La stagione 2016 è alle porte
I Phillies, per il 69simo anno consecutivo, ripartono da Clearwater in Florida per prepararsi alla lunga battaglia
Sarà un'altra stagione di rebuilding a Philadelphia, una stagione di lacrime e sangue dal punto di vista dei risultati ma allo stesso tempo una stagione di crescita e consolidamento. Siamo una squadra giovane e di talento: i risultati non ci premieranno ma il divertimento non mancherà.
Pete Mackanin è stato confermato come manager dopo aver preso le redini della squadra nel bel mezzo dell'ultima stagione. E' un buon manager, sa comunicare con i giovani e tutti i giocatori hanno espresso parole molte positive sul suo conto. Tutta un'altra storia rispetto all'era buia di Ryne Sandberg. In Pete we trust.
L'opening day è fissato per il 4 Aprile a Cincinnati, ma prima naturalmente ci sarà lo spring training. Sarà uno spring training molto importante perché quest'anno come non mai regna l'incertezza in tanti ruoli, specialmente per quanto riguardo gli starting pitchers ed il bullpen. Qui sotto ho riportato tutti - ma proprio tutti - i giocatori convocati a Clearwater: si parte dai giocatori dell'attuale 40-man roster fino ai non-roster invitees. Ci sono tantissime facce nuove: solo 18 giocatori dei 65 totali erano presenti anche allo spring training di un anno fa.
40-man roster: PITCHERS
Aaron Nola, 22 anni, RHP: Nola è certamente il pitcher sul quale i Phillies ripongono più speranze per il futuro. La scorsa stagione, alla sua prima esperienza in MLB, ha messo insieme numeri discreti (ERA 3.59 in 13 GS, 77.2 IP; in 9 partenze su 13 ha subito 3 o meno ER) ma soprattutto ha dimostrato una grande capacità di comando, controllo e mixaggio dei lanci sia contro battitori L che R. La sua fastball si aggira tra 91/92 mph, ma la curveball è spettacolare e con il tempo potrebbe diventare un' arma letale. Ad oggi è l'indiziato principale per aprire l'Opening Day diventando così il più giovane pitcher della storia dei Phillies a riuscirci.
Jeremy Hellickson, 28 anni, RHP: arrivato questa offseason da Arizona, si è accordato per un anno di contratto e ovviamente farà parte della rotazione 2016, forse come secondo o terzo partente. I numeri delle sue ultime stagioni sono poco incoraggianti e sicuramente sono lontani anni luce dagli ottimi numeri delle sue prime stagioni ai Rays (con i quali nel 2011 divenne ROY). L'anno scorso ha chiuso con un ERA di 4.62 in 27 GS, 146.0 IP. La sua tendenza nel subire HR sarà un problema al Citizen Bank Park ma, considerando il suo stuff e il cambio di ambiente, c'è sempre la speranza che possa tirare fuori qualcosa di buono.
Jerad Eickhoff, 25 anni, RHP: arrivato ad Agosto dal farm di Texas come contropartita per Hamels, nelle sue prime 8 partenze con i Phillies ha dato segnali confortanti. L'anno scorso infatti, al debutto assoluto tra i major, ha messo insieme un' ERA di 2.65 in 8 GS, 51.0 IP, subendo 3 o meno ER in 7 partenze su 8. Chiaramente questi numeri non vanno presi troppo sul serio. Eickhoff ha anche evidenziato lacune contro i battitori mancini, oltre che una pericolosa tendenza alle fly balls. E questo non è poco. Comunque è giovane ed è ancora tutto da scoprire. Per lui prevedo un posto nel centro della rotazione.
Charlie Morton, 32 anni, RHP: Morton dovrebbe rappresentare il veterano della rotazione, un po' come lo fu Aaron Harang l'anno scorso (si spera con risultati migliori). Arrivato questa offseason da Pittsburgh, su di lui non ci sono particolari aspettative. La scorsa stagione con i Pirates in 23 partenze, 129.0 IP, ha registrato un' ERA di 4.81, in netto aumento rispetto alle stagioni precedenti. Il suo posto in rotazione sembrerebbe scontato, anche solo per ricoprire il famoso ruolo di "lanciatore d'esperienza". Prima però dovrà vedersela con i molti giovani pitchers emergenti e affamati presenti allo Spring Training.
Brett Oberholtzer, 26 anni, LHP: contropartita nel pacchetto per Giles, Oberholtzer è arrivato questo inverno da Houston e si appresta ad affrontare la sua quarta stagione in MLB. Pitcher con una career ERA di 3.94, viene da una stagione complicata agli Astros. Le previsioni generali lo danno come quarto o quinto della rotazione ma solo lo Spring Training potrà dare indicazioni reali. Non si esclude un futuro da rilievo, magari proprio come specialista mancino. Il fatto che sia nativo del Delawere, a due passi da Philadelphia, lo aiuterà ad inserirsi.
Vincent Velasquez, 23 anni, RHP: arrivato dalla trade per Giles, secondo molti questo pitcher potrebbe essere un vero e proprio affare per i Phillies. La scorsa stagione ha dominato nelle minors e si è guadagnato la chiamata in MLB dagli Astros. Grande stuff, una fastball da 94 mph in crescita, buonissime curveball e slider, un talento da affinare. Potrebbe essere utilizzato sia come partente che come rilievo e per questo motivo potrebbe ritagliarsi un posto nel 25-man roster fin da inizio stagione. Comunque vada, sono certo che nel corso della stagione lo vedremo sul monte.
David Buchanan, 26 anni, RHP: dopo un buon 2014 da rookie, l'anno scorso era partito con parecchie aspettative sulle spalle, forse troppe. Sfortunatamente le cose non sono andate come ci si aspettava: il suo 2015 da sophomore è stato disastroso, a tratti imbarazzante, e lo ha chiuso con un ERA di 6.99 in 15 GS, 74.2 IP, la più alta ERA per un pitcher dei Phillies (con almeno 15 GS) dal 1930. La speranza è che possa tornare al più presto sulla retta via, facendo tesoro degli errori della scorsa annata. Comunque difficilmente farà parte del 25-man roster dell'Opening Day.
Adam Morgan, 25 anni, LHP: la scorsa stagione ha debuttato in MLB e in 15 GS ha messo insieme un' ERA di 4.48 in 84.1 IP. Buon comando e controllo, ma in generale non sembra avere particolari qualità. La sua fastball non arriva alle 90 mph, la slider e il cambio sono decenti. Il solo fatto di essere mancino potrebbe mantenerlo in rotazione vista l'abbondanza di RHP, e comunque non si può escludere un suo impiego da rilievo. La sua presenza nel 25-man roster di inizio stagione dipenderà più che mai dalle impressioni che susciterà al training camp.
Alec Asher, 24 anni, RHP: anche lui come Eickhoff è arrivato lo scorso Agosto dal farm system dei Rangers come contropartita per Hamels. A differenza di Eickhoff però, Asher non ha saputo assolutamente offrire convincenti prestazioni al suo debutto in MLB e la sua ERA di 9.31 in 7 GS, 29.0 IP, ne è un chiara testimonianza. E' ancora troppo lontano e immaturo dal poter essere uno starting pitcher in MLB, se mai lo diventerà. Più avanti potrebbe trovare spazio nel bullpen. Salvo miracoli allo spring trainig, per lui prevedo un anno nelle minors con probabile chiamata a settembre.
Matt Harrison, 30 anni, LHP: arrivato nella trade per Hamels, Harrison non è altro che la contropartita economica che i Phillies hanno dovuto appiopparsi per facilitare l'acquisizione dello stesso Hamels (e del suo oneroso contratto) da parte dei Rangers. I suoi problemi alla schiena lo hanno tenuto fuori praticamente per tutto il 2015 e continueranno a tenerlo fuori anche per tutto il 2016. Come previsto, questa stagione non farà nemmeno un lancio per i Phillies e sarà perennemente collocato in DL. Per un Cliff Lee che se ne va ecco un Matt Harrison che viene.
Severino Gonzalez, 23 anni, RHP: l'anno scorso ha avuto il suo primo assaggio di MLB e non è stato indimenticabile: in 7 GS, 30.2 IP, ha totalizzato un' ERA di 7.92 manifestando parecchi difetti e tante difficoltà. E' giovanissimo naturalmente e forse anche in questa stagione potrebbe avere l'occasione di racimolare esperienza tra i majors. Di sicuro non farà parte del roster di inizio stagione.
David Hernandez, 30 anni, RHP: Hernandez è un rilievo arrivato nell'ultima offseason dagli Arizona DBacks. Ad oggi sembra essere il primo candidato come possibile nuovo closer del bullpen, ereditando così il ruolo lasciato vacante dall'addio di Ken Giles. La scorsa stagione con Arizona ha messo insieme 33.2 IP con 4.28 di ERA, niente di particolarmente incoraggiante. L'anno prima (il 2014) aveva saltato tutta la stagione perchè si era sottoposto alla Tommy John surgery.
Hector Neris, 26 anni, RHP: rilievo rookie nel 2015, anche per quest'anno dovremmo vederlo al suo posto nel bullpen. Lo scorso anno in 32 partite, 40.1 IP, ha avuto un' ERA di 3.79 con momenti buoni e momenti meno buoni. I 41 strikeouts messi a segno sono rassicuranti, gli 8 HR concessi un po' meno. La fastball si aggira attorno alle 93 mph e la slider è più che decente. Potrebbe essere un candidato al ruolo di closer, anche se personalmente non ce lo vedo.
Luis Garcia, 29 anni, RHP: rilievo e onesto mestierante, la scorsa stagione (la terza in MLB con i Phillies) ha giocato 72 partite totalizzando un' ERA di 3.51 in 66.2 IP. La sua fastball è molto buona e si aggira in media sulle 95 mph. In generale induce molte groudballs e mette a segno tanti strikeout, ma allo stesso tempo ha il difetto di concedere troppi walks. Il posto nel 25-man roster per lui dovrebbe essere assicurato.
Jeanmar Gomez, 28 anni, RHP: questo inverno Jeanmar Gomez e i Phillies hanno evitato l'arbitration e si sono accordati per un altro anno di contratto. Nelle ultime 3 stagioni tra Pirates e Phillies ha messo insieme un' ERA di 3.18 in 217.1 IP, e in particolare la scorsa stagione a Philadelphia ha chiuso con un' ERA di 3.01 in 74.2 IP risultando uno dei rilievi più affidabili del bullpen. E' un pitcher senza particolari pregi e senza particolari difetti, particolarmente indicato come middle reliever. All'Opening Day ci sarà.
Elvis Araujo, 24 anni, LHP: l'anno scorso, alla sua prima stagione da rookie nel bullpen dei Phillies, ha totalizzato un' ERA di 3.38 in 40 partite, 34.2 IP, dando il meglio dopo l'All-Star break fino all'infortunio che ha chiuso prematuramente la sua stagione. Rilievo nella media con una fastball sulle 93 mph, una slider discreta ma con la tendenza a concedere troppi walks. Sarà per forza di cose tenuto in considerazione perchè al momento è uno dei pochi rilievi mancini del roster.
Dalier Hinojosa, 30 anni, RHP: Hinojosa è stato pescato la scorsa estate come waiver dai Boston Red Sox e al momento fa parte del 40-man roster dello Spring Training. Il suo impatto, se pur limitato, è stato eccellente (18 partite, 23.0 IP, 0.78 ERA) e, nonostante i 30 anni compiuti, quella della scorsa estate è stata la sua prima esperienza su un monte MLB: un curriculum più che sufficiente per poter far parte dei rilievi Phillies 2016. Senza dubbio è in lizza per un posto.
Jimmy Cordero, 24 anni, RHP: Cordero è un prospetto arrivato la scorsa estate dai Toronto Blue Jays nella trade per Revere. Nelle minors è conosciuto per la sua fastball che può raggiungere le 102 mph - ma che generalmente si aggira tra le 98/100 mph - e proprio per questo motivo potrebbe essere preso in considerazione come potenziale closer, magari più avanti nel corso della stagione. Al momento rimante semplicemente un prospetto da tenere d'occhio.
Mario Hollands, 27 anni, LHP: nel 2014 Hollands fu in grado di guadagnarsi un posto nel bullpen dell'Opening Day dopo un convincente spring training. Quell'anno collezionò 50 partite, 47.0 IP, con 4.40 di ERA. Nello spring training di un anno fa si infortunò e fu costretto a sottoporsi alla Tommy John surgery saltando così tutto il 2015. Quest'anno si ripresenta ai nastri di partenza per provare il miracolo. E' mancino e sarà valutato.
Michael Mariot, 27 anni, RHP: Mariot è un rilievo pescato in autunno tra gli waivers dei KC Royals. Avendo giocato la bellezza di 3.0 IP l'anno scorso con Kansas City può fregiarsi di essere un campione del mondo in carica! a parte questo, direi che attualmente la sua presenza nel 40-man roster è semplicemente un mistero.
Colton Murray, 25 anni, RHP: Colton Murray è sopravvissuto miracolosamente alla purga del 40-man roster di questo inverno. La passata stagione ha giocato solo 7.2 IP senza lasciare alcun tipo di ricordo o di impressione. Per lui si profila un'altra lunga e calda estate nelle minors.
Edubray Ramos, 23 anni, RHP: prospetto interessante che comunque ha praticamente zero chance di prendere parte al roster dei Phillies. Questa stagione dovrebbe giocare per la prima volta in triplo A ed a quel punto le porte della MLB non sarebbero troppo lontane. Per ora si accomoderà nel bullpen dei Lehigh Valley IronPigs.
Daniel Stumpf, 25 anni, LHP: rilievo mancino draftato al secondo giro dell'ultimo Rule 5 draft e proveniente dal farm system dei KC Royals. La passata stagione in AA ha giocato 42 partite, 70.2 IP, con 3.57 di ERA, e contro i battitori mancini ha concesso una OPS inferiore a .550: questo dovrebbe bastare per far parte di una squadra senza particolari obiettivi come i Phillies. Il nostro fantastico bullpen lo attende.
40-man roster: CATCHERS
Carlos Ruiz, 37 anni, C: Carlos "Chooch" Ruiz si appresta ad affrontare quella che potrebbe essere la sua ultima stagione con i Phillies, l'11sima in red pinstripes. La passata stagione ha messo insieme i peggiori numeri della sua carriera portando alla luce tutti i sintomi di un inesorabile declino. In 86 G (solo nella sua stagione da rookie aveva giocato meno gare) non ha saputo andare oltre un'orripilante linea .211/.290/.285/.575, peggiorando in maniera spropositata qualsiasi dato statistico possibile rispetto agli anni precedenti. Il suo 2015 è stato oltremodo underperformance: non è difficile immaginare un 2016 migliore.
Cameron Rupp, 27 anni, C: da semplice backup di Ruiz, quest'anno Rupp si presenta allo spring training con la concreta possibilità di prenderne il posto in via definitiva. I segnali di questo possibile avvicendamento sono arrivati già nella seconda parte del 2015, quando gli strazianti turni in battuta di Ruiz lo hanno di fatto reso il catcher titolare. Il massimo rendimento è arrivato nel mese di agosto nel quale ha messo ha segno 7 dei 9 HR stagionali, con un buonissimo 1.086 di OPS. Il suo problema principale sono i RHP: la sua OPS passa da .915 contro i mancini ad un brutale .597 contro i destri. L'obiettivo è migliorare questo dato.
Jorge Alfaro, 22 anni, C: questo giovane catcher è approdato a Philadelphia - via Texas Rangers - come contropartita nell'affare Hamels e senza troppa fatica è entrato nelle zone alte della classifica dei top prospetti della franchigia, oltre che in svariate classifiche top100 d'America. Dopo 6 anni nelle minors, anche per quest'anno si avvia ad una stagione nel baseball minore (più AA che AAA) con poche possibilità di essere chiamato dai Phillies nel corso della stagione. Il ragazzo potrebbe avere un futuro roseo davanti a sé.