Mazziero ha scritto:Anche io sono per i calendari con cadenza settimanale.
Nell'anno del lockout, tutti i giorni, le squadre avevano più o meno lo stesso numero di giocatori in campo, in un anno normale ci sono giorni con molti uomini in campo e giorni con pochi/quasi nessuno ed il calendario NHL è regolato a cadenza settimanale con una maggiore concentrazione nei giorni del fine settimana (ad eccezione delle settimane con le festività tipo Columbus day, Ringraziamento etc.). Secondo me con un calendario con una cadenza non settimanale ci esponiamo maggiormente al rischio di matchup influenzati da un diverso numero di uomini in campo dovuto culo/sfiga.
Il diverso numero di giocatori in campo è sempre un problema, qualsiasi sia la lunghezza del matchup: certe squadre reali hanno settimane in cui giocano una sola partita in una settimana. Io ricordo che due anni fa c'era l'abitudine di lamentarsi a ogni inizio matchup del fatto che quella settimana "a lui giocano più giocatori" (cit.)
Penso che alla fine della regular season la classifica rispecchi abbastanza bene i valori in campo, indipendentemente da quali squadre sono state incontrate, infatti solitamente il divario tra la quarta e la quinta è netto.
Questa frase, perdonami, non ha molto senso. "Rispecchiare i valori in campo" e "avere un divario netto" non hanno alcuna correlazione.
Se due squadre fossero equivalenti, una situazione che rispecchiasse i valori del campo le dovrebbe vedere vicine.
Nel complesso, ci sono un mucchio di fattori che influenzano la classifica finale e che sono fuori dal nostro controllo: infortuni, picchi di forma fuori tempo, dispute interne agli spogliatoi, attacchi di Escherichia Coli che coinvolgono le anche (!!!) ( ), rookie che ottengono playing time a danno di giocatori più forti ma in scadenza, shootout di un portiere nella settimana in cui il nostro avversario ne fa due, eccetera.
Poi ci sono le dinamiche interne alla nostra lega, che possiamo tentare di limitare. Facciamo il possibile per evitare il tanking, cerchiamo di evitare affari squilibrati and so on, ma dovremmo accettare che una squadra non debba affrontare la prima e la seconda in classifica mentre la sua diretta concorrente non deve affrontare l'ultima e la penultima?
Si tratta semplicemente di ridurre, per quanto possibile, gli effetti del caso e del culo nei campi dove possiamo farlo.