- il film è di Spike Jonze (di cui PENNY ha citato poche pagine fa "Being John Malkovic"

- il protagonista è Joaquin Phoenix, la "protagonista" è Scarlett, e il resto del cast si lascia guardare
- si parla di intelligenza artificiale e rapporto uomo/macchina.
Date queste premesse, minimo minimo mi aspetto qualcosa che esprima qualche idea un po' diversa dal film hollywoodiano medio. Questo per dire che l'ultimo messaggio di Gerry lo paragonerei al commento di uno che va a vedere una mostra di Anish Kapoor e la giudica dicendo: "Beh dai, almeno non mi ha annoiato come un'esposizione di quadri di cristi e madonne di Raffaello!".
Purtroppo ho una memoria pessima per i film, soprattutto quelli che non mi sono piaciuti, quindi la mia invettiva non sarà niente di troppo particolareggiato.
Il mio problema con il film credo comunque che si possa riassumere con la totale impossibilità di provare alcuna empatia per il protagonista. Da un lato lo trovo troppo poco inetto per poter provare per lui quel genere di empatia. D'altro canto il modo in cui abbandona la vita reale per la relazione virtuale è troppo rapido, poco umano, poco profondo, figlio di un modo di vivere la vita troppo sofisticato, troppo lontano da quello che è la vita vera. Non so se mi spiego, ma per certi versi il suo modo di fare è troppo "giapponese". Non sono un esperto di cultura giapponese, probabile che io stia dicendo una cagata, ma questa mia idea probabilmente deriva dal fatto che l'unica cosa che il film mi ha ricordato molto da vicino ciò che ho visto in questo documentario (dal minuto 15):
[bbvideo=560,315]http://www.dailymotion.com/video/x1voex ... utube_tech[/bbvideo]
E per i due tizi qui sopra (sarà un limite mio eh!) a me riesce impossibile provare qualsiasi sentimento che non sia la compassione. E una compassione che ha poco di umano, perché quando arrivi ad agire in questo modo, saremo anche anatomicamente molto simili, ma emotivamente siamo in due mondi completamente diversi (e non dico che il mio sia per forza di cose migliore, solo che è difficile comunicare tra l'uno e l'altro).
Oltre a questo, il tema dell'intelligenza artificiale è giusto accennato, e molto superficialmente. Il fatto che Samantha si "annoia" di Theodore dopo poco tempo perché evolve troppo mi sembra giusto un pretesto per trovare un fine alla storia, senza che ci sia dietro niente. Un'idea riciclata, di scarsa originalità e zero profondità. E Samantha, per essere artificiale, è decisamente troppo umana (più di Theodore!), poco realistica.
Per non parlare di alcune scene veramente poco riuscite, come quella in cui lui tenta di avere un rapporto sessuale con la escort che dovrebbe fare le veci di Samantha. Scena che per essere generoso definirei artificiosa.
Il più brutto film in cui è coinvolto Spike Jonze che mi ricordi!
Confido sul fatto che sia stata molto poca già da prima!Gerry Donato ha scritto: Potrei dover rimuovere in un colpo solo tutta la stima che ho nei tuoi confronti, sappilo.
