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da SafeBet » 22/08/2009, 12:14
Io sono un amante dell'horror, e non sono facilmente impressionabile. Il problema di questo film è tecnico: è girato male, montato come un videoclip, recitato sempre sopra le righe da attori spesso non all'altezza. L'espediente degli spezzoni girati amatorialmente mi è venuto a noia dopo dieci minuti, i filtri che cambiano i colori sono roba da photoshop. E non ho avvertito nemmeno quest'ironia di cui parli nella recensione.
Non scherziamo con i paragoni. Craven aveva uno stile, questo ha solo una maniera. Perlomeno in questo film.
Io poi conduco una personale battaglia contro l'horror, o il supposto tale, ambientato in situazioni di vita quotidiana portate all'eccesso, all'inverosimile. Per me l'horror in senso stretto dev'essere dichiaratamente finto e altrettanto evidentemente inspiegabile, dove il male è ignoto, misterioso, paranormale (non patologico).
I film tipo La casa dei 1000 corpi servono solo ad aumentare la paura dello spettatore, paura che quello spettatore si porta dietro nella sua vita di tutti i giorni (non prenderò mai su un autostoppista o non andrò mai in un ostello, frasi che mi è occorso di sentire).
Il grande horror è quello che prende un problema sociale contemporaneo e lo scevera attraverso una metafora (La notte dei morti viventi, Videodrome, Il seme della follia, per citare tre esempi diversi). Più che spaventare, inquieta attraverso il disgusto. Oppure palesa fin da subito di non volersi prendere sul serio e fa ridere (la serie di Evil Dead).
Mi riprometto di guardare il seguito di cui leggo dappertutto un gran bene.
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