SafeBet ha scritto: Il grande horror è quello che prende un problema sociale contemporaneo e lo scevera attraverso una metafora (La notte dei morti viventi, Videodrome, Il seme della follia, per citare tre esempi diversi). Più che spaventare, inquieta attraverso il disgusto. Oppure palesa fin da subito di non volersi prendere sul serio e fa ridere (la serie di Evil Dead).
Francamente credo sia decisamente limitativo ridurre il grande cinema horror alle due categorie sopra citate. :D
Anche perchè capolavori, pur diversissimi fra loro, come Shining, Suspiria, Rosemary's Baby o Non aprite quella porta, giusto per fare qualche nome, sono decisamente difficili da catalogare. :D
Io poi conduco una personale battaglia contro l'horror, o il supposto tale, ambientato in situazioni di vita quotidiana portate all'eccesso, all'inverosimile.
Ah ecco, allora è anche per questo che non siamo d'accordo. :lol2:
A mio modo di vedere esistono film eccezionali che appartegono al genere di cui sopra. Diciamo che io intendo il termine horror in un senso molto ampio, spesso sconfinante nel thriller, nel giallo e così via, senva volerlo necessariamente restringere entro certi limiti.