Non sottovaluterei la grandezza di questa vostra vittoria, perché proprio come scrivo:
I tre amigos.. si sono guadagnati sul campo la più appagante gratificazione possibile senza nemmeno il bisogno di passare dalla spinosa esigenza di vendetta o rivincita: il rispetto ed il riconoscimento dagli appassionati e dagli avversari tramite il rispetto del gioco, come dimostrano i favolosi e commoventi abbracci di LeBron a Pierce, Rivers, Durant e già che c’era pure a Doris Burke durante l’intervista.
Meritando, essendo più forti, dandoci il piacere di dirgli “bravi” e di vederli esultare.
Se un tifoso Heat non ha visto un nuovo LeBron (in campo e fuori) in questi playoff ed in questa stagione, se non ha sofferto assistendo ad un attacco disfunzionale per parecchi mesi, se non ha avuto un po' di paura dopo il 2-1 di Indiana magari abbandonando Wade, se non ha capito l'importanza di "un uomo solo al comando" in gara 6 a Boston e se non ha vissuto un poco spiegabile psicodramma contro Dallas lo scorso anno, penso che faccia più fatica ad apprezzare questo evento ed a godere della potenza di questa vittoria e del livello metafisico raggiunto da James.
Se un tifoso Heat è stato male ed ha sofferto dopo la sconfitta dell'anno scorso, vuol dire che tutti gli altri avevano il diritto di tentare di capire il perché. E se LeBron ora è questo, lo deve anche a quel tentativo.
P.S.: quei 3 post che riporti portano veramente poco alla modalità "sassolini dalla scarpa"

, perché uno parla di tutt'altro, un altro racconta quello che è esattamente successo tecnicamente e l'altro si conclude col pronostico di Miami campione nonostante fosse 1-2 coi Pacers.
Ho invece realmente deriso LeBron per "The Decision" e nessun titolo mi farà mai cambiare idea ovviamente, perché il vizio insanabile riguarda la modalità di vittoria e non la quantità. Quantità che, proprio mentre deridevo, davo per l'appunto come scontata e copiosa.
P.P.S.: dopo anni di stima reciproca, mettermi nello stesso calderone di Massimo Oriani proprio non me lo dovevi fare.
