C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto The Accountant.
La storia è un po' lenta in alcuni punti, ma è il ruolo perfetto per Affleck, che può con ragione mantenere sempre la stessa faccia per tutto il film.
Ho apprezzato il tocco particolare della filastrocca che calma Affleck, su Solomon Grundy, villain dell'universo di Batman
La storia è un po' lenta in alcuni punti, ma è il ruolo perfetto per Affleck, che può con ragione mantenere sempre la stessa faccia per tutto il film.
Ho apprezzato il tocco particolare della filastrocca che calma Affleck, su Solomon Grundy, villain dell'universo di Batman

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Re: C'era una volta il Cinema
visto Il figlio di Saul, oscar 2016 come film straniero..impressionante per la verità, i piani sequenza in un lager fanno un altro effetto, e sono potentissimi..
Scelta di tenere tutto fuori fuoco interessantissima, e forse un po' furba, per evitare di inquadrare scene eccessive (che, d'altra parte, non sono certo inventate), ma le situazioni circostanti si avvertono tutte come pugni nello stomaco, grazie ad un sonoro accuratissimo..e i primi piani sul protagonista (un poeta ungherese) sono strazianti. Vi invito a leggere la recensione apparsa su i400calci, perchè rende giustizia ad un film che può davvero rientrare nella categoria "avventura", se non fosse ambientato all'inferno.
Scelta di tenere tutto fuori fuoco interessantissima, e forse un po' furba, per evitare di inquadrare scene eccessive (che, d'altra parte, non sono certo inventate), ma le situazioni circostanti si avvertono tutte come pugni nello stomaco, grazie ad un sonoro accuratissimo..e i primi piani sul protagonista (un poeta ungherese) sono strazianti. Vi invito a leggere la recensione apparsa su i400calci, perchè rende giustizia ad un film che può davvero rientrare nella categoria "avventura", se non fosse ambientato all'inferno.
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Re: C'era una volta il Cinema
alecs ha scritto:visto Il figlio di Saul, oscar 2016 come film straniero..impressionante per la verità, i piani sequenza in un lager fanno un altro effetto, e sono potentissimi..
Scelta di tenere tutto fuori fuoco interessantissima, e forse un po' furba, per evitare di inquadrare scene eccessive (che, d'altra parte, non sono certo inventate), ma le situazioni circostanti si avvertono tutte come pugni nello stomaco, grazie ad un sonoro accuratissimo..e i primi piani sul protagonista (un poeta ungherese) sono strazianti. Vi invito a leggere la recensione apparsa su i400calci, perchè rende giustizia ad un film che può davvero rientrare nella categoria "avventura", se non fosse ambientato all'inferno.
Film magnifico, sul tema credo uno dei più potenti mai visti, difficile non uscire provati dalla sala
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Re: C'era una volta il Cinema
visto Cinderella Man, e quando si parla di grande depressione e storie di riscatto personali I'm in, specie se c'è Russel Crowe, mio feticcio personale.
Classica fiaba, Ridley Scott ogni tanto preme sull'acceleratore della tragedia, ogni tanto alleggerisce grazie a Crowe che gigioneggia, però l'atmosfera c'è tutta. La trama è abbastanza scontata e forse eccessiva in termini di caduta e risalita, se non fosse che..è una storia vera!
NB
Il film parla anche di sfuggita di Primo Carnera, mentre il pugile "cattivo" è Max Baer. dipinto da vero mostro (come veniva rappresentato all'epoca, in realtà)..poi informandomi ho imparato a conoscere meglio entrambi, apprendendo quanto il Primo fosse stato una bandiera fascista, mentre Baer, il mostro, che ha ucciso in 2 riprese un rivale in uno dei primi incontri, era in realtà persona diversa nella vita reale, divorato dai sensi di colpa per la morte del collega, e fiero antagonista del Reich, tanto da indossare pantaloncini con la stella di David dopo aver massacrato un pugile tedesco nazista e prediletto di Hitler..vabbè nota di colore, scusate
Classica fiaba, Ridley Scott ogni tanto preme sull'acceleratore della tragedia, ogni tanto alleggerisce grazie a Crowe che gigioneggia, però l'atmosfera c'è tutta. La trama è abbastanza scontata e forse eccessiva in termini di caduta e risalita, se non fosse che..è una storia vera!
NB
Il film parla anche di sfuggita di Primo Carnera, mentre il pugile "cattivo" è Max Baer. dipinto da vero mostro (come veniva rappresentato all'epoca, in realtà)..poi informandomi ho imparato a conoscere meglio entrambi, apprendendo quanto il Primo fosse stato una bandiera fascista, mentre Baer, il mostro, che ha ucciso in 2 riprese un rivale in uno dei primi incontri, era in realtà persona diversa nella vita reale, divorato dai sensi di colpa per la morte del collega, e fiero antagonista del Reich, tanto da indossare pantaloncini con la stella di David dopo aver massacrato un pugile tedesco nazista e prediletto di Hitler..vabbè nota di colore, scusate
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Re: C'era una volta il Cinema
Voto alto per quanto mi riguarda per Dr. Strange. Adoro Cumberbatch, anche se il doppiaggio faceva abbastanza cagare, ma la sua espressione vale più di quello che dice.
Storia molto avvincente e visivamente spettacolare.
Forse unica nota stonata, sempre quel senso di impotenza dei villains nei film Marvel. Sembrano tutti dei mostri assurdi, per poi finire tutto in 5 minuti.
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Forse unica nota stonata, sempre quel senso di impotenza dei villains nei film Marvel. Sembrano tutti dei mostri assurdi, per poi finire tutto in 5 minuti.



- Rakim
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Re: C'era una volta il Cinema
Passo a suggerire qualche titolo completamente a caso.
Kynodontas - Film greco del regista poi diventato più famoso con il semi-capolavoro The Lobster. Ecco, qua le tematiche ricordano quelle poi riprese in The Lobster, ma la messa in scena è ancora più forte, cruda, esagerata, esasperata. Un trattato di sociologia. Forte critica al mondo della politica e della religione. Ovvero tutti quegli ambienti che tendono a catechizzare, istruire l'individuo sotto certi dettami. L'idea alla base è quella di una società maschilista, dove la donna è sottomessa mentre l'uomo deve poter veder soddisfatte tutte le sue pulsioni animalesche. C'è la totale morte delle passioni e delle emozioni, il sesso è totalmente apatico e le letture concesse ai figli sono solo tecniche, nessun tipo di narrativa, solo tecnicismi. Chiara ispirazione a Funny Games di Haneke per quanto concerne l'utilizzo della luce, molto accentuata e candida, un controsenso con la follia che guida la pellicola.
The Neon Demon - Se le critiche ad Only God Forviges potevano essere comprensibili qua temo farei più fatica ad accettarle. Che Refn sia il più grande esteta vivente penso sia ormai fuori discussione e qua si prende il lusso di affiancare alla bellezza cinematografica, che per lui non è mai solo visiva ma anche sonora, anche quella femminile. Elle Fanning, classe 1998, è perfetta, con le sue imprecisioni, le sue indecisioni e le sue debolezze, per incarnare il candore, la purezza della gioventù che presto però si scontra con un mondo di luci e cinicità che alla lunga non può che rapirti e, soprattutto, cambiarti (la scena in cui "finalmente" si innamora di se stessa e dalla sua immagine è potentissima, oltre che bellissima). Pellicola dalla varie facce ci presenta un mondo di rado trattato, come quello dell'alta moda, e ce lo presenta mostrando tutto e criticando il più possibile dove possibile. L'alta moda è un sistema folle che incarna alla perfezione la decadenza morale ed etica dell'uomo, dove l'unica cosa che conta è come appari e soprattutto un mondo che pare separato da tutto il resto, chi vive li dentro non ha idea di cosa succeda fuori, il contrasto con il dove vive Jesse è, da questo punto di vista, efficacissimo, e lo è ancora di più il mostrare come non conta l'ambiente, la natura umana è sempre la stessa, ed è orribile. Sorpreso positivamente dalle prove delle due attrici/modelle, entrambe, pur seguendo un chiaro stereotipo, son riuscite a dare una messa in scena credibile ed estremamente angosciante. Esagerata la potenza degli sguardi, apparentemente vuoti, ma profondissimi.
"I don't want to be like them. They want to be like me."
Wow.
4 mesi, 3 settimane, 2 giorni - Lo tenevo nel cassetto da parecchio tempo e ne sono uscito innamorato. Al di là della storia e dello sviluppo della stessa, ho adorato come è stata messa in mostra la Romania di quegli anni, con tutte le sue contraddizioni, la sua arretratezza, non solo sociale ma anche di pensiero. Bucarest è una città scura, sporca, putrida e il regista ci tiene a fartelo sapere. Le scelte stilistiche sono sicuramente particolari, tagli di inquadratura apparentemente poco tradizionali, in molti casi la telecamera finisce per non inquadrare quello che sta realmente accadendo. Alle volte è traballante, alle volte volte è semplicemente poco canonica e questo, almeno per me, si sposa perfettamente con il film.
Poi c'è questo rapporto fra le due amiche, un rapporto che va ben oltre l'amicizia, due persone apparentemente diversissime, come carattere e approccio alla vita, ma che sono accomunate dalla situazione sociale in cui vivono.
Kynodontas - Film greco del regista poi diventato più famoso con il semi-capolavoro The Lobster. Ecco, qua le tematiche ricordano quelle poi riprese in The Lobster, ma la messa in scena è ancora più forte, cruda, esagerata, esasperata. Un trattato di sociologia. Forte critica al mondo della politica e della religione. Ovvero tutti quegli ambienti che tendono a catechizzare, istruire l'individuo sotto certi dettami. L'idea alla base è quella di una società maschilista, dove la donna è sottomessa mentre l'uomo deve poter veder soddisfatte tutte le sue pulsioni animalesche. C'è la totale morte delle passioni e delle emozioni, il sesso è totalmente apatico e le letture concesse ai figli sono solo tecniche, nessun tipo di narrativa, solo tecnicismi. Chiara ispirazione a Funny Games di Haneke per quanto concerne l'utilizzo della luce, molto accentuata e candida, un controsenso con la follia che guida la pellicola.
The Neon Demon - Se le critiche ad Only God Forviges potevano essere comprensibili qua temo farei più fatica ad accettarle. Che Refn sia il più grande esteta vivente penso sia ormai fuori discussione e qua si prende il lusso di affiancare alla bellezza cinematografica, che per lui non è mai solo visiva ma anche sonora, anche quella femminile. Elle Fanning, classe 1998, è perfetta, con le sue imprecisioni, le sue indecisioni e le sue debolezze, per incarnare il candore, la purezza della gioventù che presto però si scontra con un mondo di luci e cinicità che alla lunga non può che rapirti e, soprattutto, cambiarti (la scena in cui "finalmente" si innamora di se stessa e dalla sua immagine è potentissima, oltre che bellissima). Pellicola dalla varie facce ci presenta un mondo di rado trattato, come quello dell'alta moda, e ce lo presenta mostrando tutto e criticando il più possibile dove possibile. L'alta moda è un sistema folle che incarna alla perfezione la decadenza morale ed etica dell'uomo, dove l'unica cosa che conta è come appari e soprattutto un mondo che pare separato da tutto il resto, chi vive li dentro non ha idea di cosa succeda fuori, il contrasto con il dove vive Jesse è, da questo punto di vista, efficacissimo, e lo è ancora di più il mostrare come non conta l'ambiente, la natura umana è sempre la stessa, ed è orribile. Sorpreso positivamente dalle prove delle due attrici/modelle, entrambe, pur seguendo un chiaro stereotipo, son riuscite a dare una messa in scena credibile ed estremamente angosciante. Esagerata la potenza degli sguardi, apparentemente vuoti, ma profondissimi.
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4 mesi, 3 settimane, 2 giorni - Lo tenevo nel cassetto da parecchio tempo e ne sono uscito innamorato. Al di là della storia e dello sviluppo della stessa, ho adorato come è stata messa in mostra la Romania di quegli anni, con tutte le sue contraddizioni, la sua arretratezza, non solo sociale ma anche di pensiero. Bucarest è una città scura, sporca, putrida e il regista ci tiene a fartelo sapere. Le scelte stilistiche sono sicuramente particolari, tagli di inquadratura apparentemente poco tradizionali, in molti casi la telecamera finisce per non inquadrare quello che sta realmente accadendo. Alle volte è traballante, alle volte volte è semplicemente poco canonica e questo, almeno per me, si sposa perfettamente con il film.
Poi c'è questo rapporto fra le due amiche, un rapporto che va ben oltre l'amicizia, due persone apparentemente diversissime, come carattere e approccio alla vita, ma che sono accomunate dalla situazione sociale in cui vivono.

- shilton
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Re: C'era una volta il Cinema
Rakim ha scritto:Passo a suggerire qualche titolo completamente a caso.
Kynodontas - Film greco del regista poi diventato più famoso con il semi-capolavoro The Lobster. Ecco, qua le tematiche ricordano quelle poi riprese in The Lobster, ma la messa in scena è ancora più forte, cruda, esagerata, esasperata. Un trattato di sociologia. Forte critica al mondo della politica e della religione. Ovvero tutti quegli ambienti che tendono a catechizzare, istruire l'individuo sotto certi dettami. L'idea alla base è quella di una società maschilista, dove la donna è sottomessa mentre l'uomo deve poter veder soddisfatte tutte le sue pulsioni animalesche. C'è la totale morte delle passioni e delle emozioni, il sesso è totalmente apatico e le letture concesse ai figli sono solo tecniche, nessun tipo di narrativa, solo tecnicismi. Chiara ispirazione a Funny Games di Haneke per quanto concerne l'utilizzo della luce, molto accentuata e candida, un controsenso con la follia che guida la pellicola.
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Diciamo che io non sono riuscito a trovarlo.
Tu dove l'hai pescato?

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Re: C'era una volta il Cinema
Vieni Rakim, io e franci ti accogliamo sul bandwagon di Refn. Fratello, troverai molto spazio.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
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Re: C'era una volta il Cinema
shilton ha scritto:Rakim ha scritto:Passo a suggerire qualche titolo completamente a caso.
Kynodontas - Film greco del regista poi diventato più famoso con il semi-capolavoro The Lobster. Ecco, qua le tematiche ricordano quelle poi riprese in The Lobster, ma la messa in scena è ancora più forte, cruda, esagerata, esasperata. Un trattato di sociologia. Forte critica al mondo della politica e della religione. Ovvero tutti quegli ambienti che tendono a catechizzare, istruire l'individuo sotto certi dettami. L'idea alla base è quella di una società maschilista, dove la donna è sottomessa mentre l'uomo deve poter veder soddisfatte tutte le sue pulsioni animalesche. C'è la totale morte delle passioni e delle emozioni, il sesso è totalmente apatico e le letture concesse ai figli sono solo tecniche, nessun tipo di narrativa, solo tecnicismi. Chiara ispirazione a Funny Games di Haneke per quanto concerne l'utilizzo della luce, molto accentuata e candida, un controsenso con la follia che guida la pellicola.
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Diciamo che io non sono riuscito a trovarlo.
Tu dove l'hai pescato?
Credo non sia mai stato doppiato, io lo ho visto con i sottotitoli italiani (amatoriali). Piaciuto anche a me, per quel che può valere. Lo ho trovato piuttosto particolare
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Re: C'era una volta il Cinema
Mi è scesa la lacrima guardando I Cavalieri dello Zodiaco. Unica vera pecca, la lunghezza. Con due ore e qualcosa poteva venire fuori un bel prodotto. Meno di 90 minuti non sono stati sufficienti per sviluppare bene la storia
19.12.11:26.01.12 - An incredible journey from Saint Jean Pied de Port to Fisterra
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Re: C'era una volta il Cinema
Ultime visioni telegrafiche:
Colonia: racconta la storia importante della Colonia Dignidad subito dopo il colpo di stato cileno di Pinochet, il film è anche discreto ma siamo a Hollywood comunque e la protagonista Emma Watson in prigionia, costretta a condizioni terribili e a lavori forzati sembra sempre uscita dal parrucchiere 2 minuti prima...
**
Crimson Peak: Mai convinto da Guillermo Deltoro,e Crimson Peak non fa eccezione. Piatto, noioso e prevedibile nonostante ci fossero gli ingredienti giusti che mi avevano convinto a darli ancora una chance. Sprecare così il talento di Mia Wasikowska è delittuoso.
**
Volver: sempre bello perdersi nell'universo femminile di varia umanità che ti propone Almodovar con i suoi personaggi. Penelope Cruz semplicemnte perfetta neisuoi film, oltre a ridefinire il concetto di sensualità
****
American Pastoral: EwanMcGregor meglio alla regia che come attore nel suo esordio dietro alla macchina da presa. Film discreto ma a cui manca il giusto carisma per farsi ricordare, Troppo "pulito" diciamo, non osa e non ti coinvolge mai veramente nei sentimenti della famiglia che ti sembra di osservare sempre con un distacco che non permette il coinvolgimento necessario per conquistarti. Le due donne Jennifer Connelly e Dakota Fanning molto meglio di Ewan come interpretazione.
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Colonia: racconta la storia importante della Colonia Dignidad subito dopo il colpo di stato cileno di Pinochet, il film è anche discreto ma siamo a Hollywood comunque e la protagonista Emma Watson in prigionia, costretta a condizioni terribili e a lavori forzati sembra sempre uscita dal parrucchiere 2 minuti prima...
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Crimson Peak: Mai convinto da Guillermo Deltoro,e Crimson Peak non fa eccezione. Piatto, noioso e prevedibile nonostante ci fossero gli ingredienti giusti che mi avevano convinto a darli ancora una chance. Sprecare così il talento di Mia Wasikowska è delittuoso.
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Volver: sempre bello perdersi nell'universo femminile di varia umanità che ti propone Almodovar con i suoi personaggi. Penelope Cruz semplicemnte perfetta neisuoi film, oltre a ridefinire il concetto di sensualità

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American Pastoral: EwanMcGregor meglio alla regia che come attore nel suo esordio dietro alla macchina da presa. Film discreto ma a cui manca il giusto carisma per farsi ricordare, Troppo "pulito" diciamo, non osa e non ti coinvolge mai veramente nei sentimenti della famiglia che ti sembra di osservare sempre con un distacco che non permette il coinvolgimento necessario per conquistarti. Le due donne Jennifer Connelly e Dakota Fanning molto meglio di Ewan come interpretazione.
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Re: C'era una volta il Cinema
se non trovate kynodontas cercatelo col titolo inglese dogtooth. lo recensii anche anni fa su atto di farsa.
sono tentato di scaricarmi the neon demon, ma anche tentato di ascoltare brus e dimenticarmene domani.
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Re: C'era una volta il Cinema
SafeBet ha scritto: sono tentato di scaricarmi the neon demon, ma anche tentato di ascoltare brus e dimenticarmene domani.
Ascolta brus, ascolta brus.
Piuttosto, viste le tendenze, tenderei ad indirizzarti maggiormente verso 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni. Quasi certo apprezzeresti.
Consiglio poi a tutti di farsi un giro nella, ancor breve, filmografia di Taika Waititi. What We Do in the Shadows, a memoria, lo aveva già recensito qualcuno e vale abbondantemente la visione. Commedia e idea veramente geniale, costumi meravigliosi, protagonisti che si completano a meraviglia e una botta di freschezza che non vedevo da tempo.
Hunt for the Wilderpeople è sicuramente meno geniale, porta dietro una narrazione molto semplice e già vista più volte, ma mette bene in mostra le doti del neozelandese: grande gestione dei ritmi, grande capacità di caratterizzare e far interagire i protagonisti, doti di scrittura non indifferenti per quanto riguarda i dialoghi e una capacità di disseminare, per tutta la durata della pellicola, un umorismo mai banale. Poi la sua fotografia e l'uso dei colori mi colpiscono sempre positivamente.

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Re: C'era una volta il Cinema
Rakim ha scritto:SafeBet ha scritto: sono tentato di scaricarmi the neon demon, ma anche tentato di ascoltare brus e dimenticarmene domani.
Ascolta brus, ascolta brus.
saggio Rakim.
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