Pozz4ever ha scritto:per cambiare un attimo argomento, qualcuno mi spiega perchè motta oggi è in campo a catania nonostante l'espulsione di sabato scorso?
Il Catania ha recuperato mercoledi, la squalifica è già stata scontata.
Pozz4ever ha scritto:per cambiare un attimo argomento, qualcuno mi spiega perchè motta oggi è in campo a catania nonostante l'espulsione di sabato scorso?
rene144 ha scritto:E' anche un problema di cultura invece. Negli altri campionati succede roba anche peggiore e con una regolarità assoluta, ma non ci sono altrettante storie. E' chiaro che il sistema-calcio sia imperfetto ed anzi propizi certi pensieri, ma se il complottismo da noi impera e da altri no, evidentemente è un problema nostro.
rene144 ha scritto:Gerry Donato ha scritto: In caso di vittoria finale della Juve, figuriamoci poi se da 0 a 3 punti di vantaggio, nessun milanista o tifoso neutro potrà (giustamente!) considerare quel successo meritato, purtroppo a discapito degli oggettivi valori della squadra di Conte.
E qualsiasi episodio da qui fino alla fine del campionato, magari un favore scontato al Milan, permetterà (giustamente!) di pensare alla logica della compensazione ai tifosi della Juventus, che non riconosceranno (giustamente!) la superiorità del Milan e del suo scudetto.
E non è un problema di imbecillità dei tifosi, che per definizione sono ovviamente di parte, ma di imbecillità delle regole e di chi le applica, che hanno pure la faccia tosta di chiedere ai tifosi di stare calmi ed accettare il verdetto del campo.
E' anche un problema di cultura invece. Negli altri campionati succede roba anche peggiore e con una regolarità assoluta, ma non ci sono altrettante storie. E' chiaro che il sistema-calcio sia imperfetto ed anzi propizi certi pensieri, ma se il complottismo da noi impera e da altri no, evidentemente è un problema nostro.
A partire dal fatto che gli errori non siano considerati tali, ma si parli dell'avversario che "ruba". Per continuare con la logica della compensazione. Da noi si pensa che tutto vada in quella funzione, ed i ragionamenti che vedo fare agli juventini anche seguono questa logica ("c'era il rosso a Mexes ed un gol di Matri, quindi il Milan non si può lamentare").
Io continuo a pensare che oltre a problemi risolvibili (ma da organi centralizzati come FIFA e UEFA, non dalla FIGC) ci sia una questione irrisolvibile di cultura sportiva, per cui l'arbitro è sempre corrotto, l'avversario è sempre ladro, gli errori sono sempre in malafede, la nostra squadra ha sempre una superiorità morale di qualche tipo, il nostro allenatore ha sempre ragione nel lamentarsi, ce l'hanno tutti con la nostra squadra, gli errori a nostro favore non sono veramente errori o comunque se sono errori sono giustificabili e comunque non sono errori tanto gravi quanto quelli a nostro sfavore e comunque due partite fa c'era un rigore per noi e siamo stati più penalizzati che aiutati ed io ho preso la squadra al sestultimo posto, gli errori a nostro sfavore sono chiari ed evidenti e marchiani. E via dicendo.
Non c'è punto d'accordo neanche sugli episodi che sembrano chiari. Molti juventini ritengono che Ronaldo-Iuliano non fosse rigore, e non lo dico per aprire una polemica su quel fatto, ma per sottolineare che a proprio danno anche un episodio di quel tipo diventa materia di discussione, quindi certe questioni esisteranno sempre e non potremo superarle.
Invece i fuorigioco ed i gol fantasma possiamo e dobbiamo superarli. Ma ripeto, per quanto questo sia un aspetto importante, anzi fondamentale (soprattutto quello dei gol fantasma), per me servirebbe un grosso cambiamento culturale da noi, dove gli episodi da moviola sono più importanti di qualsiasi altra cosa, dove il gossip ed il calciomercato sono più importanti delle disquisizioni tattiche e dove le lamentele ed i piagnistei sono all'ordine del giorno. Leggo degli juventini "sempre con Conte" che difende la juventinità e sottolinea come stiano "veramente" le cose. E vedo gli interisti che parlavano di Mourinho, pari pari. Ovviamente i due gruppi non accetteranno mai di assomigliarsi, ma sono la stessa cosa, con un allenatore che crea un ambiente da "tutti contro di noi", da isolamento e vittimismo, ed i tifosi che sono contenti che "finalmente" qualcuno dica le cose "come stanno". Magari la forma è diversa e Conte non ha fatto le manette, ma la sostanza è identica ed è ciò che anche un Mazzarri prova a fare al Napoli ogni giorno. Il problema è che c'è chi li segue.
BannatoGerry Donato ha scritto:D'ora in poi andrebbe chiamato in tutto il forum Mike Desencadenado.
Toni Monroe ha scritto:Se l'arbitro ravvisa un fallo non è necessario che uno cada per dimostrazione. Poi a volte se cadi per dimostrazione aiuti l'arbitro a capire che hai subito un fallo ma è un discorso che non ci porta lontano e lungo il percorso ci troveremmo in mezzo ad un fiume dove le simulazioni scorrono tumultuose...
rene144 ha scritto:E' anche un problema di cultura invece. Negli altri campionati succede roba anche peggiore e con una regolarità assoluta, ma non ci sono altrettante storie. E' chiaro che il sistema-calcio sia imperfetto ed anzi propizi certi pensieri, ma se il complottismo da noi impera e da altri no, evidentemente è un problema nostro.
A partire dal fatto che gli errori non siano considerati tali, ma si parli dell'avversario che "ruba". Per continuare con la logica della compensazione. Da noi si pensa che tutto vada in quella funzione, ed i ragionamenti che vedo fare agli juventini anche seguono questa logica ("c'era il rosso a Mexes ed un gol di Matri, quindi il Milan non si può lamentare").
Io continuo a pensare che oltre a problemi risolvibili (ma da organi centralizzati come FIFA e UEFA, non dalla FIGC) ci sia una questione irrisolvibile di cultura sportiva, per cui l'arbitro è sempre corrotto, l'avversario è sempre ladro, gli errori sono sempre in malafede, la nostra squadra ha sempre una superiorità morale di qualche tipo, il nostro allenatore ha sempre ragione nel lamentarsi, ce l'hanno tutti con la nostra squadra, gli errori a nostro favore non sono veramente errori o comunque se sono errori sono giustificabili e comunque non sono errori tanto gravi quanto quelli a nostro sfavore e comunque due partite fa c'era un rigore per noi e siamo stati più penalizzati che aiutati ed io ho preso la squadra al sestultimo posto, gli errori a nostro sfavore sono chiari ed evidenti e marchiani. E via dicendo.
Non c'è punto d'accordo neanche sugli episodi che sembrano chiari. Molti juventini ritengono che Ronaldo-Iuliano non fosse rigore, e non lo dico per aprire una polemica su quel fatto, ma per sottolineare che a proprio danno anche un episodio di quel tipo diventa materia di discussione, quindi certe questioni esisteranno sempre e non potremo superarle.
Invece i fuorigioco ed i gol fantasma possiamo e dobbiamo superarli. Ma ripeto, per quanto questo sia un aspetto importante, anzi fondamentale (soprattutto quello dei gol fantasma), per me servirebbe un grosso cambiamento culturale da noi, dove gli episodi da moviola sono più importanti di qualsiasi altra cosa, dove il gossip ed il calciomercato sono più importanti delle disquisizioni tattiche e dove le lamentele ed i piagnistei sono all'ordine del giorno. Leggo degli juventini "sempre con Conte" che difende la juventinità e sottolinea come stiano "veramente" le cose. E vedo gli interisti che parlavano di Mourinho, pari pari. Ovviamente i due gruppi non accetteranno mai di assomigliarsi, ma sono la stessa cosa, con un allenatore che crea un ambiente da "tutti contro di noi", da isolamento e vittimismo, ed i tifosi che sono contenti che "finalmente" qualcuno dica le cose "come stanno". Magari la forma è diversa e Conte non ha fatto le manette, ma la sostanza è identica ed è ciò che anche un Mazzarri prova a fare al Napoli ogni giorno. Il problema è che c'è chi li segue.
Pozz4ever ha scritto:per cambiare un attimo argomento, qualcuno mi spiega perchè motta oggi è in campo a catania nonostante l'espulsione di sabato scorso?
shilton ha scritto:Quindi pretendiamo la cultura sportiva dei giocatori, che secondo te non ce l'hanno e noi invece siamo stufi e possiamo essere non "onesti" (che brutto termine)?
Mi sembra un cane che si morde la coda.
Sei uno si stufa, passa al cricket, al curling.
Perchè rodersi il fegato per uno sport che secondo te non è regolare?
Gerry Donato ha scritto:Non è questione di complottismo derivato dall'errore, ma dell'errore in quanto tale!
Poi ognuno reagisce a modo suo, ma non mi pare proprio che Ferguson, Wenger, il Chelsea, Drogba, Mourinho, il classico spagnolo, Mancini, l'Inghilterra dopo il gol di Lampard ai Mondiali, Corea/Giappone 2002, i campionati sudamericani o sudeuropei, la finale olimpica di Collina siano stati esempi di cultura superiore alla nostra.
Va detto poi che Calciopoli l'abbiamo avuta noi e solo 5 anni fa.
Il dato di fatto, empirico ed insindacabile, è l'errore. Su quello mi concentro. E nel calcio l'errore incide diversamente che in altri sport.
La Juventus ci ha perso una finale di Champions col Real: come si può chiedere ai suoi tifosi di far finta di niente, specie quando ci sarebbero tutti i mezzi per sanare la situazione?
Basta col buon senso chiesto ai tifosi! E soprattutto con la distinzione tra il tifoso italiano e quello non italiano.
Radiofreccia ha scritto: Io non riesco a condannare l'atteggiamente delle tifoserie, perche' per me non è cultura sportiva sbagliata ma piuttosto è che si sono letteralmente stufati. Non e' bello vedere una partita di calcio sapendo che essa può essere determinata non dalla capacita' della squadra o dell'allenatore ma dalle decisioni della terna.
Piuttosto io dico che la cultura sbagliata appartiene ai giocatori che, invece di dare una mano all'incapacita' della terna, approfitta e simula l'impossibile. Se ci fosse maggiore onesta' calcistica ( come credo ci sia stata decenni fa ), gli episodi degni di polemica diminuirebbe decisamente.
rene144 ha scritto: Chi dice di far finta di niente? Ma c'è un abisso fra il far finta di niente e gridare al complottismo o accusare implicitamente (e talvolta neanche tanto implicitamente) di corruzione.
La distinzione non è tanto negli atteggiamenti degli allenatori, concordo, ma nell'approccio che le diverse culture sportive hanno all'avvenimento. Da noi la moviola è spesso al centro dei programmi di highlights e via dicendo, mentre un MoTD in Inghilterra non ci perde neanche un minuto. E' l'enfasi, è il voler collegare l'errore alla malafede. Non se ne esce.