NckRm ha scritto:Uscite le motivazioni sulla sentenza: 558 pagine! Sticazzi
Riassuntino:
NAPOLI - Depositate le motivazioni della sentenza Calciopoli. «Sussiste la prova della responsabilita' di Luciano Moggi a carico del quale si ravvisano elementi utili per ravvisare la condizione di capo», dell'associazione a delinquere ipotizzata dalla Procura di Napoli, scrive in 561 pagine il collegio presieduto da Teresa Casoria. Moggi e' stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Secondo i giudici va «sgomberato il campo da inutili esagerazioni» come le «vane parole» di alcuni testi come Manfredi Martino e l'ex arbitro Nucini. Ma fatta questa premessa, restano «gli elementi di prova per ravvisare l'esistenza di una struttura organizzata per raggiungere il fine della frode sportiva. Struttura avente quale capo Moggi». Nella interpretazione dei giudixi appare come «ben più pregnante e decisivo l'elemento dell'uso delle schede straniere delle quali e' risultata la disponibilità procurata da Moggi a designatori e arbitri».
Dato che per il tribunale «ha resistito alla critica di difese e consulenti».
Nella interpretazione dei giudici il processo non "ha in verità dato conferma del procurato effetto di alterazione del risultato finale del campionato di calcio 2004-2005 a beneficio di questo o quel contendente". Ciò nonostante, il tribunale ritiene "sufficienti le parole pronunciate nelle conversazioni intercettate, nel cumulo con il contatto telefonico ammantato di clandestinità rappresentato dall'uso di schede straniere, per integrare gli estremi del reato" di frode sportiva che, ricordano i giudici, è un reato di tentativo.
Nella sentenza non mancano stoccate al lavoro degli investigatori.
il collegio sottolinea che la difesa è stata "almeno in fatto molto ostacolata dall'abnorme numero di telefonate intercettate, oltre 170 mila, e dal metodo adoperato per il loro uso, indissolubilmente legato a un modo di avvio e sviluppo delle indagini per congettura". Il tribunale però ritiene che il processo, "confezionato con il ricorso a dosi massiccie di intercettazioni, non abbia patito totale disfatta nell'urto con il dibattimento" da cui non sono emersi, "contrariamente a quanto sostenuto dal coro delle difese, fatti di totale annullamento della portata probatoria del discorso telefonico".
I magistrati escludono invece che il sorteggio arbitrale sia stato truccato. E su questo punto viene assestata una nuova bacchettata alla procura che, sostiene il collegio,"incomprensibilmente si è ostinato a domandare di sfere che si aprivano, sfere scolorite e altri particolari "
Insomma, smontato gran parte dell'impianto accusatorio, umiliati i metodi d'indagine, giustificata in parte la difesa.
Ma secondo la Casoria quanto rimasto, sebbene fosse solo una minima parte dell'impianto accusatorio, e sebbene "il processo non ha in verità dato conferma del procurato effetto di alterazione del risultato finale del campionato di calcio 2004-2005 a beneficio di questo o quel contendente" (punto secondo me fondamentale, ma evidentemente sbaglio io), è stato sufficiente alla condanna, che però a questo punto mi sembra decisamente troppo pesante, se non c'è appunto conferma del campionato alterato. Sono risultate chiave le Sim e nulla altro, in pratica.
Spero comunque che i vari PM e Nucini ne escano con le ossa rotte, ma ci credo poco.
Ma non era stato smontato l'utilizzo delle Sim? Effettivamente sembra che chiave sia stata la consegna, e non l'utilizzo. C'è qualche buco perché se la consegna è considerata una prova, e se non c'è prova dell'utilizzo doloso delle Sim e non c'è prova dell'alterazione dei risultati... mah, a me sembra che ci siano margini per il ricorso, ma al tempo stesso appare chiaro che sia un comportamento poco trasparente e nel ricorso tutto verterà proprio su quello che il giudice ritiene necessario: è necessario l'utilizzo doloso o basta la consegna delle Sim come prova?
Trovo francamente fastidiosa una condanna (peraltro così pesante) alla luce della mancanza di prove di alterazione dei risultati. Non ci sono prove degli effetti del presunto imbroglio o della presunta associazione a delinquere, ma c'è la condanna. Sono perplesso.