Capodanno di qualche anno fa, si decide di fare un festone alcolico in baita e Manu trascorre l'ultimo da me, nella ridente Valtellina.
La macchina organizzativa si muove nei giorni precedenti, il 31 pomeriggio bisogna portare le provviste in baita (era molta roba con diversa quantità di alcool):Ll piano era quello di portare i viveri,riscendere per preparsi alla serata, darci una cambiata e risalire nelle prime ore della sera per dare il via al massacro (Tanto da casa mia alla baita ci sarà mezz'ora di strada).
Un mio collega, saputo del festone, e abitando da quelle parti si offre volontario per aiutarmi nelle operazioni preliminari, bene.
Si parte e si arriva alla famigerata baita, fa freddo molto freddo, il posto non è propriamente in alta montagna ma comunque arrivati sul luogo si nota come una nevicata dei giorni precedenti abbia lasciato il segno, è tutto bianco, neve, molta neve, una bellissima cartolina per un Capodanno indimenticabile dico tra me.
E qui viene il bello, salutiamo la padrona della casa che nel frattempo stava scaldando (letteralmente) l'ambiente e si riparte per ritornare verso Sondrio. E qui scattò il fail.
Opzione 1: fare una retromarcia di circa 20 metri e riscendere tranquillamente dalla strada appena fatta
Opzione 2: la strada che parte della baita, è una scorciatoia, si vede chiaramente che scende e anzi magari si guadagna anche un pò di tempo.
Indovinate quale fu la mia scelta??
2Â
Parte Ettore (il collega)e io a ruota.
La strada è innevata, io ovviamente di catene e gomme da neve visto che abito alle Bahamas nemmeno l'ombra, è stretta terribilmente stretta.
Manu suda freddo, impreca, bestemmia, mi insulta (giustamente),è terrorizzata.
Contatto telefonico con Ettore che nel frattempo da buon battistrada è andato molto avanti, peccato che sia una bestemmia unica e si sentano durante la conversazione strani rumori metallici, la macchina è messa a dura prova ma alla fine lui (dopo circa un'ora) ce la farà a scollinare sbucando non si sa dove, manco fosse Frittole. Grazie Ettore, grazie di tutto e scusa.
Io invece mi incastro, mi areno, la macchina arriva in un punto in cui verrà abbandonata lì, con pochi metri utili da ambo i lati per proseguire la marcia. Ora ci scherzo ma fui veramente imprudente perchè ogni metro percorso fu un rischio, un grosso rischio.
Ok, il nostro Capodanno iniziò quindi in quella baita intorno alle tre del pomeriggio, senza cambi, con i vestiti tutti bagnati e inzuppati dopo le varie volte in cui avevamo dovuto scendere per spingere la macchina ormai arenatasi nella neve.
La serata andò bene, ovviamente a mezzanotte (giusto perchè tutti avevano tute da sci e ricambi) mega lotta e battaglia a palle di neve e io come un cretino ci andai in mezzo (ad un certo punto ricordo che avevo addosso solo una paille e il mio pelo sotto).
La mattina successiva uscì il sole, un pò di neve si sciolse e con l'aiuto di tutti (non senza difficoltà) riuscimmo a far manovra,a ristitemare l'auto nel giusto senso di marcia e tornare al parcheggio dove ci fu la spartizione dei viveri rimasti (Bella scena anche quella a ripensarci).
Dio solo sa quanti insulti (giusti ripeto) dovetti ricevere dalla mia signora.
Fail.
Ripensandoci l'opzione 1 era meglio.