Mike ha scritto:Sberl ha scritto:E concordo anche con chi ha detto che i programmi sarebbero da rivedere totalmente in molte materie, soprattutto letteratura italiana e storia...
anche - e soprattutto - no.
rivedere totalmente il programma di letteratura italiana significa introdurre qua e là autori stranieri come suggerito da non ricordo chi? oppure inserire gli scrittori più in voga del momento soltanto perché piacenti al gusto di un manipolo di lettori altolocati (o per pubblicizzare eventuali future stampe di raccomandati)? il mio programma, parlo di 5 anni fa, si fermava a Eco e Fenoglio, con accenni a Lucarelli e Brizzi. credo sia più che sufficiente ancora oggi. stessa cosa vale per la storia: sul cosa e come inutile discutere visto che la storiografia scolastica è quella e amen, ma il programma arriva fino alla caduta del muro e al 9/11: penso ci sia poco da aggiungere. il rischio recentismo è grandissimo, il punto di vista temporale credo ti/vi porti a sopravvalutare eccessivamente l'importanza di eventi (e autori) appena successi (o stampati).
In letteratura italiana il 900 sostanzialmente non l'avevamo toccato e non gli si dava importanza.
In storia il programma arriva lì, ma ci si arriva? Io ricordo che ci si fermò sostanzialmente alla seconda guerra mondiale. E in Italiano gran parte del 900 fu completamente dimenticato. Probabilmente è soggettivo, cioè dipende da insegnante ad insegnante.