Vado a replicare, in linea di massima a Porsche.
Quando ero giovane, e mi stavo formando per la mia comprensione del gioco (non che poi ne abbia accumultata tanta

)
per la spiegazione di cosa era la nba negli anni 80'a livello arbitrale, mi colpi una intervista dell'ex Spurs Mitchell poi visto anche in Italia che cito a braccio:
"Da Rookie dovevi star zitto con i grigi, c'era una certa gerarchia e non mi fischiavano mai a favore, se e dico se col passare dei mesi eri rispettoso, non piagnucolavi e non facevi "flopping" piano piano, cominciavano a darti credito e ti tutelavano. Oggi i ragazzini vogliono tutto e subito".
e per capire al meglio la NBA dei grigi di oggi, sempre per gli Spurs ci fu l'episodio in cui Devin Brown venne brutalizzato da un fallo che non gli fu fischiato. Duncan aspetta la fine del quarto, si porta per mano Brown dal grigio e fa: "non hai fischiato per lui"
il grigio: "non so nemmeno chi sia" Duncan ribatte:"Ok ti presento Devin Brown" grigio: "piacere".
Passano 2 min e gli fischiano a favore.
Queesto per dire, che sopratutto in RS ci sono leggi non scritte, convenzioni, forme gerarchiche, nonnismi, protagonismi arbitrali che se ben mixati danno un additivo, non penalizzano.
Non ci piove che un hilities vale per la NBA più del fischio di uno sfondo, ma il giocatore che prende sfondo, prende spesso un bonus a sfondo, per miscelare esigenze di campo e marketing, ci sono anche gli uomini di campo appunto.
Molto, forse troppo tutelato in tempi recenti forse il Wade tra il 2006 e il 2008. Ma mai ai livelli che avevo letto.
La grandezza di certi giocatori, sta anche nel gestire falli, grigi e metro.
esagerato forse dire che la star può 100, e quello col decadale non può far nulla.
Solo l'ultimo deve guadagnare rispetto.