Porsche 928 ha scritto: Sul boldato, ma anche no, hanno sempre voluto giocare assieme e come gioco non si sposavano per niente male.
Morey cerco Smith anche subito dopo la firma di DH, non a caso.
Voler giocare assieme non è di per sè significativo, anche Melo e Stat volevano giocare assieme..
Smith quando è arrivato era semplicemente il giocatore che prendeva le peggiori decisioni in attacco di tutta la lega. Nelle prime partite ha in parte continuato su quell'andazzo e la convivenza con DH era improponibile perchè stringevano da matti il campo. Il duo ha avuto un'evoluzione clamorosa, di cui non si può dare merito solo ai giocatori o a chi li ha presi, ma per forza anche allo staff tecnico.
Sempre su McHale, che ovviamente non è affatto un genio, ma due altre cose vanno dette.
Quale coach accetta al 100% di giocare il sistema del FO? Prova a chiederlo a Rivers, e vedi cosa ti risponde. Guarda cosa è successo a Chicago, dove vedute diverse sul modo di gestire la squadra hanno mandato a puttane la stagione.
Allora mi dirai, stante che il Moreyball mal si sposa con un coach navigato e di grido, si può sempre andare su un coach giovane con idee brillanti e disposto a scendere a compromessi, alla Spoelstra dei 3 amigos?
Certo, si può, però poi come la mettiamo ad esempio con Howard?
Scena di ieri: 1° quarto, Dwight commette il 2° fallo e subito dice alla panchina di non toglierlo. Panchinato. Poi rientra e gioca un ottimo 2° quarto, dove riesce a incidere senza cadere in foul troubles. Altra scena: Rivers fa capire che vuole provare col hack-a, Howard viene richiamato in panchina e resta lunghi minuti a guardare.
In tutto questo DH ha mai detto una parola fuori posto, ha mai polemizzato da quando è a Houston? Non mi pare, e sì che ha fatto sempre casino ovunque ha giocato. E non è l'unica personalità ingombrante nello spogliatoio da gestire.
La gestione delle stelle non è proprio un aspetto secondario nel lavoro di un coach Nba.