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Tu Morirai Lassù...

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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Dazed and Confused » 27/03/2009, 17:03

Emmanuelle ha scritto: Qualcuno mi ha parlato di un film in cui l'assassino si divertiva a "staccare" la pelle del volto alle vittime per poi "inchiodarla" con degli spilli. Credo non sia un film recente. Se esiste e non mi hanno preso in giro, sapete dirmi il titolo?

mmm.... francamente non saprei cosa dirti. :nonsa:

Sono numerosi i film in cui l'assassino stacca la pelle dal volto della vittima, ma non mi viene in mente nessun caso in cui la riattacca con degli spilli. :penso:

In ogni caso potrebbe trattarsi del mitico Hellraiser... lì gli spilli ci sono, e anche la pelle che viene staccata.  :thumbup:


Oppure, ma questi sono film più recenti, anche nei due film "La casa dei 1000 corpi" e relativo seguito "La casa del diavolo" la pelle veniva staccata di dosso dalla vittima e poi indossata come un vestito, ma anche in questo caso di spilli neanche l'ombra.

Boh, sinceramente al momento (ma sono reduce da una sbronza, ci tengo a sottolinearlo :lol2:) non mi viene proprio in mente nient'altro. :piango:
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Emmanuelle » 27/03/2009, 19:48

Dazed and Confused ha scritto: mmm.... francamente non saprei cosa dirti. :nonsa:

Sono numerosi i film in cui l'assassino stacca la pelle dal volto della vittima, ma non mi viene in mente nessun caso in cui la riattacca con degli spilli. :penso:

In ogni caso potrebbe trattarsi del mitico Hellraiser... lì gli spilli ci sono, e anche la pelle che viene staccata.  :thumbup:


Oppure, ma questi sono film più recenti, anche nei due film "La casa dei 1000 corpi" e relativo seguito "La casa del diavolo" la pelle veniva staccata di dosso dalla vittima e poi indossata come un vestito, ma anche in questo caso di spilli neanche l'ombra.

Boh, sinceramente al momento (ma sono reduce da una sbronza, ci tengo a sottolinearlo :lol2:) non mi viene proprio in mente nient'altro. :piango:

Beh, mi sembra comunque un buon punto di partenza per la mia ricerca! Grande Dazed, +k meritatissimo! Grazie!
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Sheeeeeed » 27/03/2009, 21:18

Sto riguardando per l'ennesima volta La casa dei 1000 corpi...quanto mi piace questo film.Geniale Rob Zombie :01:
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 27/03/2009, 21:27

Sheeeeeed ha scritto: Sto riguardando per l'ennesima volta La casa dei 1000 corpi...quanto mi piace questo film.Geniale Rob Zombie :01:

Più la ciccia abbonda più la mazza affonda!! :lol2:
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Sheeeeeed » 27/03/2009, 21:29

Hank Luisetti ha scritto: Più la ciccia abbonda più la mazza affonda!! :lol2:

:lol2: :lol2: :lol2: Il capitano Spaulding...
Ultima modifica di Sheeeeeed il 27/03/2009, 22:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Dazed and Confused » 28/03/2009, 0:35

Sheeeeeed ha scritto: Sto riguardando per l'ennesima volta La casa dei 1000 corpi...quanto mi piace questo film.Geniale Rob Zombie :01:

E' uno dei miei film preferiti! +k per te!  :forza: :forza: :forza: :forza:

EDIT: fra l'altro è proprio il film con cui secoli fa ho aperto questo topic. :forza:
Ultima modifica di Dazed and Confused il 28/03/2009, 1:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 28/03/2009, 16:21

Dazed and Confused ha scritto: E' uno dei miei film preferiti! +k per te!  :forza: :forza: :forza: :forza:

EDIT: fra l'altro è proprio il film con cui secoli fa ho aperto questo topic. :forza:

La casa dei 1000 corpi
(House of 1000 corpses)

Anno: 2002
Produzione: USA
Attori: Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon, Karen Black
Regia: Rob Zombie


Chi l’avrebbe mai detto che quel vecchio rockettare pazzo di nome Rob Zombie avrebbe mai potuto fare un film decente? Personalmente non avrei scommesso un nichelino su di lui, ma mi sono inevitabilmente dovuto ricredere. Ne avevo già parlato in passato con Mr. Perfect ma proprio non potevo non aprire il topic citando questo piccolo gioiello di film.

Questo è un horror vecchio stampo, non uno degli horror psicologici che tanto vanno di moda adesso, bensì una pellicola chiaramente ed esplicitamente ispirata ai vecchi classici americani degli anni ’70, con sangue, violenza ma soprattutto tanta cattiveria.
Un film indubbiamente non adatto a tutti, soprattutto ai più giovani, ma con classe da vendere.

Che Rob Zombie fosse un amante del genere è fin troppo palese. I rimandi sono infiniti, rimandi psicologici ma anche rimandi strettamente tecnici. Impossibile non citare “Non aprite quella porta”, citato più volte e innegabilmente posto come base d’ispirazione. Ma non solo…

Ma vi starete tutti chiedendo: “Ma cosa avrà di così speciale sto film che Dazed continua a rompere i ciglioni per esaltarlo?” 


Semplice, è presto detto. Un’atmosfera straordinaria.    Lo spettatore è impotente, per un’ora e mezza viene trascinato in un mondo perverso e malato, un mondo che non dà nessun punto di riferimento, dove nulla è come vorresti e solo l’orrore e lo sconforto dominano i nostri cuori. La sensazione di impotenza è pressoché totale. La speranza pressochè nulla. Il sangue pressoché ovunque.

Un film cattivo. Senza mezzi termini. Un delirante e scioccante viaggio attraverso gli abissi della follia umana. Ma che ha della sua una qualità inaspettata: l’ironia. Tutto il plot si sviluppa intrecciando ironia ed orrore e questo è a mio avviso uno dei punti che rende la pellicola così avvincente ed imprevedibile. Tutto è inquietante e traumatizzante, ma allo stesso tempo fa rima con affascinante ed intrigante. La tensione è ai livelli massimi, è tutto un via via e un susseguirsi di situazioni sempre più allucinanti.


Anche gli attori sono all’altezza della situazione, infatti gli appassionati avranno riconosciuti volti indimenticabili del cinema horror. Particolarmente apprezzabile anche l’esordio di Sheri Moon, gnocca fuor di misura indubbiamente , ma che si è saputa calare alla perfezione in un personaggio sfaccettato e altamente contorto, capace tanto di sedurre quanto di compiere orribili efferatezze. Non da meno neppure la colonna sonora, che alterna pezzi dello stesso Rob Zombie ad altri pezzi più conosciuti ma non meno efficaci. 

Infine un applauso anche alle caratteristiche tecnico-registiche della pellicola, con filtri ed effetti disturbanti che non fanno altro che aumentare il disagio e la tensione nello spettatore. Se davvero credete che Rob Zombie non sappia fare cinema date un’occhiata alla sequenza dell’uccisione dei poliziotti sulle note di “I remember you”… Non vi nascondo che quella scena è entrata nel mio personale olimpo delle scene cult indimenticabili.     


In conclusione, se ancora non l’avete visto, datevi da fare. Non ne rimarrete delusi.


Per me, un vero cult movie.    (da leggersi con tono rigorosamente alla dan Peterson  :pollicesu: )

Assolutamente d'accordo...poi la moglie del metallaro Rob è troppo Fibra!! :metal: :metal: :metal:
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Sheeeeeed » 28/03/2009, 16:28

Hank Luisetti ha scritto: Assolutamente d'accordo...poi la moglie del metallaro Rob è troppo Fibra!! :metal: :metal: :metal:

Quanta ragione hai :pron:
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da hispanico82 » 31/03/2009, 10:06

Ieri per curiosità ho visto Hostel, di cui ho sentito molto parlare ma che non avevo mai visto.

Premettendo che non sono un amante del genere, domando a chi lo segue più di me e chi capisce di cinema come reputa il film: personalmente, indipendentemente dalle trovate grottesche proprie del genere, l'ho trovato molto campato in aria come trama e troppo forzatamente tarantiniano in qualche trovata del regista.

In sostanza, non mi è piaciuto, ma vorrei sentire altri pareri.

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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 01/04/2009, 11:20

hispanico82 ha scritto: Ieri per curiosità ho visto Hostel, di cui ho sentito molto parlare ma che non avevo mai visto.

Premettendo che non sono un amante del genere, domando a chi lo segue più di me e chi capisce di cinema come reputa il film: personalmente, indipendentemente dalle trovate grottesche proprie del genere, l'ho trovato molto campato in aria come trama e troppo forzatamente tarantiniano in qualche trovata del regista.

In sostanza, non mi è piaciuto, ma vorrei sentire altri pareri.

Esatto, presentato come il nonplusultra del cinema di genere ed il più violento degli utlimi anni,grande battage,personaggi(Tarantino) etc..

non è proprio così..
non è sicuramente il più violento e truculento...pellicole giapponesi e italiche gli danno le paste...

però Hostel, oltre ad avere il fatto positivo del grande pubblico, è un discreto thriller, in un'ottima ambientazione e con una buona fotografia. Sceneggiatura non troppo originale(oltre che non troppo buona,la prima parte è decisamente soporifera,mentr la seconda quando si arriva al clou non riesce a mantenere la tensione ad alti livelli per lungo periodo),con alcuni clichè come il sesso e la compagnia di fumati,anche se tutti ben inseriti..ne nasce un film semplice ma efficace con alcune scene forti..recitato un po malino..insomma si merita la suffficit piena...IMHO niente di più..
Ultima modifica di Hank Luisetti il 01/04/2009, 11:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Dazed and Confused » 01/04/2009, 11:31

Hank Luisetti ha scritto: Esatto, presentato come il non plusulotra del cinema di genere ed il più violento degli utlimi anni,grande battage,personaggi(Tarantino) etc..

non è proprio così..
non è sicuramente il più violento e truculento...pellicole giapponesi e italiche gli danno le paste...

però Hostel, oltre ad avere il fatto positivo del grande pubblico, è un discreto thriller, in un'ottima ambientazione e con una buona fotografia. Sceneggiatura non troppo originale(oltre che non troppo buona,la prima parte è decisamente soporifera,mentr la seconda quando si arriva al clou non riesce a mantenere la tensione ad alti livelli per lungo periodo),con alcuni clichè come il sesso e la compagnia di fumati,anche se tutti ben inseriti..ne nasce un film semplice ma efficace con alcune scene forti..recitato un po malino..insomma si merita la suffficit piena...IMHO niente di più..


Quoto Hank in tutto e per tutto. Film decisamente sopravvalutato ma in complesso solo discreto.

Migliore a mio avviso il secondo capitolo, ancora più citazionista e riverente verso un certo tipo di cinema (vedi gli irresistibili camei della Fenech o del mitico ed indimenticato Deodato), con una trama meglio articolata e più sviluppata, con scene forti che rimandano a tutto un certo tipo di mitologia e con protagonisti più convincenti e personaggi meglio sviluppati.


Non si tratta in ogni caso di due capolavori imprescindibili, non presentano un tasso di violenza così elevato come si vuole far credere a scopi pubblicitari, ma sono comunque due film che meritano la visione. Astenersi spettatori molto impressionabili.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 01/04/2009, 11:56

Ps: ieri mi sono rivisto Wolf- La belva è furi :notworthy:

Film partito con troppe pretese, ma comunque piacevole,girato bene e ben recitato..
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 05/04/2009, 13:59

Un nuovo filone si è aperto..presto su queste pagine varranno recensiti i più grandi Autori del genere..

Titolo: Essi Vivono
Titolo originale: They Live
Usa 1989
Colore 97 minuti
Regia: John Carpenter
Interpreti: Roddy Piper, Keith David, Meg Foster
Soggetto basato sul racconto "Eight o'Clock in the Morning" di Ray Nelson

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Un piccolo gioiellino del cinema fantastico. Realizzato alla fine degli anni'80 dal grandissimo John Carpenter, é una godibilissima metafora del capitalismo moderno, vissuta come una sorta di imposizione "aliena"

TRAMA:John Nada lascia Denver per trasferirsi a Los Angeles in cerca di un lavoro. Viene assunto come operaio in un cantiere edile e grazie ad un collega trova alloggio in un campo di baracche nella periferia della città. Ma dopo pochi giorni, la polizia sgombera il campo e Nada ritrova una scatola piena di strani occhiali da sole. Provandoli, Nada scopre una realtà diversa, in bianco e nero: i cartelloni pubblicitari contengono messaggi subliminali e in giro ci sono moltissime persone dall'aspetto simile a quello degli zombi. Capendo che si tratta di alieni che stanno schiavizzando gli umani, Nada cerca un modo per rivelare al mondo la loro presenza.

Semplice metafora del consumismo(film anti-Reganiano), con una classe operaio/ploretaria opposta ad alieni capitalisti (e qualche umano connivente), il film spicca per l'atmosfera generale che ne traspare. Come ne "la Cosa" ed "il Signore del Male", Carpenter riesce a definire un clima emotivo che mantiene dall'inizio alla fine del film, facendone il punto di forza.
Chiaro omaggio ad una fantascienza anni'50, qui l'alieno é ancora tra noi, ma dal rappresentare la minaccia comunista ora é nel capitalismo sfrenato che si vede il vero pericolo interno da sgominare.

Tutto il film é pervaso da un atmosfera di costante incertezza, in cui la visione semplicistica del protagonista é contrapposta ad una realtà subdola ed inquietante dai toni fortemente cospiratori. Ne deriva un'amalgama narrativo molto vicino ai fumetti anni '50 e '60, in cui non ci stupiamo di vedere due muscolosi muratori combattere i piani complottistici di una razza aliena, salvando l'umanità avanzando a cazzotti e fucilate tra baraccopoli, motel scalcinati e gruppi rivoluzionari segreti.

Eppure funziona. Da un mix decisamente improbabile Carpenter é riuscito a creare un atmosfera credibile e tesa, in cui trovano naturale spazio situazioni, ambienti e personaggi apparentemente inconciliabili (come la scena del party in smoking e lo strano ospite che scorrazza i protagonisti per il corridoio).

Da vedere assolutamente.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Dazed and Confused » 05/04/2009, 14:13

Mi sa che l'avevo già postata in passato, ma non potevo non inaugurare il nuovo filone con un film che non fosse questo...


Titolo: La Mosca
Titolo originale: The Fly
USA 1986
Colore 96 minuti
Regia: David Cronenberg
Interpreti: Jeff Goldblum, Geena Davis, John Getz.

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L'elemento secondario è Non-Brundle.


Difficile cercare di analizzare il cinema di Cronenberg senza scriverne pagine e pagine. Ma se dovessi scegliere un film che rappresenti in pieno la sua poetica e il suo talento visionario non avrei alcun dubbio. La Mosca non è un semplice horror, non è un film splatter, non è un thriller psicologico, anzi a dirla tutta è un semplice remake. Ma che remake, signori!

Il regista canadese prende infatti il celebre film “L’esperimento del dottor K.” di Neumann e ne realizza un rifacimento straordinario, in cui ogni secondo vive e respira aria tipicamente cronenberghiana. Tutte le tematiche a lui più care sono qui presenti e portate ai massimi livelli, in un crescendo di tensione che si snoda lungo tutto il film fino all’epico indimenticabile finale.

Il protagonista è Jeff Goldblum, probabilmente nella sua miglior interpretazione: il geniale scienziato Seth Brundle. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla fisica, conseguendo grandi scoperte ma senza ancora riuscire a raggiungere il successo. Finché non realizza “qualcosa che cambierà il mondo”.
Inutile dire che le cose non andranno come previsto.
Non voglio svelare nient’altro sulla trama, ma vi posso già anticipare che gli esiti saranno inaspettati e spaventosi.

Un normale film horror? No di certo. Qui si parla di un capolavoro assoluto, che miscela sapientemente vari generi in un cocktail adrenalinico e raccapricciante, coinvolgente e disturbante, ma che soprattutto stimola a riflettere. Volendo semplificare, si potrebbero riassumere il tutto in una storia d’amore triste e tormentata, una storia d’amore che le circostanze rendono impossibile, addirittura pericolosa. Oppure si potrebbe scegliere l’interpretazione polemica, si potrebbe scorgere un attacco certo non troppo velato verso la scienza e l’utilizzo spregiudicato che troppo spesso l’uomo fa di essa. Ironico il fatto che lo stesso Jeff Goldblum qualche anno dopo sarà lo Ian di Jurassic Park, il matematico che tanto teme l’utilizzo ingiustificato della scienza.

Ma il tema fondamentale è un altro: la CARNE, o meglio l’ossessione per essa. Tematica tanto amata da Cronenberg e più volte analizzata nella sua filmografia, tanto da poter essere considerata senza timor di smentita uno dei cardini irremovibili della poetica del canadese. La carne e la scienza, il corpo umano e il fattore estraneo, la contaminazione e la metamorfosi. Un processo inesorabile e terrificante, che Seth è costretto a vivere sulla propria pelle senza poter far nulla per limitarlo, con disgusto e scientifico interesse allo stesso tempo.
Gli effetti speciali sono a dir poco stupefacenti, perfetti nel descrivere tutti i piccoli mutamenti di un corpo umano ormai irrimediabilmente corrotto, le struggenti musiche di Howard Shore sono indimenticabili, la fotografia è eccezionale e perfetta nel creare una sensazione “da incubo”. Incubo, a proposito. Perché è di questo che si parla. Di un incubo terribile da cui non c’è via di scampo, di una lenta e graduale discesa negli inferi, un processo inarrestabile a cui neppure l’amore si può opporre.


Il termine "Capolavoro", spesso fin troppo abusato, è in questo caso riduttivo.
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Re: Tu Morirai Lassù...

Messaggio da Hank Luisetti » 06/04/2009, 11:50

Titolo: Distretto 13-Le brigate della morte
Titolo originale:Assault on Precinct 13
Usa 1976
Regia: John Carpenter
Soggetto: John Carpenter
Sceneggiatura: John Carpenter
Musiche: John Carpenter
Cast:Austin Stoker,Darwin Joston (...)

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Thriller dall'anima sostanzialmente "western": Assault on Precint 13 che, in quanto a composizione narrativa, richiama  Per un dollaro d'onore di Howard Hawks.

TRAMA: Il tenente Ethan Bishop viene assegnato, per il suo primo incarico, ad un distretto di polizia che sta traslocando. La situazione sembra tranquilla, quasi addormentata... quando gli arrivi, in rapida successione, di un furgone della polizia con a bordo tre condannati a morte e di un uomo sotto shock che sostiene di essere inseguito, precipitano improvvisamente il luogo in una sorta di incubo. Il distretto viene preso d’assalto da una temibile gang di teppisti, legati tra loro da un oscuro patto di sangue, pronti a tutto pur di vendicare l’uccisione di un gruppo di loro compagni da parte dell'uomo sotto shock. Gli uomini barricati all’interno della caserma dovranno unire le loro forze per far fronte alla terribile minaccia, superando le reciproche diffidenze per una lotta ardua, forse impari...

Secondo lungometraggio del maestro Carpenter girato in soli 20 giorni sotto lo pseudonimo di John T. Chance (omaggio a un personaggio di "Un d'ollaro d'onore" di Hawks), il film è purissimo Cult.
Una storia di violenza, quindi, tanto più inquietante, in apparenza, quanto più gratuita, non motivata, all’origine, da alcuna ragione. Gli assassini sono legati da un patto di sangue (fanno parte della “banda Vodoo”) e perseguono astrattamente il sangue e la morte, ma non sappiamo chi sono realmente e cosa vogliono. Nella loro delirante ferocia non sono personaggi umani né tanto meno hanno dei problemi morali, somigliano piuttosto agli zombi.

“… è il loro mutismo, la loro mancanza di identità, la loro capacità di dileguarsi e riapparire, far sparire i cadaveri, il loro muoversi come guidati da una forza cieca, che trasforma l’intera vicenda in un incubo surreale”

Niente sociologia, quindi, solo la resa spettacolare di un'atmosfera d'incubo;
Si può vedere nel racconto quanto sia fragile la cosiddetta civiltà avanzata (che ha superato, per esempio, più o meno, barriera del razzismo),vista l'incredibile situazione “selvaggia” che si può verificare in una metropoli d’oggi (“Siamo a Los Angeles, non in una giungla” si fanno coraggio gli assediati) Eppure a Los Angeles accadono cose da giungla.

Oltre a "Un dollaro d'onore", è rivivibile in questo film una rivisitazione in chiave metropolitana di La notte di morti viventi di Romero con tutto l'impianto del film di questi: gli zombie(i guerrieri della notte Vodoo),un assedio,il nero,etc..

Aiutato dalle efficaci musiche da lui stesso composte, Carpenter sa esprimere al meglio sia il senso di isolamento sia l'avvicinarsi di una minaccia senza volto, silenziosa e implacabile, non lesinando immagini tuttora spiazzanti (il patto di sangue dei guerriglieri nell'uccisione della bambina); sceneggiatura secca e scabra priva di fronzoli e di elementi pleonastici. Splendida la fotografia tenebrosa.
In questo film si puote notare l'essenza dei film di Carpenter,l'ABC dello stile del regista. Forse la sua opera più personale.Ogni frase, in questo film, è memorabile.

Riassumendo:Un western moderno, di grande atmosfera, dove la notte è sovrana e incombente, il nemico un’astrazione senza volto e la violenza un pretesto per esasperare l’azione.

Capolavoro

Citazione: Lei (che gli sta preparando il caffè): "Nero?". E lui: "Da oltre trent'anni".

:lol2:
Ultima modifica di Hank Luisetti il 07/04/2009, 8:17, modificato 1 volta in totale.
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