Whatarush ha scritto:joker ha scritto:
IHMO Cook è l'essenza del game manager per eccellenza . Niente di più. Allora se devo andare su un QB che non sia Goff o Lynch scelgo Wentz tutta la vita
Due cose:
1) da quel che ho visto e da quel che si legge in giro, questo non sembrerebbe proprio l'anno migliore per pescare un QB al draft...diciamo che si fa fatica a intravedere la figura che mette d'accordo tutti
2) di quelli che hai nominato, l'unico di cui posso parlare con cognizione di causa è Connor Cook
Tu dici game manager. Non so. Può darsi che al piano di sopra non possa essere più di questo.
Però prima definiamo il (qb) game manager; innanzi tutto è uno che "non si batte da solo", quindi, prima regola: evitare i turnover (intercetti soprattutto) come la peste...in questo deve essere aiutato da chi chiama i giochi offensivi, una persona che, consapevole delle sue deficienze, cerchi di mascherarle il più possibile. Quindi il gm non è e per definizione non può essere il fulcro del gioco, quello che determina con una giocata l'andamento della partita. Diciamo che se vuoi vincere in NFL schierando un game manager devi essere mostruosamente forte in altri aspetti del gioco: cioè avere un ground game inarrestabile e una difesa fortissima. Se vuoi vincere.
Cook agli Spartans non fa il game manager. Diciamo da un anno e mezzo. In effetti si può dire che l'attacco di MSU, fino a qualche anno fa piuttosto monodimensionale, si è evoluto insieme a lui. L'ho già scritto in un altro post, non so se in questo topic o nella sezione NCAA: quando la partita e l'avversario lo rendono necessario, il game-plan di MSU prevede che si cominci lanciando l'ovale e si finisca correndo, oppure che si continui a lanciare per tutta la partita (mi viene in mente il Bowl contro Baylor dell'anno scorso). E non si tratta di "passaggini", ma di gioco verticale, con formazioni, tracce e chiamate che si vedono più in NFL che a livello di college.
Secondo me è in possesso di un pacchetto (braccio, letture, comprensione del gioco) potenzialmente superiore a quello del game manager.
Poi è chiaro che nessuno al momento è in grado di dire se quelle qualità saranno o meno sufficienti per affrontare un altro livello di competizione.
Assolutamente d'accordo sulla definizione che dai di game manager. Diciamo che nella NFL i game manager per eccellenza sono Alex Smith e Kirk Cousins giusto per fare due nomi.
Per quanto riguarda l'impatto di Cooks sull'attacco degli Spartans puoi avere ragione, io ho dei dubbi che sia in grado di fare lo stesso al piano di sopra.
Per quanto riguarda il prospetto che mette d'accordo tutti per me è Goff.
Ovvio su di lui pende un interrogativo mica da poco che è il tipo di attacco che ha giocato al college, ma qualitativamente come passatore sembra di un altra qualità rispetto a tutti gli altri.
Infine non so che ne pensi ma Wentz e Lynch per certi versi ricordano tanto Big Ben