NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
West però vinse l'Mvp segnandone 38 di media, in una serie equilibratissima finita alla settima.
Peraltro era la prima volta che assegnavano il premio (1969)
Ad oggi non esiste al mondo darlo a Lebron: la sua squadra è sotto 3-1, le 3 L sono state 3 blowout e ha giocato 1 sola grande partita su 4.
Sarebbe veramente ridicolo premiare lui, ripeto ad oggi
Peraltro era la prima volta che assegnavano il premio (1969)
Ad oggi non esiste al mondo darlo a Lebron: la sua squadra è sotto 3-1, le 3 L sono state 3 blowout e ha giocato 1 sola grande partita su 4.
Sarebbe veramente ridicolo premiare lui, ripeto ad oggi
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
T-Time ha scritto:West però vinse l'Mvp segnandone 38 di media, in una serie equilibratissima finita alla settima.
Peraltro era la prima volta che assegnavano il premio (1969)
Ad oggi non esiste al mondo darlo a Lebron: la sua squadra è sotto 3-1, le 3 L sono state 3 blowout e ha giocato 1 sola grande partita su 4.
Sarebbe veramente ridicolo premiare lui, ripeto ad oggi
Ma ci mancherebbe anche che glielo dessero
Gli Spurs hanno finora distrutto il concetto di one man basketball (non per dire che LeBron giochi egoisticamente, anzi. Mi riferisco al naturale divario tra la superstar e il resto dei compagni, che determina fisiologicamente un accentramento del gioco su un singolo da parte della squadra con la superstar)
Io sognerei di vedere per la prima volta qualche MVP ex aequo.
Una premiazione al concetto di squadra..
Potenzialmente mettere sullo stesso gradino Tony Parker, Tim Duncan e Kahwi Leonard
Boh sarà fantascienza romantica, ma veramente premiare uno solo non rappresenta simbolicamente nulla per la grandezza di questa squadra.
Se bisogna creare un precedente storico, mai come ora ce n'è l'opportunità

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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Premiando eventualmente Leonard in caso di eventuale vittoria neroargento, si premierebbe un ragazzo straordinariamente estraneo al clichè della giovane stella in Hype continuo ( confrontare con le giovani teste vuote di Indy).
Si premierebbe un clutch player di apperna 22 anni ( perchè le due prestazioni monstre delle finals seguono gara6 delle WCF e gara 6 e 7 dell'anno passato)
Si premierebbe un sistema in grado di capire che sotto la scorza poco appariscente si celava un diamante, lo ha preso alla 15, sgrezzato, rifinito, reso lucente dandogli fiducia e gradi da ufficiale in pochissimo tempo, perchè pochissimo tempo era quello a disposizione dei Big Three.
Premiando eventualmente Diaw, si premierebbe la vittoria della mente sul corpo.
Si premierebbe un clutch player di apperna 22 anni ( perchè le due prestazioni monstre delle finals seguono gara6 delle WCF e gara 6 e 7 dell'anno passato)
Si premierebbe un sistema in grado di capire che sotto la scorza poco appariscente si celava un diamante, lo ha preso alla 15, sgrezzato, rifinito, reso lucente dandogli fiducia e gradi da ufficiale in pochissimo tempo, perchè pochissimo tempo era quello a disposizione dei Big Three.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
però certo giudizi andrebbero inquadrati nel contesto.
riley e tutta l'organizzazione (indipendentemente dal numero di titoli vinti) hanno fatto un lavoro incredibile mettendo in piedi una squadra capace di essere competitiva ai massimi livelli per anni (non come ad esempio i celtics di quache hanno fà che già al momento della costruzione avevano una expiration date di 2-3 anni al max). infatti miami ha grandissime chance di tornare alle finals già la prossima stagione e anche quella successiva, e quindi di vincere altri anelli perchè non è che ogni anno ci sono questi spurs dall'altra parte.
detto questo però, è indubbio che miami ad est non ha avuto nessuna rivale seria tolti i pacers dello scorso anno e che quindi arrivare in finale per 4 anni di fila non sia stata questa impresa titanica come può esserlo in una western-conference dove spesso i playoff sono tostissimi.
chi avrebbe dovuto arrivare alle finals in questi ultimi 4 anni? NY? chicago (senza rose)? boston? washington? new jersey?
l'unica contender seria, ripeto, sono stati i pacers versione 2013. già quelli di quest'anno non erano ai livelli della passata stagione e quelli di domani sono pieni di incognite.
riley e tutta l'organizzazione (indipendentemente dal numero di titoli vinti) hanno fatto un lavoro incredibile mettendo in piedi una squadra capace di essere competitiva ai massimi livelli per anni (non come ad esempio i celtics di quache hanno fà che già al momento della costruzione avevano una expiration date di 2-3 anni al max). infatti miami ha grandissime chance di tornare alle finals già la prossima stagione e anche quella successiva, e quindi di vincere altri anelli perchè non è che ogni anno ci sono questi spurs dall'altra parte.
detto questo però, è indubbio che miami ad est non ha avuto nessuna rivale seria tolti i pacers dello scorso anno e che quindi arrivare in finale per 4 anni di fila non sia stata questa impresa titanica come può esserlo in una western-conference dove spesso i playoff sono tostissimi.
chi avrebbe dovuto arrivare alle finals in questi ultimi 4 anni? NY? chicago (senza rose)? boston? washington? new jersey?
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Doc Rivers guarded Dale Curry. Austin Rivers cannot guard Steph Curry.
"Cold" Klay looks like a lot of other cold shooters. "Hot" Klay is like no other.
I'm not going to say that Curry is God. But he is definitely a god.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
MAh...si potrà giudicare solo a ciclo finito.flash ha scritto:però certo giudizi andrebbero inquadrati nel contesto.
riley e tutta l'organizzazione (indipendentemente dal numero di titoli vinti) hanno fatto un lavoro incredibile mettendo in piedi una squadra capace di essere competitiva ai massimi livelli per anni (non come ad esempio i celtics di quache hanno fà che già al momento della costruzione avevano una expiration date di 2-3 anni al max). infatti miami ha grandissime chance di tornare alle finals già la prossima stagione e anche quella successiva, e quindi di vincere altri anelli perchè non è che ogni anno ci sono questi spurs dall'altra parte.
detto questo però, è indubbio che miami ad est non ha avuto nessuna rivale seria tolti i pacers dello scorso anno e che quindi arrivare in finale per 4 anni di fila non sia stata questa impresa titanica come può esserlo in una western-conference dove spesso i playoff sono tostissimi.
chi avrebbe dovuto arrivare alle finals in questi ultimi 4 anni? NY? chicago (senza rose)? boston? washington? new jersey?
l'unica contender seria, ripeto, sono stati i pacers versione 2013. già quelli di quest'anno non erano ai livelli della passata stagione e quelli di domani sono pieni di incognite.
Due individualità, due personalità come LBJ e DW ed un terzo( secondo?) violino come Bosh son complicate da far convivere...e tutto sommato le finals dell'anno scorso hanno mostrato che il meccanismo, sottoposto a stress, tira fuori i suoi limiti (perchè anche l'anno scorso si parlava più o meno velatamente di due unit alternative con a capo rispettivamente DW e LBJ)
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Esatto ma è chiaro che il sistema di gioco Heat fatica a sopravvivere quando Wade è in ombra, perchè il quintetto ideale è Lebron+4 tiratori. Si vede in molte fasi del gioco come Spo alterni Wade e James e, che, quando abbia problemi tolga Wade dopo pochi minuti del quarto per mettere tiratori. E' un sistema che ha limiti abbastanza chiari. Lo stesso Bosh ora è quasi solo un tiratore da 3 punti per "colpa" di questo sistema che limita molto le sue potenzialità offensive.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
leggo delle cose assurde...
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Colpo di reni meraviglioso per duncan in questo finale di carriera, nelle stagioni precedenti a queste ultime due mi era sembrato quasi che finito 

qui giaceva un tempo una gif di katy perry
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
kobe 84 ha scritto:Colpo di reni meraviglioso per duncan in questo finale di carriera, nelle stagioni precedenti a queste ultime due mi era sembrato quasi che finito
Proprio x questo l'eventuale MVP lo darei a lui tra i neroargento....



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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
A (parziale) giustificazione di Miami c'è da dire che il three-peat è qualcosa di massacrante sia a livello fisico che psicologico! Tutti i giocatori che hanno fatto quell'impresa hanno parlato della difficoltà di tenere un livello così alto per tanto tempo, soprattutto nel terzo anno, dove hai già un anello per mano e la fatica inizia a farsi veramente sentire. Gli Heat sono stati indubbiamente aiutati dalla scarsa competitività della Estern, ma a suo tempo anche Magic Johnson è stato aiutato dal fatto che l'ovest era più facile mentre Bird si è prosciugato prima giocando ad est...
Tornando a noi, Popovich ha capito come sfruttare questa stanchezza rivoltando la fisicità di Miami contro se stessa: "Siete più fisici e atletici? Vi piace correre? Bene, allarghiamo le spaziature, facciamo girare ancora di più la palla, alziamo il pick'n'roll e vediamo come ve la cavate...". Non solo gli Heat hanno palesato grandi difficoltà a contrastare questo gameplan in difesa, ma la fatica si è fatta sentire soprattutto in attacco, dove col passare dei minuti veniva a mancare la forza e la lucidità. Del resto far girare la palla è notoriamente meno faticoso che correrci dietro, e dall'altro lato del campo una difesa con un cardine e il sistema che gira attorno è meno affaticante che i continui tentativi di penetrazione a canestro dei singoli di Miami. Aggiungiamoci la rotazione corta di South Beach contro quella totale dei texani e il gioco è fatto.
Il grande merito di Pop per me sta proprio qui: ha ingabbiato gli Heat sfruttando il loro modo di giocare e dunque le loro caratteristiche e l'uomo decisivo per fare ciò è stato indubbiamente Diaw. Possibile MVP o meno, la mossa tattica fondamentale è stata proprio il suo inserimento che ha costretto gli avversari a estremizzare il loro gameplan finendo per subirlo.
Miami non ha avuto modo di rispondere tatticamente a tutto ciò. Solitamente lo fa aumentando l'intensità e accendendo il talento dei suoi singoli per trascinare tutta la squadra, ma se gli avversari ti costringono a girare al massimo per tutti i 48 minuti la tua strategia di stop-and-go non solo non funziona, ma ti si ritorce contro perché ad ogni pausa ti piazzano un parziale. E per quanto riguarda i tres amigos, mi sembra che solo Batman stia rispondendo costantemente presente, Robin si è eclissato e per quanto riguarda Batgirl le sue stats positive a livello di percentuali sono inutili visto che alla squadra manca qualcuno che dia quantità. Ecco, in tutto ciò è chiaro che il problema principale sia Wade! La scelta di trasformare Bosh facendone un giocatore qualitativo e uno specialista è stata appunto una scelta, ma questa paga solamente se i due "big" rimasti fanno la loro parte e il nativo di Chicago è il responsabile principale di questa mancanza.
A questo punto difficile che Miami ne possa uscire, l'unica speranza è un calo fisico degli avversari. Partita dopo partita, però, quelli messi fisicamente meglio sembrano proprio i neroargento e per caratteristiche non credo ci siano molte possibilità tattiche per ribaltare i valori sinora espressi in campo. Per riaprire la serie serve innanzitutto un Wade formato vintage oppure uno step-up di Bosh che prenda il ruolo di secondo violino al posto del compagno in difficoltà. Ma anche li le contromosse di Pop sarebbero pronte.
Per sputare sentenze e parlare di fine ciclo avremo tutta l'estate, comunque vada a finire.
Due modi diversi di intendere la pallacanestro tra Heat e Spurs, a me personalmente piace molto più il secondo fatto di gioco di squadra che il primo dove il talento domina, ma la tendenza prevalente degli ultimi anni parrebbe premiare questo tipo di gioco.
A mio avviso ciò deriva anche dal fatto che oggi è più facile trovare 3 superstar che decidono di giocare assieme per aiutarsi a vicenda a vincere che creare un sistema come San Antonio o Mavs 2011, dove tutto deve partire da un allenatore superiore e scelte fondamentali della dirigenza per creare la giusta alchimia attorno ad un nucleo uscito dal draft (che alla fine può essere anche un solo uomo chiave).
Oggi c'è poca pazienza, i giocatori sono tutti amici mentre ieri erano avversari, il "bel giuoco" sta svanendo sia perché i maestri sono pochi e sia perché la maggior parte degli alunni sono più interessati a finire negli highlights che altro e hanno dimenticato come ascoltare.
Secondo me queste ultime Finals possono far riscoprire quella pallacanestro che si pensava morta, perché l'importante è vincere e se davvero 2 volte su 4 negli ultimi anni il nuovo modello ha perso allora c'è spazio sia per veder convivere sia il vecchio che il nuovo.
Tornando a noi, Popovich ha capito come sfruttare questa stanchezza rivoltando la fisicità di Miami contro se stessa: "Siete più fisici e atletici? Vi piace correre? Bene, allarghiamo le spaziature, facciamo girare ancora di più la palla, alziamo il pick'n'roll e vediamo come ve la cavate...". Non solo gli Heat hanno palesato grandi difficoltà a contrastare questo gameplan in difesa, ma la fatica si è fatta sentire soprattutto in attacco, dove col passare dei minuti veniva a mancare la forza e la lucidità. Del resto far girare la palla è notoriamente meno faticoso che correrci dietro, e dall'altro lato del campo una difesa con un cardine e il sistema che gira attorno è meno affaticante che i continui tentativi di penetrazione a canestro dei singoli di Miami. Aggiungiamoci la rotazione corta di South Beach contro quella totale dei texani e il gioco è fatto.
Il grande merito di Pop per me sta proprio qui: ha ingabbiato gli Heat sfruttando il loro modo di giocare e dunque le loro caratteristiche e l'uomo decisivo per fare ciò è stato indubbiamente Diaw. Possibile MVP o meno, la mossa tattica fondamentale è stata proprio il suo inserimento che ha costretto gli avversari a estremizzare il loro gameplan finendo per subirlo.
Miami non ha avuto modo di rispondere tatticamente a tutto ciò. Solitamente lo fa aumentando l'intensità e accendendo il talento dei suoi singoli per trascinare tutta la squadra, ma se gli avversari ti costringono a girare al massimo per tutti i 48 minuti la tua strategia di stop-and-go non solo non funziona, ma ti si ritorce contro perché ad ogni pausa ti piazzano un parziale. E per quanto riguarda i tres amigos, mi sembra che solo Batman stia rispondendo costantemente presente, Robin si è eclissato e per quanto riguarda Batgirl le sue stats positive a livello di percentuali sono inutili visto che alla squadra manca qualcuno che dia quantità. Ecco, in tutto ciò è chiaro che il problema principale sia Wade! La scelta di trasformare Bosh facendone un giocatore qualitativo e uno specialista è stata appunto una scelta, ma questa paga solamente se i due "big" rimasti fanno la loro parte e il nativo di Chicago è il responsabile principale di questa mancanza.
A questo punto difficile che Miami ne possa uscire, l'unica speranza è un calo fisico degli avversari. Partita dopo partita, però, quelli messi fisicamente meglio sembrano proprio i neroargento e per caratteristiche non credo ci siano molte possibilità tattiche per ribaltare i valori sinora espressi in campo. Per riaprire la serie serve innanzitutto un Wade formato vintage oppure uno step-up di Bosh che prenda il ruolo di secondo violino al posto del compagno in difficoltà. Ma anche li le contromosse di Pop sarebbero pronte.
Per sputare sentenze e parlare di fine ciclo avremo tutta l'estate, comunque vada a finire.
GecGreek ha scritto:Spurs 2014 e Mavs 2011. La controprova che al giorno d'oggi non si gioca più un basket tecnico e la pallacanestro è morta.
Due modi diversi di intendere la pallacanestro tra Heat e Spurs, a me personalmente piace molto più il secondo fatto di gioco di squadra che il primo dove il talento domina, ma la tendenza prevalente degli ultimi anni parrebbe premiare questo tipo di gioco.
A mio avviso ciò deriva anche dal fatto che oggi è più facile trovare 3 superstar che decidono di giocare assieme per aiutarsi a vicenda a vincere che creare un sistema come San Antonio o Mavs 2011, dove tutto deve partire da un allenatore superiore e scelte fondamentali della dirigenza per creare la giusta alchimia attorno ad un nucleo uscito dal draft (che alla fine può essere anche un solo uomo chiave).
Oggi c'è poca pazienza, i giocatori sono tutti amici mentre ieri erano avversari, il "bel giuoco" sta svanendo sia perché i maestri sono pochi e sia perché la maggior parte degli alunni sono più interessati a finire negli highlights che altro e hanno dimenticato come ascoltare.
Secondo me queste ultime Finals possono far riscoprire quella pallacanestro che si pensava morta, perché l'importante è vincere e se davvero 2 volte su 4 negli ultimi anni il nuovo modello ha perso allora c'è spazio sia per veder convivere sia il vecchio che il nuovo.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Io comunque non capisco tutti questi parallelismi fra la Dallas del 2011 e questa SA.
Cos'hanno in comune? Il gioco offensivo molto bello. Per me le similitudini finiscono lì.
Le due squadre hanno due tipi di attacchi molto diversi, per quanto entrambi molto belli da vedere (uno basato sui raddoppi attratti dalla superstella, l'altra sul gioco corale in tutto e per tutto), e sono state costruite in modi praticamente opposti (una praticamente solo con il draft e non cambiando praticamente mai il core, l'altra cambiando e ricambiando in continuazione tutti o quasi, attraverso FA e continui scambi, fino a trovare la configurazione giusta).
Inoltre quella Dallas vinceva soprattutto (ovviamente non esclusivamente) con l'attacco. Questa SA, ditemi quello che volete, con la difesa.
Fatico proprio a capire come si possa intendere il modello Dallas '11/SA '14 come un modello unico.
Modelli diversi, entrambi, a modo loro, vincenti. Come quello di Miami.
Cos'hanno in comune? Il gioco offensivo molto bello. Per me le similitudini finiscono lì.
Le due squadre hanno due tipi di attacchi molto diversi, per quanto entrambi molto belli da vedere (uno basato sui raddoppi attratti dalla superstella, l'altra sul gioco corale in tutto e per tutto), e sono state costruite in modi praticamente opposti (una praticamente solo con il draft e non cambiando praticamente mai il core, l'altra cambiando e ricambiando in continuazione tutti o quasi, attraverso FA e continui scambi, fino a trovare la configurazione giusta).
Inoltre quella Dallas vinceva soprattutto (ovviamente non esclusivamente) con l'attacco. Questa SA, ditemi quello che volete, con la difesa.
Fatico proprio a capire come si possa intendere il modello Dallas '11/SA '14 come un modello unico.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Secondo me il parallelismo sta nel gioco offensivo corale (anche se costruito diversamente) e nella grande disciplina tattica di stile vintage e in contrasto col modello Miami che sta diventando dominante nella lega fatto di singoli, talento e atletismo.
Poi tatticamentele differenze tra Spurs e Mavs 2011 sono tante, ma entrambe hanno quelo modo di giocare a basket dal sapore retrò che distinguendole dalla massa dominante di oggi finisce inevitabilmente per accomunarle.
Per me entrambe vincono con l'attacco. San Antonio ha una difesa decisamente più strutturata della zona di Dallas, ma in queste Finals è l'attacco che sta facendo la differenza, stancano Miami all'inverosimile, piazzando parziali senza mai concederne uno e costringendo poi gli Heat ad attaccare spompati e demotivati. Poi hanno anche una signora difesa che è difficile attaccare di puro talento e infatti è stata proprio Dallas la squadra a mettere più in difficoltà questi Spurs sinora.
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Poi tatticamentele differenze tra Spurs e Mavs 2011 sono tante, ma entrambe hanno quelo modo di giocare a basket dal sapore retrò che distinguendole dalla massa dominante di oggi finisce inevitabilmente per accomunarle.
Per me entrambe vincono con l'attacco. San Antonio ha una difesa decisamente più strutturata della zona di Dallas, ma in queste Finals è l'attacco che sta facendo la differenza, stancano Miami all'inverosimile, piazzando parziali senza mai concederne uno e costringendo poi gli Heat ad attaccare spompati e demotivati. Poi hanno anche una signora difesa che è difficile attaccare di puro talento e infatti è stata proprio Dallas la squadra a mettere più in difficoltà questi Spurs sinora.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
DODO29186 ha scritto:Secondo me il parallelismo sta nel gioco offensivo corale (anche se costruito diversamente) e nella grande disciplina tattica di stile vintage e in contrasto col modello Miami che sta diventando dominante nella lega fatto di singoli, talento e atletismo.
Poi tatticamentele differenze tra Spurs e Mavs 2011 sono tante, ma entrambe hanno quelo modo di giocare a basket dal sapore retrò che distinguendole dalla massa dominante di oggi finisce inevitabilmente per accomunarle.
Per me entrambe vincono con l'attacco. San Antonio ha una difesa decisamente più strutturata della zona di Dallas, ma in queste Finals è l'attacco che sta facendo la differenza, stancano Miami all'inverosimile, piazzando parziali senza mai concederne uno e costringendo poi gli Heat ad attaccare spompati e demotivati. Poi hanno anche una signora difesa che è difficile attaccare di puro talento e infatti è stata proprio Dallas la squadra a mettere più in difficoltà questi Spurs sinora.
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Un altra cosa che unisce le due squadre e che ha contribuito a mettere in difficoltà Miami è la panchina lunga. Infatti ciò che differenzia il rendimento anche tra la stessa San Antonio dell'anno scorso e quella di quest'anno è il maggior contributo del resto della truppa. Lasciando perdere Leonard, che pure l'anno scorso aveva fatto cose spaziali, specie a rimbalzo d'attacco, i vari Diaw, Splitter, pure Ginobili se vogliamo metterlo tra i panchinari e l'australiano sono cresciuti enormemente, mentre dall'altra parte dalla panca non esce più Miller e gente come Battier pare aver finito ogni briciolo d'energia.
Ricordiamo che Dallas vinse oltre che per Classe Dirk, pure per le magie di Barea, i tiri folli di Terry e pure i contributi di gente come Mahimi, rotazioni veramente molto più lunghe di Miami che con l'andare della serie possono fare la differenza, specie se si punta proprio sullo sfiancare l'avversario sul piano del ritmo. Per contro i Thunder dalla panca facevano uscire il Barba e poco altro, quindi su questo punto non riuscirono a trarre alcun vantaggio.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
a me tutti questi discorsi danno una sensazione sinistra, se Miami vince stanotte, per me vince anche gara 6 e si va a gara 7 e poi a gara 7 è favorita San Antonio, ma bisogna vedere.
Del resto non so quante pagine sono state scritte su questo forum per il funerale degli spurs dopo le prime tre partite con Dallas.
Per quanto mi riguarda in questa occasione faccio il tifo per gli Spurs ma sono anche combattuto, se andassero a gara 7 vedrei altre due partite della più bella squadra che abbia mai visto.
Del resto non so quante pagine sono state scritte su questo forum per il funerale degli spurs dopo le prime tre partite con Dallas.
Per quanto mi riguarda in questa occasione faccio il tifo per gli Spurs ma sono anche combattuto, se andassero a gara 7 vedrei altre due partite della più bella squadra che abbia mai visto.
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Re: NBA Finals: San Antonio Spurs vs. Miami Heat
Sulla coralità... Sì, ma su livelli diversi. San Antonio ha sì delle stelle, ma è comunque quasi tutto frutto di gioco corale, con continui pick and roll e continua circolazione, fino a trovare un uomo libero. Dallas invece il suo gioco lo fondava (fonda) su un fenomeno, da cui parte tutto. Metti Dirk in post alto, da cui è immarcabile. Se lo lasci 1 contro 1, puoi già scrivere 2. Se lo raddoppi parte la circolazione di palla letale che ben conosciamo, ahimè. In questo senso l'attacco di Dallas mi ricorda più quello della Miami migliore (quindi non questa), con LeBron nel ruolo di Dirk, che non quello di SA. Poi, comunque, quella Dallas aveva un gioco esteticamente più bello, con più extrapass, ma come principi siamo lì.
Sul retrò... Siamo così sicuri che SA abbia un attacco "di quelli di una volta", come si dice, in contrasto col sempre più brutto gioco moderno?
A me, al contrario sembra che sia fondato sulla modernità. Tanto spacing (=tanti tiratori), tanto ferro, tante triple (specialmente dagli angoli), poco midrange. Mi sembra uno degli attacchi più analitici, più goldsberriano, che si siano mai visti. E lo dico in senso assolutamente positivo.
Sul retrò... Siamo così sicuri che SA abbia un attacco "di quelli di una volta", come si dice, in contrasto col sempre più brutto gioco moderno?
A me, al contrario sembra che sia fondato sulla modernità. Tanto spacing (=tanti tiratori), tanto ferro, tante triple (specialmente dagli angoli), poco midrange. Mi sembra uno degli attacchi più analitici, più goldsberriano, che si siano mai visti. E lo dico in senso assolutamente positivo.