Il Mondiale del 1998 rimane uno dei mei ricordi sportivi piu' belli e che conservo nel mio cuore con piu' affetto. Li vidi quasi tutti con mio nonno materno, che neppure tre mesi dopo sarebbe venuto a mancare per un tremendo male. Quei Mondiali sono stati l'evento che mi ha fatto innamorare del calcio. Ancora oggi sono emotivamente legato a quella Nazionale, con un grandissimo Vieri e uno spettacolare Gianluca Pagliuca. Mi ricordo ancora che vidi la cerimonia inaugurale al bar dell'hotel dei miei nonni. Se non sbaglio la prima partita fu Brasile-Scozia.
La prima partita dell'Italia, quella con il Cile, la vidi a casa di mia nonna. Non ci capivo molto di calcio (avevo appena cominciato a seguirlo quell'anno ed ero diventato tifoso dell'Inter per fare un dispetto a mio papa' milanista), ma captavo la tensione. E la gioia per l'ultimo gol degli azzurri fu grande. Poi andai al mare ( a Senigallia, come ogni anno) con mia mamma, mio fratello e mio nonno materno e guardai la' il resto del torneo. Incredibile, ora che ci penso, quanti particolari mi ricordo. La partita con il camerun (con quell'orrendo fallo su Di Biagio), quella con l'Austria, la Norvegia...Tra una partita ed un'altra leggevo "Papergol", che- a mio parere- rimane una delle migliori pubblicazioni Disney di sempre. In piu' in quel giugno ci fu anche lo spareggio per la A tra Perugia e Torino. Mio nonno era tifosissimo del Grifo e guardammo anche quella partita nella sala TV dell'Hotel Ancore. Per di piu' insieme ad un signore, nostro amico, di Biella, granata fino al midollo. Grandissima gioia per la vittoria ai rigori, con l'errore decisivo di Bonomi e l'ultimo rigore per noi calciato dal Cobra, Sandro Tovalieri (ripeto: non so come sia possibile che ancora oggi mi ricordi di tutte queste cose...).
la partita contro la Francia non mi e' mai andata giu'. Semplicemente, non accettavo il fatto che noi avevamo perso e i francesci avevano vinto. Per il Gian Marco di 8 anni questo non poteva esistere. Da quel giorno ho maturato un genuino odio nei confronti di Barthez. Penso che se lo dovessi incontrare oggi non sarei in grado di dargli la mano
L'estate del 1998 rimane nella mia memoria quasi con un alone mistico.Vuoi per i Mondiali, vuoi per il fatto che sono stati gli ultimi momenti passati con mio nonno, vuoi per il fatto che piu' passa il tempo e piu' tendiamo a mitizzare certi ricordi nella nostra mente...Ma e' un momento della mia vita che mi portero' sempre nel cuore, indipendentemente da dove sono.
vedi na mazza fino ai rigori, maledetto di biagio, ricordo che tornando a casa in bici con il mio amico un piccione si infilo nelle sue ruote e lui fece un volo clamoroso finito in sala gessi 
