari punti di vista, così da capire e apprezzare al meglio tutte le dinamiche interne. Sorprendenti, da questo punto di vista, i primi due capitoli.
Passando ad un'analisi più contenutistica che metto in spoiler per i soliti motivi:
Apparentemente il motore della pellicola potrebbe essere il denaro, oltre che il controllo, ma alla lunga ci viene spiegato come il denaro conta fino al momento in cui non entrano in gioco emozioni, sentimenti. Potente il messaggio contro il maschilismo, un fenomeno molto accentuato nel mondo asiatico, a spuntarla sono infatti due donne e chi invece si ritrova sconfitto sono quelli che fino a quel momento avevano occupato il ruolo dei controllori. Entrambi finiscono per essere disintegrati dagli eventi e chiudono morenti e sconfitti in un ambiente macabro, sporco e pur nulla simile all'immagine che, fino a quel momento, avevano cercato di dare di loro stessi. Tornano però alle loro origini, come se la vita non fosse che un cerchio.
Ci ho visto poi una critica, neanche troppo velata, al Giappone moderno, dove il problema degli uomini che tendono ad isolarsi, a crearsi un mondo sessuale fatto di autoerotismo e quindi ad abbandonare qualunque forma di rapporto umano, c'è e preoccupa molto. Qua la situazione che ci viene proposta, per quanto l'ambientazione sia tutto tranne che attuale, è similare, vediamo questi uomini altolocati che godono di fronte a letture pornografiche e paiono poter soddisfare così tutto il loro eros.
A tutto tondo potrebbe apparire un poco una pellicola fine a se stessa, ma anche in quel caso resta uno spettacolo artistico con pochi eguali.