NBA Quotes & Anecdotes
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Re: Re: NBA Quotes & Anecdotes
Vabbè, la miglior PF di sempre dietro a una SF e il downgrade atletico di David West... Per carità, rispetto Pettit eh. Ma stiam parlando di Duncan
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Re: Re: NBA Quotes & Anecdotes
GecGreek ha scritto:Vabbè, la miglior PF di sempre dietro a una SF e il downgrade atletico di David West... Per carità, rispetto Pettit eh. Ma stiam parlando di Duncan
Io credo che Pettit sia l'unico che possa contendere a Duncan lo scettro di miglior PF di sempre.. nonostante anche io metterei in prima posizione TD
- Toni Monroe
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
E shaq a sventolare asciugamani? Quanto mi piace questa classifica. 

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Re: Re: NBA Quotes & Anecdotes
Credo che anche Francesco potrebbe essere d'accordo, per una volta.
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
N3lLo ha scritto:Credo che anche Francesco potrebbe essere d'accordo, per una volta.
Mettendo KB nel secondo comunque.. e forse Wilt nel primo..
Io.. senza fare intercessioni di ruolo, e quindi senza mettere Bill da PF e Wilt da C.. sarei andato tendenzialmente così:
First Team
PG Magic Johnson
SG Michael Jordan
SF Larry Bird
PF Tim Duncan
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Second Team
PG Oscar Robertson
SG Jerry West
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... senza fare eccezioni di ruolo..
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Re: Re: NBA Quotes & Anecdotes
Riporto 3 cose riguardo Wilt, per prima una citazione da una sua autobiografia:
"I was 30 years old when the ’66–’67 season began, and I was maturing as a man, and learning that it was essential to keep my teammates happy if I wanted my team to win.
I not only began passing off more and scoring less, I also made a point of singling my teammates out for praise—publicly and privately.
I realize now that this is the kind of thing that helped make O. J. Simpson’s teams at USC and Bill Walton’s teams at UCLA so successful. The same is true of Joe Namath and the Jets.
O.J. and Bill and Joe always praise their teammates. They remember the name of every key guy who throws a key block or makes a good assist or a good defensive play, and they tell the player—and the press—all about it. That can’t help but make the player try even harder the next time, instead of maybe letting down, subconsciously, because he’s tired of being ignored and hearing how great you are all the time.
I was just learning this lesson in 1966, and it was reflected in my statistics. Instead of me averaging 40 points a game, we had a great scoring balance. Hal Greer averaged 22.1, Chet averaged 19.3, and Billy averaged 18.5. Luke Jackson and Wali Jones also averaged in double figures. That’s the kind of balance Boston always had."
A 30 anni l'ha capito!
Seconda cosa, anche questa in un'altra sua biografia:
Nel 65 (l'anno prima) quando i warriors lo tradarono, il proprietario dei Lakers era interessato a Wilt e chiese alla sua squadra se dovesse provare a prendere Wilt mettendola ai voti: 9 a 2 contro! Wilt torna a Philly sponda 76ers. La spiegazione di Wilt:"I guess guys like Elgin Baylor and Jerry West were afraid I’d come to L.A. and take some of their glory away." Come sapete poche stagioni dopo andrà lo stesso ai Lakers.
Terza ed ultima cosa: Nelle stagioni '62 (quella del 50 di media, tripladoppia di media di Robertson tra gli altri) la Media di possessi per squadra a partita fu 140. La più alta della storia (ai giorni nostri come media siamo intorno a 100). E per tutta la decade dei '60 siamo attorno ai 130.
Fino al '62 (oltre a esserci si e no due centri e mezzo in tutta la lega) non esisteva l'interferenza offensiva, e Wilt era solito "rubare" punti ai suoi compagni, deviando i tiri quando erano in parabola discendente di poco sopra al canestro canestro, rimpinguando anche la voce rimbalzi in quel modo.
Per finire, quella stagione Wilt giocò OLTRE 48 minuti di media, perchè non usciva letteralmente mai. L'allenatore non lo toglieva e lui smetteva di difendere dopo il 4° fallo (in realtà questo lo ha fatto tutta la carriera perchè voleva ritirarsi senza mai essere una volta espulso per falli).
Sperando di scuotere un pò di quest'aura leggendaria attorno alle prestazioni di Wilt.
"I was 30 years old when the ’66–’67 season began, and I was maturing as a man, and learning that it was essential to keep my teammates happy if I wanted my team to win.
I not only began passing off more and scoring less, I also made a point of singling my teammates out for praise—publicly and privately.
I realize now that this is the kind of thing that helped make O. J. Simpson’s teams at USC and Bill Walton’s teams at UCLA so successful. The same is true of Joe Namath and the Jets.
O.J. and Bill and Joe always praise their teammates. They remember the name of every key guy who throws a key block or makes a good assist or a good defensive play, and they tell the player—and the press—all about it. That can’t help but make the player try even harder the next time, instead of maybe letting down, subconsciously, because he’s tired of being ignored and hearing how great you are all the time.
I was just learning this lesson in 1966, and it was reflected in my statistics. Instead of me averaging 40 points a game, we had a great scoring balance. Hal Greer averaged 22.1, Chet averaged 19.3, and Billy averaged 18.5. Luke Jackson and Wali Jones also averaged in double figures. That’s the kind of balance Boston always had."
A 30 anni l'ha capito!
Seconda cosa, anche questa in un'altra sua biografia:
Nel 65 (l'anno prima) quando i warriors lo tradarono, il proprietario dei Lakers era interessato a Wilt e chiese alla sua squadra se dovesse provare a prendere Wilt mettendola ai voti: 9 a 2 contro! Wilt torna a Philly sponda 76ers. La spiegazione di Wilt:"I guess guys like Elgin Baylor and Jerry West were afraid I’d come to L.A. and take some of their glory away." Come sapete poche stagioni dopo andrà lo stesso ai Lakers.
Terza ed ultima cosa: Nelle stagioni '62 (quella del 50 di media, tripladoppia di media di Robertson tra gli altri) la Media di possessi per squadra a partita fu 140. La più alta della storia (ai giorni nostri come media siamo intorno a 100). E per tutta la decade dei '60 siamo attorno ai 130.
Fino al '62 (oltre a esserci si e no due centri e mezzo in tutta la lega) non esisteva l'interferenza offensiva, e Wilt era solito "rubare" punti ai suoi compagni, deviando i tiri quando erano in parabola discendente di poco sopra al canestro canestro, rimpinguando anche la voce rimbalzi in quel modo.
Per finire, quella stagione Wilt giocò OLTRE 48 minuti di media, perchè non usciva letteralmente mai. L'allenatore non lo toglieva e lui smetteva di difendere dopo il 4° fallo (in realtà questo lo ha fatto tutta la carriera perchè voleva ritirarsi senza mai essere una volta espulso per falli).
Sperando di scuotere un pò di quest'aura leggendaria attorno alle prestazioni di Wilt.
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
Io invece Stock l'avrei lasciato al suo posto. Concordo nel restituire Malone al suo ruolo. Solo non conosco questo Bayolor che ci hai messo... 

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Re: NBA Quotes & Anecdotes
Toni Monroe ha scritto:Io invece Stock l'avrei lasciato al suo posto. Concordo nel restituire Malone al suo ruolo. Solo non conosco questo Bayolor che ci hai messo...
eheh.. :)
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
Hank Luisetti ha scritto:N3lLo ha scritto:Credo che anche Francesco potrebbe essere d'accordo, per una volta.
Mettendo KB nel secondo comunque.. e forse Wilt nel primo..
Io.. senza fare intercessioni di ruolo, e quindi senza mettere Bill da PF e Wilt da C.. sarei andato tendenzialmente così:
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... senza fare eccezioni di ruolo..
Ps: Interessante notare come la prima squadra che ho scelto sia difensivamente perfetta, mentre la seconda lo sia offensivamente..
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
Ho letteralmente divorato gli aneddoti che avete postato, era proprio quello che cercavo!
Vorrei contribuire anch'io mettendo quello che mi è rimasto più impresso del libro Black Jesus di Buffa: Marvin "The Iron" Barnes.
Cito testualmente:
Una sera perse il volo della squadra, affittò un charter, planò pochi minuti prima della gara, ma ne scrisse 57! Scolpì indelebilmente il suo nome in questa classifica [di personaggi cult] il giorno che si rifiutò di prendere un aereo che, per via del differente fuso orario tra zone degli States, partiva alle 6 ma arrivava alle 5.55. Il motivo? "Non salgo su una f*** macchina del tempo!". Altro charter, altro quarantello.
Vorrei contribuire anch'io mettendo quello che mi è rimasto più impresso del libro Black Jesus di Buffa: Marvin "The Iron" Barnes.
Cito testualmente:
Una sera perse il volo della squadra, affittò un charter, planò pochi minuti prima della gara, ma ne scrisse 57! Scolpì indelebilmente il suo nome in questa classifica [di personaggi cult] il giorno che si rifiutò di prendere un aereo che, per via del differente fuso orario tra zone degli States, partiva alle 6 ma arrivava alle 5.55. Il motivo? "Non salgo su una f*** macchina del tempo!". Altro charter, altro quarantello.
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
Hank Luisetti ha scritto:N3lLo ha scritto:Credo che anche Francesco potrebbe essere d'accordo, per una volta.
Mettendo KB nel secondo comunque.. e forse Wilt nel primo..
Io.. senza fare intercessioni di ruolo, e quindi senza mettere Bill da PF e Wilt da C.. sarei andato tendenzialmente così:
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...non voglio fare quello che cambia le carte in tavola anche perchè so che queste cose portano a lunghe e stancanti discussioni però...
Personalmente uno Scottie Pippen nel secondo quintetto io me lo prenderei !! ...accetto anche di metterlo nel terzo e spostare Baylor al secondo...
Stockton prima di Isaiah tutta la vita...soprattutto se nella stessa squadra c'è Malone !
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Re: Re: NBA Quotes & Anecdotes
GecGreek ha scritto:Riporto 3 cose riguardo Wilt, per prima una citazione da una sua autobiografia:
"I was 30 years old when the ’66–’67 season began, and I was maturing as a man, and learning that it was essential to keep my teammates happy if I wanted my team to win.
I not only began passing off more and scoring less, I also made a point of singling my teammates out for praise—publicly and privately.
I realize now that this is the kind of thing that helped make O. J. Simpson’s teams at USC and Bill Walton’s teams at UCLA so successful. The same is true of Joe Namath and the Jets.
O.J. and Bill and Joe always praise their teammates. They remember the name of every key guy who throws a key block or makes a good assist or a good defensive play, and they tell the player—and the press—all about it. That can’t help but make the player try even harder the next time, instead of maybe letting down, subconsciously, because he’s tired of being ignored and hearing how great you are all the time.
I was just learning this lesson in 1966, and it was reflected in my statistics. Instead of me averaging 40 points a game, we had a great scoring balance. Hal Greer averaged 22.1, Chet averaged 19.3, and Billy averaged 18.5. Luke Jackson and Wali Jones also averaged in double figures. That’s the kind of balance Boston always had."
A 30 anni l'ha capito!
Seconda cosa, anche questa in un'altra sua biografia:
Nel 65 (l'anno prima) quando i warriors lo tradarono, il proprietario dei Lakers era interessato a Wilt e chiese alla sua squadra se dovesse provare a prendere Wilt mettendola ai voti: 9 a 2 contro! Wilt torna a Philly sponda 76ers. La spiegazione di Wilt:"I guess guys like Elgin Baylor and Jerry West were afraid I’d come to L.A. and take some of their glory away." Come sapete poche stagioni dopo andrà lo stesso ai Lakers.
Terza ed ultima cosa: Nelle stagioni '62 (quella del 50 di media, tripladoppia di media di Robertson tra gli altri) la Media di possessi per squadra a partita fu 140. La più alta della storia (ai giorni nostri come media siamo intorno a 100). E per tutta la decade dei '60 siamo attorno ai 130.
Fino al '62 (oltre a esserci si e no due centri e mezzo in tutta la lega) non esisteva l'interferenza offensiva, e Wilt era solito "rubare" punti ai suoi compagni, deviando i tiri quando erano in parabola discendente di poco sopra al canestro canestro, rimpinguando anche la voce rimbalzi in quel modo.
Per finire, quella stagione Wilt giocò OLTRE 48 minuti di media, perchè non usciva letteralmente mai. L'allenatore non lo toglieva e lui smetteva di difendere dopo il 4° fallo (in realtà questo lo ha fatto tutta la carriera perchè voleva ritirarsi senza mai essere una volta espulso per falli).
Sperando di scuotere un pò di quest'aura leggendaria attorno alle prestazioni di Wilt.
Chamberlain è Dio, poco da discutere

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Re: NBA Quotes & Anecdotes
ESPN's Friday NBA Countdown show: "Who Are the Five Best Power Forwards in the NBA?"
John Barry's list:
1) Kevin Love
2) Blake Griffin
3) LaMarcus Aldridge
4) Paul Millsap
5) Ryan Anderson
Magic Johnson selection:
1) Dirk Nowitzki
2) Blake Griffin
3) Kevin Love
4) Pau Gasol
5) LaMarcus Aldridge
Ps: Johnson definisce Chris Bosh come il miglior "best all around" power forward
John Barry's list:
1) Kevin Love
2) Blake Griffin
3) LaMarcus Aldridge
4) Paul Millsap
5) Ryan Anderson
Magic Johnson selection:
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Ps: Johnson definisce Chris Bosh come il miglior "best all around" power forward
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Re: NBA Quotes & Anecdotes
The 20th Member of the 25,000 Point Club
Kareem Abdul-Jabbar 38,387
Karl Malone 36,928
Michael Jordan 32,292
Wilt Chamberlain 31,419
Kobe Bryant 30,861
Julius Erving 30,026
Moses Malone 29,580
Shaquille O'Neal 28,596
Dan Issel 27,482
Elvin Hayes 27,313
Hakeem Olajuwon 26,946
Oscar Robertson 26,710
Dominique Wilkins 26,668
George Gervin 26,595
John Havlicek 26,395
Alex English 25,613
Rick Barry 25,279
Reggie Miller 25,279
Jerry West 25,192
Kevin Garnett 25,009
Julius Erving, Moses Malone, Dan Issel, George Gervin e Rick Barry hanno giocato parte della loro carriera in ABA e Malone è l'unico di questi ad aver segnato almeno 25,000 points in NBA.. quest'ultima come molti media asseriscono che Garnett sia di fatti il 16° membro di questa elite dei 25,000 point club.
Erving e Garnett sono i soli membri di questa elite dei 25,000 point che hanno anche collezionato anche 10,000 rebounds, 5,000 assists, 1500 steals e 1500 blocked shots. Steals e blocked shots non erano conteggiati durante l'anno da rookie di Erving.
Kareem Abdul-Jabbar 38,387
Karl Malone 36,928
Michael Jordan 32,292
Wilt Chamberlain 31,419
Kobe Bryant 30,861
Julius Erving 30,026
Moses Malone 29,580
Shaquille O'Neal 28,596
Dan Issel 27,482
Elvin Hayes 27,313
Hakeem Olajuwon 26,946
Oscar Robertson 26,710
Dominique Wilkins 26,668
George Gervin 26,595
John Havlicek 26,395
Alex English 25,613
Rick Barry 25,279
Reggie Miller 25,279
Jerry West 25,192
Kevin Garnett 25,009
Julius Erving, Moses Malone, Dan Issel, George Gervin e Rick Barry hanno giocato parte della loro carriera in ABA e Malone è l'unico di questi ad aver segnato almeno 25,000 points in NBA.. quest'ultima come molti media asseriscono che Garnett sia di fatti il 16° membro di questa elite dei 25,000 point club.
Erving e Garnett sono i soli membri di questa elite dei 25,000 point che hanno anche collezionato anche 10,000 rebounds, 5,000 assists, 1500 steals e 1500 blocked shots. Steals e blocked shots non erano conteggiati durante l'anno da rookie di Erving.