mtbs86 ha scritto:torrisone ha scritto:il pesantissimo senso di ineluttabilità dell'ultima stagione di SOA rimarranno con me per sempre.
Ecco, sta cosa mi fa salire di brutto la scimmia

Ritengo che ci siano molti libri-fumetti-film-serieTv (quattro cose che mi piacciono molto) che molto schiettamente e onestamente ti accolgano "amichevolmente", come la cucina semplice (quella di casa, quella della trattoria dove si mangia semplice e bene).
Si potrebbe passare TUTTA la vita a cibarsi di roba semplice e gustosa (e di libri-fumetti-film-serie tv "easy level") e non ci sarebbe niente di male. Non mi sognerò mai di giudicare me stesso o gli altri come "sempliciotti" perchè leggiamo solo un fumetto autoconclusivo, un libro di Stephen King, una commedia leggera o un procedurale dove ingabbiano l'assassino alla fine della puntata.
MA.
E c'è un MA.
Fortunatamente ci sono autori che portano il media in oggetto ad un altro livello... e per farlo ti chiedono uno sforzo supplementare. NON vengono da te a braccia aperte ma vogliono che TU vai incontro a loro. Tocca a te, spettatore non più passivo.
E faccio nomi che valgono per ME o sono valsi per ME nel momento in cui sono andato a cozzarci contro la prima volta: Umberto Eco, Alan Moore/Grant Morrison/Neil Gaiman, Christopher Nolan o cose tipo Donnie Darko e, in questo caso, Kurt Sutter.
Non mi hanno accolto (troppo) benevolmente e mi hanno fatto sudare. (rileggere più volte, rivedere il film ALMENO una seconda volta, ricapitolare mentalmente la trama e i personaggi, ecc.)
Ma cazzo, ogni volta ne è valsa la pena.
Per la cronaca: Umberto Eco l'ho cozzato in età preadolescenziale (respinto con perdite

), i fumetti sono arrivati poco dopo e lì bastava tornare indietro di qualche pagina.
Poi Nolan oppure Donnie Darko e simili con l'effetto "forse è meglio se me lo riguardo un'altra volta"
E poi le serie Tv.
A quel punto c'ho quaranta anni, ho sviluppato gli anticorpi e certe cose le capisco in anticipo.
A metà della prima stagione di SOA ho iniziato a "vedere il grande piano" (più o meno),
alla fine della prima stagione mi ha sferrato il PRIMO di una lunga serie di pugni nello stomaco (NO SPOILER of course) e a quel punto ciaone, io e Kurt Sutter siamo diventati amici.
In sintesi: se non c'è feeling o addirittura c'è fastidio -> passare oltre, pazienza (a me lo scenario post apocalittico + zombie sta pesantemente sul cazzo per cui potete immaginare cosa penso di una certa serie) ma se c'è un piccolo appiglio o un minimo di curiosità/empatia coi personaggi, allora il percorso va fatto. In questo caso, a bordo della motocicletta.
