C'era una volta il Cinema
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto in queste feste natalizie The Drop (Chi è senza colpa, in italiano) con Gandolfini, alla sua ultima apparizione sullo schermo prima della morte, e Tom Hardy che offre un'altra grandissima interpretazione dopo Locke.
Bel thriller che non fa del ritmo il suo punto forte, è infatti abbastanza lento nel suo incedere, ma questo è sicuramente un punto a suo favore permettendoci di capire meglio i personaggi e lo sviluppo della storia non risultando mai noioso. Hardy e Gandolfini ottimi. Finale molto bello e per me azzeccato
Consigliato.
Bel thriller che non fa del ritmo il suo punto forte, è infatti abbastanza lento nel suo incedere, ma questo è sicuramente un punto a suo favore permettendoci di capire meglio i personaggi e lo sviluppo della storia non risultando mai noioso. Hardy e Gandolfini ottimi. Finale molto bello e per me azzeccato
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto Lone Survivor
Sarà che ho un amore e una venerazione per i SEAL, ma è un film veramente fantastico, che ti fa immedesimare nei personaggi come non mi era mai capitato.
Tensione ai massimi livelli, 2 ore che volano via
Consigliatissimo a chi non l'ha ancora visto
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Giordan ha scritto: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: C'era una volta il Cinema
Sempre per la serie "Natale ma fin lì" io ho recuperato Black Hawk Down. Fatto da Dio, ma se dopo la visione il sentimento predominante è l'irrefrenabile voglia di arruolarsi nei marines ed andare a spaccare i culi ai miliziani dell'Isis, probabilmente vuol dire che qualche scollamento tra forma e contenuto c'è.
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Re: C'era una volta il Cinema
Bonaz ha scritto:![]()
Patient capisce solo di figa (cit)
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Re:
Ma se in Italia lo propongono così tante volte a Natale è probabile che qualcuno lo possa definire cinepanettone.SafeBet ha scritto:La prima è già dirimente ragione per cui Trading Places non é un cinepanettone é che non uscì sotto natale.
Quel tipo di comicità (Vacanze di Natale, etc) ha un filo comune anche con l'estate e la Pasqua.
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C'era una volta il Cinema
Non peggiorare ulteriormente la tua situazione, Patient! 

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Re: C'era una volta il Cinema
Ultime 3 visioni, le prime due parecchio gaie tra l'altro
Behind the candelabra: la storia del pianista-showman Liberace e della sua relazione con il giovane Thorson. Film che non ha trovato distribuzione nelle sale in quanto a detta dello stesso Soderbergh: « Nessuno l'avrebbe fatto, siamo andati da tutti in città. Tutti dissero che era troppo gay. E questo è successo dopo I segreti di Brokeback Mountain tra l'altro, che non è così divertente come questo film. Ero sbalordito. Non aveva senso per nessuno di noi. » e quindi è passato direttamente in televisione. Michael Douglas è magnetico e per conto mio ci lascia una prestazione da urlo, di quelle da ricordare, ben spalleggiato dal sempre eccellente Matt Damon. Il biopic non è noioso e pedissequo, si concentra sui due personaggi ma ci tracina anche in un mondo dello spettacolo dove l'omossessualità era ancora un tabù sentitissimo e l'AIDS stava appena cominciando a mietere le sue vittime. In scena ci son praticamente sempre loro, ma è veramente un piacere vederli recitare. Regia e fotografia da applausi.
Consigliato.
****
Pride: qui invece siamo nell'Inghilterra di Margaret Tatcher, e ci viene narrata la storia del movimento gay che appoggio la lotta dei minatori in sciopero, anche qua dovendo scontrarsi con l'odio dell'opinione pubblica e di gran parte dei minatori stessi, non entusiasti di ricevere l'aiuto dei "pervertiti". Al contrario del film precedente qui temi seri come la discriminazione sessuale, le lotte sindacali e la crisi economica vengono affrontati con un tono da commedia, niente di male se non fosse che ci troviamo di fronte alla sagra del già visto, con personaggi noiosi e prevedibili scritti con il solito stampino delle commedie per famiglie, pronte al momento giusto a premere sul pedale dell'emotività per portarti alla lacrima facile. Interpretazioni scadenti e scontatezza variegata lungo tutto l'arco della pellicola. Peccato, perchè una storia così avrebbe meritato ben altra rappresentazione. Rivedersi "Milk" di Van Sant e prendere appunti per quanto riguarda temi simili.
**
Gone girl: il miglior lavoro di di quel grandissimo regista di Fincher? Non un idea peregrina per quanto mi riguarda, travolto da 2 ore e mezza di grandissimo cinema, intrattenimento puro. La Pike è fantastica, da brividi veri la sua interpretazione, Affleck è vero che ben si presta con la sua faccia imbolsita a rispecchiare lo stato d'animo del personaggio, ma diverse volte un minimo più di emozione sarebbe stato il caso di farla trasparire, imho troppo trattenuto in diverse parti del film. Indubbiamente negli anni tenderemo a ricordare la terrificante espressione fredda di lei.
La regia di Fincher è pulita, essenziale e metodica, come il carattere della sua protagonista. Ho apprezzato poi la colonna sonora discreta e mai riempitiva di scene che altRimenti avrebbero perduto la loro ragion d'essere.
Stra consigliato.
*****
Bella riflessione sui media e sul loro esasperare queste situazioni, mi è venuto spontaneo pensare durante il film al caso del bambino Loris ucciso qualche settimana fà, dove nei giorni immediatamente successivi si lesse veramente tutto e il contrario di tutto solo per riempire pagine di giornali e servizi dei TG.
QUALCHE APPUNTO E DOMANDA:
- Lei alla fine del film è incinta, ma non ho ben capito di chi. Un amico sosteneva fosse del marito, mentre a me non torna con il fatto che lei avesse rubato l'urina dell'amica per simulare la gravidanza. Imho quindi è incinta di Barney, il quale prima di venir sgozzato ha fatto in tempo a iniettarle il frutto del suo amore. Il marito però non lo sa e crede sia suo, quindi rimane con lei e non l'abbandona. Mi sapete dare una risposta voi?
- Qualche americanata comunque c'è, imputabile comunque al romanzo dal quale è tratto il film: mi è sembrato veramente forzato simulare un rapimento di settimane in una casa come quella d Barney senza che la polizia trovi altre tracce o scopra comunque che è una boiata, posto che era anche strapieno di telecamere.

Behind the candelabra: la storia del pianista-showman Liberace e della sua relazione con il giovane Thorson. Film che non ha trovato distribuzione nelle sale in quanto a detta dello stesso Soderbergh: « Nessuno l'avrebbe fatto, siamo andati da tutti in città. Tutti dissero che era troppo gay. E questo è successo dopo I segreti di Brokeback Mountain tra l'altro, che non è così divertente come questo film. Ero sbalordito. Non aveva senso per nessuno di noi. » e quindi è passato direttamente in televisione. Michael Douglas è magnetico e per conto mio ci lascia una prestazione da urlo, di quelle da ricordare, ben spalleggiato dal sempre eccellente Matt Damon. Il biopic non è noioso e pedissequo, si concentra sui due personaggi ma ci tracina anche in un mondo dello spettacolo dove l'omossessualità era ancora un tabù sentitissimo e l'AIDS stava appena cominciando a mietere le sue vittime. In scena ci son praticamente sempre loro, ma è veramente un piacere vederli recitare. Regia e fotografia da applausi.
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Pride: qui invece siamo nell'Inghilterra di Margaret Tatcher, e ci viene narrata la storia del movimento gay che appoggio la lotta dei minatori in sciopero, anche qua dovendo scontrarsi con l'odio dell'opinione pubblica e di gran parte dei minatori stessi, non entusiasti di ricevere l'aiuto dei "pervertiti". Al contrario del film precedente qui temi seri come la discriminazione sessuale, le lotte sindacali e la crisi economica vengono affrontati con un tono da commedia, niente di male se non fosse che ci troviamo di fronte alla sagra del già visto, con personaggi noiosi e prevedibili scritti con il solito stampino delle commedie per famiglie, pronte al momento giusto a premere sul pedale dell'emotività per portarti alla lacrima facile. Interpretazioni scadenti e scontatezza variegata lungo tutto l'arco della pellicola. Peccato, perchè una storia così avrebbe meritato ben altra rappresentazione. Rivedersi "Milk" di Van Sant e prendere appunti per quanto riguarda temi simili.
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Gone girl: il miglior lavoro di di quel grandissimo regista di Fincher? Non un idea peregrina per quanto mi riguarda, travolto da 2 ore e mezza di grandissimo cinema, intrattenimento puro. La Pike è fantastica, da brividi veri la sua interpretazione, Affleck è vero che ben si presta con la sua faccia imbolsita a rispecchiare lo stato d'animo del personaggio, ma diverse volte un minimo più di emozione sarebbe stato il caso di farla trasparire, imho troppo trattenuto in diverse parti del film. Indubbiamente negli anni tenderemo a ricordare la terrificante espressione fredda di lei.
La regia di Fincher è pulita, essenziale e metodica, come il carattere della sua protagonista. Ho apprezzato poi la colonna sonora discreta e mai riempitiva di scene che altRimenti avrebbero perduto la loro ragion d'essere.
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QUALCHE APPUNTO E DOMANDA:
- Lei alla fine del film è incinta, ma non ho ben capito di chi. Un amico sosteneva fosse del marito, mentre a me non torna con il fatto che lei avesse rubato l'urina dell'amica per simulare la gravidanza. Imho quindi è incinta di Barney, il quale prima di venir sgozzato ha fatto in tempo a iniettarle il frutto del suo amore. Il marito però non lo sa e crede sia suo, quindi rimane con lei e non l'abbandona. Mi sapete dare una risposta voi?
- Qualche americanata comunque c'è, imputabile comunque al romanzo dal quale è tratto il film: mi è sembrato veramente forzato simulare un rapimento di settimane in una casa come quella d Barney senza che la polizia trovi altre tracce o scopra comunque che è una boiata, posto che era anche strapieno di telecamere.
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Re: C'era una volta il Cinema
Sicuramente, anche perchè dei due precedenti amanti, tra i naturali sospettati oltre al marito, la polizia, in qualsiasi indagine normale, avrebbe seguito ogni possibile traccia.
La casa sul lago, per quanto isolata, sarebbe subito risultata tra le proprietà del facoltoso spasimante della troiona. Poi c'è anche il discorso che senza un mandato, non avrebbero potuto ispezionarla, ecc. Ma da li a non prenderla nemmeno in considerazione, ce ne passava...
p.s. quanto al figlio, difficile saperlo, nel senso che per avere il dubbio, il buon Ben se l'è comunque bombata... cadendo nel tranello.
La casa sul lago, per quanto isolata, sarebbe subito risultata tra le proprietà del facoltoso spasimante della troiona. Poi c'è anche il discorso che senza un mandato, non avrebbero potuto ispezionarla, ecc. Ma da li a non prenderla nemmeno in considerazione, ce ne passava...
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Re: C'era una volta il Cinema
Visto anche io Gone Girl. Ottimo film, soprattutto per il genere e la media di quelli visti "recentemente". Bravissima lei e in generale tutto ottimo per almeno 2/3. La parte finale, non so se sia stata seguita alla lettera la trama del libro, mi ha lasciato un pò così, perplesso diciamo. Alcuni punti di domanda lasciati sospesi e conclusioni che "cadono dal cielo". Abbastanza tipici comunque in certi thriller moderni, soprattutto americani.
Nel complesso comunque buon film, avercene.
Non ho letto il libro, ma da quando le rubano i soldi mi sembra un susseguirsi di forzature che mi hanno fatto storcere il naso.
Ottima comunque l'inquietudine quando lei torna a casa, anche se poi il finale mi sembra un po' buttato là. Io avevo capito che lei prima finge di essere incinta, poi pensavo fosse rimasta incinta con la "provetta" che in verità non era stata distrutta o qualcosa del genere.
Mi piacciono comunque i finali non a lieto fine comunque!
Nel complesso comunque buon film, avercene.
Non ho letto il libro, ma da quando le rubano i soldi mi sembra un susseguirsi di forzature che mi hanno fatto storcere il naso.
Ottima comunque l'inquietudine quando lei torna a casa, anche se poi il finale mi sembra un po' buttato là. Io avevo capito che lei prima finge di essere incinta, poi pensavo fosse rimasta incinta con la "provetta" che in verità non era stata distrutta o qualcosa del genere.
Mi piacciono comunque i finali non a lieto fine comunque!

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Re: C'era una volta il Cinema
PENNY ha scritto:Affleck è vero che ben si presta con la sua faccia imbolsita a rispecchiare lo stato d'animo del personaggio, ma diverse volte un minimo più di emozione sarebbe stato il caso di farla trasparire, imho troppo trattenuto in diverse parti del film.
A me il sospetto che, più che trattenuto, fosse semplicemente il solito Affleck monoespressione è venuto

Mi unisco comunque alle lodi del film (come sottolineava il sempre puntuale Penny, colonna sonora magistrale. Sono convinto che Nolan dovrebbe farsi una maratona dei film di Fincher per capire come si usano le musiche in un film).
Finale angosciante e dominato dall'inquietudine come era giusto che fosse, senza catarsi e senza soddisfazione per lo spettatore. Il gruppo di ragazze sedute davanti a me è uscito sbottando proprio per il finale, il che mi ha riempito di soddisfazione.
La storia di lei gravida al momento l'ho intesa così: lei non ha fatto buttare via lo sperma che lui aveva donato al centro fecondazione, o almeno così gli ha fatto credere. Anche perchè altrimenti il riferimento a quel fatto sarebbe stato abbastanza inutile. Però non escludo di aver capito male io...
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Re: C'era una volta il Cinema
Beh, Trent è Trent.
(per la colonna sonora)
Lo vedrò stasera. Mi avete messo un mucchio di hype.



Lo vedrò stasera. Mi avete messo un mucchio di hype.
BruceSmith ha scritto:in coppia con raid, hanno rispolverato il sempre attuale poliziotto buono - poliziotto cattivo, portandosi ai livelli di coppie leggendarie tipo Riggs-Martaugh, Cohle-Hart, Starsky-Hutch o ErMonnezza-Bombolo.
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Re: C'era una volta il Cinema
Sulla questione quoto Bluto, anche per me è andata in quel modo.
Trent Reznor
A me il finale è piaciuto molto non scontato, inquietante ed angosciante. Giusto così per me, sono stato molto più soddisfatto per questo tipo di finale che per un finale "rose e fiori" o comunque accomodante per lo spettatore.
Trent Reznor

A me il finale è piaciuto molto non scontato, inquietante ed angosciante. Giusto così per me, sono stato molto più soddisfatto per questo tipo di finale che per un finale "rose e fiori" o comunque accomodante per lo spettatore.
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Re: C'era una volta il Cinema
ride_the_lightning ha scritto:Beh, Trent è Trent.![]()
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(per la colonna sonora)
a proposito, ha lavorato con Fincher anche in The Social Network. visto recentemente, film davvero ben fatto (e, a quanto ho capito, nemmeno troppo lontano dalla realtà).
ps. mi date qualche chiave di lettura di The Master? al netto delle interpretazioni sontuose, non mi ha detto molto.