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da doc G » 14/08/2016, 22:08
Non mi piace avventurarmi in proiezioni, ma al momento Trump sembra aver paura di fare il presidente e voler perdere a tutti i costi.
1) Orgoglio americano, noi siamo noi, gli USA sono una grande nazione, poi prende a male parole i genitori di un eroe di guerra. Mussulmano, ma eroe di guerra americano, morto per salvare i suoi compagni di squadra. John Wayne lo prenderebbe a calci in culo.
2) Osserva che i proprietari di armi non dovrebbero votare Clinton, e ci sta, ma poi fa capire che in caso di vittoria della Clinton chissà cosa potrebbe fare chi è proprietario di un'arma, come potrebbe usarla al primo comizio della Clinton. Questo si potrà forse dire in un convegno della lega o dei centri sociali, negli USA non è accettato.
3) In prima fila in un comizio della Clinton appare il padre di un terrorista. Lui la critica, ovviamente e giustamente, ma lo fa in un comizio in cui seduto in prima fila, dietro di lui c'è un noto pedofilo.
E questi sono solo i clamorosi errori degli ultimi giorni. Fino a ieri si parlava delle difficoltà della Clinton, ormai si parla di nuovo delle sue.
In più aggiungiamo un paio di cose.
1) Economia.
Che un noto bancarottiere, che ha impiegato la fortuna ereditata in operazioni finanziarie in cui le banche l'hanno prima sostenuto e poi scaricato le perdite sui clienti, salvandolo ripetutamente da varie inchieste, se ci si vuole togliere uno sfizio basta cercare quanto scritto su di lui da Warren Buffett (i numeri, le opinioni lasciano il tempo che trovano), potesse sostenere l'economia di una nazione non ci credeva nessuno. Però più si va avanti più i suoi progetti risultano invisi proprio ai repubblicani. Liberista quanto può esserlo Fidel Castro, altro che Reagan. In teoria con uno stato minimo anche un bancarottiere potrebbe permettere crescita economica, ma lui non vuole uno stato minimo e parla sempre più spesso contro quel libero mercato che era il pane di Reagan.
2) Politica estera.
La politica del farsi gli affari propri a casa propria. Meno rapporti possibile col resto del mondo. Lasciamo campo libero a Russia e Cina. Forse negli anni '70, dopo Nixon, i repubblicani avrebbero accettato questa politica, ma chi negli ultimi 30 anni ha votato Reagan e due Bush potrà farlo?
Trump cavalca sempre di più quella che una volta era la classe media americana e si sta riscoprendo sempre più una classe proletaria con debiti, un mercato elettorale che esiste ed in cui lui ha saputo ben vendere la propria mercanzia, ma più si va avanti più non si capisce come possano votarlo proprio i repubblicani. Se nelle primarie poteva bastare parlare di sicurezza, il suo cavallo di battaglia, e puntare sui problemi di quegli americani danneggiati dalla globalizzazione, oggi che si parla di come guidare gli USA sta sempre più distanziandosi dai classici cavalli di battaglia repubblicani, tanto è vero che la maggior parte dei maggiorenti del partito si sono defilati.
E, francamente, non mi spiego come possano apprezzarlo coloro che in Italia votavano Berlusconi e magari parlavano di rivoluzione reaganiana e sostenevano le politiche di Bush, totalmente incompatibili con quelle di Trump.
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