FletcherLynd ha scritto:qualunque scelta si prenda dev'essere ponderata, non si può decidere in base all'emozione del momento, quello si chiama "sbroccare".
prandelli non andava bene perché faceva un calcio troppo macchinoso e faceva troppo affidamento sui veterani e sui suoi pretoriani? allora non ha senso sbavare per donadoni, che commise ESATTAMENTE gli stessi errori.
i veterani non vanno bene perché hanno spaccato lo spogliatoio? ok, allora via buffon, de rossi e bonucci. ma via anche balotelli.
i veterani non vanno bene perché sono vecchi? ok, allora via buffon, pirlo, barzagli, cassano. ma non si può dire sin d'ora "via anche chiellini, bonucci e de rossi", perché nel 2016 dovrebbero essere ancora perfettamente abili e arruolabili, e quindi è tutto da dimostrare che per quella data ci saranno giocatori più validi nei loro ruoli.
OK, parto da qui.
Non riassumo il pensiero di tutti prima di me, quindi possibile che ripeta qualcosa detto già da altri.
La FIGC adesso ha premuto il panic mode nè più nè meno di come ha fatto Prandelli dopo il primo tempo di Italia-Costa Rica. Persone che si sono dimesse che parlano di come dovrebbe comportarsi la federazione dopo, iter e tempistiche non chiare, quando la nomina del nuovo CT deve per forza arrivare abbastanza in fretta e, soprattutto, essere ben oculata come dice Fleccio.
Ossia: prendiamoci per bene la calma, capiamo chi sono e come si adatta il loro tipo di calcio al materiale che abbiamo noi, e poi scegliamo fra i papabili. Senza (e questo lo dico io) neanche precluderci l'eventualità di chiamare un CT non Italiano (ma qui so di essere impopolarissimo).
Capitolo veterani: Ora sto sentendo che Pirlo avrebbe fatto dietro-front sulle sue dimissioni. Parere mio: secondo me vuol prima capire chi chiamano come allenatore, e poi decide per davvero.
Ad ogni modo, in generale. Chi sono al momento i "veterani"? Pirlo stesso, Buffon, Barzagli, De Rossi. Più per età che per esperienza. Perchè si chiede un passo indietro? In genere per due motivi: a) ti sei imbrocchito oppure non ce la fai più fisicamente b) perchè dietro di te c'è qualcosa di concreto che può prendere il tuo posto. Il primo esempio può essere (con un distinguo che dirò) quello di Barzagli: fisicamente comincia a sentire la fatica ed averlo a posto per 20 giorni dopo che ha tirato la carretta per mesi in campionati e coppe, comincia ad essere non solo difficile ma anche controproducente per lui. Il distinguo è che rappresenta, comunque, il calciatore più forte dei centrali, per i quali il ricambio manca e pertanto gli si potrebbe chiedere di fare uno sforzo (certo che pensare che la terra dei Baresi, dei Nesta e dei Cannavaro debba chiedere uno sforzo a Barzagli che non è manco la mutanda di questi, è un segnale di quanto siamo caduti in basso).
Secondo caso: è, a mio parere, quello che calza di più con Buffon (di lui ne parlerà anche in separata sede) e, un pò meno, per Pirlo.
Pound for pound, sono ancora tra i calciatori più forti che abbiamo in assoluto, e quasi certamente anche nel loro ruolo. Ma, fortunatamente, per un Buffon che ha vissuto e lottato insieme a noi per tre lustri, ci sono un Sirigu sempre più concreto e affidabile, ci sono tre o anche quattro ventenni dalle buone/ottime prospettive, per i quali almeno uno può avere chances di esplodere... In vista di un rinnovamento, un cambio del genere sarebbe come minimo auspicabile, perchè nel 2018 Buffon avrà 40 anni, mentre Sirigu 31 e i classe '92 e '93 saranno nel pieno delle loro forze. Ma se non gli si fa fare esperienza ora, in Nazionale, quando la dovranno fare? Quindi non solo l'addio a Buffon sarebbe indolore, ma anche auspicabile. Si perderà in carisma? Ho qualche strale da dire a riguardo, dopo.
Per Pirlo, il discorso è simile, anche se meno netto. A centrocampo la sua utilità è ancora indiscussa, ma allo stesso tempo c'è Verratti che, giorno dopo giorno, dovrà per forza reclamare sempre più spazio. Ha il talento e - si è visto in questo mondiale - anche le motivazioni concrete per farlo. Ma se Pirlo rimarrà in cabina di regia, l'unica cosa che si creerà sarà un conflitto fra lui e Verratti, per questioni di..
Lebensraum. Il risultato sarebbe che uno non giocherebbe bene come sa e per l'altro, non potremmo sapere come e quanto vale davvero con le chiavi di Pietro della squadra in mano. Ora, indipendentemente dal suo ritiro o meno, fossi nel nuovo CT, andrei da Pirlo e gli direi: Andrea, grazie di tutto, ma ciao (Peraltro Pirlo è uno che vedrei benissimo, dopo il ritiro, nello staff tecnico federale).
De Rossi. Ne parlo, richiamando Buffon. A me non è andata per niente giù quella grande meschinità di riferire alle telecamere (a pochi minuti da una eliminazione mondiale, quindi anche sotto l'effetto dell'adrenalina del caso), le cose interne dello spogliatoio. Tanto più quando uno dei due è il capitano quindi, in un certo senso, il custode dello spogliatoio stesso. Potevano essersi anche lanciati i piatti li dentro, non si doveva sapere. Specialmente in un'epoca nella quale ti scrivono un articolo di giornale anche se cambi pettinatura. L'hanno fatto apposta. L'hanno premeditato. L'hanno fatto per ostracizzare un compagno di squadra (Balotelli) che, al massimo, doveva essere il CT a prendere Balotelli ed, eventualmente, a dire "Mario, sei fuori" a mò di Briatore. Ma loro no. Chi si credevano di essere, in quel momento? Chi gli aveva dato l'arroganza di parlare così di un loro compagno? Questo mi fa pensare a tutte le divisioni che c'erano in seno allo spogliatoio e, conseguentemente due cose: 1) che Buffon non è stato un capitano con buon pugno per mettere a tacere ogni malcontento in nome della squadra e 2) che forse l'autorevolezza di alcuni (Si, proprio Buffon e De Rossi) non fosse tale ma piuttosto autorità e che proprio quella fosse la causa o una delle cause del malcontento generale dello spogliatoio.
In ognuno dei casi, fossi nel nuovo CT, darei il benservito ad entrambi.
Perchè la squadra si deve riformare, sia dal punto di vista degli uomini, che da quello della metnalità dentro. Se anche uno solo di questi rientra nello spogliatoio, lo fa anche a nome di un "partito" che questo appoggia e che rappresenta, e che tenderà automaticamente, di unovo, a privilegiare alcune scelte in luogo di altre. Quindi basta, via.