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C'era una volta il Cinema

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Noodles
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 11/02/2016, 12:54

Bluto Blutarsky ha scritto:
vanecka ha scritto: Ecco, a tal proposito giusto citare anche Herzog, capace fra le altre di trasporre uno dei più bei drammi della letteratura tedesca dell' ottocento come il Woyzeck di Buchner in un film interessantissimo e che, pur non rientrando nei suoi capolavori canonici o da manuale, trovo straordinario.

:notworthy: :notworthy: :notworthy:

Herzog è poi l'autore delle più incredibili riflessioni sul rapporto di attrazione/repulsione tra uomo e natura, roba da Pantheon del cinema. Grizzly Man, Aguirre Furore di Dio, Fata Morgana, Cave of Forgotten Dreams, Fitzcarraldo, Grido di Pietra, Il Diamante Bianco, in parte Fitzcarraldo… basta pescare nel mucchio.

tu però molto abilmente ti sei spostato sui contenuti, che indiscutibilmente vedono Herzog primeggiare in quel tipo di rapporto.

ma io parlavo di abilità tecniche, una descrizione della natura così personale, vissuta, ed in questo caso ben rappresentata (ovviamente facilitata dalla tecnica in piano sequenza/soggettiva che gli conferisce quelle qualità) fatico a trovarne.
Si può dire con certezza che il mezzo utilizzato ha quantomeno fornito una originalità nel panorama cinematografico.

a suo modo, anche malick, soprattutto con the New World, ha abbozzato qualcosa del genere ma lui si è soffermato in particolare sulla spiritualità, innalzando il discorso ad un livello molto più alto (e quindi torniamo ai contenuti).

Ma Herzog e Malick appartengono a dei filoni cinematografi concettuali (e formativi) completamente diversi da Inarritu.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 11/02/2016, 13:04

francilive ha scritto: Ripeto, ognuno è giusto che esprima una propria opinione consapevole.
Per me revenant non va oltre la sfera del virtuosismo e dell autocompiacimento.
Lo consiglierei perché ha grandi qualità visive, ma il grande cinema per me è altra roba, ed è sempre un qualcosa che si appoggia su una storia degna di un certo interesse.
Per il pubblico di massa il prodotto può funzionare. Per i veri appassionati è facile trovare molti che storcono il naso.


in realtà è l'esatto contrario.

non puoi sostenere che The revenant nasce come prodotto di massa, perchè in quanto tale allora ha completamente fallito.

non arriva all'utente medio, perchè è costruito in maniera laboriosa, è un film lento che tenta attraverso la camera di facilitare questo passaggio.
Ma non è, per come è stato girato, facilmente assimilabile.

cioè non è un prodotto che rispetta i canoni di hollywood a livello visivo, che depreca l'utilizzo smodato del piano sequenza in favore del classico sistema dei controcampi alternati semplici.

se non ci fosse stato Birdman, nessuno avrebbe mai approvato un protowestern girato in questa maniera.

non appartiene quindi ai Balla coi Lupi/Spietati del genere, quelli sì veri prodotti di massa fabbricati a tavolino (che io non sto criticando eh, sto solo cercando di far passare le differenze).

è un lavoro più di nicchia, che certo vive di virtuosismi e autocompiacimenti a volte, ma resta cmq qualcosa di meno generico e formale di un prodotto di massa.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Luca1983 » 11/02/2016, 14:28

alecs ha scritto:Ma che figata incredibile è Sicario??? Vorrei tantissimo abbracciare la Blunt e dirle che la capisco, che il mondo è così, e che insomma se serve io per lei ci sono
Io alla Blunt farei molto molto altro :stressato:
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 11/02/2016, 14:29

Noodles ha scritto: tu però molto abilmente ti sei spostato sui contenuti, che indiscutibilmente vedono Herzog primeggiare in quel tipo di rapporto.
ma io parlavo di abilità tecniche, una descrizione della natura così personale, vissuta, ed in questo caso ben rappresentata (ovviamente facilitata dalla tecnica in piano sequenza/soggettiva che gli conferisce quelle qualità) fatico a trovarne.
Si può dire con certezza che il mezzo utilizzato ha quantomeno fornito una originalità nel panorama cinematografico. [...]

Su questo siamo d'accordo :thumbup:

Noodles ha scritto: non appartiene quindi ai Balla coi Lupi/Spietati del genere, quelli sì veri prodotti di massa fabbricati a tavolino (che io non sto criticando eh, sto solo cercando di far passare le differenze).

Su questo facciamo a botte :shocking:
Gli Spietati fabbricato a tavolino?
Un film che è la pietra tombale del genere a cui appartiene, che ne mina alle fondamenta gli stereotipi, che non concede allo spettatore nessun personaggio positivo a cui affezionarsi, che suggerisce che l'America è nata dalla violenza legalizzata e dalla sopraffazione.

Nood, non così (semi-cit) :help:

(su Balla coi Lupi ci posso stare già di più)
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Luca1983 » 11/02/2016, 14:37

The hateful height
Mi trovo pienamente concorde con le recensioni di SafeBet e PENNY, ed il mio voto finale è un 8 pieno.

Sto invece con GecGreek per quanto riguarda l'interpretazione della Leigh, senza dubbio ottima ma per quanto mi riguarda non certo da Oscar (anche se dopo la vittoria di Lupita Nyong'o non mi stupisco di niente)

Samuel L. Jackson straordinario, ma secondo me la migliore interpretazione in assoluto è di Walton Goggins, non mi capacito di come non figuri almeno tra i candidati come miglior attore non protagonista :nonsa:
Gia dai tempi di The Shield era un attore di livello assoluto, ma direi che con Justified ed ora questo è cresciuto ancora
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Noodles » 11/02/2016, 14:38

Bluto Blutarsky ha scritto: Su questo facciamo a botte :shocking:
Gli Spietati fabbricato a tavolino?
Un film che è la pietra tombale del genere a cui appartiene, che ne mina alle fondamenta gli stereotipi, che non concede allo spettatore nessun personaggio positivo a cui affezionarsi, che suggerisce che l'America è nata dalla violenza legalizzata e dalla sopraffazione.

Nood, non così (semi-cit) :help:


stai calmo Bluto, figuriamoci se critico il maestro Clint. :notworthy: :notworthy:

ma rispondi di nuovo sui contenuti, ed io ti parlo di tecnica.

e Clint tecnicamente è un fedelissimo del cinema americano.

Non è che per questo sia da meno eh, sono solo due generi diversi.


e cmq caro Bluto, in realtà c'è un regista molto precedente a Clint che ha minato alle fondamenta gli stereotipi western, regista che ha influenzato lo stesso Clint, regista il quale metteva tre personaggi insieme apparentemente di tipo diverso ma che di fronte a 200mila dollari in oro...sono diventati il manifesto del cinismo e della violenza. :biggrin:

...chi ha la pistola carica...e chi scava. :biggrin:

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Luca1983 » 11/02/2016, 14:39

Bluto Blutarsky ha scritto:Gli Spietati fabbricato a tavolino?
Un film che è la pietra tombale del genere a cui appartiene, che ne mina alle fondamenta gli stereotipi, che non concede allo spettatore nessun personaggio positivo a cui affezionarsi, che suggerisce che l'America è nata dalla violenza legalizzata e dalla sopraffazione.

Nood, non così (semi-cit) :help:

(su Balla coi Lupi ci posso stare già di più)
Sto con Bluto, Gli Spietati è il miglior western che abbia mai visto
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da BigSleepy » 11/02/2016, 14:48

Dico anch'io la mia su H8. Per me è un 6,5-7: mi è piaciuto, ma trovo sia uno dei film più deboli di Tarantino, se non il più debole.

La prima parte del film l'ho trovata francamente estenuante. Il fatto è che non l'ho trovato affatto questo miracolo di sceneggiatura, mancano (a parte UNA scena e penso sappiate tutti a quale mi riferisco) quelle scene memorabili e praticamente perfette, per costruzione e dialoghi, a cui tarantino ci ha abituato in passato (la scena della cena in Django o quella della Taverna in Inglorious Bastards sono le prime che mi vengono in mente). Non ho trovato particolarmente riusciti neanche i personaggi, Marchese e Sceriffo a parte. Russel non riesce a dare al suo personaggio il peso che dovrebbe avere, quello di Roth è la copia brutta e sbiadita dei personaggi di Waltz, la Leigh e il vecchio e il messicano sono carini ma bidimensionali, quello di Madsen semplicemente inutile. Detto così sembra che mi abbia fatto schifo, in realtà un film sottotono di Tarantino è comunque un gran bel film

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da rodmanalbe82 » 12/02/2016, 1:22

Visto The Hateful Eight stasera, non sono un esperto come voi. Mio giudizio: mi è piaciuto :forza:

Curiosità incredibile:

Guitar incident[edit]
The guitar destroyed by Kurt Russell's character was not a prop but an authentic 1870s antique Martin guitar loaned by the Martin Guitar Museum. According to sound producer Mark Ulano, the guitar was supposed to have been switched with a copy to be destroyed, but this was not communicated to Russell; everyone on the set was "pretty freaked out" at the guitar's destruction, and Leigh's reaction was genuine, though "Tarantino was in a corner of the room with a funny curl on his lips, because he got something out of it with the performance."[30] Museum director Dick Boak said that the museum was not told that script included a scene that called for a guitar being smashed, and after receiving the broken sections determined that it was irreparable. The insurance remunerated the purchase value of the guitar but not the actual value. As a result of the incident, the museum will no longer loan guitars to film productions.[31]
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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 12/02/2016, 2:14


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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da Bluto Blutarsky » 12/02/2016, 11:37

The Hateful Eight
Il timore che avevo era che Tarantino con il tempo corresse il rischio di ripetersi. Non dico diventare la parodia di se stesso come un Tim Burton, ma di ripetersi sì. Pericolo scampato: essere fedele al proprio stile non vuol dire ripetersi. Anzi, per molti versi The Hateful Eight è il film più spiazzante della sua (già abbastanza eversiva) filmografia. Non il più bello, ma forse il suo film più importante dal signor Wolf a questa parte.
Il suo film più pessimista, con il secondo che arriva ultimo. Il meno giocoso. Quello meno portato a soddisfare lo spettatore, grazie a un finale senza catarsi né rivincite e senza nessun personaggio a cui affezionarsi. Dagli altri film uscivi con la pancia piena e divertito, da questo personalmente - ed è la prima volta con lo zio Quentin - sono uscito con un forte senso di inquietudine.

È anche un film enormemente più complesso e profondo di quello che appare. La prima ora è sostanzialmente quella di un giocatore di scacchi che prepara le pedine che farà scatenare nella secondo metà (la presentazione dei personaggi è un po' prolissa? Non c'è dubbio, ma ormai l'abbiamo capito, è il suo stile. Prendere o lasciare). E poi comincia il gioco al massacro, un po' Le Iene e un po' Agatha Christie tra le nevi, che a volte ha le cadenze dell'horror.
Un tutti contro tutti, in cui tutti appartengono a una fazione e le fazioni si mescolano a ripetizione, tanto che nessuno può fidarsi se non di se stesso. Nordisti contro sudisti, bianchi contro neri, uomini contro donne, messicani e inglesi contro americani, tutori della legge contro banditi. Il senso del film è racchiuso tutto nella scena finale: Tarantino spiazza lo spettatore (che ha visto La Sposa uscire da una tomba e si aspetta una sorpresa in extremis), e conclude il film con una finta-lettera di un finto-Lincoln a suggellare l'avvenuto massacro. Come dire: l'America è nata da lì, dalla violenza - anche quella legalizzata - e dalla Guerra tra le fazioni, e forse quella di oggi non è tanto diversa da quella di ieri.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da SafeBet » 12/02/2016, 15:21

Questa è una lettura interessante a cui non avevo assolutamente pensato. Grazie dello spunto.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da francilive » 12/02/2016, 16:03

Conoscendo abbastanza Tarantino, non sono troppo portato a credere ad un gran approfondimento in chiave politica in termini di denuncia, lo vedo sempre estremamente votato alla spettacolarizzazione, anche quando usa e spinge molto l'ironia su argomenti di carattere socio-politico (come il klan in django, i nazi in basterds, ecc.).
La denuncia la vedo insomma come un mezzo, non come un fine.

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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da The Patient » 17/02/2016, 15:32


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Re: C'era una volta il Cinema

Messaggio da alecs » 17/02/2016, 17:43

altro giro, altro film di Villeneuve. Stavolta Enemy
mi sto innamorando di questo regista, che regala l'ennesima atmosfera sospesa nella tensione, grazie ad una fotografia al solito eccelsa, stavolta anche un po' simbolista.
Un professore universitario, guardando un film, scopre di avere un sosia attore totalmente identico a lui. Cerca di entrare in contatto con lui, e da lì...non posso aggiungere altri dettagli, perchè tutto è spoiler e sicuramente ogni dettaglio può dare adito o confermare teorie diverse, con un carico simbolico abbastanza raffinato, oltre ad una scena finale parecchio "dura" :forza:
Il bello di questo film (ispirato all'uomo duplicato di Saramago), è che non ha bisogno della ricerca del significato nascosto per poter essere apprezzato: è potente ad ogni livello di visione. Merita però di essere visto con attenzione proprio perchè, andando a cercare il significato dietro ai simboli, si entra in un gioco di rimandi bellissimo e gestito con gran classe (altro che la bussola di inception :sarcastic: ).

Jake Gyllehaal bravissimo a dare due interpretazioni di sè stesso convincenti, melanie laurent appare nuda...straconsigliato! :yahoo:

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