NBA, il topic generalista
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Re: NBA, il topic generalista
big roy senza neanche passare dal via, dai.
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Re: NBA, il topic generalista
darlo finalmente a duncan pare brutto?
vero che sarebbe più un premio alla carriera.
vero che hibbert, o battier, o sefolosha (o anche james) sono comunque candidature degnissime.
vero che i numeri per duncan (così come per un garnett) sono l'ultima cosa che conta, ma quest'anno ha pure quelli dalla sua parte. il record di squadra e gli inutili numeri difensivi (negli anni passati per giustificare il premio a howard e camby usavano pure i rimbalzi, i rimbalzi ripeto). a 37 anni è vicino al massimo in carriera per stoppate.
vero che sarebbe più un premio alla carriera.
vero che hibbert, o battier, o sefolosha (o anche james) sono comunque candidature degnissime.
vero che i numeri per duncan (così come per un garnett) sono l'ultima cosa che conta, ma quest'anno ha pure quelli dalla sua parte. il record di squadra e gli inutili numeri difensivi (negli anni passati per giustificare il premio a howard e camby usavano pure i rimbalzi, i rimbalzi ripeto). a 37 anni è vicino al massimo in carriera per stoppate.
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Re: NBA, il topic generalista
Morau ha scritto:darlo finalmente a duncan pare brutto?
vero che sarebbe più un premio alla carriera.
vero che hibbert, o battier, o sefolosha (o anche james) sono comunque candidature degnissime.
vero che i numeri per duncan (così come per un garnett) sono l'ultima cosa che conta, ma quest'anno ha pure quelli dalla sua parte. il record di squadra e gli inutili numeri difensivi (negli anni passati per giustificare il premio a howard e camby usavano pure i rimbalzi, i rimbalzi ripeto). a 37 anni è vicino al massimo in carriera per stoppate.
Tim Duncan che fuoriclasse ragazzi! Non tifo per gli Spurs ma se lo meriterebbe un altro titolo..
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Re: NBA, il topic generalista
ho associato senza motivo il DPOY al Most Improved, chiedo venia -.-spikes_55 ha scritto:Si, ma io parlavo del premio di difensore dell'anno, non di Most Improved Player..
Perchè la tua risposta mi pare verta più sull'analisi dei miglioramenti, ma forse ho sbagliato io a leggerla!
in quel caso ci starebbe benissimo, ma non penso proprio lo vincerà
anche io andrei su Sanders
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Re: NBA, il topic generalista
Io invece faccio il nome del solito Tyson Chandler 

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Re: NBA, il topic generalista
Messo anche nella sezione X&O (quella che amiamo disertare, tranne quei due/tre che decidono, saltuariamente, di frequentarla). 
Da un post dello zio Gerry, un'analisi a tratti anche estrema ma anche uno spunto su cui riflettere: il gioco è cambiato e alcuni ruoli sono stati stravolti, rispetto alle tradizioni, ma qui Gerry ipotizza addirittura che una tipologia di giocatore rischia di venire emarginato dal gioco, se non riesce ad adattarsi al nuovo modo di interpretare i ruoli. Ecco l'articolo, a voi i commenti.
Penso che questo sia un post nella migliore delle ipotesi inutile.
Taglia fuori.. dalla NBA?
Non so di preciso cosa voglio dimostrare e soprattutto non so di preciso come farlo, perché avrei bisogno di una quantità per me nemmeno lontanamente avvicinabile di conoscenze mediche, fisiche, storiche, fisioterapiche ed anatomiche.
Eppure so che qualcosa c’è, un qualche sottile filo rosso che lega una certa fattispecie di giocatore e soprattutto di struttura fisica nella NBA moderna del dopo Yao e del dopo Shaq esiste, è agli atti. Ed il discorso è anche se non soprattutto tecnico, come ricordava Federico Buffa:
Sono cambiati gli atleti. In tutti gli sport abbiamo un’evoluzione dal punto di vista numerico; nella pallacanestro te ne accorgi dalle posizioni in campo. Ci sono dei giocatori di 2.10 come Nowitzki, Bargnani, Steve Novak che tirano il 40%, il 50%, addirittura il 60% da tre punti, giocatori di 2.06 o di 120 chilogrammi che si muovono sul perimetro come Durant e LeBron. La loro presenza, il loro modo di interpretare la pallacanestro ha allargato il campo, stravolgendo i canoni. E il gioco li insegue.
Parto dal dramma della notte, che ci tocca un po’ troppo nell’intimo anche se sfiora solo in parte l’argomento: il ginocchio di un ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano, con uno stranissimo ed altalenante rapporto in questi 5 anni con i pesi, la schiena, la palestra ed il proprio corpo, è completamente saltato.
Potrei portare a titolo di prova vari indizi (persino la NBA ha tolto il ruolo di centro nelle selezioni per l’All Star Game), ma ne azzardo uno rischiosissimo: come stanno e che fine hanno fatto tutti i giocatori alti almeno 208 centimetri scelti al primo giro dal draft 2004?
2004
1. Dwight Howard, 211 cm
Sono 27 mesi che ci dice che non è al top. E sta riuscendo nella non facile impresa di mettere a rischio l’accesso ai playoff a Kobe Bryant.
2. Emeka Okafor, 208 cm
Ancora solidissimo, ma non ha intrapreso un po’ troppo anticipatamente la strada del declino, al posto di quella del definitivo salto di qualità?
8. Rafael Araujo, 211 cm
Balla il samba al Gremio Mogi das Cruzes.
11. Andris Biedriņs, 211 cm
Riga non è più solo la città dove è nato, ma anche l’unica cosa che può tirare oggi. Sopra il suo nome in NBA.
12. Robert Swift, 210 cm
Non confermato dai Tokyo Apache.
15. Al Jefferson, 208 cm
Un ginocchio ricostruito nel 2009 e mai più tornato ai livelli precedenti.
21. Pavel Podkolzin, 226 cm
Qui a Varese ci si guardava straniti quando si abbinava a questo simpatico gigante il solo concetto di NBA. Dopo mille disavventure fisiche, gioca (poco) in serie B russa.
29. David Harrison, 209 cm
Andata male pure in Cina.
2005
1. Andrew Bogut, 213 cm
Cagionevole, ginocchia di cristallo, persino un gomito bionico. Purtroppo una prima scelta assoluta che non ha inciso come una prima scelta assoluta dovrebbe incidere.
7. Charlie Villanueva, 211 cm
Un grave infortunio nel 2006, da circa 3-4 anni sempre più vicino alla figura dell’ex giocatore.
8. Channing Frye, 210 cm
Qualche momento di gloria con gli scarichi dalla penetrazione dell’ultimo competitivo Nash, comunque troppo poco per derubricarlo dalla categoria delle delusioni. Ed ora ci si è messo pure il guaio cardiaco.
10. Andrew Bynum, 213 cm
Ahia.
11. Fran Vazquez, 209 cm
Non tra i 5 personaggi più popolari ad Orlando, topica epocale della dirigenza Magic. E’ al Malaga di Repesa dopo 6 anni al Barca.
12. Jaroslav Korolev, 208 cm
Fallimento ai Clippers, lotta per non retrocedere in Spagna.
25. Johan Petro, 213 cm
Riciclo immediato in specialista panchinaro nemmeno di lusso.
28. Ian Mahinmi, 211 cm
Vedi Petro, con un profilo un pizzico più alto.
2006
1. Andrea Bargnani, 213 cm
Qui come la mettiamo?
2. LaMarcus Aldridge, 211 cm
Interpreta il ruolo più come un ala piccola, ma primo vero caso su cui non c’è niente da dire. Per altro misteriosamente rimasto sano in quel Lazzaretto di Portland in questi anni.
5. Shelden Williams, 208 cm
Candace, ho già lavato i piatti ed ho appena finito di stirare i vestiti. Ora cosa ti preparo per cena?
9. Patrick O’Bryant, 213 cm
Nemmeno la riforma Fornero lo libera dalla disoccupazione. Strano.
10. Mouhamed Sené, 211 cm
Lotta per non retrocedere al Fuenlabrada.
12. Hilton Armstrong, 210 cm
Visto anche in Europa, è a Santa Cruz in NBDL.
18. Oleksij Pecherov, 213 cm
Dopo l’esperienza milanese, è tornato a casa in Ucraina.
23. Josh Boone, 209 cm
Capatina in Cina, poi spola tra NBDL e disoccupazione.
30. Joel Freeland, 208 cm
Forse era meglio rimanere in Europa?
2007
1. Greg Oden, 213 cm
I.N.R.I.
6. Yi Jianlian, 210 cm
Ma alla fine si è poi saputo se era nato nel 1984 o nel 1987?
9. Joakim Noah, 211 cm
Una delle poche certezze del gruppo, bisognava andare a pescare il figlio di un fuoriclasse del tennis e di Miss Svezia.
10. Spencer Hawes, 215 cm
Qualcuno ha capito cosa è stato, cos’è e cosa sarà?
17. Sean Williams, 208 cm
Pioniere in Cina, momenti di alta letteratura in Porto Rico e Israele, ora icona della NBDL e del narcotraffico al confine col suo Texas.
20. Jason Smith, 213 cm
Decoroso, ma niente di più.
28. Tiago Splitter, 211 cm
Indubbiamente grande specialista. Ma il sistema ed il contesto aiutano.
2008
2. Michael Beasley, 208 cm
Ora non si può più manco dire “discontinuo”, visto che gioca sempre male.
5. Kevin Love, 208 cm
Se si rompe così persino lui…
6. Danilo Gallinari, 208 cm
C’azzecca poco con quasi tutti gli altri, ma ciò non toglie che sia anche lui sopra la fatidica soglia e che abbia vissuto un curiosissimo rapporto con gli infortuni e coi suoi nuovi muscoli, fin dall’epoca in cui la schiena non gli permetteva di entrare in palestra a New York.
10. Brook Lopez, 212 cm
Una stagione è saltata, anche se era quella breve. Evidentemente resta tra i più incisivi, pur con tutti i suoi difetti.
12. Jason Thompson, 211 cm
E’ arrivato pronto tra i pro dopo 4 anni di college, ma è rimasto quello.
13. Anthony Randolph, 208 cm
Una delle più grandi allucinazioni collettive degli ultimi anni, io sono tra le vittime più duramente colpite.
15. Robin Lopez, 212 cm
Da quando hanno inventato la parola “specialista”, i mestieranti hanno trovato una nuova categoria che di colpo non li fa più sentire scarsi.
17. Roy Hibbert, 218 cm
Ad oggi, l’unica certezza della fattispecie puramente classica.
18. JaVale McGee, 213 cm
Asterisco.
20. Alexis Ajinca, 218 cm
Imperversa a Strasburgo.
23. Kosta Koufos, 213 cm
Togliendolo a Mozgov, ha trovato almeno un senso tattico come titolare a Denver.
28. Donté Greene, 210 cm
Ha provato a contribuire alla rivoluzione dei ruoli come ala piccola che tira quasi solo da tre, ma è andata male. Porto Rico per lui.
N.B.: non so se sia un caso, ma tre dei migliori attuali centri titolari assimilabili alla fattispecie classica e rimasti sostanzialmente sani sono stati scelti al secondo giro del 2008: Pekovic (31), Jordan (35) e Asik (36).
2009
1. Blake Griffin, 208 cm
Pronti via, e saltano rotula e stagione da rookie. Zompare zompa ancora, ma c’è addirittura chi sostiene che abbiamo già visto il meglio da lui. Cifre e minutaggio nel frattempo regrediscono costantemente.
2. Hasheem Thabeet, 221 cm
Dopo la sindrome Milicic solo Durant, ma diciamo che in passato ho visto seconde scelte assolute incidere di più in NBA.
8. Jordan Hill, 209 cm
Qualcuno a New York ha poi pagato per questa infausta scelta, oltre a quel poveraccio di D’Antoni che era l’unico che sicuramente non lo voleva ma se lo ritrova sempre tra i piedi?
24. Byron Mullens, 214 cm
Solo a Charlotte può sembrare per più di una stagione un giocatore NBA.
2010
3. Derrick Favors, 208 cm
E si rinvia, e rinvia, e si rinvia, e si rinvia…
5. DeMarcus Cousins, 211 cm
La grande speranza, vol. 1. Ma per ora è solo una testa disabitata che domina in un gulag.
6. Ekpe Udoh, 208 cm
Scavalcato nettamente da Sanders, adesso la situazione si fa critica.
7. Greg Monroe, 211 cm
La grande speranza, vol. 2. Ma per ora è solo una testa indecifrabile che domina in un gulag.
11. Cole Aldrich, 211 cm
Che sia semplicemente scarso?
13. Ed Davis, 208 cm
Personalmente bollato negativamente dal primo giorno, non mi ha mai anche solo lontanamente smentito.
15. Larry Sanders, 211 cm
Si sta facendo sorprendentemente interessante.
21. Craig Brackins, 209 cm
E’ riuscito nella rara impresa di incappare nella peggior Biella degli ultimi anni, che per la prima volta non lancia stranieri in NBA e retrocede pure.
29. Daniel Orton, 209 cm
Gli scouting report pre draft mi fanno impazzire: prototipo del fisico NBA, sposta in difesa grazie alla presenza intimidatoria. Ma giocare a basket, no?
Troppo presto per giudicare i draft 2011 e 2012, specie considerando che il periodo di gestazione nella Lega per un lungo è già di suo non inferiore ai 2-3 anni. Anche se, quello col monociglio che doveva essere il nuovo Garnett, insomma…
E non è che si intraveda tra gli altri (Kanter, Vesely, Drummond, i lituani) così tanta gente pronta ad un’imminente detonazione.
Il bilancio mi sembra semplice: moltissimi bidoni, tantissime fragorose delusioni, qualche dramma individuale, un gruzzolo di specialisti mestieranti, pochissimi All Star ed ancora meno giocatori che fanno la differenza ad alti livelli.
Le mie tesi spicciole, che sono sicuro di essere riuscito a non dimostrare con uno studio che è solo una tappa di un possibile approfondimento, sono allora in ordine sparso:
1. Il giocatore oltre i 208 centimetri non ha più senso tecnico o non può più incidere nella NBA moderna come faceva fino a qualche decennio fa.
2. Anche quando il giocatore oltre i 208 centimetri incide, è più soggetto ad infortuni che ne compromettono o limitano la carriera e la longevità, spesso pregiudicando anche le sorti pluriennali della propria franchigia.
3. Nella NBA moderna, la compressione ed il miscuglio dei ruoli, grazie a fattispecie pionieristiche di esterni come LeBron James e Kevin Durant, ha definitivamente annullato lo spazio materiale ed il ruolo di centro.
4. Ci sono solo guardie ed ali, con le vecchie “ali grandi” sempre più trasferite con successo nel ruolo ormai solo formale di centro (Garnett, Gasol, Duncan e Bosh su tutti).
5. Non c’è convenienza a scegliere al draft un giocatore oltre i 208 centimetri.
Si prospetta un draft 2013 con elevata presenza di lunghi potenzialmente da primo giro: Nerlens Noel (crociato già saltato incluso), Alex Len, Cody Zeller, Kelly Olynyk, Mason Plumlee, Rudy Gobert, Dario Saric, Lucas Nogueira, Isaiah Austin, Steven Adams, Gorgui Dieng, Jeff Withey, Mouhammadou Jaiteh.
Cari ragazzi e soprattutto cari front office che deciderete di sceglierli, che non si dica tra 5 anni che nessuno ve l’aveva detto nel lontano 2013.
Qui trovate l'articolo originale http://wegotgame.playitusa.com/?p=9425

Da un post dello zio Gerry, un'analisi a tratti anche estrema ma anche uno spunto su cui riflettere: il gioco è cambiato e alcuni ruoli sono stati stravolti, rispetto alle tradizioni, ma qui Gerry ipotizza addirittura che una tipologia di giocatore rischia di venire emarginato dal gioco, se non riesce ad adattarsi al nuovo modo di interpretare i ruoli. Ecco l'articolo, a voi i commenti.
Penso che questo sia un post nella migliore delle ipotesi inutile.
Taglia fuori.. dalla NBA?
Non so di preciso cosa voglio dimostrare e soprattutto non so di preciso come farlo, perché avrei bisogno di una quantità per me nemmeno lontanamente avvicinabile di conoscenze mediche, fisiche, storiche, fisioterapiche ed anatomiche.
Eppure so che qualcosa c’è, un qualche sottile filo rosso che lega una certa fattispecie di giocatore e soprattutto di struttura fisica nella NBA moderna del dopo Yao e del dopo Shaq esiste, è agli atti. Ed il discorso è anche se non soprattutto tecnico, come ricordava Federico Buffa:
Sono cambiati gli atleti. In tutti gli sport abbiamo un’evoluzione dal punto di vista numerico; nella pallacanestro te ne accorgi dalle posizioni in campo. Ci sono dei giocatori di 2.10 come Nowitzki, Bargnani, Steve Novak che tirano il 40%, il 50%, addirittura il 60% da tre punti, giocatori di 2.06 o di 120 chilogrammi che si muovono sul perimetro come Durant e LeBron. La loro presenza, il loro modo di interpretare la pallacanestro ha allargato il campo, stravolgendo i canoni. E il gioco li insegue.
Parto dal dramma della notte, che ci tocca un po’ troppo nell’intimo anche se sfiora solo in parte l’argomento: il ginocchio di un ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano, con uno stranissimo ed altalenante rapporto in questi 5 anni con i pesi, la schiena, la palestra ed il proprio corpo, è completamente saltato.
Potrei portare a titolo di prova vari indizi (persino la NBA ha tolto il ruolo di centro nelle selezioni per l’All Star Game), ma ne azzardo uno rischiosissimo: come stanno e che fine hanno fatto tutti i giocatori alti almeno 208 centimetri scelti al primo giro dal draft 2004?
2004
1. Dwight Howard, 211 cm
Sono 27 mesi che ci dice che non è al top. E sta riuscendo nella non facile impresa di mettere a rischio l’accesso ai playoff a Kobe Bryant.
2. Emeka Okafor, 208 cm
Ancora solidissimo, ma non ha intrapreso un po’ troppo anticipatamente la strada del declino, al posto di quella del definitivo salto di qualità?
8. Rafael Araujo, 211 cm
Balla il samba al Gremio Mogi das Cruzes.
11. Andris Biedriņs, 211 cm
Riga non è più solo la città dove è nato, ma anche l’unica cosa che può tirare oggi. Sopra il suo nome in NBA.
12. Robert Swift, 210 cm
Non confermato dai Tokyo Apache.
15. Al Jefferson, 208 cm
Un ginocchio ricostruito nel 2009 e mai più tornato ai livelli precedenti.
21. Pavel Podkolzin, 226 cm
Qui a Varese ci si guardava straniti quando si abbinava a questo simpatico gigante il solo concetto di NBA. Dopo mille disavventure fisiche, gioca (poco) in serie B russa.
29. David Harrison, 209 cm
Andata male pure in Cina.
2005
1. Andrew Bogut, 213 cm
Cagionevole, ginocchia di cristallo, persino un gomito bionico. Purtroppo una prima scelta assoluta che non ha inciso come una prima scelta assoluta dovrebbe incidere.
7. Charlie Villanueva, 211 cm
Un grave infortunio nel 2006, da circa 3-4 anni sempre più vicino alla figura dell’ex giocatore.
8. Channing Frye, 210 cm
Qualche momento di gloria con gli scarichi dalla penetrazione dell’ultimo competitivo Nash, comunque troppo poco per derubricarlo dalla categoria delle delusioni. Ed ora ci si è messo pure il guaio cardiaco.
10. Andrew Bynum, 213 cm
Ahia.
11. Fran Vazquez, 209 cm
Non tra i 5 personaggi più popolari ad Orlando, topica epocale della dirigenza Magic. E’ al Malaga di Repesa dopo 6 anni al Barca.
12. Jaroslav Korolev, 208 cm
Fallimento ai Clippers, lotta per non retrocedere in Spagna.
25. Johan Petro, 213 cm
Riciclo immediato in specialista panchinaro nemmeno di lusso.
28. Ian Mahinmi, 211 cm
Vedi Petro, con un profilo un pizzico più alto.
2006
1. Andrea Bargnani, 213 cm
Qui come la mettiamo?
2. LaMarcus Aldridge, 211 cm
Interpreta il ruolo più come un ala piccola, ma primo vero caso su cui non c’è niente da dire. Per altro misteriosamente rimasto sano in quel Lazzaretto di Portland in questi anni.
5. Shelden Williams, 208 cm
Candace, ho già lavato i piatti ed ho appena finito di stirare i vestiti. Ora cosa ti preparo per cena?
9. Patrick O’Bryant, 213 cm
Nemmeno la riforma Fornero lo libera dalla disoccupazione. Strano.
10. Mouhamed Sené, 211 cm
Lotta per non retrocedere al Fuenlabrada.
12. Hilton Armstrong, 210 cm
Visto anche in Europa, è a Santa Cruz in NBDL.
18. Oleksij Pecherov, 213 cm
Dopo l’esperienza milanese, è tornato a casa in Ucraina.
23. Josh Boone, 209 cm
Capatina in Cina, poi spola tra NBDL e disoccupazione.
30. Joel Freeland, 208 cm
Forse era meglio rimanere in Europa?
2007
1. Greg Oden, 213 cm
I.N.R.I.
6. Yi Jianlian, 210 cm
Ma alla fine si è poi saputo se era nato nel 1984 o nel 1987?
9. Joakim Noah, 211 cm
Una delle poche certezze del gruppo, bisognava andare a pescare il figlio di un fuoriclasse del tennis e di Miss Svezia.
10. Spencer Hawes, 215 cm
Qualcuno ha capito cosa è stato, cos’è e cosa sarà?
17. Sean Williams, 208 cm
Pioniere in Cina, momenti di alta letteratura in Porto Rico e Israele, ora icona della NBDL e del narcotraffico al confine col suo Texas.
20. Jason Smith, 213 cm
Decoroso, ma niente di più.
28. Tiago Splitter, 211 cm
Indubbiamente grande specialista. Ma il sistema ed il contesto aiutano.
2008
2. Michael Beasley, 208 cm
Ora non si può più manco dire “discontinuo”, visto che gioca sempre male.
5. Kevin Love, 208 cm
Se si rompe così persino lui…
6. Danilo Gallinari, 208 cm
C’azzecca poco con quasi tutti gli altri, ma ciò non toglie che sia anche lui sopra la fatidica soglia e che abbia vissuto un curiosissimo rapporto con gli infortuni e coi suoi nuovi muscoli, fin dall’epoca in cui la schiena non gli permetteva di entrare in palestra a New York.
10. Brook Lopez, 212 cm
Una stagione è saltata, anche se era quella breve. Evidentemente resta tra i più incisivi, pur con tutti i suoi difetti.
12. Jason Thompson, 211 cm
E’ arrivato pronto tra i pro dopo 4 anni di college, ma è rimasto quello.
13. Anthony Randolph, 208 cm
Una delle più grandi allucinazioni collettive degli ultimi anni, io sono tra le vittime più duramente colpite.
15. Robin Lopez, 212 cm
Da quando hanno inventato la parola “specialista”, i mestieranti hanno trovato una nuova categoria che di colpo non li fa più sentire scarsi.
17. Roy Hibbert, 218 cm
Ad oggi, l’unica certezza della fattispecie puramente classica.
18. JaVale McGee, 213 cm
Asterisco.
20. Alexis Ajinca, 218 cm
Imperversa a Strasburgo.
23. Kosta Koufos, 213 cm
Togliendolo a Mozgov, ha trovato almeno un senso tattico come titolare a Denver.
28. Donté Greene, 210 cm
Ha provato a contribuire alla rivoluzione dei ruoli come ala piccola che tira quasi solo da tre, ma è andata male. Porto Rico per lui.
N.B.: non so se sia un caso, ma tre dei migliori attuali centri titolari assimilabili alla fattispecie classica e rimasti sostanzialmente sani sono stati scelti al secondo giro del 2008: Pekovic (31), Jordan (35) e Asik (36).
2009
1. Blake Griffin, 208 cm
Pronti via, e saltano rotula e stagione da rookie. Zompare zompa ancora, ma c’è addirittura chi sostiene che abbiamo già visto il meglio da lui. Cifre e minutaggio nel frattempo regrediscono costantemente.
2. Hasheem Thabeet, 221 cm
Dopo la sindrome Milicic solo Durant, ma diciamo che in passato ho visto seconde scelte assolute incidere di più in NBA.
8. Jordan Hill, 209 cm
Qualcuno a New York ha poi pagato per questa infausta scelta, oltre a quel poveraccio di D’Antoni che era l’unico che sicuramente non lo voleva ma se lo ritrova sempre tra i piedi?
24. Byron Mullens, 214 cm
Solo a Charlotte può sembrare per più di una stagione un giocatore NBA.
2010
3. Derrick Favors, 208 cm
E si rinvia, e rinvia, e si rinvia, e si rinvia…
5. DeMarcus Cousins, 211 cm
La grande speranza, vol. 1. Ma per ora è solo una testa disabitata che domina in un gulag.
6. Ekpe Udoh, 208 cm
Scavalcato nettamente da Sanders, adesso la situazione si fa critica.
7. Greg Monroe, 211 cm
La grande speranza, vol. 2. Ma per ora è solo una testa indecifrabile che domina in un gulag.
11. Cole Aldrich, 211 cm
Che sia semplicemente scarso?
13. Ed Davis, 208 cm
Personalmente bollato negativamente dal primo giorno, non mi ha mai anche solo lontanamente smentito.
15. Larry Sanders, 211 cm
Si sta facendo sorprendentemente interessante.
21. Craig Brackins, 209 cm
E’ riuscito nella rara impresa di incappare nella peggior Biella degli ultimi anni, che per la prima volta non lancia stranieri in NBA e retrocede pure.
29. Daniel Orton, 209 cm
Gli scouting report pre draft mi fanno impazzire: prototipo del fisico NBA, sposta in difesa grazie alla presenza intimidatoria. Ma giocare a basket, no?
Troppo presto per giudicare i draft 2011 e 2012, specie considerando che il periodo di gestazione nella Lega per un lungo è già di suo non inferiore ai 2-3 anni. Anche se, quello col monociglio che doveva essere il nuovo Garnett, insomma…
E non è che si intraveda tra gli altri (Kanter, Vesely, Drummond, i lituani) così tanta gente pronta ad un’imminente detonazione.
Il bilancio mi sembra semplice: moltissimi bidoni, tantissime fragorose delusioni, qualche dramma individuale, un gruzzolo di specialisti mestieranti, pochissimi All Star ed ancora meno giocatori che fanno la differenza ad alti livelli.
Le mie tesi spicciole, che sono sicuro di essere riuscito a non dimostrare con uno studio che è solo una tappa di un possibile approfondimento, sono allora in ordine sparso:
1. Il giocatore oltre i 208 centimetri non ha più senso tecnico o non può più incidere nella NBA moderna come faceva fino a qualche decennio fa.
2. Anche quando il giocatore oltre i 208 centimetri incide, è più soggetto ad infortuni che ne compromettono o limitano la carriera e la longevità, spesso pregiudicando anche le sorti pluriennali della propria franchigia.
3. Nella NBA moderna, la compressione ed il miscuglio dei ruoli, grazie a fattispecie pionieristiche di esterni come LeBron James e Kevin Durant, ha definitivamente annullato lo spazio materiale ed il ruolo di centro.
4. Ci sono solo guardie ed ali, con le vecchie “ali grandi” sempre più trasferite con successo nel ruolo ormai solo formale di centro (Garnett, Gasol, Duncan e Bosh su tutti).
5. Non c’è convenienza a scegliere al draft un giocatore oltre i 208 centimetri.
Si prospetta un draft 2013 con elevata presenza di lunghi potenzialmente da primo giro: Nerlens Noel (crociato già saltato incluso), Alex Len, Cody Zeller, Kelly Olynyk, Mason Plumlee, Rudy Gobert, Dario Saric, Lucas Nogueira, Isaiah Austin, Steven Adams, Gorgui Dieng, Jeff Withey, Mouhammadou Jaiteh.
Cari ragazzi e soprattutto cari front office che deciderete di sceglierli, che non si dica tra 5 anni che nessuno ve l’aveva detto nel lontano 2013.
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Re: NBA, il topic generalista
Vorrei pero domandare una cosa, ma 208 con le scarpe, senza, con il tacco 12... cioe alcuni di quei giocatori li non sono 208 nemmeno con la fionda.
Poi vorrei sapere, ti ricapita un Yao Ming con la #1 non lo riprendi? E non scomodo uno Shaq o un Hakeem.
Lo Shaq del 1999-2001 quanti Lebron vale? Non sto parlando di forza eh, sto parlando di "spostare tutti i canoni avversari per adeguarsi a lui" con il secondo pericolo che arriva sesto.
La sparo grossa, oggi una squadra dal terzo al nono posto a Ovest con Shaq del 2000, vince l'anello in carrozza e di fronte puo trovare tutti i Lebron e Bosh che vuole.
Quello che voglio dire come concetto e` che non conta l'altezza se non sei un campione.
Poi vorrei sapere, ti ricapita un Yao Ming con la #1 non lo riprendi? E non scomodo uno Shaq o un Hakeem.
Lo Shaq del 1999-2001 quanti Lebron vale? Non sto parlando di forza eh, sto parlando di "spostare tutti i canoni avversari per adeguarsi a lui" con il secondo pericolo che arriva sesto.
La sparo grossa, oggi una squadra dal terzo al nono posto a Ovest con Shaq del 2000, vince l'anello in carrozza e di fronte puo trovare tutti i Lebron e Bosh che vuole.
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- Toni Monroe
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Re: NBA, il topic generalista
Il fatto è che una volta c'era molta frenesia nel prendere quello alto, perché l'altezza non s'insegna, e speravano di insegnargli -invece- a giocare, se non sapeva farlo molto (Olowokandi che viene magnificato per i grandi progressi fatti, pur essendo arrivato più tardi degli altri coetanei al basket, per dirne uno) ma che poi finivano per risultare deludenti.
Nella continua ricerca di botti piene e mogli che reggono l'alcol, si son apprezzati sempre più i lunghi tiratori, mobili, che allargano il campo ma per un fatto strutturale, forse, questa maggiore dinamicità (rispetto a una volta) li ha resi più soggetti a infortuni, in primis, e poi non tutti saranno capaci di adeguarsi alle nuove richieste.
Nella continua ricerca di botti piene e mogli che reggono l'alcol, si son apprezzati sempre più i lunghi tiratori, mobili, che allargano il campo ma per un fatto strutturale, forse, questa maggiore dinamicità (rispetto a una volta) li ha resi più soggetti a infortuni, in primis, e poi non tutti saranno capaci di adeguarsi alle nuove richieste.
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Re: NBA, il topic generalista
Toni Monroe ha scritto: 1. Il giocatore oltre i 208 centimetri non ha più senso tecnico o non può più incidere nella NBA moderna come faceva fino a qualche decennio fa.
2. Anche quando il giocatore oltre i 208 centimetri incide, è più soggetto ad infortuni che ne compromettono o limitano la carriera e la longevità, spesso pregiudicando anche le sorti pluriennali della propria franchigia.
[/i]
E infatti non a caso Duncan e Garnett, entrambi classe 1976, incidono come pochi nella NBA odierna...non è che il lungo non incide più è che semplicemente quelli che ci sono oggi son scarsi, ma quei pochi che risultano presentabili in anche un solo aspetto del gioco fanno la differenza. Vogliamo dire che Tyson Chandler non è un giocatore determinante? Lo stesso Javale nei suoi 20 minuti di utilizzo è un fattore.
Ci sarebbe anche da commentare le varie analisi dei giocatori, che mi paiono leggermente estremiste, mi limito comunque a queste due:
- Blake Griffin: Zompare zompa ancora, ma c’è addirittura chi sostiene che abbiamo già visto il meglio da lui. Cifre e minutaggio nel frattempo regrediscono costantemente.
A me pare un giocatore in crescendo tecnico, la questione numeri e minutaggio magari è legata al fatto che nella prima stagione giocava in una squadra da 30 vittorie e quest'anno da 50 abbondanti? Se si guardano i numeri si nota che rispetto alla stagione da rookie è cresciuto in percentuale dal campo, ai liberi, assist e recuperi, giocando, lo ripeto, in una contender.

- Toni Monroe
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Re: NBA, il topic generalista
Credo che dobbiamo considerare la media, non le eccezioni. Il giocatore oltre quella quota di altezza è un fattore o no? Negli ultimi anni si è passati dall'occasionale lungo che sapeva passar palla decentemente o giocare anche lontano dal canestro al preferire lo small ball. E' dovuto solo alla penuria di lunghi dominanti (ma possono pretendere di averlo tutti, il lungo dominante?) o si sta scegliendo di modificare il modo di giocare e se i lunghi odierni non si dimostrano all'altezza tanto vale non averli?
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Re: NBA, il topic generalista
Toni Monroe ha scritto:Credo che dobbiamo considerare la media, non le eccezioni. Il giocatore oltre quella quota di altezza è un fattore o no? Negli ultimi anni si è passati dall'occasionale lungo che sapeva passar palla decentemente o giocare anche lontano dal canestro al preferire lo small ball. E' dovuto solo alla penuria di lunghi dominanti (ma possono pretendere di averlo tutti, il lungo dominante?) o si sta scegliendo di modificare il modo di giocare e se i lunghi odierni non si dimostrano all'altezza tanto vale non averli?
Io semplicemente non sono d'accordo. Il lungo sposta e continuerà a farlo, semplicemente si è arrivati ad un punto in cui si può vincere anche senza sopperendo alla loro assenza con atleti impressionanti. Magari non ci sono più i grandi giocatori di post basso, anche se i Lakers solo 3 anni fa han fatto repeat con Gasol e Bynum, con il primo a fare da cardine offensivo, a cui si dava la palla continuativamente e dai quali si dava il via all'azione, ma anche solo in difesa, che mi ricordano essere il 50% del gioco, il lungo è ancora l'elemento principe, e non a caso le migliori difese di questa stagione Indiana, Memphis, San Antonio, Chicago si reggono sui propri centri e squadre non famose per la loro difesa come New York e Los Angeles cambiano marcia con Chandler e Howard sul parquet.
*il lungo ha bisogno di lavorare tanto ed è risaputo venga fuori alla lunga, oggi non gli si da più il tempo di lavorare o sei pronto o sei finito.

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Re: NBA, il topic generalista
secondo me quando poi si arriva a giocare per davvero i pochi lunghi che ci sono si fanno sentire,penso ai Lakers di Gasol e Bynum o a Dallas con Chandler e Nowitzki,i Miami Heat non avranno il lungo classico ma se hai James diciamo che hai un fenomeno e lì i centimetri tendono a contare meno
anche i Thunder difensivamente sono strutturati con Perkins e Ibaka,senza lunghi veri,soprattutto da un punto di vista difensivo non fai strada quando conta
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Re: NBA, il topic generalista
I Thunder non sono l'esempio adatto, visto che ormai per loro Perkins è più che altro penalizzante e con Ibaka da centro giocano meglio su entrambi i lati del campo.lebronpepps ha scritto:anche i Thunder difensivamente sono strutturati con Perkins e Ibaka,senza lunghi veri,soprattutto da un punto di vista difensivo non fai strada quando conta
Più che altro riguardo a questo discorso ci sarebbe da sottolineare l'apporto di Collison, anche lui ufficialmente sui 2.08.
Lo spunto di base nel discorso di Gerry è secondo me capitale e molto interessante, non potrebbe essere altrimenti in effetti visto lo scrivente, ma sono in profondo disaccordo sulla piega che prende nel svilupparlo. Non sto a dilungarmi, che già mi sento sporco a non essere d'accordo con Gerry, figuriamoci quando non è qui a rispondere

Però non accetto che mi liquidi così Freeland dopo neanche sei mesi di NBA, oltretutto sotto Terry Stotts!
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Re: NBA, il topic generalista
Porsche 928 ha scritto:Vorrei pero domandare una cosa, ma 208 con le scarpe, senza, con il tacco 12... cioe alcuni di quei giocatori li non sono 208 nemmeno con la fionda.
Poi vorrei sapere, ti ricapita un Yao Ming con la #1 non lo riprendi? E non scomodo uno Shaq o un Hakeem.
Lo Shaq del 1999-2001 quanti Lebron vale? Non sto parlando di forza eh, sto parlando di "spostare tutti i canoni avversari per adeguarsi a lui" con il secondo pericolo che arriva sesto.
La sparo grossa, oggi una squadra dal terzo al nono posto a Ovest con Shaq del 2000, vince l'anello in carrozza e di fronte puo trovare tutti i Lebron e Bosh che vuole.
Quello che voglio dire come concetto e` che non conta l'altezza se non sei un campione.
Hai ragione sulle misure, ma alla fine il senso è lo stesso anche se abbassi tutti di quei 2-3 centimetri di troppo che le misurazioni ufficiali e le scarpe magiche attribuiscono. Fai conto allora che la soglia sia 206 invece di 208 centimetri.

Sul resto del discorso, tu parli di uno Shaq che oggi sposterebbe più di LeBron. Ok, ma allora perché non è uscito più niente di simile a Shaq o Yao nei draft degli ultimi anni?

Rakim ha scritto:Toni Monroe ha scritto: 1. Il giocatore oltre i 208 centimetri non ha più senso tecnico o non può più incidere nella NBA moderna come faceva fino a qualche decennio fa.
2. Anche quando il giocatore oltre i 208 centimetri incide, è più soggetto ad infortuni che ne compromettono o limitano la carriera e la longevità, spesso pregiudicando anche le sorti pluriennali della propria franchigia.
[/i]
E infatti non a caso Duncan e Garnett, entrambi classe 1976, incidono come pochi nella NBA odierna...non è che il lungo non incide più è che semplicemente quelli che ci sono oggi son scarsi, ma quei pochi che risultano presentabili in anche un solo aspetto del gioco fanno la differenza. Vogliamo dire che Tyson Chandler non è un giocatore determinante? Lo stesso Javale nei suoi 20 minuti di utilizzo è un fattore.
Però perdonami, dovendo ricorrere a Duncan e Garnett porti decisamente elementi alla mia (confusa) teoria.

Parliamo di due sicuri nella Hall of Fame, di 37 anni, forse nei primi 15 assoluti del gioco, che hanno sempre giocato ala grande con un lungo "più lungo" e più interno di loro accanto e che oggi sono spostati inesorabilmente nel ruolo di centro. E spostano!
Poi citi giocatori che appunto non possono che essere considerati specialisti o fattore difensivi: Chandler e McGee sono una variante tattica per la protezione del ferro e della propria area, di sicuro non vai da loro in possessi chiave nel quarto quarto ai playoff come fai invece con Duncan e Garnett.
Dici giustamente che i lunghi di oggi sono scarsi. Ok, ma la domanda è la stessa: perché sono scarsi?
E' il gioco che insegue i nuovi interpreti (=non ci sono più lunghi come Hakeem e Shaq, quindi gioco in modo diverso) o sono gli interpreti che inseguono il gioco cambiato (=non ci sono più spazi, si gioca con 2-3 guardie e 2-3 ali per alzare il ritmo ed allargare il campo, chi è 2.06 gioca esterno come se niente fosse, quindi non ha più senso puntare sul 7 piedi)?
Io penso ci sia dentro un po' di tutto, come ho scritto chiaramente non ho risposte e non so di preciso come e dove voglio arrivare. Ma che molti lunghi scelti negli ultimi draft si siano rivelati bidoni e che la NBA abbia preso una precisa direzione tattica senza big man, a me sembra solo una constatazione dei fatti.

Persino Riley, che ha costruito ogni sua squadra partendo dal centro, essendo più avanti di tutti ha oggi costruito una dinastia con principi totalmente opposti.
Poi c'è il caso D'Antoni, chiamato ad allenare prima Melo-Stoudemire-Chandler e poi Gasol-Howard, e perdi completamente l'orientamento.

P.S.: hai ragionissima su Blake Griffin, ho già fatto pubblica ammenda per essermi espresso male sempre sul blog.

Cava ha scritto:I Thunder non sono l'esempio adatto, visto che ormai per loro Perkins è più che altro penalizzante e con Ibaka da centro giocano meglio su entrambi i lati del campo.lebronpepps ha scritto:anche i Thunder difensivamente sono strutturati con Perkins e Ibaka,senza lunghi veri,soprattutto da un punto di vista difensivo non fai strada quando conta
Più che altro riguardo a questo discorso ci sarebbe da sottolineare l'apporto di Collison, anche lui ufficialmente sui 2.08.
Lo spunto di base nel discorso di Gerry è secondo me capitale e molto interessante, non potrebbe essere altrimenti in effetti visto lo scrivente, ma sono in profondo disaccordo sulla piega che prende nel svilupparlo. Non sto a dilungarmi, che già mi sento sporco a non essere d'accordo con Gerry, figuriamoci quando non è qui a rispondere.
Però non accetto che mi liquidi così Freeland dopo neanche sei mesi di NBA, oltretutto sotto Terry Stotts!

Ma si parla di pallacanestro, non c'è niente di più pulito e divertente di un sano disaccordo su queste tematiche.

Ovviamente in quei trafiletti sui singoli giocatori prendevo sempre il bicchiere mezzo vuoto e lo scaraventavo sul tavolo per svuotare anche l'altra metà. Sono fastidiosissimi e scorretti trucchi per avvalorare grazie allo specifico una teoria generale.
Free Freeland!
