Message in a bottle..

[Toni Monroe]

Il vecchio cane da qualche anno ormai si reca nel giardino di una villa abbandonata e si accuccia di fronte allo specchio di pietra, lo specchio in cui rimase scolpita l'immagine della sua anima in una notte di rare congiunzioni astrali; quelle cose che capitano ogni tot migliaia di anni, fasci di luce che arrivano con quella particolare inclinazione, cose così.. Il vecchio cane era un cucciolo quando successe ma si rese conto immediatamente che qualcosa era successo e non gli ci volle molto per rendersi conto che il suo grado di consapevolezza era diverso da quello degli altri cani, superiore a quello degli altri cani. Nei momenti di difficoltà capitava che gli salisse quell'impulso irrefrenabile di recarsi davanti allo specchio in cui era imprigionata una parte di quel che sarebbe dovuto essere. Molti degli altri cani si limitavano a domandarsi che cosa sentisse lui che lo spingeva ad andare in una direzione in cui era -praticamente- certo che non ci fossero femmine in calore o cose da mangiare, ma a nessuno era mai venuto in mente di seguirlo. Era uno strano cane, non abbaiava mai, benché fosse capace -e come- di mordere. Pareva che l'intimorire a priori fosse una cosa che non gli passava neanche per la testa. Accucciato davanti allo specchio il vecchio cane pareva quasi aspettare qualcosa, come se reputasse possibile -o anche probabile- ricongiungersi con l'immagine riflessa nello specchio di pietra. Quanto ci sarebbe potuto volere? Sarebbero dovuti passare altre migliaia di anni? Che non ne avesse a sua disposizione così tanti il cane lo sapeva per certo. In una notte di tempesta un fulmine andò a cadere sullo specchio di pietra, producendo una crepa che lo percorreva quasi interamente; quella notte nei pressi dello specchio dormiva un barbone che si svegliò di soprassalto nel momento in cui lo specchio si crepava e di fronte ai suoi occhi per un istante ci fu uno sfolgorio fors'anche più intenso di quello prodotto dal fulmine, il barbone per un istante che non avrebbe mai saputo quantificare rimase accecato, quindi si sentì percorso da un gran calore; nel momento in cui un vecchio cane lo leccava sul viso si svegliò e si rese conto che doveva aver perso i sensi. Quando guardò negli occhi il cane sentì come di aver trovato una parte di sé che non sapeva neanche di aver perduto e lo abbracciò piangendo come non era mai stato capace di fare in vita sua. Piangeva di felicità. Da allora i due sono inseparabili e pare che nulla di quanto accade nella vita li colpisca particolarmente..

[Cobain88]

Mi affaccio fuori la finestra metaforica che da' sulla mia vita,e mi accorgo che anche questo,come altri,non e' che un giorno di pioggia...un giorno di pioggia previsto pero',che dopotutto non mi dispiace nemmeno...

Ci sono giorni in cui si fa fatica ad ascoltare le voci che ti vengono da dentro,e per mille motivi:qualche volta sei troppo preso dalle voci dell'esterno,altre volte,invece,semplicemente non le vuoi ascoltare...ma non stasera,non in questo momento...voglio stare qui,nella solitudine che in questi casi e' cosi' utile,ad ascoltare il rumore della pioggia che cade,tentando di lenire la fatica del vivere quotidiano,curando l'amarezza e la mestizia che ti assorbono e,ultimo ma non meno importante,mettendo a fuoco ognuna di quelle goccie...perche' ogni goccia che cade e' un pezzo di cielo che ti viene in aiuto,un aiuto che viene cosi',naturale ed insperato,dall'unico luogo verso il quale,in genere,fai fatica persino a rivolgere lo sguardo...

Ed e' proprio in quel momento,quando ti accorgi della meraviglia che c'e' nella semplicita',che ti ricordi per quale motivo devi continuare a combattere,per quale motivo devi continuare a caricare la vita a testa bassa...bassa non solo perche' hai paura(e non negheresti comunque di non averne),ma perche' hai troppa voglia di andare avanti e troppa forza ancora per tirare i remi in barca...e ti dai delle motivazioni,in fondo devi farlo per te,per chi ti sta intorno e ti ama,e pure per chi non ti ama,fosse solo per una semplice ripicca...anzi,meglio,per dimostrargli che in fondo vali piu' di loro,e solamente che,ogni tanto,te ne dimentichi...

Il punto e' che,per capire tutto questo,hai bisogno di stare li',fermo un attimo,e continuare a guardare la pioggia che cade,magari sorseggiando una tazza di cioccolata calda e ascoltando una bella canzone in sottofondo...perche' se lasci cadere l'ultima goccia,dovrai aspettare che ricominci a piovere...e il meteo,in questa stagione,si sa,cambia umore facilmente...ma almeno per questo a te,che ti senti l'essere piu' lunatico dell'universo,riesce di provare empatia...un'emozione,cazzo si,sei ancora umano da provarne...e sorridi,vinto dalla scoperta...

E quando pure smettera' di piovere,e avessi bisogno di un rumore di sottofondo a cullare i tuoi pensieri,fortunatamente,c'e' sempre la musica...nello specifico,la musica di quella testa di cazzo di J Ax,che ti ha cresciuto come se fosse tua madre(e che non ha preso la via del suicidio,come tuo padre Kurt Cobain)e che,dopo tanti anni,sa ancora darti qualche consiglio...perche' questa e' una di quelle sere in cui le paure si manifestano,una di quelle sere dove sei davvero piccolo per sempre...e una di quelle sere dove nessuno,oltre al tuo monitor probabilmente,puo' veramente capirti sul serio...
E a quel punto sai veramente,come diceva il grande Eduardo,che adda passa' a nuttata...sperando che l'indomani,al risveglio,ci possa essere il sole...

[Toni Monroe]

Tamburi e flauti, corni e strumenti più moderni, un incontro di prodotti antichi e relativamente nuovi per suonare melodie medioevali. Una giornata in cui il sole è caldo mentre l'aria è piuttosto fresca, specie all'ombra. La reflex su un fianco mentre vado a pretendermi fotografo, a cercar di catturare istanti da consegnare a una qualche eternità. La gente straniera qual è? C'è qualcosa di primordiale nello sguardo di ciascuno, a prescindere dalla provenienza, dalla cultura d'origine.. qualcosa che ti porta a sentirti a tuo agio o a disagio con quello che hai davanti; bisognerebbe imparare ad ascoltare le proprie sensazioni, tornare ad ascoltare le proprie emozioni. Non tutte sono positive, non tutte ti faranno del bene, ma perlomeno sarà qualcosa che nasce e cresce dalle tue viscere e non un'idea che qualcuno ha cercato di infilare nella tua testa.

[Toni Monroe]

Lo spostamento in avanti dell'ora ci concede un po' di buio al mattino presto, quando l'aria è umida, fresca; nei piccoli bar ancora si fanno le pulizie e si sistemano le ultime cose, anche se dentro qualche cliente c'è già. Chi viaggia al mattino presto -solitamente- può permettersi di non correre, di guardarsi un po' attorno e mi viene da pensare che il prezzo da pagare a quel quarto d'ora (massimo mezz'ora) in più di sonno sarebbe una frenesia che non ho mai amato. Il dover correre perché poi i tempi si fanno stretti e basta un inconveniente qualunque per creare un ritardo con annessa incazzatura. Tutto sommato preferisco avere un po' di sonno in più, ma godermi anche la fase -quasi- onirica del viaggio. Essere in giro mentre la città ancora dorme è un po' come fare una ronda.. dormite tranquilli, ci pensiamo noi..

[Toni Monroe]

Certe cose esistono solo nel momento in cui noi ci accorgiamo di loro. Qualunque cosa. Una strada, una persona, una situazione.. forse è vero, come ho anche detto più volte, che quel che si vede non è -necessariamente- tutto quello che c'è da vedere ma a conti fatti cosa importa? Quello che non vediamo non c'è. Almeno fino a che non ce lo troviamo davanti o non ci andiamo a sbattere contro. Ma può accadere anche altro, può succedere che certe cose smetti di vederle, così.. senza una ragione precisa. Altre percezioni, altri pensieri.. e quello che vedi cambia. Come quando ti accorgi all'improvviso di riuscire ad isolare il suono di un certo strumento all'interno di un brano che credevi di conoscere alla perfezione. Salvo che quello strumento o un certo accordo particolare non li avevi mai saputi distinguere nell'insieme. Cose da scoprire (anche se ci son sempre state) o da dimenticare (anche se continueranno ad esserci). Dev'essere anche questa la "magia" di alcune forme di narrazione: un film, un libro, una canzone, raramente ci parlano di cose che nessuno conosceva prima. Solo che chi le scopre o riscopre grazie a quelle forme di narrazione non comprende il tono di sufficienza con cui potrebbe commentarle chi invece le ha sempre avute sotto gli occhi. Perché non tutti vediamo le stesse cose. In fondo il bello è anche questo.

[Cobain88]

Piu' ci rifletto,piu' mi rendo conto che il vero,unico motore del mio universo e' la rabbia.
Lo e' stato fin dal principio,fin da quando avevo 13 anni,quando il mio mondo si concentrava nelle pareti umili della mia cameretta,e lo e' ancora tutt'ora,sebbene gli spazi si siano allargati ed io stesso non sia piu' quello di 10 anni fa.
E' la rabbia che mi fa ascoltare la musica che preferisco;e' la rabbia che mi suggerisce le parole che scrivo;e' la rabbia che,probabilmente(ma non ne sono certo),determina il mio atteggiamento con l'altro sesso e con gli altri esseri umani in generale;ed e' ancora la rabbia che,ogni tanto,mi spinge verso i piaceri della carne e dell'alcool.

E' una simbiosi mutualistica,un modus vivendi che certo qualcuno non condividera',ma che io ho accettato e porto avanti,tra i notevoli alti e bassi che cio' comporta e comportera'.
Dopotutto,quando cresci nel caos,sia dentro di te che intorno a te,ti rendi anche conto che non puoi fare a meno di essere arrabbiato;e se e' vero che "la calma e' la virtu' dei forti",capisci pure,una volta di piu',che la tua fragilita',la tua pazzia,il tuo sentirti sempre solo contro tutti sono,in fondo,frutto inevitabile del modo in cui
hai deciso di affrontare la vita,o anche,razionalizzando,conseguenze logiche del tuo processo di maturazione.
E cio',nella mia perenne crisi esistenzialistica,non puo' che essere un insperato,quanto desiderato,traguardo.

Diamo l'estremo saluto alla nostra compagna Rabbia.Per ora.

[NckRm]

Volevo fare i complimenti sia a Cobain che a Toni per quello che scrivete. Mi piace davvero moltissimo.

Devo ammettere che anche io ho un taccuino che uso come Zibaldone. Magari un giorno pubblicherò qualcosa anche io.

[Cobain88]

Volevo fare i complimenti sia a Cobain che a Toni per quello che scrivete. Mi piace davvero moltissimo.

Devo ammettere che anche io ho un taccuino che uso come Zibaldone. Magari un giorno pubblicherò qualcosa anche io.

Ti ringrazio per i complimenti,in fondo se ho deciso di iniziare a scrivere qualcosa su questo topic e' proprio per avere un confronto con persone "estranee",la cui opinione non fosse influenzata dal fatto di conoscermi/volermi bene.Tuttavia scrivo cazzate del genere sul mio blog gia' da un paio d'anni(Angelus per testimone),quindi direi che sono piuttosto allenato,anzi non vedo l'ora di leggere qualcosa di tuo,proprio per evitare che questo topic diventi il blog personale di me e di Toni. :lol2:

Aggiungo che,purtroppo,per scrivere certe cose devi pure sentirle,quindi fidati se ti dico che la maggior parte delle cose che posto non vorrei mai averle scritte  :lol2:

[Toni Monroe]

Volevo fare i complimenti sia a Cobain che a Toni per quello che scrivete. Mi piace davvero moltissimo.

Devo ammettere che anche io ho un taccuino che uso come Zibaldone. Magari un giorno pubblicherò qualcosa anche io.

Grazie, grazie. :D Aspettiamo anche te, Nick.

[NckRm]

Massì via, buttiamoci 

Arranca faticosamente verso l'aula del terzo piano. Sospinto affannosamente dal senso del dovere e dalle centellinate ore di sonno. Il peso dello zaino che grava sulle spalle. Ancora (almeno) quattro anni alla laurea, ancora tre mesi alla fine delle lezioni, ancora cinque giorni al fine settimana. La sua ancora di salvezza rappresentata dal paio di cuffie che saltellano sulle orecchie. La sola ed unica cosa che fa pulsare il sangue sotto la pelle. Ogni riff di chitarra è un colpo di pistola, ogni singola pennata in battere o in levare porta calda linfa ai muscoli. La grancassa che risuona fin dentro le ossa, il basso che detta il ritmo dei suoi passi e la voce del cantante talmente tiepida da portarlo più vicino a Dio. Viene letteralmente sollevato verso l'alto, il tempo attorno a lui rallenta e diventa in bianco e nero. I granelli di polvere che lentamente ascendono durante il bridge che porta all'outro. E' la pace dei sensi, è il frutto delle ore passate a scoprire quel pezzo tra gli scaffali mentre il mondo là fuori si accontenta.
Poi il pezzo finisce e rimane a chiedersi come ha fatto a vivere finora senza tutto ciò.

[Toni Monroe]

Buona la prima per Nick. una canzone così, che fa questo tipo di effetto ce l'abbiamo tutti. Aspettiamo altro, ovviamente. :D

[Cobain88]

Molto bello il pezzo di Nick,mi ci sono immedesimato moltissimo,mi e' venuta quella sensazione di ansia che provavo al primo anno di universita' quando,puntualmente,arrivavo per ultimo in aula  :lol2:

Aspettiamo altri contributi,ma penso si possa dire che sull'Isola c'e' un altro naufrago  :D

[Toni Monroe]

Quando li prendi con te sai bene che non sono eterni, che per quanto potrai averne cura -presto o tardi- arriverà il momento in cui inizieranno a mostrare segni di cedimento e quando succede è davvero l'inizio della fine. Non importa quante ne abbiate passate assieme, non conta quante cose belle abbiate condiviso e non c'è davvero nessuno a cui tu possa confidare lo smarrimento che provi nel momento in cui ti rendi conto che non c'è proprio più nulla da fare. Cosa vuoi che ne capiscano gli altri? Cosa vuoi che gliene freghi del tuo dramma personale? Erano i tuoi auricolari.. soltanto i tuoi auricolari. La musica inizia a sentirsi a intermittenza. Muovi il filo e speri di riuscire a sistemarli in qualche modo, speri che sia ancora possibile ascoltare i tuoi brani preferiti nel migliore dei modi. Tutto inutile, devi prenderne un altro paio. Cazzo.

[Toni Monroe]

Prima la chitarra, col suo giro che ti fa capire fin da subito quale sarà il motivo portante del brano, poi -quasi in contemporanea- voce e batteria. Un brano che si snoda tutto così, in grande semplicità: chitarra, voce e batteria; una easy song, urlata con tutto il fiato che c'è in gola. Ci son cantanti che scrivono delle belle canzoni ma che necessitano di tutti gli effetti e i suoni con cui son state costruite in studio e se provano a farle live diventano -inevitabilmente- un'altra cosa, perdon parecchio. Una easy song non ti strapperà mai un "oh" di meraviglia per gli strepitosi e insoliti effetti sonori, ma ti ritroverai a tenere il tempo con mani e piedi e a urlare insieme al cantante in quella che è la più semplice delle belle cose: la condivisione di un momento.

[Toni Monroe]

(Certo) Potrei dirvi che.. oggi è stata una gran bella giornata; c'era un sole caldo ma era ventilata e si stava bene. Ma.. non è lì che ho la testa adesso. Si incontrano persone gradevoli in giro, con un sorriso che è impossibile non ricambiare, persone che in fondo ci si sente anche fortunati ad averle incontrate -se si ha la sorte di rendersene conto- ma.. non è lì che ho la testa adesso. E ci son posti nuovi da vedere, di una bellezza sconcertante; sconcertante perchè tutto sommato bastava girare un angolo per vederli, mica c'era da andar chissà dove; che magari era solo questione di tempo, perché se luoghi e persone son destinati a trovarsi -presto o tardi- si troveranno. Ma.. non è lì che ho la testa adesso. E può accader che la vita ti metta in discussione valori, principi e tutto quello in cui credi, e ti apre gli occhi su cose (ben) più importanti di quelle che potevi pensare avessero importanza. E questo -poi- è soltanto un bene, ma.. non è lì che ho la testa adesso. In fondo (indicando un punto a caso, anzi immaginatene uno a vostro piacimento).. è tutto qui.

(Ma.. ovviamente, non è nemmeno qui.. che ho la testa adesso.)