Porsche 928 ha scritto:
Non sono convinto.
Secondo me scelta perfetta di Ainge, indipendentemente che non conosco il nuovo coach. Pero se c'e un momento storico per i Celtics di provare una strada nuova(perché tanto un big non viene in questa situazione dei verdi) in un progetto di totale rebuilding, il peggior scenario possibile? La squadra gioca male, perde tanto e va in lottery con tante palline, best scenario, hanno trovato il nuovo allenatore dei Celtici per il prossimo decennio.
Se la scelta sia perfetta lo dirà solo il tempo.
Un biennale o un triennale, in effetti, sarebbero stati abbastanza indolore.
Certo che se non è un rischio dare un contratto di sei anni ad un trentaseienne con nessuna esperienza nella lega, non vedo cosa lo sia.
Questo viene dal college...Un mondo a parte.
Nella lega non ha mai nemmeno fatto il vice e qui non lo si incarica solo di ricostruire un ciclo, ma si presume che sarà in grado di guidare la squadra nel momento in cui la competitività dovrebbe tornare.
Conoscendo 0 il soggetto, non posso proprio giudicare, ma sul rischio mi sembra ci siano pochi dubbi.
A noi serve un allenatore in grado di lavorare con i giovani e tirare fuori il loro potenziale.
In questo senso un allenatore di college potrebbe andare bene, anche se poi i giovani, quando diventano pro, cambiano del tutto mentalità e tendono a diventare ingestibili, senza contare che l'Nba ha ritmi frenetici, e non ti permette il lavoro certosino che è possibile fare al college.
Altra grande incognita sarà il rapporto con i giocatori già affermati(Rondo, Green).
Con questo ribadisco che il giudizio non vuole essere né positivo né negativo.
Ainge, comunque, banale mai...