Volevo dire tutta la corrente di pensiero che tenta razionalmente di negare l'esistenza di Dio, la trovo aridissima. In un periodo della mia vita dove non la pensavo così, mi sono letto Russell, Dawkins e perfino quella mezza calzetta di Odifreddi. Beh, a posteriori ho proprio l'impressione che tutte le loro elucubrazioni mentali siano perfettamente inutili, partono da premesse sbagliate e mancano il nocciolo del problema. Ossia che razionalismo e religione non hanno veramente nulla a che spartire. Tentare di parlare di religione armati solo della propria razionalità significa sopravvalutarla, e di tanto.
Come monito al non sopravvalutare la razionalità e la sua logica intrinseca, basti vedere che fine ha fatto l'opera somma di quello che tra i tre pensatori che ho nominato sopra ritengo essere il più valido (ossia Russell) dopo il teorema di Goedel. E' diventato carta straccia. La logica intrinseca ai "Principi della matematica" era inattaccabile, ma le premesse erano sbagliate, c'era una sopravvalutazione di fondo del potere della logica e della razionalità.
Sarebbe poi anche interessante parlare della prova ontologica dell'esistenza di Dio di Goedel, e di come fosse un convinto teista (e non panteista) affascinato dall'Islam.
