Buon per te.Sine ha scritto: I miei genitori hanno divorziato quando avevo dodici anni, più o meno, entrambi sono risposati, vivo con mia madre ed il suo attuale marito, mio padre lo vedo quando è possibile, visto che vive a Padova, ma c'è un ottimo rapporto. Ha avuto anche un altro bambino dalla seconda moglie. Bambino che mia madre adora, era presente anche al battesimo.
Io mi chiamo Paolo, ho ventiquattro anni, sono alto, sano e forte, credo nei giusti ideali che la mia famiglia mi ha trasmesso. Non mi drogo, non ho mai fumato in vita mia, da piccolo non picchiavo gli sfigati della classe, non facevo a botte coi bulli, non sniffavo la pritt durante l'intervallo, non obbligavo le bambine a tirarsi su la gonna in cambio delle merendine. Facevo talvolta a botte con mia sorella, prendendole sonoramente. Bevo saltuariamente nei week end, studio poco, lavoro gratis, mentre nel tempo libero mangio schifezze e non voto Berlusconi. Ah, tifo Hornets. Ma questo non è colpa dei miei genitori, non è perchè hanno divorziato. E' che quel cazzo di calabrone mi sta simpatico da quando son bambino.
Infine, mi stanno sul cazzo i luoghi comuni.
Luoghi comuni? Io ho detto che nel divorzio ci soffrono i figli portando l'esempio di mio cugino.
Poi che ci siano i casi contrari, grazie mille. Ma se il divorzio è evitabile, se i due coniugi possono continuare a "convivere" per un tot di anni, ovvero finchè il figlio non si fa un po' più grande, quando diventa capace di capire queste cose, perchè non farlo?
Altro esempio?
Amici di famiglia hanno divorziato con un bambino di 7 anni. Sto bambino sta male emotivamente, mangia pochissimo da 3 settimane (ovvero quando c'è stato il divorzio effettivo, con il padre che se n'è andato dai suoi). Non andavano bene le cose, ok, ma perchè non aspettare almeno i 15-16 del figlio? 7 anni, grazie al cazzo ci sta una merda.
Saranno stati coerenti quanto vuoi tu, ma sinceramente me ne faccio poco della coerenza con un figlio che ne soffre così tanto.