Pga Tour & European Tour - Waiting for the Ryder Cup...
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
di Bradley non mi piace la critica alla sua routine...
anche a me annoia parecchio la lentezza di Bradley ma è evidente che la routine che ha gli abbia dato sicurezze e gli abbia permesso di diventare il giocatore che è,ovvero un giocatore di Ryder Cup e capace di vincere un Major già a 25-26 anni...
e ripeto,mi sorprende che lo critichi Grappasonni...cioè uno che si ritirò perchè per sua stessa ammissione non era forte a livello mentale come lo era a livello tecnico...
anche a me annoia parecchio la lentezza di Bradley ma è evidente che la routine che ha gli abbia dato sicurezze e gli abbia permesso di diventare il giocatore che è,ovvero un giocatore di Ryder Cup e capace di vincere un Major già a 25-26 anni...
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Grandissimo Bubba
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Rasheed ha scritto:Grandissimo Bubba
Dominante ben oltre i 3 colpi di vantaggio

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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
in generale si...
però i rookies,se non fossero stati rookies di Augusta,se la sarebbero davvero giocata...Bubba è stato straordinario i primi due giorni...meno gli ultimi due dove complessivamente ha chiuso in -1 mi sembra,+2 sabato,-3 ieri..
diciamo che il fatto che avesse vinto già una giacca verde al contrario del duo Blixt-Spieth ha aiutato...
in particolare Spieth dopo le prime 9 straordinarie dell'ultimo giro mi sa che a un certo punto ha pensato sul serio:"ma che davvero sto vincendo il Masters a 20 anni?"
però i rookies,se non fossero stati rookies di Augusta,se la sarebbero davvero giocata...Bubba è stato straordinario i primi due giorni...meno gli ultimi due dove complessivamente ha chiuso in -1 mi sembra,+2 sabato,-3 ieri..
diciamo che il fatto che avesse vinto già una giacca verde al contrario del duo Blixt-Spieth ha aiutato...
in particolare Spieth dopo le prime 9 straordinarie dell'ultimo giro mi sa che a un certo punto ha pensato sul serio:"ma che davvero sto vincendo il Masters a 20 anni?"
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Rasheed ha scritto:in generale si...
però i rookies,se non fossero stati rookies di Augusta,se la sarebbero davvero giocata...Bubba è stato straordinario i primi due giorni...meno gli ultimi due dove complessivamente ha chiuso in -1 mi sembra,+2 sabato,-3 ieri..
diciamo che il fatto che avesse vinto già una giacca verde al contrario del duo Blixt-Spieth ha aiutato...
in particolare Spieth dopo le prime 9 straordinarie dell'ultimo giro mi sa che a un certo punto ha pensato sul serio:"ma che davvero sto vincendo il Masters a 20 anni?"
Mmmmhhh sabato a un certo punto c'era Bubba a -8, i secondi a -3. C'era puzza di fuga.
Poi nelle seconde 9 ha veramente buttato via l'impossibile, clamoroso il par 5 in cui tira drive, ferro 9 (

Tantissimi errori, anche puerili, nel gioco corto che hanno rimesso in corsa la concorrenza.
Ma la superiorità tecnica per me era palese, e si è vista tutta ieri.
Spieth e Blixt hanno dato il 120%, è Watson che è un mostro. Non ha la cattiveria (e la classe) di Tiger intorno ai green, altrimenti avrebbe vinto con un vantaggio in doppia cifra o quasi.
Il colpo simbolo del torneo per me il secondo al par 5 della 15: dal bosco palla schiacciata ad alzarsi, sopra l'acqua, che picchia al pelo in green. Con 3 colpi di vantaggio non ce n'era bisogno, in teoria

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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Che Bubba sia un fenomeno non ci sono dubbi...come lo è Angel Cabrera...non è un caso che siano giocatori poco continui e che Bubba,dopo il primo Masters,abbia vinto il primo torneo dopo un anno e mezzo...
ma che se lo sia sudato lo dicono tante cose...ieri ad un certo punto aveva 11 one-putt nelle prime 16 buche...
quindi in controllo fino a un certo punto:ha dovuto tirare fuori la grandissima giornata sui green(che non aveva avuto nei giorni precedenti altrimenti sarebbe arrivato con vantaggio comodo)per rimanere in testa,specialmente dopo le prime 9 di Spieth...
è il suo major per caratteristiche tecniche e lo ha giocato alla grande...
resta il rammarico per un giocatore che ha talento per fare di più e non lo fa
ma che se lo sia sudato lo dicono tante cose...ieri ad un certo punto aveva 11 one-putt nelle prime 16 buche...
quindi in controllo fino a un certo punto:ha dovuto tirare fuori la grandissima giornata sui green(che non aveva avuto nei giorni precedenti altrimenti sarebbe arrivato con vantaggio comodo)per rimanere in testa,specialmente dopo le prime 9 di Spieth...
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Rasheed ha scritto:Che Bubba sia un fenomeno non ci sono dubbi...come lo è Angel Cabrera...non è un caso che siano giocatori poco continui e che Bubba,dopo il primo Masters,abbia vinto il primo torneo dopo un anno e mezzo...
ma che se lo sia sudato lo dicono tante cose...ieri ad un certo punto aveva 11 one-putt nelle prime 16 buche...
quindi in controllo fino a un certo punto:ha dovuto tirare fuori la grandissima giornata sui green(che non aveva avuto nei giorni precedenti altrimenti sarebbe arrivato con vantaggio comodo)per rimanere in testa,specialmente dopo le prime 9 di Spieth...
è il suo major per caratteristiche tecniche e lo ha giocato alla grande...
resta il rammarico per un giocatore che ha talento per fare di più e non lo fa
1) Bubba dopo il primo Masters si è "fermato" (pur rimanendo giocatore d'elite e da Ryder Cup) per la sbornia del successo, già sfiorato peraltro in un Major gli anni precedenti. La stessa sbornia che ha colpito per me Rory dopo il super-contrattone firmato con la Nike. A 23 anni firmi un accordo che sistemerebbe economicamente l'intera Irlanda del Nord, ci sta che subisci il contraccolpo
Per Cabrera il discorso è diverso: l'argentino è arrivato in carriera oltre ogni sua aspettativa, e sostanzialmente adesso gioca per divertirsi con un occhio (anzi due) di riguardo ai Major.
2) Nessuno vince nulla senza imbucare, come noto il putt è il colpo più importante. Antipasto decisivo per il sorpasso (consumato successivamente) sono stati infatti i putt per il birdie imbucati nelle prime 9, il primo dopo che Spieth aveva pescato il jolly dal bunker, il secondo dopo che il 20enne l'aveva messa a un metro nel par 3.
Quello che intendo dire, detto pure dai telecronisti, è che Watson ha giocato nei 4 giorni una spanna sopra tutti. Era sempre in una posizione di vantaggio sugli altri grazie al suo gioco lungo. Il torneo era nelle sue mani, poi certo poteva perderlo se continuava a combinare casini come nel terzo giro. Ma paradossalmente con quel terzo giro negativo aveva speso il gettone della giornata no, e di solito i campioni nei tornei in cui sono in forma non sbagliano più di un giro.
3) Bubba è nettamente il giocatore più anticonvenzionale del mondo. Io credo che senza vederlo dal vivo sia impossibile capire davvero come gioca.
Essendo così poco ortodosso però è anche più facile che vada fuori giri rispetto a un Adam Scott, che è tecnica pura.
Inoltre, non è giocatore da qualsiasi campo. Mettigli un rough punitivo e per me non è competitivo. Può tirare i ferri dal tee, certo, ma poi perde tutto il vantaggio che ha sugli altri.
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
1 fermarsi per la sbornia per me è un limite enorme...anche perchè fin là aveva vinto un major,come Weir o Ben Curtis,gente che a livello di talento gli porta le mazze...
si è rimesso in carreggiata con il lavoro...e la cattiveria secondo me dettata dal fatto che quest'infornata di giovani rischiava di metterlo nel dimenticatoio
quella appunto che non ha Cabrera...che come talento sta lì con Watson(non concordo che sia andato oltre le aspettative...con l'etica del lavoro di Langer Cabrera avrebbe potuto vincere 5-6 majors)...ma che gioca sempre il suo golf e nelle giornate si può tirare fuori il torneo come il Masters 2013
2 il torneo Watson lo ha condotto,non ci sono dubbi...ma che abbia rischiato di perderlo e che sia stato un ultimo giro combattutissimo(almeno per 9 buche)è un dato di fatto...
per vincere devi imbucare ma quello che ha fatto Bubba nelle prime 16 non è normale:11 su 16 one-putt,roba dell'altro mondo sotto pressione...e non sempre ti riesce...Bubba ha rischiato di buttare un torneo che si è ripreso soltanto con un ultimo giro magistrale...
il che,insegna il più grande di tutti(Woods),non sempre riesce:Tiger raramente(per non dire mai...ma non ricordo le stats a riguardo)ha ribaltato majors dove nei giorni precedenti faceva casino...pur essendo appunto il numero uno(e 4-5 anni fa lo era ancora di più)...Bubba per vincere il suo secondo major si è dovuto inventare qualcosa che poteva anche non accadere...perchè basta sbagliare due putt in più(cosa possibilissima su quei green difficilissimi)e il torneo da lui condotto poteva prendere altre direzioni
3 l'essere anticonvenzionale è assolutamente indubbio...un amico che gioca mi diceva che ad esempio lui si differenzia anche da Mickelson(che è un mancino "costruito")
però ciò non deve far dimenticare l'importanza dell'etica del lavoro...ad inizio carriera non puttava come putta oggi,il primo torneo sul Tour per questo lo vinse ben 7 anni dopo esser diventato pro(nonostante il resto del gioco ci fosse,infatti come piazzamenti e moneylist era sempre molto alto)...o ancora non aveva questa capacità di giocare anche i ferri "normali"(perchè i colpi li ha sempre avuti...ma oggi è una macchina anche con i ferri da centro faiway,quelli appunto dove eccellono le "macchine di stile" come Adam Scott o Zach Johnson)
direi che anzi Watson è il perfetto esempio di come il talento puro che non gioca con uno stile perfetto possa sempre migliorare se decide di lavorare sul suo gioco
si è rimesso in carreggiata con il lavoro...e la cattiveria secondo me dettata dal fatto che quest'infornata di giovani rischiava di metterlo nel dimenticatoio
quella appunto che non ha Cabrera...che come talento sta lì con Watson(non concordo che sia andato oltre le aspettative...con l'etica del lavoro di Langer Cabrera avrebbe potuto vincere 5-6 majors)...ma che gioca sempre il suo golf e nelle giornate si può tirare fuori il torneo come il Masters 2013
2 il torneo Watson lo ha condotto,non ci sono dubbi...ma che abbia rischiato di perderlo e che sia stato un ultimo giro combattutissimo(almeno per 9 buche)è un dato di fatto...
per vincere devi imbucare ma quello che ha fatto Bubba nelle prime 16 non è normale:11 su 16 one-putt,roba dell'altro mondo sotto pressione...e non sempre ti riesce...Bubba ha rischiato di buttare un torneo che si è ripreso soltanto con un ultimo giro magistrale...
il che,insegna il più grande di tutti(Woods),non sempre riesce:Tiger raramente(per non dire mai...ma non ricordo le stats a riguardo)ha ribaltato majors dove nei giorni precedenti faceva casino...pur essendo appunto il numero uno(e 4-5 anni fa lo era ancora di più)...Bubba per vincere il suo secondo major si è dovuto inventare qualcosa che poteva anche non accadere...perchè basta sbagliare due putt in più(cosa possibilissima su quei green difficilissimi)e il torneo da lui condotto poteva prendere altre direzioni
3 l'essere anticonvenzionale è assolutamente indubbio...un amico che gioca mi diceva che ad esempio lui si differenzia anche da Mickelson(che è un mancino "costruito")
però ciò non deve far dimenticare l'importanza dell'etica del lavoro...ad inizio carriera non puttava come putta oggi,il primo torneo sul Tour per questo lo vinse ben 7 anni dopo esser diventato pro(nonostante il resto del gioco ci fosse,infatti come piazzamenti e moneylist era sempre molto alto)...o ancora non aveva questa capacità di giocare anche i ferri "normali"(perchè i colpi li ha sempre avuti...ma oggi è una macchina anche con i ferri da centro faiway,quelli appunto dove eccellono le "macchine di stile" come Adam Scott o Zach Johnson)
direi che anzi Watson è il perfetto esempio di come il talento puro che non gioca con uno stile perfetto possa sempre migliorare se decide di lavorare sul suo gioco
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
1) E' evidente che la sbornia da successo è un limite, ma l'aspetto mentale nel golf è tutto, assieme al lavoro ovviamente come dici tu.
A livello di talento oggi i primi 200 del mondo possono vincere qualsiasi torneo (cosa impensabile in qualunque altro sport), la differenza la fanno i dettagli e il momentum. Se uno di questi si sveglia e gioca da dio gli altri non possono farci niente.
Dicevo, l'aspetto mentale.
Gente come Stenson e Garcia per 2 anni non hanno alzato palla e hanno pensato addirittura al ritiro (lo spagnolo)
Gente forte, nel giro da anni, ha vinto un Major e ha smesso sostanzialmente di giocare (Michael Campbell, Baker-Finch)
Altri che sembravano in rampa di lancio definitiva, hanno voluto cambiare swing e hanno perse molte certezze (Kaymer, Harrington)
Insomma le reazioni che ha la testa in questo sport sono uniche, e difficili da comprendere. Per ogni robot (Tiger) ci sono migliaia di essere umani.
Cabrera dicevo che è andato oltre le sue aspettative, di quando non era nessuno e faticava ad arrivare alla fine del mese. Ora si accontenta di scegliersi i tornei, senza competere e faticare tutto l'anno.
2) Sì Tiger non ha mai vinto un Major partendo da dietro, in compenso li ha vinti tutti quando era in testa all'inizio dell'ultimo giro, tranne uno (Pga Championship contro Yang, mi pare nel 2008)
Statistica davvero curiosa, il più forte di tutti che non riesce mai a recuperare. La leggo così: se non era in testa non era in massima forma, questo gli toglieva certezze e sicurezza nel gioco e lo portava a commettere errori fatali. L'aspetto mentale incideva anche su un robot quindi, ben prima dei casini con la moglie.
3) Non so, dovrei rivederlo (non lo farò), ma la mia impressione è che Bubba abbia legittimato il successo nelle 72 buche, dando certo un'accelerata importante e uno schiaffo a Spieth ieri tra la 6 e la 9, ma senza fare cose assolutamente straordinarie nell'ultimo giro. Le cose straordinarie per me sono quelle di Els che l'anno scorso al British Open chiuse con una sfilza di birdie nelle ultime buche.
Spieth al contrario stava spingendo al massimo e collezionando miracoli per tenere il passo, e di più non poteva fare. Avessero finito pari le prime 9 sono convinto (senza controprova) che avrebbe vinto ugualmente Bubba, perchè aveva dalla sua la sicurezza del più forte.
4) Anticonvenzionale perchè il suo swing è inimitabile e impossibile da copiare per quanto è assurdo, come quello di Furyk cambiando completamente genere. Ma soprattutto gioca traiettorie e buche tutte sue.
Una volta (quando non era questo) disse: "Tiro sempre il drive perchè, se devo andare storto, almeno sono 100m più avanti"
Mickelson invece è un mostro di tecnica, oltre che di talento naturale e potenza. Giralo a destra e hai più o meno Mc Ilroy, classe pura insomma.
A livello di talento oggi i primi 200 del mondo possono vincere qualsiasi torneo (cosa impensabile in qualunque altro sport), la differenza la fanno i dettagli e il momentum. Se uno di questi si sveglia e gioca da dio gli altri non possono farci niente.
Dicevo, l'aspetto mentale.
Gente come Stenson e Garcia per 2 anni non hanno alzato palla e hanno pensato addirittura al ritiro (lo spagnolo)
Gente forte, nel giro da anni, ha vinto un Major e ha smesso sostanzialmente di giocare (Michael Campbell, Baker-Finch)
Altri che sembravano in rampa di lancio definitiva, hanno voluto cambiare swing e hanno perse molte certezze (Kaymer, Harrington)
Insomma le reazioni che ha la testa in questo sport sono uniche, e difficili da comprendere. Per ogni robot (Tiger) ci sono migliaia di essere umani.
Cabrera dicevo che è andato oltre le sue aspettative, di quando non era nessuno e faticava ad arrivare alla fine del mese. Ora si accontenta di scegliersi i tornei, senza competere e faticare tutto l'anno.
2) Sì Tiger non ha mai vinto un Major partendo da dietro, in compenso li ha vinti tutti quando era in testa all'inizio dell'ultimo giro, tranne uno (Pga Championship contro Yang, mi pare nel 2008)
Statistica davvero curiosa, il più forte di tutti che non riesce mai a recuperare. La leggo così: se non era in testa non era in massima forma, questo gli toglieva certezze e sicurezza nel gioco e lo portava a commettere errori fatali. L'aspetto mentale incideva anche su un robot quindi, ben prima dei casini con la moglie.
3) Non so, dovrei rivederlo (non lo farò), ma la mia impressione è che Bubba abbia legittimato il successo nelle 72 buche, dando certo un'accelerata importante e uno schiaffo a Spieth ieri tra la 6 e la 9, ma senza fare cose assolutamente straordinarie nell'ultimo giro. Le cose straordinarie per me sono quelle di Els che l'anno scorso al British Open chiuse con una sfilza di birdie nelle ultime buche.
Spieth al contrario stava spingendo al massimo e collezionando miracoli per tenere il passo, e di più non poteva fare. Avessero finito pari le prime 9 sono convinto (senza controprova) che avrebbe vinto ugualmente Bubba, perchè aveva dalla sua la sicurezza del più forte.
4) Anticonvenzionale perchè il suo swing è inimitabile e impossibile da copiare per quanto è assurdo, come quello di Furyk cambiando completamente genere. Ma soprattutto gioca traiettorie e buche tutte sue.
Una volta (quando non era questo) disse: "Tiro sempre il drive perchè, se devo andare storto, almeno sono 100m più avanti"

Mickelson invece è un mostro di tecnica, oltre che di talento naturale e potenza. Giralo a destra e hai più o meno Mc Ilroy, classe pura insomma.
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
quoto tutto...
l'unica cosa è l'11 su 16:quello non è normale...e si,ti può dire anche sfiga...perchè magari putti da Dio ma la buca ti sputa un putt o un green rovinato ti rovina un putt-Picasso...e allora là è tutto in gioco...
in sostanza:è stato superiore...ma per vincere 11/16...contro uno che non ha mollato mai,perchè anche calando come rendimento(a 20 anni...con quella pressione)è rimasto a -5...
per me avrebbe vinto comunque,perchè le secondo 9 con i par 5 lo favorivano nettamente...però comunque fare cosi pochi putt,cosi sottopressione,con quell'altro che imbucava gli approcci e metteva i ferri dati non è facile...
e direi quasi irripetibile...
poi oh,se diventa uno in grado di fare 11/16 one-putt nell'ultimo giro con continuità parliamo di uno che da qui ai prossimi anni vince altri 3-4 majors...
io ho più dubbi a riguardo
l'unica cosa è l'11 su 16:quello non è normale...e si,ti può dire anche sfiga...perchè magari putti da Dio ma la buca ti sputa un putt o un green rovinato ti rovina un putt-Picasso...e allora là è tutto in gioco...
in sostanza:è stato superiore...ma per vincere 11/16...contro uno che non ha mollato mai,perchè anche calando come rendimento(a 20 anni...con quella pressione)è rimasto a -5...
per me avrebbe vinto comunque,perchè le secondo 9 con i par 5 lo favorivano nettamente...però comunque fare cosi pochi putt,cosi sottopressione,con quell'altro che imbucava gli approcci e metteva i ferri dati non è facile...
e direi quasi irripetibile...
poi oh,se diventa uno in grado di fare 11/16 one-putt nell'ultimo giro con continuità parliamo di uno che da qui ai prossimi anni vince altri 3-4 majors...
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Interessante questo scambio di opinioni, mi limito solo a leggere.
Parlando un po' di italiani, direi male il Masters, così come male le ultime settimane. Dico male perché le aspettative devono essere alte per quello che hanno dimostrato in passato i nostri due. Con oggi entrambi sono fuori dai 50 del mondo, che per chi non segue ricordo che è la posizione che ti permette di giocare in automatico tutti i tornei più importanti cioè Major, WGC e il TPC.
Molinari era rimasto aggrappato con un quinto posto all'Arnold Palmer, ma adesso è 51° e per la prima volta dopo anni fuori dai 50. Manassero è fuori da un paio di settimane, con qualche problema di gioco e di costanza (71 81 ad Augusta per dire). Penso che un ritorno sullo European Tour, nessuno dei due ha la carta per giocare tutto il PGA Tour, possa giovare a entrambi soprattutto in termini di classifica.
Parlando un po' di italiani, direi male il Masters, così come male le ultime settimane. Dico male perché le aspettative devono essere alte per quello che hanno dimostrato in passato i nostri due. Con oggi entrambi sono fuori dai 50 del mondo, che per chi non segue ricordo che è la posizione che ti permette di giocare in automatico tutti i tornei più importanti cioè Major, WGC e il TPC.
Molinari era rimasto aggrappato con un quinto posto all'Arnold Palmer, ma adesso è 51° e per la prima volta dopo anni fuori dai 50. Manassero è fuori da un paio di settimane, con qualche problema di gioco e di costanza (71 81 ad Augusta per dire). Penso che un ritorno sullo European Tour, nessuno dei due ha la carta per giocare tutto il PGA Tour, possa giovare a entrambi soprattutto in termini di classifica.
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Sugli italiani per me facciamo un errore di base(me compreso che arrivo sempre speranzoso ai majors sperando in una nuova impresa alla Costantino Rocca):i green(soprattutto quelli di Augusta e del PGA)sono più duri dei quelli dei tornei normali
è proprio una cosa che vedi ad occhio
i nostri sono giocatori forti...ma su una 4 giorni in questi tornei non sono puttatori a livello degli americani e dei top europei...
basta vedere Blixt:Blixt imbuca...Grappasonni diceva che non ha uno stile perfetto ma finchè imbuca non deve assolutamente cambiarlo
per quanto riguarda Manassero l'età e il talento gli danno tempo...su Molinari la penso diversamente e deve ricominciare a macinare nei tornei minori per rientrare nei Top50;credo che una vera grossa chance in un major non l'avrà mai
è proprio una cosa che vedi ad occhio
i nostri sono giocatori forti...ma su una 4 giorni in questi tornei non sono puttatori a livello degli americani e dei top europei...
basta vedere Blixt:Blixt imbuca...Grappasonni diceva che non ha uno stile perfetto ma finchè imbuca non deve assolutamente cambiarlo
per quanto riguarda Manassero l'età e il talento gli danno tempo...su Molinari la penso diversamente e deve ricominciare a macinare nei tornei minori per rientrare nei Top50;credo che una vera grossa chance in un major non l'avrà mai
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
No ma io non sono deluso da Augusta o dal rendimento nei Major, che sono tornei difficilissimi, almeno tre dei quali su campi lunghissimi e preparati con green di cemento.
Molinari per dire ha come miglior piazzamento in un Major un nono posto, ma è stato anche 14 del mondo. Manassero da professionista, escludendo quindi il suo exploit all'Open Championship 2009, ha come miglior piazzamento Major un 37° posto, ma ha vinto già tanto e soprattutto giocato molto meglio di così.
E' invece al rendimento degli ultimi mesi che mi riferivo, anche in tornei su campi più adatti ai due e con field meno competitivo.
Molinari per dire ha come miglior piazzamento in un Major un nono posto, ma è stato anche 14 del mondo. Manassero da professionista, escludendo quindi il suo exploit all'Open Championship 2009, ha come miglior piazzamento Major un 37° posto, ma ha vinto già tanto e soprattutto giocato molto meglio di così.
E' invece al rendimento degli ultimi mesi che mi riferivo, anche in tornei su campi più adatti ai due e con field meno competitivo.
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Rasheed ha scritto: poi oh,se diventa uno in grado di fare 11/16 one-putt nell'ultimo giro con continuità parliamo di uno che da qui ai prossimi anni vince altri 3-4 majors...
io ho più dubbi a riguardo
Questo è sicuramente impossibile.
Vorrei rivederli però quegli 11 one-putt, ieri non ero in formissima quindi non li ricordo tutti: quello della 9 e del par 3 mi pare della 7 (favolosi), poi?
Quanti erano dalla corta distanza, magari in salita, dopo un ferro messo vicinissimo? Quanti dopo un'uscita dal bunker o un approccio dati?
Quanti ancora dopo un putt appena da fuori green (come per esempio alla 15, dove di fatto fa 2 putt ma gliene contano 1 perchè il primo è tirato da 10cm fuori green?)
Insomma, la distanza del putt è parametro altrettanto importante del numero di putt per capire quanto ha inciso sullo score il gioco lungo, quanto il gioco corto e quanto il putt.
Di certo non averne mai fatti 3, su quei green, è un merito straordinario e indiscutibile.
Sugli italiani.
A Francesco dovremmo fare una statua equestre.
Da ragazzino era uno dei tanti, mai sentito minimamente nominare come futuro talento del golf italiano. Quello forte dei fratelli doveva essere Edoardo (campione US Amateur, mica pizza e fichi)
Col lavoro si è costruito un gioco lungo estremamente concreto e solido, con la sua serenità e freddezza ha ottenuto risultati incredibili (le vittorie e due Ryder). Tutto questo essendo un puttatore molto, molto sotto media, che è proprio il motivo per cui su certi campi e certi green non lo vedo competitivo. Molto molto più facile che lotti per le prime posizioni (come ha già fatto) al British Open, che ad Augusta.
Matteo è un gran talento in uno sport in cui, accanto ai ragazzini prodigio, spesso si esplode a 25-30 anni o addirittura a 40 (Jimenez). Ha tutta la vita davanti, e per conto mio nessun chiaro limite tecnico.
Per quanto riguarda il Tour in cui giocare, a entrambi l'Europa va stretta, se tutti i migliori giocano negli Usa fanno bene a seguirli. Per tornare indietro c'è sempre tempo, ma progredisci davvero solo se lotti per primeggiare negli States, affrontando le inevitabili difficoltà.
Sullo stato di forma attuale, sinceramente non mi preoccupa.
Il golf come si diceva prima è uno sport unico per competitività, e conseguenti alti e bassi.
Di campioni che non combinano niente per mesi o anni è pieno, quindi normale. Prendo Luke Donald, giocatore che mi fa impazzire per stile e semplicità di gioco, ex numero 1 del mondo. Che fine ha fatto ad altissimi livelli? E Rory, non doveva dominare incontrastato?
Ci si potrà davvero preoccupare dei nostri quando mancheranno 10 o 20 tagli consecutivi nell'European Tour, imboccando spirali negative alla Paul Casey (da poco uscitone), mi pare decisamente presto

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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf
Per Manassero poi il problema ora non è sui green ma dal tee. Vado a memoria ma credo che nei due giorni di master abbia preso la pista con una % poco sopra il 50. Watson se va storto, almeno è 100m più avanti... Matteo invece essendo corto di base a volte si trova a giocare secondi colpi quasi proibitivi. Infatti lui sfrutta anche pochissimo i par 5.
Nell'ultimo anno sta cambiando completamente tutto. Prima l'hanno messo a dieta togliendoli diversi kg, poi ora sta lavorando per crescere muscolarmente e sentivo durante il master che anche tecnicamente sta FINALMENTE lavorando sull'angolo di approccio per alzare di più il volo di palla.
In questo "cantiere" fisico/tecnico ci sta di non portare a casa risultati. E sono però d'accordo che, essendo il golf uno sport molto molto psicologico, in questa fase di cambiamento, stare un po in europa (quindi passare tagli facili e stare nei primi 15/20 abbastanza agevolmente) gli possa fare solo che bene non togliendoli fiducia complessiva sul suo gioco.
Nell'ultimo anno sta cambiando completamente tutto. Prima l'hanno messo a dieta togliendoli diversi kg, poi ora sta lavorando per crescere muscolarmente e sentivo durante il master che anche tecnicamente sta FINALMENTE lavorando sull'angolo di approccio per alzare di più il volo di palla.
In questo "cantiere" fisico/tecnico ci sta di non portare a casa risultati. E sono però d'accordo che, essendo il golf uno sport molto molto psicologico, in questa fase di cambiamento, stare un po in europa (quindi passare tagli facili e stare nei primi 15/20 abbastanza agevolmente) gli possa fare solo che bene non togliendoli fiducia complessiva sul suo gioco.