C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
The Imitation Game: tra l'Alan Turing di questo film, e lo Stephen Hawking dell'imminente La Teoria del Tutto che ha fatto capolino nei trailer, la prima cosa che ho pensato è che la sindrome di Sheldon Cooper sta dilagando anche al cinema, e i produttori hanno pensato bene di battere il ferro dello scienziato strambo finché è caldo. È bastato aggiungere a quel personaggio un tocco di moralità (per esigenze narrative) ed una per quanto modesta vita sessuale (per esigenze di verosimiglianza) et voilà.
Ciò premesso, il film su Alan Turing è un ottimo film, scritto con estrema intelligenza, non tanto per la storia in sè che segue dinamiche relativamente prevedibili (anche se la vicenda è estremamente interessante, per quanto probabilmente molto ricamata rispetto alla realtà, ma qui lascio parlare chi se ne intende), quanto per i dettagli. Nel film c'è sempre qualcosa da decodificare per capire le dinamiche tra i personaggi; c'è sempre un codice nascosto da qualche parte da afferrare. C'è un codice per capire se una ragazza ti sta invitando al suo tavolo, c'è un codice per capire se il tuo collega è una spia sovietica, c'è un codice per dire "ti amo". Il Turing di questo film è un genio perchè padroneggia al meglio questi codici che permettono di arrivare a conclusioni razionali, ma è un uomo incapace di sopravvivere a un mondo in cui sono più l'irrazionalità e il caso a determinare gli eventi, e da qui nasce il suo dramma di uomo irrimediabilmente solo, che non si interessa di guerra e che razionalizza la violenza ma che quando si trova di fronte a un evento irrazionale come la morte di un amico del cuore è incapace di affrontarla emozionalmente.
Considerazione a margine: ormai pare quasi impossibile impostare un film seguendo una linea narrativa lineare, sono tutti salti temporali avanti e indietro. Mi chiedo, in percentuale, in quanti film sia effettivamente utile...
Voto: 7,5
Ciò premesso, il film su Alan Turing è un ottimo film, scritto con estrema intelligenza, non tanto per la storia in sè che segue dinamiche relativamente prevedibili (anche se la vicenda è estremamente interessante, per quanto probabilmente molto ricamata rispetto alla realtà, ma qui lascio parlare chi se ne intende), quanto per i dettagli. Nel film c'è sempre qualcosa da decodificare per capire le dinamiche tra i personaggi; c'è sempre un codice nascosto da qualche parte da afferrare. C'è un codice per capire se una ragazza ti sta invitando al suo tavolo, c'è un codice per capire se il tuo collega è una spia sovietica, c'è un codice per dire "ti amo". Il Turing di questo film è un genio perchè padroneggia al meglio questi codici che permettono di arrivare a conclusioni razionali, ma è un uomo incapace di sopravvivere a un mondo in cui sono più l'irrazionalità e il caso a determinare gli eventi, e da qui nasce il suo dramma di uomo irrimediabilmente solo, che non si interessa di guerra e che razionalizza la violenza ma che quando si trova di fronte a un evento irrazionale come la morte di un amico del cuore è incapace di affrontarla emozionalmente.
Considerazione a margine: ormai pare quasi impossibile impostare un film seguendo una linea narrativa lineare, sono tutti salti temporali avanti e indietro. Mi chiedo, in percentuale, in quanti film sia effettivamente utile...
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Re: C'era una volta il Cinema
in questo caso concordo, gran bel film. fa una delle cose per me più importanti al cinema: raccontare in poco tempo una storia che molta gente non conosceva. strepitosa interpretazione di cumberbatch che penso gli valga perlomeno una candidatura agli oscar. tra l'altro concordo con quanto detto da ripper tempo fa: film che piacerà molto agli academy. minoranze, anzi minoranze nelle minoranze, ricostruzione storica affidabile ma senza diventare pesante, lacrima al momento giusto: ha tutto.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto The Interview
Carino e divertente, ci sono alcune scene molto ben realizzate e riuscite. Buona prova di James Franco, gran parte delle risate sono per merito suo.
Sulla polemica politica anti Corea del Nord, Kim Jong Un viene rappresentato come un bambinone e ci sono alcuni riferimenti alla situazione del paese ma le gag del film sono rivolte anche agli USA non sono solo dirette al regime nordcoreano. Per me tanto macello per nulla.
Consigliato per farvi due risate.
ps. grazie Katy Perry per aver salvato il mondo


Carino e divertente, ci sono alcune scene molto ben realizzate e riuscite. Buona prova di James Franco, gran parte delle risate sono per merito suo.
Sulla polemica politica anti Corea del Nord, Kim Jong Un viene rappresentato come un bambinone e ci sono alcuni riferimenti alla situazione del paese ma le gag del film sono rivolte anche agli USA non sono solo dirette al regime nordcoreano. Per me tanto macello per nulla.
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Re: C'era una volta il Cinema
THE IMITATION GAME
Regia e sceneggiatura che non conoscevo per questo prodotto british al 100%.
Eccellente tecnicamente, specie per quanto riguarda fotografia, scenografia e costumi, apre una stagione di biopic che dovrebbe farla un po' da padrona nelle sale per qualche mese a venire.
A me ha ricordato molto, nella scrittura ma in generale in tutta l'impostazione, The Social Network, del ben più noto David Fincher. Al di là dei flashback legati in qualche modo ad un evento giudiziario-investigativo, il punto di contatto è proprio il fatto di aver saputo rendere avvincenti delle vicende che, prese di per sè, farebbero pensare a tutt'altro.
Se Fincher aveva offerto una regia impeccabile, i suoi colleghi inglesi sopperiscono con un casting assolutamente perfetto. Cumberbatch è tagliato alla perfezione per un ruolo così controverso. Eccellenti anche Mark Strong e il Lannister Charles Dance, che bucano lo schermo a loro piacimento. Sorprendente Keira Knightley in un ruolo squisitamente drammatico, dopo l'ottima Sabrina di A Dangerous Method.
Consigliatissimo.
p.s. Consigliatissimo, ve ne avevo già parlato, anche l'unico film di Tyldum che avevo visto prima di questo, vale a dire Headhunters, thriller credo norvegese (o danese, boh, cmq da dove arriva la solita rivale della juve nella prima fase di champions
), in cui nel cast figura un altro Lannister: Nikolaj Coster-Waldau 
Regia e sceneggiatura che non conoscevo per questo prodotto british al 100%.
Eccellente tecnicamente, specie per quanto riguarda fotografia, scenografia e costumi, apre una stagione di biopic che dovrebbe farla un po' da padrona nelle sale per qualche mese a venire.
A me ha ricordato molto, nella scrittura ma in generale in tutta l'impostazione, The Social Network, del ben più noto David Fincher. Al di là dei flashback legati in qualche modo ad un evento giudiziario-investigativo, il punto di contatto è proprio il fatto di aver saputo rendere avvincenti delle vicende che, prese di per sè, farebbero pensare a tutt'altro.
Se Fincher aveva offerto una regia impeccabile, i suoi colleghi inglesi sopperiscono con un casting assolutamente perfetto. Cumberbatch è tagliato alla perfezione per un ruolo così controverso. Eccellenti anche Mark Strong e il Lannister Charles Dance, che bucano lo schermo a loro piacimento. Sorprendente Keira Knightley in un ruolo squisitamente drammatico, dopo l'ottima Sabrina di A Dangerous Method.
Consigliatissimo.
p.s. Consigliatissimo, ve ne avevo già parlato, anche l'unico film di Tyldum che avevo visto prima di questo, vale a dire Headhunters, thriller credo norvegese (o danese, boh, cmq da dove arriva la solita rivale della juve nella prima fase di champions


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Re: C'era una volta il Cinema
Mike ha scritto:Gli Intoccabili su Rete4 e Balla coi Lupi su La7: per caso Kevin Costner ci ha lasciati?
nel dubbio sono andato con Passione, documentario di John Turturro su Napoli e le sue musiche.
Tranquillo. Kevin è vivo e lotta insieme a noi.
p.s. in realtà ti ho risposto per dirti che ho visto pure io Passione su Rai5. Turturro, per fare un po' il verso alla situazione partenopea, a volte eccede nelle defizioni, ma lavora con sincera passione ed umiltà. A me, senza capire un cazzo di musica napoletana, è piaciuto

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Re: C'era una volta il Cinema
AMERICAN SNIPER
Senza dubbio l'uscita più attesa del capodanno italiano. Si è parlato molto dell'ultima fatica di Eastwood. Animo dichiaratamente repubblicano, mai troppo in linea con la linea interventista di Bush, a 84 anni Clint sorprende per la lucidità con cui affronta il tema della guerra, mostrando grande rispetto sia per chi ce la fa, sia per chi cade di fronte a qualcosa di più grande di lui.
Vedendolo, impossibile non richiamare The Hurt Locker, rispetto al quale American Sniper potrebbe rimediare analoga fortuna presso l'Academy.
Molti i punti di contatto tra le due pellicole.
Anzichè giudicare apertamente, sia la Bigelow che Eastwood offrono differenti punti di vista, differenti chiavi di lettura.
Una riflessione generale sul tema della guerra come alienazione dell'uomo civile e del suo comportamento.
Sia Renner che Cooper interpretano eroi americani. Il primo politicamente scorretto, un badass sorretto da principi eticamente condivisibili, il secondo dichiarato eroe e martire nazionale: il navy seal per eccellenza, nato e morto per il suo paese e per difenderne i principi e gli ideali.
Espressioni differenti dello stesso problema. Entrambi non possono fare a meno della guerra. Di combattere per qualcosa.
Consigliatissimo.
Senza dubbio l'uscita più attesa del capodanno italiano. Si è parlato molto dell'ultima fatica di Eastwood. Animo dichiaratamente repubblicano, mai troppo in linea con la linea interventista di Bush, a 84 anni Clint sorprende per la lucidità con cui affronta il tema della guerra, mostrando grande rispetto sia per chi ce la fa, sia per chi cade di fronte a qualcosa di più grande di lui.
Vedendolo, impossibile non richiamare The Hurt Locker, rispetto al quale American Sniper potrebbe rimediare analoga fortuna presso l'Academy.
Molti i punti di contatto tra le due pellicole.
Anzichè giudicare apertamente, sia la Bigelow che Eastwood offrono differenti punti di vista, differenti chiavi di lettura.
Una riflessione generale sul tema della guerra come alienazione dell'uomo civile e del suo comportamento.
Sia Renner che Cooper interpretano eroi americani. Il primo politicamente scorretto, un badass sorretto da principi eticamente condivisibili, il secondo dichiarato eroe e martire nazionale: il navy seal per eccellenza, nato e morto per il suo paese e per difenderne i principi e gli ideali.
Espressioni differenti dello stesso problema. Entrambi non possono fare a meno della guerra. Di combattere per qualcosa.
Consigliatissimo.
- Mike
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Re: C'era una volta il Cinema
francilive ha scritto:Mike ha scritto:Gli Intoccabili su Rete4 e Balla coi Lupi su La7: per caso Kevin Costner ci ha lasciati?
nel dubbio sono andato con Passione, documentario di John Turturro su Napoli e le sue musiche.
Tranquillo. Kevin è vivo e lotta insieme a noi.
p.s. in realtà ti ho risposto per dirti che ho visto pure io Passione su Rai5. Turturro, per fare un po' il verso alla situazione partenopea, a volte eccede nelle defizioni, ma lavora con sincera passione ed umiltà. A me, senza capire un cazzo di musica napoletana, è piaciuto
sì, alla fine è una buona produzione, ma non ho gradito particolarmente la scelta di mettere in scena uno dopo l'altro dei videoclip delle varie canzoni. avrei preferito maggior spazio per le fasi introspettive e interviste, ma capisco anche che se il target è un pubblico completamente ignaro come può essere quello internazionale avrebbe avuto meno senso.
BannatoGerry Donato ha scritto:D'ora in poi andrebbe chiamato in tutto il forum Mike Desencadenado.
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è un forum di idioti.
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Re: C'era una volta il Cinema
Visti Gone Girl e American Sniper.
Il primo promosso con lode, era da tempo che non vedevo un trhiller che mi incollava per tutta la durata del film, finale compreso. Atmosfera molto angosciante, che mi è piaciuto moltissimo.
Il secondo visto ieri. Gran visualizzazione delle tecniche di guerra, storia molto patriottica, già vista in altre versioni, però direi che nel complesso è un bel film, anche per come struttura il rapporto guerra/ritorno del protagonista. Mi ha colpito molto il finale con la morte reale del soldato, non lo sapevo, e vedendo il modo in cui è stato commemorato, mi sorprende non conoscere minimamente la storia.
Il primo promosso con lode, era da tempo che non vedevo un trhiller che mi incollava per tutta la durata del film, finale compreso. Atmosfera molto angosciante, che mi è piaciuto moltissimo.
Il secondo visto ieri. Gran visualizzazione delle tecniche di guerra, storia molto patriottica, già vista in altre versioni, però direi che nel complesso è un bel film, anche per come struttura il rapporto guerra/ritorno del protagonista. Mi ha colpito molto il finale con la morte reale del soldato, non lo sapevo, e vedendo il modo in cui è stato commemorato, mi sorprende non conoscere minimamente la storia.



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Re: C'era una volta il Cinema
Rileggendo a caso il topic ho visto il tuo post ed a me BHD piacque un botto, lo vidi una decina di anni fa e mi ipnotizzò, mi guardai anche tutti i documentari sulla situazione in Somalia ecc. Però dovessi riguardarlo adesso concorderei con la tua analisi, ma non riuscirei a penalizzarlo dato l'amore iniziale.Bluto Blutarsky ha scritto:Sempre per la serie "Natale ma fin lì" io ho recuperato Black Hawk Down. Fatto da Dio, ma se dopo la visione il sentimento predominante è l'irrefrenabile voglia di arruolarsi nei marines ed andare a spaccare i culi ai miliziani dell'Isis, probabilmente vuol dire che qualche scollamento tra forma e contenuto c'è.
Una cosa poi mi ha colpito molto del film, la colonna sonora. Per me Zimmer qui ha fatto un lavoro eccezionale, alcuni brani mi mettono i brividi a riascoltarli, come Gortoz a Ran di Denez Prigent e Minstrel Boy di Joe Strummer

Ultima modifica di Staralfur il 06/01/2015, 13:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: C'era una volta il Cinema
[quote="Bonaz"][quote="Bluto Blutarsky"]
Mi unisco comunque alle lodi del film (come sottolineava il sempre puntuale Penny, colonna sonora magistrale. Sono convinto che Nolan dovrebbe farsi una maratona dei film di Fincher per capire come si usano le musiche in un film).
Finale angosciante e dominato dall'inquietudine come era giusto che fosse, senza catarsi e senza soddisfazione per lo spettatore. Il gruppo di ragazze sedute davanti a me è uscito sbottando proprio per il finale, il che mi ha riempito di soddisfazione.
La storia di lei gravida al momento l'ho intesa così: lei non ha fatto buttare via lo sperma che lui aveva donato al centro fecondazione, o almeno così gli ha fatto credere. Anche perchè altrimenti il riferimento a quel fatto sarebbe stato abbastanza inutile. Però non escludo di aver capito male io...
mi fate venire il dubbio di aver visto una versione extended del film.
Lui è incredulo, proprio perché non hanno avuto rapporti, e lei gli dice di aver buttato solo la notifica di distruzione e che è dispostissima a fare il test di paternità.
un film che ti tiene incollato per oltre due ore e mezza, non può che essere valutato positivamente.
Concordo con chi ritiene che la mono-espressione di Ben Affleck non sia per niente voluta.
Mi unisco comunque alle lodi del film (come sottolineava il sempre puntuale Penny, colonna sonora magistrale. Sono convinto che Nolan dovrebbe farsi una maratona dei film di Fincher per capire come si usano le musiche in un film).
Finale angosciante e dominato dall'inquietudine come era giusto che fosse, senza catarsi e senza soddisfazione per lo spettatore. Il gruppo di ragazze sedute davanti a me è uscito sbottando proprio per il finale, il che mi ha riempito di soddisfazione.
La storia di lei gravida al momento l'ho intesa così: lei non ha fatto buttare via lo sperma che lui aveva donato al centro fecondazione, o almeno così gli ha fatto credere. Anche perchè altrimenti il riferimento a quel fatto sarebbe stato abbastanza inutile. Però non escludo di aver capito male io...
mi fate venire il dubbio di aver visto una versione extended del film.

Lui è incredulo, proprio perché non hanno avuto rapporti, e lei gli dice di aver buttato solo la notifica di distruzione e che è dispostissima a fare il test di paternità.
un film che ti tiene incollato per oltre due ore e mezza, non può che essere valutato positivamente.
Concordo con chi ritiene che la mono-espressione di Ben Affleck non sia per niente voluta.
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C'era una volta il Cinema
Ieri ho visto Alabama Monroe, mi ha lasciato l'amaro in bocca, bel film
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Re: C'era una volta il Cinema
Mini rassegna ultime visioni durante le vacanze tra vecchie e nuove uscite:
Boogie Nights: P.T.A sempre una dannata sicurezza, non vedo l'ora di gustarmelo anche in versione originale, ho come la sensazione che ne guadagnerà ancora parecchio. ****
Essere John Malkovich: Genialità diffusa in questo capolavoro colpevolemente sempre ignorato. Grandissimo Malkovich e ottimo anche Cusak ****
The drop: l'ultimo film in cui possiamo ammirare il talento di James Gandolfini è un noir dalle tinte classiche con un sempre più grande Hardy, ormai stabilmente tra i migliori attori in circolazione, anche per una scelta di copioni sempre ricercata e mai banale. ****
Il diavolo veste Prada, Yes Man, La vera storia di Jack lo squartatore: a loro modo tutti carini, ma credo li dimenticherò abbastanza in fretta ***
L'ultimo capodanno: grazie a Bluto e al topic dei frame recupero questa perla, sicuramente non perfettamente riuscita, ma una roba così dannatamente pulp intinta in una italica salsa grottesca ancora non l'avevo vista, e un regista che osa così tanto mi avrà sempre
****
The guest: thriller che chissà se uscirà mai qui in Italia. Niente di clamoroso, tutto abbondantemente già visto, ma ti tiene lì fino alla fine senza annoiarti e il protagonista Dan Stevens ci offre una prova magnetica che verrà rovinata dal doppiaggio. Consigliato comunque, c'è qualità. ****
Boogie Nights: P.T.A sempre una dannata sicurezza, non vedo l'ora di gustarmelo anche in versione originale, ho come la sensazione che ne guadagnerà ancora parecchio. ****
Essere John Malkovich: Genialità diffusa in questo capolavoro colpevolemente sempre ignorato. Grandissimo Malkovich e ottimo anche Cusak ****
The drop: l'ultimo film in cui possiamo ammirare il talento di James Gandolfini è un noir dalle tinte classiche con un sempre più grande Hardy, ormai stabilmente tra i migliori attori in circolazione, anche per una scelta di copioni sempre ricercata e mai banale. ****
Il diavolo veste Prada, Yes Man, La vera storia di Jack lo squartatore: a loro modo tutti carini, ma credo li dimenticherò abbastanza in fretta ***
L'ultimo capodanno: grazie a Bluto e al topic dei frame recupero questa perla, sicuramente non perfettamente riuscita, ma una roba così dannatamente pulp intinta in una italica salsa grottesca ancora non l'avevo vista, e un regista che osa così tanto mi avrà sempre

The guest: thriller che chissà se uscirà mai qui in Italia. Niente di clamoroso, tutto abbondantemente già visto, ma ti tiene lì fino alla fine senza annoiarti e il protagonista Dan Stevens ci offre una prova magnetica che verrà rovinata dal doppiaggio. Consigliato comunque, c'è qualità. ****
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Re: C'era una volta il Cinema
Vabbe' che e' Natale e' si e' tutti piu' buoni ma ti vedo bello generoso Penny 
Io durante le vacanze ho visto solo Big Hero 6, complice mia nipote, e Come un tuono (al secolo The Place beyond the pines).
Il film Disney e' davvero ben fatto e godibile, un action comedy ricco di gag simpatiche e dal buon ritmo. E' piaciuto moltissimo al pubblico piu' giovane ma, come gia' successo per Ralph Spaccatutto ma non per Frozen (durante il quale ho seriamente meditato la martellata nelle palle come passatempo alternativo), anche al sottoscritto. Ormai sembra non si riesca a fare altro che film sui supereroi e quindi la Disney si adegua, ma il protagonista alla fine e' il simpatico robottone della locandina.
Ho visto poi Come un tuono che avevo perso quando era in proiezione al cinema. Avevo paura dell'hipsterata pesante e invece il film e' molto interessante. Diviso in tre tronconi collegati tra loro ma comunque a tratti molto diversi, e' un film con alti e bassi e molte imperfezioni ma con spunti interessanti e una storia che tutto sommato tiene e che emoziona. Gosling ormai e' entrato nel tunnel del "sono troppo figo per muovere un muscolo facciale, quindi recitero' tutti i miei film con questa espressione da bel tenebroso", anche se qui fa uno sforzo in piu' e ci ricorda che se la smettesse sarebbe anche un ottimo attore. Cooper tiene insieme la seconda parte del film e in generale tutto il cast di supporto va alla grande, capitanato da un grandissimo Ray Liotta.

Io durante le vacanze ho visto solo Big Hero 6, complice mia nipote, e Come un tuono (al secolo The Place beyond the pines).
Il film Disney e' davvero ben fatto e godibile, un action comedy ricco di gag simpatiche e dal buon ritmo. E' piaciuto moltissimo al pubblico piu' giovane ma, come gia' successo per Ralph Spaccatutto ma non per Frozen (durante il quale ho seriamente meditato la martellata nelle palle come passatempo alternativo), anche al sottoscritto. Ormai sembra non si riesca a fare altro che film sui supereroi e quindi la Disney si adegua, ma il protagonista alla fine e' il simpatico robottone della locandina.
Ho visto poi Come un tuono che avevo perso quando era in proiezione al cinema. Avevo paura dell'hipsterata pesante e invece il film e' molto interessante. Diviso in tre tronconi collegati tra loro ma comunque a tratti molto diversi, e' un film con alti e bassi e molte imperfezioni ma con spunti interessanti e una storia che tutto sommato tiene e che emoziona. Gosling ormai e' entrato nel tunnel del "sono troppo figo per muovere un muscolo facciale, quindi recitero' tutti i miei film con questa espressione da bel tenebroso", anche se qui fa uno sforzo in piu' e ci ricorda che se la smettesse sarebbe anche un ottimo attore. Cooper tiene insieme la seconda parte del film e in generale tutto il cast di supporto va alla grande, capitanato da un grandissimo Ray Liotta.
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Re: C'era una volta il Cinema
Lo Hobbit 3: avete già detto tutto voi. un sacco di mazzate, notevoli effetti speciali e poco altro. deludente.
City of God: arrivo in ritardo di anni, ma il film è davvero pregevole.
Giorni di un futuro passato: ovvero dobbiamo fare un film con utilizzando gli attori più gettonati del momento, ma anche con gli attori originali... come possiamo fare... rimandiamo Jackman nel passato (tanto non invecchia mai) con Fassbender, McAvoy e la Lawrence. già che ci siamo, facciamo risorgere Jean Grey e Ciclope, che possono venire utili anche nel filone Wolverinistico. E poi ci buttiamo pure una scena dell'antico Egitto - dopo i titoli di coda - con un tipo che costruisce le piramidi con la forza del pensiero e, lontani, ci sono pure i 4 cavalieri dell'apocalisse (mutanti, ovviamente
)Se ne viene fuori una roba decente, tanto meglio. intanto abbiamo materiale per altri 3-4 (pronti per X-Men: Apocalypse boooooom che sarà il seguito del penultimo film. va bene che adesso si può viaggiare nel tempo, ma fate almeno le trilogie in ordine)
operazione riuscita.
Le miserables: ma... ma.. Crowe fa il cantante?!? si, vabbè, ciao.
City of God: arrivo in ritardo di anni, ma il film è davvero pregevole.
Giorni di un futuro passato: ovvero dobbiamo fare un film con utilizzando gli attori più gettonati del momento, ma anche con gli attori originali... come possiamo fare... rimandiamo Jackman nel passato (tanto non invecchia mai) con Fassbender, McAvoy e la Lawrence. già che ci siamo, facciamo risorgere Jean Grey e Ciclope, che possono venire utili anche nel filone Wolverinistico. E poi ci buttiamo pure una scena dell'antico Egitto - dopo i titoli di coda - con un tipo che costruisce le piramidi con la forza del pensiero e, lontani, ci sono pure i 4 cavalieri dell'apocalisse (mutanti, ovviamente

operazione riuscita.

Le miserables: ma... ma.. Crowe fa il cantante?!? si, vabbè, ciao.