non mi pare che questo testo screditi la mia tesi.Cava ha scritto:Naaaaa, joesox ha la soluzione (e almeno evita a me di andare a cercarla).
Accademia della crusca
Le incertezze sorgono davanti ai forestierismi non adattati in cui w- si pronuncia come semiconsonante. L'astratta logica grammaticale vorrebbe che davanti a whisky o a Webster figurasse lo stesso articolo eliso l' che tutti adoperiamo, senza pensarci neppure, davanti a una parola come uomo. In realtà l'uso tende a preferire il.[/b] Secondo Piero Fiorelli (in una delle note che arricchiscono il volumetto di Amerindo Camilli, Pronuncia e grafia dell'italiano, Firenze, Sansoni, 1965, p. 194) l'uso ha una sua giustificazione, per due motivi: 1) il paragone tra l'Webster e l'uomo "regge fino a un certo punto" perché l'italiano ha, sì, alcune parole comincianti col dittongo uo-, "a cui premette l'articolo lo debitamente apostrofato", ma non ne ha pressoché nessuna cominciante con ua-, ue- o ui-; 2) "all'occhio del lettore italiano la lettera w è una consonante, qualunque sia il suo valore in determinate lingue straniere, tanto che è pronunziata regolarmente [v] tutte le volte che la parola che la contiene è adattata mediante una desinenza o un suffisso alla morfologia italiana".
l'uso ha una sua giustificazione, certo, ma non è il più corretto.
posto che warriors rientra proprio nella casistica di parole comincianti con dittongo uo, presenti nella lingua italiana.
e posto che si tratta di un testo del 1965, quando l'uso di parole straniere nella lingua corrente, era vieppiù trascurabile. oggi non lo è.
sulla gara, con il metro arbitrale di ieri garnett avrebbe concluso 2 o 3 partite playoffs in carriera.