r.i.p.
Quella generazione è praticamente tutta andata, un altro calcio, un'altra era, buon riposo a tutti

frog ha scritto:http://www.ilmessaggero.it/sport/calcio ... 8014.shtml
r.i.p.
Quella generazione è praticamente tutta andata, un altro calcio, un'altra era, buon riposo a tutti
R.I.P.Luca Var ha scritto:Spiace tanto. Rip Alfredo
anto ha scritto:Magari la ricezione non era buona, e tu te ne stavi con l'orecchio incollato all'altoparlante della radiolina, e quando finiva la partita ti sentivi un orecchio enorme.
Ricordo un Napoli-Milan decisivo per lo scudetto '88 ascoltato in questo modo...![]()
Arrivava il boato di fondo e tu ti preparavi a sentire la voce del radiocronista, sperando di riconoscerlo subito, con un misto di speranza e di timore, maledicendo la domenica(perchè era sempre domenica, cambiava solo l'orario in base alle stagioni) in cui ti capitava il radiocronista che teneva meno la linea, perchè se seguivi meno la partita del Milan, poi ti prendeva l'ansia da interruzione quando la linea l'avevano gli altri...
Quando si trattava di Ciotti non c'erano problemi...Lo riconoscevi subito e ti preparavi alla sentenza...
Gli altri erano un po' più confondibili, ma comunque grandissimi, compreso Luzzi, con le sue insopportabili cantilene, che ti parlava della partita clou di serie b come se fosse la finale di coppa del mondo, mentre magari si stavano decidendo le sorti del campionato di serie A, o il radiocronista di rugby.
Mi sono sempre chiesto se esistessero 10 persone in Italia che non mandassero a quel paese il povero mestierante designato al commento di L'Aquila-Noceto...
Ameri-Provenzali-Ciotti...Una triade che nessun appassionato di calcio dell'era pre-paytv potrà mai dimenticare.