Prime defezioni per il PIT: Colton Iverson sostituito da Jake Cohen, Laurence Bowers da Damen Bell-Holter. Chiamate che ci stanno tutte.
aeroplane_flies_high ha scritto:Ogni anno provo ad immaginare prima del PIT quali potrebbero essere quei 3-4 giocatori che emergono e riescono ad entrare nel primo giro (rarità) o al secondo giro, o comunque essere a roster nella prossima stagione NBA.
Oh, difficile capirci qualcosa anche dopo il PIT!
A memoria non è così difficile: l'unico MVP del PIT non draftato negli ultimi quattro anni è stato Jerome Randle, gli altri sono stati O'Quinn, DeMarre Carroll e Jimmy Butler, con gli ultimi due che addirittura hanno raggiunto il primo giro.
E, sempre a memoria, c'è stata un bel po' di gente dei First Team del PIT che con la manifestazione ha costruito la base delle loro scelte: Kevin Murphy, Lazar Hayward, Andrew Goudelock, Kim English, Hamady N'Diaye e Vernon Macklin per dire i primi che mi vengono in mente.
Ovviamente il PIT va preso per quello che è: non ci si può aspettare chissà quale scalata della draft board perchè è per definizione una manifestazione per soli senior, cui tra l'altro i migliori non partecipano nemmeno. Ma dalla fine del primo giro in giù ha storicamente aiutato a costruire moltissime scelte, nonchè aiutato moltissimi undrafted a rimanere nel giro NBA.
aeroplane_flies_high ha scritto:
In ogni caso se devo dire oggi un giocatore che "mi piacerebbe" ce la facesse, è Ennis James di Long Beach State.
Lo scorso anno la sua squadra ha fatto alzare parecchi sopraccigli, grazie soprattutto al folletto Ware, andato undrafted, che quest'anno sta furoreggiando a Casale Monferrato.
James è un'ala atletica che sa difendere e ha un discreto tiro dalla lunga, anche se quest'anno ha pagato l'assenza di un contesto compettivo attorno a lui. Ovviamente non ha il talento per essere una prima scelta, ma le sue doti difensive potrebbero aprirgli la strada per un posto a roster con salario minimo.
Spero di non avergli portato troppa sfortuna! go Ennis!
Il problema di James Ennis come ho accennato prima è che è capitato probabilmente nella peggiore squadra per quanto riguarda il playmaking, un grosso problema per un giocatore che non è capace di crearsi le proprie conclusioni. Questo è un fattore determinante: ad esempio Justin Holiday ricordo nitidamente come avesse disputato un PIT sotto standard perchè capitato nella peggiore squadra possibile, dove nessuno creava per lui che al contrario doveva assumersi anche responsabilità offensive al di fuori delle proprie capacità.
Vero è che Ennis è un role-player secondo me migliore di molti prospetti più sbandierati, ma la Big West di quest'anno non ha certo giovato alle sue quotazioni viste la poca visibilità e il livello medio piuttosto basso.
Qualche considerazione sulle squadre.
- La Portsmouth Sports Club mi sembra quella assemblata meglio: Gaddy come play può essere una soluzione accettabile se evita di strafare e Foster e Rosario sono tiratori clamorosi che possono aprire ottimamente il campo. La vera carta in più del backcourt secondo me è però Ryan, un altro tiratore meraviglioso che però è più vario come repertorio rispetto agli altri due, è più pericoloso palla in mano e all'occorrenza in questo contesto potrebbe anche giocare da playmaker.
Olasewere e Kazemi da tenere d'occhio, sono in una situazione dove possono produrre ottime cose: poca concorrenza nel ruolo, squadra di livello e contesto tecnico potenzialmente adatto alle loro caratteristiche, tutti ingredienti fondamentali per gli ultimi MVP della manifestazione. In particolare la sostituzione di Bowers con Bell-Holter dice benissimo all'iraniano, dato che Damen occupa zone del campo diverse rispetto a Laurence e sarà molto difficile possa dividersi minuti con Smith; e in più Arsalan potrà giocare in una situazione più congeniale, avendo di fianco quasi sempre uno dei due centri.
Olasewere invece ha la possibilità di convincere gli osservatori della bontà del suo gioco come ala piccola, aspetto fondamentale per le sue aspirazioni NBA.
- Purtroppo per i Kazemi-boys, la prima partita è sulla carta molto difficile contro la Roger Brown's: un play come Siva ad armare il braccio di tiratori come Tapley, Galloway, Southerland e Watford, con Woods o Anosike che possono reggere il peso in area in un presumibile quintetto che utilizzi come stretch four proprio uno tra il giocatore di Syracuse e quello di Indiana.
- La Sales System come detto è stata costruita malissimo: playmaking molto sotto standard tra Clarke, Triche e Wyatt, non il backcourt ideale tenendo conto che nessuno degli altri componenti del roster può creare in attacco per sè o per gli altri. In compenso difensivamente rischia di essere una cassaforte tra Ennis, Felix, Nix, Berggren e Daniel, e se si riesce ad assemblarla decentemente il backcourt di realizzatori potrebbe essere abbastanza per vincere qualche partita.
- Il primo turno oltretutto è tutto meno che proibitivo contro la Cherry Bekaert. Qui secondo me l'osservato principale è Marshall, che deve dimostrare in questo pre-draft di poter tenere il playmaking su livelli considerevolmente alti, cosa che in stagione mediamente non ha saputo fare.
Holloway e Barone sotto non sono male, il secondo in particolare ha avuto una stagione strepitosa e faremmo bene a fargli pervenire quanto prima una passaporto nostrano; ma appunto già la prima sfida è piuttosto impegnativa per loro.
- Anche la K&D in quanto a playmaking non sta messa benissimo tra Elijah Johnson e Mark Lyons; il secondo quantomeno arriva da un ottimo Torneo NCAA, cosa che non si può dire del primo. Da vedere se lo staff tecnico improvvisato riuscirà a mettere su una circolazione di palla abbastanza buona vista l'abbondanza di buoni/ottimi passatori negli altri componenti del roster relegando Johnson, Lyons e Seeley a compiti prevalentemente realizzativi. Il reparto lunghi si fa rispettare tra Davies, Clanton e Yarou, anche se manca un po' di intimidazione.
- Nella Norfolk Sports Club ci sono due lunghi in pesante crisi di identità nell'ultimo periodo, Cooley e Joaquim; la sorpresa quindi secondo me potrebbe arrivare da Maurice Kemp, un atletone che corre in transizione, difende e ha un bel tiretto dalla media distanza. Due ottime presenze nel backcourt tra Clyburn e Cooper, ma in generale il reparto non è di facile assemblamento: il secondo in particolare è un giocatore eccezionale e probabilmente il miglior passatore della manifestazione, ma tende troppo ad andare fuori controllo, non il migliore biglietto da visita soprattutto se devi giocare di fianco a Momo Jones.
- La Mike Duman rischia di essere la squadra più forte in assoluto. Il reparto lunghi è clamoroso, con due tra i migliori realizzatori di tutto il college basketball in Motum e Covington che potranno agire in piena libertà lasciando N'Diaye e Howell a occupare a dovere l'area (anche se il giocatore di NC State dovrebbe avere un lieve infortunio da quanto mi ricordo); in più anche il backcourt è assemblato come si deve, con un playmaker adeguato seppur sopravvalutato come Council e tre giocatori composti ma sufficientemente completi come Boynton, McGruder e Dwayne Davis. L'ultimo in particolare mi sembra sia passato un po' troppo inosservato, ma la sua unica stagione collegiale è stata allucinante.
Squadra in generale da tenere d'occhio, il problema è che su otto giocatori quattro sono lunghi e quattro esterni: Covington dovrà per forza disputare minuti da small forward, cosa che secondo me non può fare con profitto e che potrebbe quindi penalizzarlo in ottica draft.
- Peccato la prima partita sia subito contro un'altra squadra costruita piuttosto bene, la Portsmouth Partnership: nonostante la perdita di Iverson (tamponata benissimo con Cohen, anche più funzionale ai compagni di reparto) il reparto lunghi è buono, tendente all'ottimo se Hagins si ricorda che può giocare meglio di quanto fatto vedere per tutta la stagione. Poi due notevoli sleeper sulle ali in Chris Evans e Stan Okoye, due point guard affidabili in Dillard e il Drew di quest'anno e un realizzatore estremamente sottovalutato seppur troppo alterno in termini di rendimento stagionale, Tyler Brown.
Il roster sulla carta è ottimo nonostante a livello di individualità sia teoricamente quello meno dotato.